Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Romanticgirl02    22/08/2017    1 recensioni
Ambientato in un lontano medioevo, due regni, una principessa in fuga e vecchio e nuovo amore, incomprensioni, assassini, tragedie... ricordate, niente è come sembra.
P.s premetto che l'ambientazione fa riferimento ad un opera già scritta e NON mia.
Spero di avervi incuriosito.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sorpassare le mura fu un impresa, ma una volta dentro riuscivamo bene a confonderci con la gente. Quando Inuyasha iniziò a correre dicendo di seguirlo per un attimo persi dei colpi, ma quando vidi dove mi stava portando iniziai a piangere. Sango... appena me la ritrovai davanti le corsi in contro disperatamente e così fece lei. Ci abbracciammo e le gambe ci cedettero. Piangevamo felici una tra le braccia dell'altra. Finalmente... finalmente ti ho ritrovato.

-Sango... mi sei mancata moltissimo!-

-Stupida, mi hai fatto preoccupare!-

Mi rispose lei forzando un sorriso in quel mare di lacrime. Poco dopo ci rialzammo consce di aver dato parecchio spettacolo, guardammo i due ragazzi che ancora non si erano mossi. Erano rimasti a fissarsi negli occhi per chissà quanto tempo. Poi la faccia di Miroku mutò improvvisamente diventando come quella di un bambino. Iniziò a piangere anche lui e andò ad abbracciare Inuyasha piangendo come un disperato. 

-Miroku, fermo! Non vedi che stiamo dando spettacolo! Miroku!-

Ma nonostante Inuyasha continuasse a brontolare non faceva nulla per allontanare l'amico. Una volta ritrovati decidemmo di lasciare subito la città dopo aver fatto provviste. Ci sedemmo sotto un albero e presentammo i due bambini che rimasero un po' in disparte probabilmente sentendosi di troppo.

-Kagome stai bene vero? Dimmi che tutte le cose che ci hanno detto sono false!-

Mi disse Sango che stava ricominciando a singhiozzare. La guardai senza capire... cosa le avevano detto? Guardai Inuyasha ma anche lui non ne sapeva niente così Miroku iniziò a raccontare.

-Che cosa avrei fatto io?- 

Finito il racconto Inuyasha si alzò in piedi furente, in pratica avevano dato tutta la colpa a lui, anche di atti che effettivamente non erano mai successi. Il suo volto esprimeva tutti i suoi pensieri e giurai di vedere i suoi occhi cambiare colore, anche solo per un secondo. 

-Si è vero, mio padre è morto... ma certamente Inuyasha non ha fatto niente di tutto ciò! È stato Hojo ad uccidere mio padre!- 

Non dissi davanti a tutti di quel bacio disgustoso, ne avrei parlato solo con Sango. Ci abbracciammo di nuovo, mentre Inuyasha tornò a sedersi. Con mia grande sorpresa vidi Kanna abbracciare Inuyasha che pian piano si stava calmando... la invidiavo da morire! Non che io provassi qualcosa per lui sia chiaro... però sentire il suo calore sulla pelle mi mancava di già. Adesso non potevo più dormire abbracciata a lui come nelle notti precedenti... 

-Quindi adesso che facciamo?-

Chiese Sango. Effettivamente fino ad ora non mi ero preoccupata del dopo. Il mio unico obbiettivo era trovare Sango e vedere con i miei occhi che stava bene. Inuyasha e Miroku si scambiarono un occhiata veloce.

-Semplice, si va al Nord- 

Disse il primo rimanendo però alquanto serio.  Mi sarei aspettata un ghigno da parte sua, ma a quanto pare non aveva voglia di scherzare. 

-Andremo da Midoriko?- 

Chiese la piccola Kanna che ancora stava tra le sue braccia. Inuyasha annuì e spiegò a Miroku come questa bambina sapeva di Midoriko... chissà chi è... qua la conoscono tutti tranne me e Sango. Dopo aver chiarito gli ultimi passaggi ci rimettemmo in cammino. Era ormai mezzogiorno quando decidemmo di accamparci. 

