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Autore: Irene_Violet    19/08/2017    2 recensioni
Sono tornata, dopo poco (stranamente), in questo periodo mi sento ispirata. Spero che questa nuova Fict, possa essere di vostro gradimento. Vi auguro buona lettura. - Irene_Violet
[Magic Kaitō 1412 - EP 13] *Potreste incorrere in spoiler*
La classe 2-B del Liceo Ekoda, si reca in gita in montagna sul Monte Kita, nella prefettura di Yamanashi. La giornata sulla neve, sembra procedere più che bene, per il nostro Kaito Kuroba, fino a che, vari piccoli eventi, non lo porteranno ad incorrere in una spirale discendente principalmente a causa della Strega Akako e di un misterioso ragazzo, che apparirà a sorpresa. Sarà proprio quest'ultimo incontro, a rovinare definitivamente la giornata del mago.
Riuscirà Kaito a sfuggire alla tela del ragno?
Genere: Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akako Koizumi, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: Kaitō Kid Vs Spider

 

POV Kaito
 

Il ragno, lanciò verso Aoko, uno dei suoi spilli acuminati, non ebbe la forza di guardare - “Dannazione! Cosa potrei fare!?” - chiese a se stesso, in un tentativo disperato, per uscire da quella situazione.

«Perché stai qui a perdere tempo?! Sbrigati e fa qualcosa!» - una voce sbraitò direttamente nel suo cervello e quando Kaito aprì gli occhi, si trovava ancora tra la neve, ma Spider era sparito, come la sua tela dorata ed Aoko. Svaniti senza fare rumore. Kuroba, intanto, si voltò per capire chi avesse parlato e quando notò chi fosse, sgranò gli occhi per la sorpresa.

«Tu... sei... me?» - balbettò mentre, la figura avvolta in un completo bianco, con camicia blu e cravatta rossa, dal lungo mantello, che veniva mosso dal gelido vento, che aveva cominciato a spirare dai monti e l'immancabile cilindro bianco, lo fissava con un'espressione furente.

«Ti sbagli» - affermò questo - «io non sono te. Sono Kaitō Kid! Non ho niente a che fare con lo studente liceale del secondo anno, Kaito Kuroba» - affermò con tono incisivo, fissandolo con aria di sufficienza, con un fastidioso ghigno, stampato il faccia.

«Di che diavolo stai parlando?! Kaitō Kid è solo un costume al quale Kaito Kuroba infonde vita. Siamo la stessa persona.» - ribatté il ragazzo, contro “l'altro se stesso” che a quel punto rise.

«Lo credi sul serio?» - gli domandò con aria divertita lo spettro - «Allora dimostramelo, se sei davvero Kaitō Kid, perché rimani lì fermo a guardare?» - ripeté, Kaito strinse i pugni.

«Ci ho provato! Non riesco a muovermi!»

«E' proprio questo il punto» - affermò Kid, facendo alzare di scatto la testa al suo doppio - «Come coloro che osservano i trucchi di magia, sei rimasto inchiodato alla realtà. Non devi “provare” , devi crederci. Come gli spettatori che si lasciano incantare, credendo nella veridicità delle performance del mago, senza tentare di svelarne i trucchi, per non rischiare una delusione. Anche tu devi fare lo stesso: non provare a muoverti, credici e fallo! » - lo intimò l'uomo in bianco, per poi aggiungere, ritrovando un'aria serena - «Crea un miracolo. Fa a pezzi la sua illusione di controllo. Dopotutto, se sei davvero, Kaitō Kid come dici, dovresti riuscire a farcela, no?»

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Kaito, o per meglio dire Kid il ladro fantasma, sorrise, riaprendo gli occhi, mentre la voce nella sua testa aggiunse brevemente - «Ed in ogni caso....”Non dimenticare mai la Poker Face!”»

 

 

L'ago era ora a pochi millimetri dal viso dell'inerme fanciulla, in procinto di raggiungere l'esatto centro della sua fronte. Colmo di frenesia, Spider sorrideva, aspettando di vedere quella punta sottile, conficcarsi nella carne arrestando così la sua avanzata, nel cranio della sua vittima, ma proprio quando la sua sorte sembrava segnata, ecco che il piccolo oggetto, venne sbalzato lontano tra i rami, da qualcosa che lo colpì, per poi conficcarsi nella corteccia di un albero vicino. Una carta da gioco: un due di picche.

