Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Romanticgirl02    27/08/2017    1 recensioni
Ambientato in un lontano medioevo, due regni, una principessa in fuga e vecchio e nuovo amore, incomprensioni, assassini, tragedie... ricordate, niente è come sembra.
P.s premetto che l'ambientazione fa riferimento ad un opera già scritta e NON mia.
Spero di avervi incuriosito.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Svegliai Miroku e gli diedi la bambina. Biascicò qualcosa ancora mezzo addormentato ma non ci feci tanto caso. Sentivo una forte aura demoniaca. Strinsi il fodero di Tessaiga e qualcuno parlò.

-E così ci rincontriamo mio giovane principe. È un piacere per me vedere con i miei stessi occhi quanto voi siate cresciuto.-

Una voce bassa e profonda con una nota di derisione echeggiò per tutta l'aria.

-Chi diavolo siete! Fatevi vedere vigliacco!-

Sguainai Tessaiga e intanto tutti si erano svegliati. Davanti a me comparve un uomo, se così si poteva dire, dalla folta capigliatura scura con gli occhi rossi. 

-Andiamo mio principino, non vorrete arrivare a tanto. Io sono solo un umile servitore del nostro unico e vero re, Hojo Akitoki... Mi chiamo Naraku e sono venuto qui a darvi una possibilità per sopravvivere. Se giurerete fedeltà al mio re e non farete parola con nessuno di quanto è accaduto quella notte vi prometto che sarete liberi.-

Disse con un ghigno malefico spostando lo sguardo su Kagome.

-E per quale motivo ci dareste questa possibilità?-

Chiese Miroku che si era posizionato appena dietro di me. 

-Perché qui abbiamo un principe traditore e una principessa da salvare. Volevo dare a tutti e due la possibilità di ritornare a vivere la loro vita. Il principe sarà esiliato dal sud ma almeno avrà salva la vita...-

Agitai Tessaiga e lanciai un attacco contro Naraku, ma lui creò una barriera ed annullò il mio attacco.

-Non siate precipitosi mio principe, avete tempo un giorno per decidere- 

E detto ciò scomparve dietro ad una nube di fumo. Rinfoderai Tessaiga, la sua aura era sparita senza lasciare traccia. Spensi il fuoco caricai le borse in spalle e incitai a tutti di ripartire. Non volevo rimanere così allo scoperto ancora per molto. 

-Forse dovremmo accettare-

La voce sottile appena percettibile di Kagome arrivò dritto alle mie orecchie. Mi voltai con sguardo omicida. Lo voleva davvero? Voleva dargliela vinta così?

-Non ci penso nemmeno, accettare questi accordi vorrebbe dire consegnarti direttamente alle mani di quel mostro e come tua guardia del corpo...-

-Allora ti tolgo l'incarico. D'ora in avanti non sarai più la mia guardia del corpo.-

Rimasi serio così come lo era Kagome, gli altri ci guardavano sbalorditi. Così voleva mettere fine a tutto quanto? E per cosa? Appena se ne presentava la possibilità voleva corre a ripararsi dietro ad un misero accordo?

-Lo sai che non rispetteranno mai i patti e che tu se torni a palazzo avrai vita breve, vero?- 

Non mi rispose. Rimase in silenzio a guardasi la punta delle scarpe. Tsk, ero furioso, cercai di calmarmi almeno un po' prima di ricominciare a parlare.

-Tsk, pensi davvero che mi lasci abbindolare così? Se vuoi che smetta di essere la tua guardia del corpo per me non c'è problema. Anzi forse è meglio così-

Continuavo a parlare ma non ricevevo nessuna risposta. Miroku fece per dire qualcosa ma lo zittì malamente con lo sguardo. 

-Non eri tu che volevi imparare a lottare ad essere più forte? E molleresti tutto così!? Per quale assurdo motivo? Rispondimi Kagome!-

Appena sentì il suo nome alzò di scatto lo sguardo. Non l'avevo praticamente mai chiamata per nome, poiché prima ero la sua guardia del corpo dovevo portargli rispetto ma ora, potevo liberamente dargli del tu. Infondo ero pur sempre un principe anch'io, dannazione! 