-Ehi Inuyasha stai bene? Non hai una bella cera...-

Disse Miroku. In effetti non avevamo lasciato dormire Inuyasha per un giorno intero, mentre noi ci riposavamo sulle sue spalle. Lo vidi stendersi per terra e chiudere gli occhi, ignorando la domanda dell'amico.

-Wow sono riusciti davvero a stancarti parecchio se crolli così appena ti fermi!- 

Lo punzecchiò vivamente l'amico. 

-E chiudi il becco e lasciami dormire! Ti accorgerai presto che questi qua non sono normali...-

Non finì la frase che con uno sbadiglio si addormentò. Sorrisi e mi misi a parlare con Sango e Miroku e intanto anche Kanna e Shippo si addormentarono.

-Cosa diavolo avete a fatto per farlo crollare così? Siete per caso una dea o un essere mistico?-

Risi divertita a quelle parole e scossi la testa. Sango alzò gli occhi al cielo... ormai non aveva più parole da spendere per questo lato libertino di Miroku. Gli spiegai della sua folle corsa dell'ultimo giorno e lo vidi mettere il broncio mentre borbottava qualcosa del tipo "perché a me non fai mia salire sulla tua schiena?" Ridemmo divertite. La risata di Sango mi era terribilmente mancata, la guardai e la voglia di piangere tornò. Non volevo essere scortese con Miroku e andare in disparte per parlare con Sango ma ne avevo bisogno. Forse percepì qualcosa, poiché ci disse che potevamo andare a vedere se c'era una sorgente o un fiume qui vicino. Io e Sango ci alzammo e lo ringraziammo in silenzio... in fin dei conti non era così male! Ci sedemmo all'ombra di un albero poco distante, non volevamo allontanarci troppo. 

-Forza spiegami come è andata... davvero Inuyasha non ti ha fatto niente?- 

Abbassi tristemente lo sguardo e annuì.

-Inuyasha non mi ha fatto del male, anzi mi ha salvato la vita. Come ti ho detto prima Hojo ha ucciso mio padre... io sono entrata  proprio in quel momento... e ho visto tutto. Gli chiesi varie volte perché ma non mi rispose... si avvicinò e mi baciò sulle labbra per poi farmi trascinare fuori per essere giustiziata... se non ci fosse stato Inuyasha io... io...-

Ricominciai a piangere silenziosamente ricordando tutto di nuovo. Guardai Sango anche lei aveva gli occhi lucidi. Mi accarezzò il viso e io continuai a parlare.

-Sango, io lo amavo, lo amavo con tutta me stessa, lo avrei sposato sarebbe diventato mio marito, avremmo avuto una famiglia... se solo... se solo avessi dato ascolto a mio padre e agli avvertimenti di Inuyasha... forse... forse... è tutta colpa mia!- 

Piansi e piansi ancora. Le mie lacrime non avevano una fine. Sango mi abbracciò.

-Non lo pensare nemmeno. Non è colpa tua. È Hojo qui l'assassino e l'unico colpevole.-

In qualche modo trovai conforto in quelle parole. Cercai di sviare l'argomento per se tire qualcosa anche da lei.

-Allora Miroku è così insopportabile?-

Sorrisi dolcemente al piccolo sussulto che ebbe la mia amica. Poteva negare quanto voleva ma si vedeva che almeno un pochino gli piaceva. Mi raccontò la storia della maglietta e io gli dissi che più o meno mi era successo anche a me con Inuyasha. Poi mi raccontò della locandiera e di quanto Miroku le fosse rimasto appiccicato fino alla fine. Io le raccontai di aver scoperto che Inuyasha  era quel bambino e lei mi disse di saperlo già perché Miroku glielo aveva detto già un po' di tempo fa. Continuammo a parlare e a parlare, nessuno ci venne a disturbare, così tornammo al nostro piccolo accampamento dove trovammo i bambini già svegli. L'unico che dormiva ancora era Inuyasha. Mi avvicina a lui e silenziosamente gli toccai le orecchie.