«Oh?» - Spider ebbe un affermazione di sorpresa voltandosi verso il suo avversario che aveva la pistola puntata contro di lui - «Finalmente ti sei deciso a fare la tua mossa, Kaitō Kid.» - sorrise - «Come ti è sembrato? Il tuo incubo ad occhi aperti?» - chiese con aria compiaciuta, notando che nel mentre, l'altro aveva tagliato le corde dorate, che aveva assicurato allo skilift, e delle quali aveva adagiato ben nascosti tra la neve i cappi delle stesse, in modo che correndo per raggiungerlo, Kid vi ci sarebbe finito dentro e di sarebbe frenato da solo, in quanto al passo successivo, i nodi dei cappi si sarebbero stretti attorno alle sue caviglie, impedendogli ulteriori mosse.

«Adesso basta con i giochetti, Spider!» - lo intimò Kid - «E' tempo di fare sul serio!»

«Concordo» - disse lasciandosi cadere al suolo, dopo aver tirato le corde che lo tenevano sospeso a mezz'aria, tra i rami degli alberi - «Giochiamo seriamente» - detto questo afferrò un gruppo di aghi, ma Kid fu più veloce.

Il Mago del chiaro di luna, lanciò in aria una sferetta candida e vi sparò contro una carta, l'esplosione di fumo bianco che si creò era piuttosto densa, ed avrebbe confuso per diversi minuti il suo rivale. Kid ne approfittò: sparò contro i fili che legavano Aoko all'albero e la fece cadere afferrandola al volo e liberandola dalle corde che la imprigionavano, nel mentre che si avvicinava di corsa alla seggiovia. Una volta lì, la pose su un seggiolino dell'impianto, ormai messo fuori funzione, a causa dell'orario e del brutto tempo, mentre Kid, tornò ad infilarsi i pattini a reazione. Aveva bisogno di essere più veloce di lui, se voleva dargli filo da torcere e quella era l'unica via, dal momento che vi era un solo paio di sci, appoggiati all'impianto. Fece appena in tempo ad attivare i propulsori, che Spider, con l'aiuto della sua cappa nera, diradò il fumo e con un sorriso compiaciuto, fissò Kid.
 

«< Not bad >» - affermò, mentre Kid sfrecciava, sulla pista, confondendosi sulla neve del suo stesso colore.

Il Mago, mentre sfrecciava, si guardò alle spalle, aspettandosi di essere inseguito dal ragno, senza calcolare, che questi sono più abili nel muoversi da una tela all'altra o usare la stessa come un paracadute, piuttosto che sfrecciare sulla neve. Notò solo dopo un paio di minuti buoni, che Spider infatti, si sposava di albero in albero, saltando come uno scimpanzé e seguendolo a distanza. Quando ebbe raggiunto un punto che gli sembrava buono, il sicario, si lanciò da uno dei rami più alti che trovò e con una tela enorme sulle spalle, lo “caricò”, proponendosi di piovergli addosso dall'altro. In circostanze normali, questa sarebbe stata la sua fine, ma si trovavano su una pista da sci, con dossi e salti, ideali, perché Kid riuscisse a liberarsi dall'incombere del predatore. Spinto dalla forza dei propulsori ed in corrispondenza di un'irregolarità nei cumuli di neve, Kid spiccò un salto aprendo il suo deltaplano. Spider però, gli sarebbe comunque caduto addosso, riportandolo per forza di cosa al suolo, se non fosse che Kid, gli sparò contro una delle sue carte, riuscendo a sviare la sua traiettoria e facendolo cadere al suolo.

Kid, vedendolo precipitare, sorrise soddisfatto e virò verso l'impianto della seggiovia, dove sarebbe stato al sicuro. Spider non aveva congegni che gli permettessero di volare, quindi per arrivare lassù, avrebbe dovuto arrampicarsi dal basso, al ché il mago in bianco, l'avrebbe notato e lo avrebbe rispedito nuovamente a fare una visitina al suolo ghiacciato - «Kekeke, sembra che in questo scontro, il vincitore sia io» - ridacchiò il ragazzo.

