Una storia davvero semplice, ma che mi ha preso la mano e basta!
Dal testo:
Era il suo carattere, e ritenendosi una persona abbastanza forte e salda, John riusciva a passarci sopra. O meglio, si sarebbe anche arrabbiato se appena calata l’adrenalina del pericolo Sherlock non avesse bruscamente cambiato atteggiamento. Cominciava già sul taxi del ritorno, quando gli lanciava occhiate in tralice con un’espressione quasi colpevole, cercando un contatto in modo apparentemente indifferente, come se quei pur lunghi arti non avessero altro spazio nella vettura che accostandosi ai suoi. Poi, arrivati a casa… si scusava? Neppure per idea! Però si sedeva accanto a lui, nascondendo il viso nell’incavo della sua spalla, quei dannati riccioli profumati di shampoo che gli accarezzavano il collo e un atteggiamento remissivo che lo faceva capitolare immediatamente e senza riserve.
C’era tutto il tempo per cercare il loro equilibrio, questo era quanto pensava fino a un’ora prima, quando lo shock e la delusione avevano preso il sopravvento.
Travolta da un’insolita dolcezza nell’azzurro mare di Agosto,
vostra,
Setsuna
[Johnlock; Shmoop; #dolcezzanauseabondachepotrebbesfociareinlieveOOC, accenno di drug!use, alternativa post 4° serie]