-Ma sono morbide!-

Urlai sotto voce, Miroku annuì divertito e si mise anche lui a massaggiare quelle dolci e buffe orecchie. Anche Sango curiosa rimase sbalordita da quanto fossero morbide. Probabilmente gli demmo parecchio fastidio, poiché si girò su un fianco portando un braccio sulla testa. Ridemmo divertiti. Mi avvicinai ancora e gli bisbigliai all'orecchio.

-Inuyasha, sveglia è ora di alzarsi-

-No- 

Mi rispose secco. Sentivo Miroku dietro di me sghignazzare divertito insieme a Sango...

-Dai dobbiamo andare avanti! Inuyasha...-

Iniziai a scossarlo lievemente ma niente da fare. Dormiva proprio profondamente. 

-Questa volta non sono stato io...-

Disse mugugnando nel sonno. Lo guardai stranita e Miroku ci spiegò che fin da bambini combinavo tanti di quei guai che anche quando non era colpa loro gliela davano comunque. Sorrisi dolcemente a qualche ricordo che tornava limpido nella mia mente. 

-Inuyasha... se non ti svegli mi mangio tutta la tua colazione- 

Lo vidi aprire di scatto gli occhi e guardarmi con astio.

-Provaci e non rivedrai la luce del sole- 

Si alzò sbadigliando e si guardò attorno poi si risteste e si girò sull'altro fianco ignorandomi. 

-INUYASHA!-

Gli urlai nelle orecchie. Scattò in piedi ora completamente sveglio mentre si massaggiava le orecchie doloranti.

-Strega!- 

Mi disse. Lo guardai con aria omicida facendolo diventare piccolo piccolo. 

-Su forza forza rimettiamoci in cammino-

Diede ascolto a Miroku e iniziò a camminare davanti a noi. Certe volte mi faceva proprio impazzire! Il viaggio continuò sereno. Io e Sango continuavamo a parlare tra di noi e con i bambini, mentre Miroku e Inuyasha si erano chiusi in un loro piccolo mondo silenzioso. Poiché non guardavo avanti andai a sbattere dritto sulla schiena di Inuyasha.

-Ehi perché ti sei fermato?-

Dissi massaggiandomi il naso dolorante. Possibile che la sua schiena fosse così dura? Mi sembrava parecchio morbida...

-Zitta- 

Mi disse impugnando Tessaiga. Rimanemmo tutti in silenzio e anch'io mi accorsi che qualcuno ci stava spiando. Lo scoccare di una freccia arrivò dritta alle mie orecchie insieme al suo sordo sibilio. Inuyasha mi si parò davanti e la freccia lo colpì. Mi prese in braccio e porto prima me poi Sango con i bambini al sicuro. Si tolse la freccia dalla spalla e sfoderò Tessaiga. Miroku rimase a fianco di Inuyasha pronto a combattere. In un lampo furono circondati, da demoni e esseri umani. 

-Dannazione!-

Sentì dire da Inuyasha che velocemente ripose Tessaiga per estrarre l'altra spada. Ma che diamine stava facendo? Perché usa quella spada se può usare l'altra? La battaglia si concluse in fretta. Ci precipitammo da loro chiedendogli se stessero bene. Loro annuirono soddisfatti. Miroku aveva riportato qualche taglio mentre Inuyasha solo quello inferto dalla freccia. Riprendemmo il cammino, tutto sembrava andare bene finché Inuyasha non si accasciò a terra tenendosi la spalla. 

-Dannazione!-

Lo sentì dire più volte. Corsi da lui cercando di capire cosa avesse. Miroku lo stese a terra e gli tolse prontamente la maglietta mostrando l'orribile solco che aveva sulla spalla. Lo guardò attentamente esaminandolo.