«Mai cantare vittoria troppo presto» - l'accento inglese dell'uomo, colpì le orecchie del giovane. Egli si trovava proprio alle sue spalle, nonostante Kaito avesse visto benissimo, formarsi un piccolo cratere nella neve, proprio dove sarebbe dovuto finire l'illusionista.

Non dirmi che...” - Kid fu assalito da un sospetto e si voltò subito, in modo da confermarlo: come pensava diversi fili dorati erano appesi al suo mantello. Doveva aver sfruttato virata unita alla forza del vento, per montare sul suo deltaplano, senza che lui sospettasse di niente. D'altro canto era logico incontrare una forte resistenza, cercando di sfidare la corrente, questo, già di per sé avrebbe fatto percepire la struttura, come più pesante del normale. Poi doveva aver lanciato delle sfere fumogene, che a contatto con il suolo, sarebbero esplose, spostando la quantità di neve necessaria simulare, la buca lasciata della caduta di un uomo. Essendo in quota, Kid non avrebbe mai potuto notare, se effettivamente, fosse un trucco o se fosse caduto realmente. Era stato furbo, dovette riconoscerlo.

Nel mentre il ragno, continuò - «Questi gioiellini, sono davvero molto utili, lo sai?» - sorrise beffardo, tirando in aria e riprendendo al volo, una piccola sfera metallica.

Sfere di esplosive!” - Kid sgranò gli occhi riparandosi con il mantello, mentre Spider, lanciò la sfera, contro il metallo della struttura, provocando un esplosione, la cui onda d'urto, sbilanciò Kaito, facendolo cadere nel vuoto.

Il più velocemente possibile Kid tentò di afferrare il suo rampino, nascosto in una delle sue tasche, ma non gli servì, poiché la caduta, fu arrestata di colpo.

Spostando lo sguardo di lato, poté capire di essere rimasto impigliato in una ragnatela dorata, tessuta a mezz'aria, tra la funivia e gli alberi poco distanti.

Spider, si ergeva fiero sulla struttura in ferro dello skilift, sorridendo con quella sua solita ed irritante espressione - «Come ci si sente, dunque, Kaitō Kid? Questi trucchi sono di tuo gradimento?»

«Sì, niente male. Non per niente, ti definiscono “il più grande illusionista del mondo”.» - Kid sorrise poi di colpo - «Anche se, un semplice illusionista, non può competere con un Ladro Fantasma.» - affermò pieno di sé, il giovane, immobilizzato, incollato a quella tela, come l'uomo, ritratto da Leonardo da Vinci, in una delle sue tavole anatomiche, più note. Si indicò con il pollice pronunciando quella frase, ciò scatenò in Spider, una risata divertita.

«Interessante sentir dire simili parole, da un mago, che sta per sparire definitivamente dalle scene.» - disse per poi estrarre, tre spilloni per capelli dalla manica della sua cappa - «< Greets, your eternal Nightmare. Kaitō Kid! >» - pronunciò Spider, prima di lanciare contemporaneamente, i tre spilloni affilati, contro il Ladro Fantasma.

«Ingenuo!» - replicò quest'ultimo, schioccando le dita: mentre un palloncino da crash test si gonfiò nel petto del mago, egli fece apparire un fiammifero tra le sue dita, accedendolo grazie all'attrito dei suoi guanti. Kid liberò il fiammifero sulla tela dorata, che cominciò rapidamente a bruciare, gli spilloni invece, s'infilzarono nel pallone, facendolo esplodere in una valanga di festoni e coriandoli. Kid, libero dalla tela, aprì il deltaplano e liberatosi del pallone, che scagliò contro Spider con un calcio, si allontanò in volo, per qualche metro, così da riuscire a riprendere quota. Spider fu distratto prima dall'esplosione, poi dall'oggetto che lo colpì; non perse l'equilibrio, perché riparatosi con le braccia dall'esplosione, tuttavia, quando il pallone cadde al suolo, il sicario non vide più il mago e si guardò intorno.

«Ma- Dov'è andato?» - si chiese ad alta voce.

«Da questa parte!» - rispose l'interessato.