-Non voglio che tu muoia...- 

La percepì appena, quella piccola risposta mi sembrava assurda. 

-Non voglio che tu muoia hai capito? Tutte quelle volte che hai combattuto per me, rischiando la tua vita io avevo paura, avevo paura per te! Non voglio perdere anche te capito? Non voglio perdere qualcun altro... non voglio rimanere di nuovo sola...Quindi accetteremo i loro accordi-

Mi si riversò contro come una piccola furia. Piangeva disperata avrei voluto abbracciarla di nuovo, dirle di calmarsi ma non mi mossi. 

-No, non sei più la mia principessa e non puoi più darmi degli ordini- 

Gli risposi secco, la trattai freddamente cercando di rimanere il più distaccato possibile.

-Ohi, Inuyasha...-

Zittì nuovamente Miroku. Questo era un discorso tra me e lei, nessun altro. Mi guardò incredula. Da una parte mi sentivo onorato del fatto che lei si preoccupasse per me. Ma non accettavo l'idea che lei si sacrifichi così per un accordo che probabilmente non esiste. È mia la scelta di proteggerla! Ripresi il cammino dandole le spalle. Questa sua sottomissione mi fa incazzare. Kanna si avvicinò a me e mi prese per mano cercando di calmarmi ma più ci pensavo più avrei voluto tirarle qualche ceffone. Si potrà essere così stupidi? Lei non è così, non mollerebbe mai così facilmente... eppure in quelle parole vedevo solo una mocciosa spaventata che eseguiva ogni stupido ordine. Ogni volta che ci accampavamo per riposarci rimanevo lontano, su un albero, non volevo dargliela vinta. Sentivo l'odore delle sue lacrime e le voci di Miroku e di Sango che la consolavano, tsk ci si mettevano anche loro adesso. Il mio sguardo ricadde su quel braccialetto di cuoi. La bambina che mi aveva dato questo non era così debole. A furia di camminare arrivammo in una spazio ampio dove vi era una cascata che sfociava in un lago. Era veramente un bellissimo posto. Anche se era ancora presto decisero di accamparsi li. Tsk, che perdita di tempo. A turno ci facemmo un bagno e io ne approfittai anche per catturare qualcosa da mangiare, mi ero stancato di mangiare bacche e riso. Non so cosa avrei dato per una bistecca oppure anche solo un coniglio. Sarei potuto andare liberamente a caccia, ma poi se succedeva qualcosa mentre non c'ero chi li avrebbe aiutati?

"D'ora in avanti non sarai più la mia guardia del corpo" le sue parole in qualche modo mi fecero male e alimentarono ancor di più la mia ira. Cosa crede che sia solo perché è stato suo padre a comandarmelo sono diventato una guardia del corpo? Se lo sono diventato è perché l'ho voluto io, non certo perché qualche pallone gonfiato me lo ha ordinato! Mi pentii di aver fatto quei pensieri quasi subito. Il re era una persona buona, onesta, sapeva fare sempre la cosa giusta... Sicuramente molto meglio di me. Una volta cotto il pesce iniziai a mangiarlo con foga. Mi sembrò il pesce più buono di sempre. 

-Miroku... mi puoi togliere il muso del pesce?... mi fa impressione-

Chiese prima Kagome poi Sango. Per poco non mi strozzai. Vidi Miroku che lottava contro i nervi del pesce così glieli presi di mano e con un artiglio gli tagliai in un batti baleno, glieli porsi e mi mangiai quello che rimaneva di commestibile delle teste. Del resto non dissi una parola. Verso sera la mia rabbia iniziò a sfumare. Mi sentivo leggermente più calmo anche se, se avessimo ripreso il discorso, avrei potuto fare di peggio.  Miroku dalla sua borsa tirò fuori una chitarrina, molto simile ad un ukulele ma leggermente più grande. Poi mi guardò. Kami, quanto lo odio. Ma sopratutto quanto odio queste notti senza luna. Nelle notti di luna nuova perdo tutto il mio potere demoniaco rimanendo solo un misero umano. Per questo mi ero arrampicato su un albero e non ero intenzionato a scendere, sopratutto per non farmi vedere in forma umana. Ma ovviamente Miroku deve essere in mezzo, infondo, quanto mai si è fatto del tutto i cavoli suoi? 

