Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: udeis    20/08/2017    2 recensioni
C'è un tipo bizzaro che a intervalli regolari si reca in un bar della Rotta Maggiore. Si guarda intorno con attenzione e beve il suo sakè, ma non rientra assolutamente nel clichè dello straniero misterioso: non si siede in un tavolo isolato, non tace per tutta la sua visita e, soprattutto, non parla sottovoce con tipi più loschi di lui. Quello che fa è più che altro offrire un giro a tutti e vantarsi della sua famiglia.
Genere: Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Garp, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L’uomo veniva al suo bar due o tre volte l’anno, a intervalli irregolari, ma era difficile dimenticarsi di lui: indossava un vistoso cappello a forma di gatto che gli nascondeva la maggior parte del volto ed era strizzato in camicie hawaiane che, in qualche modo, sembrava non fosse abituato a portare. Si guardava spesso intorno con il tipico sguardo di chi valuta stazza e pericolosità delle persone intorno a sé e memorizza le facce, ma non faceva mai niente di più pericoloso che bere il suo sakè.
Un comportamento del genere non era raro in un bar come il suo, dove la sfiducia regnava sovrana, ma qualcosa gli faceva scartare nel modo più assoluto l’ipotesi che quello strano figuro fosse un criminale o un mercante. Così si era fatta strada in lui la certezza che quell’uomo gli stesse nascondendo qualcosa, il che era assurdo, visto che il vecchio non rientrava assolutamente nel cliché dello straniero misterioso.

Le cose andavano sempre nello stesso modo: l’uomo beveva la sua prima tazza di sakè perfettamente in silenzio, poi corroborato dal liquore e, come sospettava il barista, dopo essersi assicurato che non ci fossero pericoli, iniziava a parlare allegramente del suo nipotino, monopolizzando l’attenzione dell’intero locale. Raccontava con commozione tutte le birichinate del bambino e spiegava quanto fosse incredibile quel marmocchio. Era a quel punto, più o meno, che offriva un giro a tutti gli avventori e proponeva un brindisi al nipote più in gamba dell’universo.
Il barista, ormai, si era fatto l’idea che stesse crescendo, di nascosto e contro il volere dalla sua intera famiglia, un bastardo e che venisse in quel bar solo per sfogarsi. In effetti, se ci rifletteva su, quella doveva essere una situazione molto dura per un tipo così espansivo. “Poco male,” pensava tutte le volte, “è comunque un ottimo cliente”.
 
L’uomo passò dal suo bar un’ultima volta poco dopo la guerra di Marineford, un giorno in cui non c’era quasi nessuno. Lo straniero si sedette in un angolo del bancone e bevve il suo sakè silenziosamente, ma non iniziò a raccontare. Quando il proprietario gli chiese come stesse il nipote, l’uomo si tolse il suo strano cappello e disse solo: “È morto. È stata colpa mia”.
Fu solo in quel momento che il barista riconobbe in lui il viceammiraglio Garp, l’Eroe della Marina.





Non so se vi ricordate, ma Garp, nelle mini-avventure di Kobi ed Hermeppo, aveva un cappello a forma di cane (la sua stessa nave ha una polena a forma di cane, in effetti) ed era un cappello piuttosto coprente, insomma nell'immagine si vede giusto la bocca. Ovviamente se deve andare in giro in incognito, ne usa uno a forma di gatto. 
  
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