Kid aveva sorvolato il capo di Spider, sparandogli alle spalle. Questo fece appena in tempo a voltarsi per notarlo - «Kid!» - che venne colpito da un paio di carte che lo fecero cadere nel vuoto. Kid, lanciò al suolo tre paia di sferette esplosive, che anche lui possedeva. Spider, nel mentre che cadeva, tentò di colpirlo con i suoi fidati aghi. Kaito li evitò, venendo solo ferito di striscio ad una guancia, per poi atterrare sulla neve, poco lontano dal luogo dove sarebbe avvenuta qualche istante, la caduta di Spider. Una volta raggiunto il suolo, le sferette esplosero, creando un cratere nella neve fresca, dove il sicario cadde rumorosamente.

Dopo una fumata, sale e pepe, il vento, diradò la spessa cortina che bloccava la visuale del Ladro dal mantello bianco, mostrandogli l'illusionista fermo al suolo, ansimante. Kid con le mani in tasca, si avvicinò di qualche passo. Una volta nei pressi dell'uomo, Kid notò che Spider non stava ansimando, ma ridendo a fatica.

Continuò a sghignazzare anche mentre si alzava, e si spostava di qualche metro dal luogo dell'impatto, barcollante a causa volo che aveva appena subito, per poi fissare, i tre punti rossi sulla maschera, verso di lui. Kid gli puntò contro la sua pistola per precauzione, e dopo un altro paio di risatine, Gunter Von Goldberg, o almeno questo era il nome con il quale era conosciuto, parlò - «Hai messo in atto un a strategia niente male. Ma non pensare, che abbia esaurito gli assi nella manica» - rise nuovamente - «Il tuo incubo non è ancora finito.»

 

«Arrenditi, Spider, i giochi sono finiti» - replicò Kid.

«Lo credi davvero?» - ribatté allora l'illusionista - «E dire che mi sono ingegnato molto per preparare l'ultimo giochino da fare insieme» - disse puntando lo sguardo verso la funivia. Quando il mago fece lo stesso, tremò alla vista del vuoto, su quel sellino, su cui ricordava perfettamente di aver lasciato Aoko, dopo averla liberata dalle sue grinfie. Spider, visibilmente affaticato, rise ancora - «Il miglior modo per nascondere un albero, è portarlo in una foresta, ma dato che siamo in montagna, dove credi possa aver nascosto, quella bella signorina?» - chiese retoricamente l'illusionista - «Il tempo scorre e qui, fa freddo, se non ti sbrighi a trovarla...» - rise di nuovo, lasciando il finale di quella frase, come sottinteso.

Sul viso di Kaito, si palesò un espressione di puro disprezzo. Lo detestava quell'essere, se l'era presa ancora una volta con presone innocenti, quando il suo unico obbiettivo, era sempre stato solo lui, ma non c'era tempo per farsi consumare dalla rabbia. Kid in una mossa, gettò contro Spider il suo mantello ed esso ne venne avvolto, il mago, allora colse l'occasione per scattare in direzione dello skilift, ma quello stratagemma, giocò a suo sfavore.

 

«< You're a foolish kid >» - Spider, mosse il braccio destro, come se dovesse indicare qualcosa alla sua destra, ed all'improvviso il suolo si sgretolò sotto i piedi di Kid, che cadde, ma non precipitò solo perché Spider aveva teso una rete proprio in quel punto del manto innevato. Lui ne reggeva un'estremità, mentre l'altra era legata alla balaustra della seggiovia.



Era la seconda volta in quelle poche azioni, che Spider sfruttava la distrazione e l'eccessiva fiducia nelle sue abilità, di Kid, per coglierlo in castagna:

La prima occasione, fu quando Kid lo vide saltare di ramo in ramo nel tentativo di raggiungerlo, Spider in quel momento aveva agganciato diversi fili, che vennero stretti attorno ai rami degli alberi, quando esso tentò di raggiungere il mago in volo, con un salto. Ciò che Kid aveva visto in quel momento, non era un paracadute fatto a mo di tela, bensì un groviglio di fili, che Spider reggeva in una mano, mentre l'altra si aggrappava al suo deltaplano, con l'ausilio di un altro paio di fili, in modo da non cadere nel vuoto. Forte del passaggio ricevuto, mentre il prestigiatore in bianco, guardava in basso, ed esultava per la sua vittoria, il sicario aveva assicurato la seconda estremità dei fili. Ed ecco come era spuntata magicamente la tela, dove Kid si era impigliato, quando cadde dalla struttura della seggiovia a causa dell'esplosione.