-Dai Inuyasha, scendi giù a suonarci qualcosa!-

Feci finta di non sentirlo quando però mi arrivò una scarpa dritta in testa che mi fece perdere l'equilibrio e caddi dall'albero. Lo presi per il colletto.

-Che diamine ho fatto di male per meritarmi un idiota come te eh-

Iniziai a scuoterlo su e giù mentre mi pregava di fermarsi. Dopo un po' lo lasciai notando gli sguardi stupiti delle ragazze.

-Tsk, si può sapere che avete da guardare?-

Mi dava fastidio, tutti quanti mi fissavano, chi sbalordito chi disgustato chi ancora mi scambiava per un altro. Odio il mio lato umano! E Miroku lo sa bene. 

-Sei umano...-

Mi disse Kagome. Dopo una giornata di silenzio ecco come ricominciammo a parlare. Da non credere. 

-Si e allora?-

-Come è possibile?-

Non le risposi. Per una volta Miroku fece la cosa giusta: gli spiegò che una volta al mese,  più precisamente le notti di luna nuova perdevo i miei poteri demoniaci restando un comune essere umano in quanto mezzodemone.

-Non lo sapevo... -

Disse Kagome alla fine. 

-La cosa più sorprendente è questa-

Miroku mi prese i lati della bocca e me li tirò in modo da mostrare i miei denti.

-Anche da umano i suoi denti sono perfetti!-

Alla battuta di Miroku tutti si misero a ridere. Gli tirai un pugno sotto al mento mandandolo a terra.

-E che dici della mia forza? Eh, stupido!-

-Quella è sempre la stessa-

Disse mentre si massaggiava il mento dolorante. Mi voltai velocemente dall'altra parte. Odio essere visto in forma umana, queste notti sono solo un misero e debole essere umano. Pochi istanti dopo Miroku mi risorse di nuovo quella stramba chitarrina.

-No-

Gli risposi secco. Non ne avevo proprio voglia. 

-E dai... tra me e te sei tu quello intonato... se non vuoi suonare almeno canta.-

-Si e poi? Mi alzo è faccio un balletto?-

Vidi gli occhi di Miroku illuminarsi. Feci per andarmene ma la voce di Kagome mi fermò.

-Davvero sai sia suonare e cantare?-

Mi chiese velocemente. Annuì leggermente con la testa alquanto irritato... un fenomeno da baraccone, ecco cos'ero quando ero in forma umana.

-Che canzoni conosci?-

-Di tutto-

Risposi velocemente. Ma che diamine, perché ne sto ancora parlando? 

-Anche canzoni dolci? Tipo di amori impossibili ma dolci?-

Alzai un sopracciglio. Era stata involontariamente diretta. Sbuffai sonoramente, però qualcosa mi venne in mente. 

-Può darsi...-

Le risposi vago. 

-Non è del tuo tipo di amore impossibile... però il poveretto che l'ha scritta ha partecipato al matrimonio della sua amata... e lui non era lo sposo...-

Forse è il mio tipo di amore? Aspetta, per Kagome? Si, Kagome non starà mai con uno come me. Per di più un mezzo demone. Rimanemmo in silenzio e dopo un po' mi accorsi che tutti gli sguardi erano puntati su di me. Sbuffai di nuovo, ormai era diventato un vizio, presi malamente lo strumento dalle mani di Miroku... ci pensai un po', poi alla fine mi decisi e iniziai a strimpellare qualche accordo di quella melodia cantata da un povero viandante. Vidi Kagome chiudere gli occhi e ascoltare la mia melodia, in silenzio. Pian piano iniziai a cantare. Non badavo agli altri, la mia canzone era dedicata a lei. 