-Veleno- 

Disse infine. Sgranai gli occhi. Quella freccia era indirizzata a me... oppure sapevano che Inuyasha si sarebbe parato davanti a me? Inuyasha iniziò a sudare freddo e poco dopo li venne una forte febbre. Lo portammo in un villaggio vicino e lo mettemmo al caldo sotto le coperte. Miroku uscì a cercare qualcosa per toglierli il veleno ma le risposte degli abitanti mi lasciarono a bocca aperta

-Mi dispiace ma non aiuteremo mai un demone, sopratutto se si tratta di uno sporco mezzo demone-

Non potevo crederci. Mi sedetti vicino ad Inuyasha e li cambiai più volte la pezza bagnata cercando di fargli scendere la febbre. 

-Quando stavo male mia mamma mi teneva sempre per mano e mi raccontava delle favole.-

Disse ad un certo punto il piccolo Shippo. Kanna con la sua piccola manina prese quella di Inuyasha visibilmente preoccupata.

-Tu Kagome conosci delle storie?-

Mi chiese poi. Annuì piano e iniziai a raccontare la prima che mi venisse in mente. Intanto Inuyasha tremava e lottava contro il veleno. Purtroppo doveva cavarsela da solo. 

-Certo che ne devono aver messo davvero un enorme quantità... voi del sud siete proprio dei pazzi.- 

Disse Miroku rimanendo vicino all'amico. Non potei che dargli ragione. Era questo il mondo in cui vivevo? Era terribile e per di più io non ne sapevo niente. Rimasi accanto Inuyasha tutta la notte, facendo cambio qualche volta con Miroku. Il giorno dopo con grande sollievo lo vedemmo aprire gli occhi. 

-Inuyasha stai bene?- 

Dissi con le lacrime agli occhi. Lui annuì ancora un po' intontito per via della febbre che ormai era scesa del tutto. Vidi Miroku sorridere e appena Inuyasha poté camminare  ce ne andammo il più velocemente possibile da quel villaggio. 

-Inuyasha... insegnami ad usare un arma-

Dissi di punto in bianco. Mi guardarono tutti stralunati. Poi a rompere il silenzio che si era creato fu Miroku con una rumorosa risata. Cosa aveva da ridere? Poco dopo anche Inuyasha iniziò a ridere tenendosi la pancia. Perché diamine ridono tutti? 

-Oddio Inuyasha... avevi ragione a dire che non era cambiata per niente!- 

Disse Miroku con le lacrime agli occhi. Non capii. Poi Inuyasha smise di ridere come uno scemo e mi poggiò la mano sulla testa, accarezzandomi dolcemente.

-D'accordi principessa, appena arriveremo in un villaggio decente ti comprerò un arco. Promesso.- 

E ripartirono a camminare lasciandomi senza parole. 

 

Accidenti a quella mocciosa. Ogni tanto salta fuori con queste sue strane idee. Noto con piacere che non è cambiata poi così tanto. Mise su il broncio per la nostra reazione e non parlò per un bel tragitto di strada. Ben presto ci lasciammo le montagne alle nostre spalle e tutto sembrava andare per il meglio. Ero sicuro che al Nord saremmo stati al sicuro. Pian piano mi abituai alla presenza di così tante persone. Di solito viaggiavo da solo semmai con la sola e unica presenza di Miroku, ma adesso ci sono così tante persone da proteggere... a partire esclusivamente dalla principessa. Pensavo che una volta cresciuto i miei sentimenti per lei sarebbero cambianti invece penso proprio che si siano intensificati. Quando la vidi raggiante con il suo bellissimo abito celeste il mio cuore perse dei battiti... e poi dopo tutto il viaggio fatto insieme, le sue lacrime, i suoi sorrisi... me ne stavo innamorando sempre di più. Ad un certo punto urtai qualcosa. Mi fermai e la presi in mano. Era... una gattina? 

-Kirara!-

Sango corse da me e la prese in braccio. 

-Oddio ma come ti sei ridotta! Ehi Kirara... KIRARA!-

La gattina piano piano aprì gli occhi e iniziò a miagolare leccando la faccia di Sango. Ma che... Anche Kagome si avvicinò all'animale e prese a coccolarla come Sango poco prima. 