In quest'ultima occasione, Spider aveva approfittato dello scoppio del pallone da crash test, per legare i fili alla balaustra, e quando Kid gli fece perdere l'equilibrio, mentre cadeva, aveva intrecciato il reticolo, tenendo i fili ben stretti tra le mani, che si mimetizzarono tra la neve, in quanto sottili e con complice la scarsa illuminazione dei lampioni sulla pista. Il terreno, di era ammorbidito grazie alla caduta di Spider e la fretta di Kid, che aveva imposto il suo peso, sullo strato morbido di neve, lo fece crollare. Spider l'aveva intuito, dunque tese i fili per impedire la caduta del suo avversario, che comunque faceva si che il tessuto, s'inclinasse verso il baratro a causa del peso del suo corpo.
 

Spider rise, per poi rivolgersi a Kid - «Te l'ho detto: Il tuo incubo non è ancora concluso; ma non temere. Ci rincontreremo di nuovo» - disse l'uomo mascherato, tirando un ago in direzione della seggiovia e tagliando di conseguenza i fili che componevano la trama che aveva frenato la caduta del ladro - «Se sopravviverai, ovvio» - disse tirando via il tutto e lasciando Kaito, senza protezione - «< Good Nightmare, Kaitō Kid! >»

Spider rise per l'ultima volta, mentre Kid lo fissava perplesso. A quel punto le tre spie rosse sulla sua maschera dell'uomo, ruotarono in senso orario, ed egli schioccò le dita, lasciando che il fosso si ricoprisse, sotterrando vivo il Ladro Fantasma; al quale parve di precipitare in una voragine senza fine, dove tutto ciò che era in grado di vedere, era il nulla più totale.

 


 

POV Aoko

Un silenzio ed un'oscurità irreali, avvolgevano Aoko, quando aprì gli occhi.

L'ultima cosa che riusciva a ricordare, era una luce rossa abbagliante, dopo che Gunter, l'aveva portata in cima alla pista. Le aveva detto che non avrebbe avuto bisogno degli sci, perché avrebbero replicato la performance durante la gara di quel pomeriggio, in modo che lui potesse reprimere una volta per tutte l'invidia, dell'averla vista sciare assieme a Kaito. Aoko, ingenuamente acconsentì ed insieme all'illusionista, ammirò la pista innevata di notte, fu allora che successe qualcosa di molto strano: Gunter, l'afferrò per la vita e l'attirò a se. Sul volto, aveva una maschera, con tre spie rosse fisse, disposte a triangolo. che rotearono, scambiandosi di un posto, per poi lampeggiare. La luce rossa di quella maschera, fu l'ultima immagine che vide, ed ora era immersa in un luogo buio, illuminato solo da tenue luce violacea, proveniente da chissà dove. Era spaventata, anche perché non si intravedevano porte in nessuna direzione e non aveva idea di dove potesse essere. Solo dopo diversi minuti di silenzio, Aoko poté sentire dei passi avvicinarsi alle sue spalle e quando si voltò notò che si trattava di Kaito. Lui, le passò di fianco, senza nemmeno rivolgerle la parola.

«Kaito?» - lo chiamò lei, allora il ragazzo si voltò, il suo viso si contorse in una smorfia di disgusto, non appena il suo guardo incontrò quello di Aoko.

«Ah, sei tu. Scusa, non ti avevo proprio notata» - disse in tono freddo - «Non fare quella faccia!» - la riprese, quando lo sguardo della ragazza, ebbe uno scintillio cupo, poiché si sentì stranamente delusa da quelle sue parole - «Non credere di contare qualcosa per me, solo perché ti ho chiesto di gareggiare insieme.» - pronunciò con arroganza - «Mi hai fatto pena. Ho solo cercato di aiutare un'amica di infanzia. Anche se ho dovuto rinunciare ad Akako in favore di quella nullità di Fujie» - sbuffò - «Un imbranato cronico e la figlia incompetente di un incompetente Ispettore di polizia, sareste davvero una bella coppia» - ghignò maligno il ragazzo, per poi cambiare argomento - «Lo stesso Ispettore, che non è ancora riuscito a prendermi. Dopotutto, l'incompetenza non è acqua» - detto ciò, l'immagine del ragazzo sfarfallò ed al posto della sua divisa scolastica, egli indossò di colpo, gli abiti del ladro fantasma. Aoko ebbe un sospiro di sorpresa, nel vedere quel cambiamento improvviso e le sue gambe non la ressero più. Avevano cominciato a tremare, sin dalle prime parole del moro, ma ora avevano ceduto del tutto.