~Hey there Delailah what's it like in New York City? 

I'm thousand miles away but girl to night you looks so pretty, yes you do... 

time square can't shine as bright as you... 

I swear it's true... 

hey there Delailah don't you worry about the distance I'm right there if you get lonely

Give this song another listen

Close your eyes

Listen to my voice, it's my disguise

I'm by your side

Oh it's what you do to me~

Andai avanti per un bel po' finché non arrivai verso la fine.

~Our friends would all make fun of us

And we'll just laugh along because we know

That none of them have felt this way

Delilah I can promise you

That by the time we get through

The world will never ever be the same

And you're to blame... ...this one's for you...~ 

 

Quando iniziò a suonare decisi di ascoltare attentamente ma quando iniziò a cantare mi persi totalmente. Dalla sua bocca uscivano parole dolci, dette da qualcuno che sta soffrendo ma che lo stesso va avanti per un amore impossibile. Un amore a senso unico, un po' come il mio. Le parole mi colpirono nel profondo del cuore, mi commossi e iniziai a piangere silenziosamente. La sua voce era calda e rilassata, come se fosse consapevole che questo amore era solo suo. Non alzava mai lo sguardo dallo strumento ma lo stesso potevo percepire i suoi occhi ambrati guardarmi. Tremai leggermente a sentire le ultime parole. Davvero a causa di una persona il mondo può essere stravolto e migliorare con il tempo? Quando smise di suonare, il mio cuore ebbe un sobbalzo, era come se già mi mancasse la sua voce. Mi asciugai velocemente le lacrime e lo guardai. Anche se ora i suoi occhi non erano d'ambra ma scuri come la notte, vedevo quella luce brillare, quella luce che lo avvolge sempre e in qualche modo mi attira verso di se. 

-Inuyasha...-

Dissi piano ma Miroku non mi sentì e iniziò a parlare lui per primo.

-E quando mai ti sei studiato sta roba? Sono fiero di te amico mio.- 

Inuyasha sbuffò di nuovo e per poco non gli ruppe la chitarra in testa. 

-Complimenti... davvero... sei bravo...-

Disse Sango mentre si asciugava qualche lacrima. Si lo era davvero. La piccola Kanna si alzò di scatto e si fiondò tra le sue braccia, nascondendo il suo piccolo viso. Inuyasha la strinse appena con delicatezza. 

-Ragazzi, se dovete mettervi tutti a piangere non canto più! Sembra di essere ad un funerale!-

Disse Inuyasha riferendosi più che altro a Shippo che si stava concentrando per non far scendere le lacrime. Lui scosse la testa e poi sorrise.

-Va bene te lo concedo... non sapevo fossi così bravo...-

Riuscì a dire a stento il piccolo Shippo. Io volevo ancora sentire un'altra canzone, ma mi vergognai a chiederlo perciò rimasi nel mio tenue silenzio e sorridendo a quella scena dolce e famigliare. Andammo a dormire presto, almeno gli altri. Io rimasi sveglia a guardare le stelle. Iniziai a stare scomoda sul terreno, perciò mi alzai e mi allontanai un po' per poi distendermi per continuare a guardare il manto scuro ma luminoso. Non mi ero mai soffermata a guardare troppo le stelle, la mia vita era perfetta così, con un solo desiderio e un unico sogno. A quel tempo non avrei mai pensato che avrei rivolto lo sguardo al cielo così allungo. Il mio sguardo e i miei pensieri erano per Hojo... ma ora, avevo davanti un mondo...

-Belle le stelle vero, principessa?-

Mi misi seduta di scatto e guardai Inuyasha che si avvicinava silenziosamente. Annuì spostando varie volte lo sguardo sull'orizzonte. Si sedette accanto a me e con la coda dell'occhio potei notare ancora meglio quanto Il lato umano di Inuyasha si sposasse perfettamente con la notte. I suoi capelli corvini baciati dal chiarore pallido delle stelle e i suoi occhi scuri ma scintillanti come se dentro di essi ci fossero racchiuse le tante piccole lucciole.

