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Autore: Pseudomonas    21/08/2017    4 recensioni
"Come hai potuto?" - ti chiede, in un ringhio vibrante di tristezza, ma non di sorpresa.
Deglutisci, silenziosamente, per non aggiungere rumore alla colpa.

[L'ultimo dialogo tra Lexa e Costia]
One-shot.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Costia, Lexa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La senti arrivare da lontano, ben prima che un calcio rabbioso ti levi il pavimento sotto i piedi, gettandoti sul letto con il suo ginocchio premuto sul tuo ventre e la sua mano a serrarti la gola. Ne avverti la furia da ben prima che i suoi occhi vomitino il suo dolore dentro il tuo rimorso.

"Come hai potuto?" - ti chiede, in un ringhio vibrante di tristezza, ma non di sorpresa.

Deglutisci, silenziosamente, per non aggiungere rumore alla colpa. "Vivo per proteggere il mio popolo. Tutto il mio popolo. Te compresa."

"Non sei mai stata un'ipocrita, Lexa. Non diventarlo ora."

La mano sul tuo collo si allenta, ad esalare la tua confessione. "Non posso sopportare di perderti" - cedi, e sei debole, sei vulnerabile, sei esposta. Ma non te ne importa.

Lei sospira, disperata, svincolando bruscamente i vostri corpi avvinghiati, e marcia verso la finestra. "Non puoi impedirmi di lasciare Polis, nemmeno ordinando alle tue guardie di sorvegliarmi. Nessuno può fermarmi."

Ti da' le spalle, lo sguardo perso sull'orizzonte.  
Ti alzi e lentamente la raggiungi. Ti fermi solo quando sei ad un passo da lei. "Lo so" - sussurri appena, dignitosa nella tua sconfitta.
Ma ti conosce, non hai mai saputo celarle le tue pene.   
Si volta in un attimo, affondando il suo strazio nel tuo.

"Verrà un giorno, Lexa, in cui dovrai scegliere tra sacrificare pochi e salvare molti, tra perderne alcuni e perderli tutti. Oggi non è ancora quel giorno, perché oggi sono io a decidere. Sono io a decidere di infiltrarmi nei ranghi di Azgeda. Sono io a decidere che vale la pena rischiare la mia vita se posso incastrare Nia, salvare la tua coalizione, salvare il nostro popolo. Salvare te. Sono io a sceglierlo, non tu."

La tua unica reazione è uno scatto nervoso della mandibola. Non urli, non piangi. Non è quello che ti hanno insegnato, non è quello che vi serve.

"Ai laik Heda. Se non ho il potere di proteggere chi amo, allora qual è il senso del mio esistere?"

Non sai se è per la sincerità vibrante nelle tua parole o per la quieta confessione d'amore, ma qualcosa si rompe.   
Fa un passo in avanti, raccogliendoti tra le sue braccia e poggiando la fronte contro la tua e Dio, quanto vorresti chiudere le ciglia e lasciar cadere una singola lacrima sulla sua guancia.  
Non lo fai.

"Lexa...tu mi proteggi se mi permetti di proteggerti. Per tutta la tua vita, tu sei stata cresciuta per essere Heda. Io, invece, sono nata per essere una spia. La mia è stata una vita liquida. Ho cambiato decine di volti, di personalità, di identità. Mi sono spezzata una gamba per confondermi tra gli storpi della dead zone, ho navigato con i Floukru, ho marciato tra i reapers, ho smascherato complotti e sedato rivolte. Mi sono finta un'orfana, una ladra, una guaritrice, un ex soldato, una guardia, un amante, una madre. Lo sai perché non ho mai perso la testa, tra tutte queste storie che erano mie, ma non erano me? Sai perché non ho mai scordato chi fossi, perché non mi sono mai persa dentro un ruolo?"

Sollevi lo sguardo sul suo. Lo conosci, quel perché. Ma hai bisogno di sentirglielo dire.

"Perché avevo te. Tu eri la mia bussola, la mia stella polare, il mio faro, la forma ultima della mia vita liquida. Non mi sarei mai potuta perdere dentro nessun labirinto, sapendo che all'uscita c'eri tu".

E ti bacia, ti bacia con labbra che sanno di prima volta, di ultima volta, di eterna volta.

"Lascia che io ti protegga, Heda. E' questo il mio destino."  
 
Non parli, non puoi. Guardi il suo braccio teso tra lei e te.
Lo stringi, desiderando di poter afferrare il tempo.

"Ho un brutto presentimento, Costia."  
 
Ma lei lo sa. Non avrà la tua Fiamma dentro di se, ma ha il tuo cuore.
"Tornerò. In questa vita o nella prossima. Sarò con te ovunque e in qualunque forma vorrai vedermi. L'amore ha mille modi per tornare". Molla la presa, e per l'ennesima volta da che vivi, ti ritrovi a desiderare di poter morire.

E' già sulla porta quando si volta, sulle labbra l'accenno di un amaro sorriso. "Inoltre...sono una trasformista, lo sai. Forse, un giorno, tornerò da te e avrò i capelli del colore del sole e gli occhi color fiordaliso, come i fiori che ti piacciono tanto."

Ti strappa un sorriso, ma è già uscita, e non lo vede.

"Forse, un giorno".






 
Dedicata al gruppo "Clexa/Elycia/Lexark - Gruppo di Supporto Italiano" su Facebook.
Prompt e fanart che hanno dato ispirazione alla one shot, sono di Skyline.0000 (
https://skyline0000.tumblr.com/post/164454614013/lostia-lexa-costia-manip-where-costia-is-a)
*La frase "ti bacia con labbra che sanno di prima volta, di ultima volta, di eterna volta" è una semi-quote di "Lolita" di Nabokov ("era amore a prima vista, a ultima vista, a eterna vista.")
   
 
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