«K-Kaito... sei Kid?» - chiese esitante la ragazza.

Kaito rise in modo isterico - «Mi sembrava chiaro, se non sei stata capace di accorgerti neppure dell'evidenza, meriti davvero la fama di figlia incompetente di tuo padre»

Dopo quell'affermazione, dal nulla, si palesò la figura di Akako - «Poverina, non trattarla così male, caro. Dopotutto Nakamori-san, ha anche delle buone qualità, nascoste sotto la sua preponderante immaturità, ma ci sono Ohohoh!» - rise la ragazza,schernendo la povera Aoko, che si sentì nuovamente una nullità in confronto a lei.

La ragazza abbassò lo sguardo triste, verso il pavimento, mostrando un sorriso amaro, solcarle le guance - «No, Kaito ha ragione... Akako-chan.» - replicò lei - «Aoko... Aoko è davvero un'idiota senza speranza» - affermò, mentre un paio di lacrime, cominciavano a rigarle il volto.

I due poco lontano da lei, risero fragorosamente, mentre Akako avvolgeva le braccia attorno al collo, per poi alzarsi sulle punte e baciare Kaito, sulle labbra. Aoko alzò la testa, attirata da una strana forza, assistendo così alla scena. La ragazza, sgranò gli occhi e soffocò un gemito di dolore, tappandosi la bocca con le mani. La coppietta, indirizzò poi lo sguardo, verso la ragazza sorridendo, poi Akako sorrise.

«Ci vediamo, Nakamori-san» - disse, mentre i due si allontanavano abbracciati, nel buio.

 

Quando furono spariti del tutto, Aoko scoppio a piangere in maniera incontrollata. Le stesse sensazioni che provò quella mattina, tornarono amplificate in maniera irreale. Non riusciva a credere, che quel ragazzo a cui teneva tanto, in realtà la disprezzasse in quel modo. A quel pensiero, Aoko sentì le forze dissiparsi dal suo corpo, finì con l'accasciarsi dunque sul fianco. Mentre il suo respiro, si cominciò a fare sempre più rapido ed affannoso; in più cominciò anche a sentire molto freddo.

 



 

POV Kaito

La caduta sembrava interminabile e questo fece sorgere un dubbio nella mente di Kaito - «Certo, non ci sono dubbi, è un illusione!» - in un lampo, Kaito ricordò nuovamente il suo primo incontro con Spider: Hakuba in quell'occasione per svegliarlo dall'illusione, l'aveva innaffiato con la bocchetta antincendio, quindi Kaito, avendo un'intuizione fulminea, frugò nella sua giacca e ne trasse fuori la bottiglia del Seltz, che Ogura gli aveva chiesto di custodire.

«Trovata!» - disse, per poi spruzzarsi il getto in viso. La sua intuizione fu esatta e Kaito si trovò rinchiuso tra due coltri spesse di neve, sia sotto di lui che sulla sua testa - ”Devo ricordarmi di ringraziare Hakuba, per una volta mi è stato utile, anche se a distanza” - sorrise il mago - “Bene... ed ora... come posso uscire da questa brutta situazione?” - si chiese alzando solo gli occhi per la paura di muoversi e ritrovarsi maggiormente sepolto dalla neve.

Il ragazzo, mantenne la calma per evitare di sprecare troppo ossigeno, ed intanto pensò al da farsi. Doveva sbrigarsi, non solo a trarre in salvo se stesso, ma anche Aoko, sepolta da Spider, nella neve, chissà dove.















L'Angolo dell'Autrice:
Benvenuti in questo versus, tra il ragno e l'uomo in bianco.
Come ogni altro scontro tra i due, le fasi sono concitate e per ciò il capitolo è meno prolisso.
Spero in ogni caso, questo confronto vi sia piaciuto. Credete che il nostro Kid, riuscità ad evadere da questa brutta situazione?
Lo scoprirete presto ;)  Saluti  -Irene_Violet











Riferimenti:

Immagini
•Kaito, dall'EP n° 7 di Magic Kaito 1412

 
   
 
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