-Era veramente bella...la canzone...-

Dissi frettolosamente. Vidi il suo viso illuminarsi di un dolce sorriso.

-Ne sono lieto-

Disse infine. Rimanemmo in silenzio, poi decisi di chiarirmi con lui una volta per tutte.

-Quindi combatterai lo stesso... contro Hojo, anche se io te lo vietassi...-

-Esatto. Non mi farò di certo mettere i piedi in testa da quel mostro. E poi consegnarti a loro sarebbe come segnare la sconfitta e io non ci sto. Ho promesso a tuo padre e a molte altre persone che ti avrei protetta anche a costo della vita... e se tu lo vorrai continuerò a farlo... ma se non vorrai, non costringermi a rimanere a guardare mentre ti porteranno via... via da me.-

Sgranai gli occhi a quelle parole. Che la perdita dei suoi poteri demoniaci gli dasse alle testa? O forse anche lui... 

-Se la metti così... allora... Inuyasha No Tashio... vuoi tornare ad essere la mia guardia del corpo?-

Chiesi alquanto impacciata. 

-Certo, mia principessa-

Rispose lui sorridendomi. Mi spostai più vicino a lui e appoggiai la testa sulla sua spalla... era tutto perfetto.

-Inuyasha...-

Dissi piano, lui mi guardò. Volevo dirgli qualcosa, ma la mia mente cancellò ogni singola parola quando il mio sguardo cadde sulle sue labbra. Erano vicine, forse troppo. Mi attiravano come una calamita. Lui si avvicinò lentamente come per darmi tempo per fermarlo... sentivo che era sbagliato eppure lo volevo anch'io. Rimasi ferma e chiusi gli occhi, aspettando di sentire quel dolce contatto... ma non arrivò. Un rumore tra i cespugli ci fece allontanare. Raggiungemmo gli altri ormai svegli e dall'ombra comparve il demone della sera precedente. 

-Allora miei cari cosa avete scelto? La morte o la rassegnazione?-

Chiese Naraku. Spostai velocemente lo sguardo su di Inuyasha. Lui aveva le sue sembianze umane! 

-Nessuna delle due! Non lascerò mai la principessa nelle vostre mani!-

E in un lampo il combattimento iniziò. Non riuscivo a guardare, i loro movimenti erano troppo veloci. Poi un nauseante odore di sangue arrivò dritto nel mio naso. Pregai con tutto il cuore che Inuyasha stesse bene. Poi per qualche motivo a me estraneo la battaglia terminò così come era iniziata. Con un'enorme nuvola scura Naraku si volatilizzò. Inuyasha cadde in ginocchio. La sue veste bianca si era tinta di rosso acceso. Corsi da lui e con l'aiuto di Miroku gli medicai tutte le ferite. Era per questo che volevo accettare l'offerta. Non voglio che lui muoia... questa volta mi imposi di non piangere. Passammo tutta la notte a cercare di medicarlo... finché il miracolo non avvenne. Alle prime luci dell'alba il corpo di Inuyasha cominciò a vibrare e avvolto da una luce biancastra il suo corpo mutò, tornando ad essere quello di un mezzo demone. Poco dopo aprì gli occhi. Le ferite si erano già cicatrizzate. Lo abbracciai e piano piano mi addormentai. Non avevo chiuso occhio. 

 

Ciao! 

E anche questo capitolo è andato... che ne pensate? Kagome sente qualcosa per Inuyasha ormai questo si è capito, però è ancora fortemente legata ad Hojo... bhe stiamo a vedere. Comunque la canzone si chiama  Hey there Delilah di Plain White T's, l'ho sentita per caso alla radio mentre scrivevo il capitolo e quindi ho deciso di metterla... che dire...

A presto!

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Romanticgirl02