-Lei è un gatto demoniaco. Me la affidò mio padre anni or sono prima di ripartire per il suo ultimo viaggio.- 

Ci spiegò velocemente Sango. Un gatto demoniaco eh? Buono a sapersi. La curammo come meglio potevamo e riprendemmo il nostro cammino. Il gatto si era posizionato sulla spalla di Sango e non sembrava intenzionato a scendere. 

-Uff, beato quel gatto-

Sentì sospirare Miroku. Lo guardai con aria divertita e iniziai a punzecchiarlo. Ormai lo aveva detto. Camminammo ancora finché non decidemmo di fare l'ennesima fermata ovviamente contro mio volere, ma qui, io non avevo praticamente mai voce in capitolo.

-Non hanno tutti del sangue demoniaco come te nelle vene!- 

Mi rimproverò aspramente Kagome. Dopo aver borbottato per conto mio, Kanna si avvicinò e si sedette sulle mie gambe. Mi aveva detto che le ricordavo vagamente il suo papà. Le mancava molto ma non poteva fare niente per riaverlo indietro. Così le dissi che ogni volta che voleva poteva venire da me. Non mi dispiaceva per niente, era una bambina timida e forte ma pur sempre una bambina. Sistemò meglio il suo orsacchiotto e appoggiò la testolina sul mio petto accoccolandosi come meglio poteva, mentre io la circondai con un braccio riscaldandola. Alzai lo sguardo e trovai quello indecifrabile di Miroku. Sbuffai e alzai le spalle. Che razza di impiccione. Gli sembra così strano che io mi affezioni ad una bambina? Presto sarebbe scesa la sera e noi eravamo ancora lì. Dovevamo trovare il modo di viaggiare più velocemente altrimenti ci avrebbero raggiunto presto... sempre se ci stavano ancora inseguendo. 

-Una volta passato il confine... dove andremo?-

Chiese Sango all'improvviso. 

-A palazzo. Li dovremmo essere al sicuro...-

Gli risposi vagamente. Non ne ero del tutto sicuro, poiché tutto dipendeva dallo zio ma sentivo di potermi fidare.

-E perché proprio a palazzo? Potrebbero aver già ricevuto la lettera del nostro tradimento...- 

-Abbiamo dalla nostra parte Inuyasha... anche se le accuse sono gravi penso che ci aiuteranno...-

Rispose Miroku. Lo guardai storto. Mi stava mettendo di nuovo in mezzo. 

-Si certo, sempre che il re si fidi ancora di me... mi basterebbe convincere Sesshomaru...-

Dissi pensando. Infondo lui dovrebbe essere già dalla mia parte. Scacciai via qualsiasi pensiero, non volevo iniziare a dubitare, sopratutto adesso! Mi stesi con Kanna ancora in braccio che ormai si era addormentata da un pezzo. Mi misi a guardare le stelle, almeno eravamo nella giusta direzione. Iniziò a tirare un fresco venticello e Shippo iniziò a starnutire mentre Kagome e Sango rabbrividirono. 

-Vedo che siete molto resistenti, davvero ne sono colpito.- 

Dissi senza pensare veramente a quello che stavo dicendo. 

-Non puoi dire così! Infondo loro non sono praticamente mai state al nord. Dobbiamo procurarci dei vestiti pesanti per loro...-

-Sempre dalla mia parte vero Miroku?-

-Certo amore della mia vita!-

Alcune volte mi chiedevo perché mai lo tenessi ancora in vita. Probabilmente avevo ancora un po' di veleno in circolo perché mi venne un forte mal di testa. Mi sistemai meglio e piano piano mi addormentai. Mi risvegliai a notte fonda. Tutti erano già andati a dormire, ma sentivo la presenza di qualcuno... ma non era per niente amichevole. 

 

Ciao! 

Finalmente si sono ritrovati! Ma la storia è ancora molto lunga. Chi sarà mai questo qualcuno? Penso proprio che di problemi ne avranno parecchi.

A presto! 

 
   
 
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