In poche parole: se vi piace la continuo, sennò la cancello!
Buona lettura!
Cosa si fa per dimenticare
Era un semplice sesto anno. Uguale per tutti quelli che in
quel momento si trovavano nello stesso luogo con Ginny Weasley. Uguale per
tutti quelli che in quel momento stavano parlando con lei. Uguale, semplice e
banale, che tutti o quasi hanno vissuto, nulla di nuovo o fuori dal comune,
come tutto ciò che lei aveva avuto…Ginny in quel momento guardava Luna Lovegood
parlare, ma non l’ascoltava davvero. Vedeva le sue labbra muoversi, parlando
con accanimento di chissà cosa, probabilmente qualcosa che non le interessava,
o che l’avrebbe fatta ridere…adorava Luna per quello: riusciva a farla ridere,
anche quando lei non ne era completamente in vena. Notò che Luna aveva smesso
di muovere le labbra e la guardava con gli occhi a punto interrogativo
-Scusa?- le chiese Ginny, cercando di ritornare alla realtà
e di allontanare i pensieri lugubri
-Ma non mi hai ascoltato?- chiese Luna con un’espressione a
dir poco sconvolta, come se per lei non fosse assolutamente concepibile che
qualcuno non l’ascoltasse
-No, no, ti ho ascoltato, ho perso l’ultimo pezzo però- Ginny cercò di tirarsi fuori dal brutto
momento, ma l’espressione dubbiosa di Luna la convinsero di non essere stata
per niente convincente
- Ehm…ok…ti avevo semplicemente chiesto se avevi idea di
fossero Hermione, tuo fratello e…insomma…Harry- disse abbassando lo sguardo a
fine frase. Sapeva benissimo che per Ginny l’estate era stata piuttosto
difficile senza Harry, e che il bacio datogli il giorno del suo compleanno per
lei era stato come un addio bello e buono, che non l’aveva certo aiutata a
stare meglio
-No. Non lo so- ed era vero. Lei non aveva intenzione di
intromettersi in quello che il “Magico Trio” faceva. Non era affar suo. Né
tantomeno cosa Harry faceva. Lui aveva smesso di far parte della sua vita da un
mese ormai, e lei stava cercando di dimenticarlo con tutta se stessa. Non che
finora fosse riuscita nell’impresa, ma andare avanti così… prima o poi ce
l’avrebbe fatta. Forse anche prima del previsto. Ginny sentì la locomotiva
fermarsi. Sospirò, prese i bagagli e scese, seguita dalle sue compagne
Grifondoro e da Luna, che però si allontanò quasi subito per raggiungere i
Corvonero. Ginny si mise a parlare di chissà-quale-frivolezza con una sua
compagna di dormitorio, Ivein Brais. Camminando sbattè per caso contro qualcuno
che, a guardar bene, non era un “qualcuno” qualunque: era Draco Malfoy, il
Serpeverde di sempre
-Dovrò disinfettare la giacca- disse Malfoy guardando con
sguardo di sfida Ginny, come aspettandosi e volendo una rispostaccia acida
-Fa quello che vuoi. Non sono in vena Malfoy- disse Ginny
mettendo i bagagli su una carrozza libera. Ivein era già salita
-Forse è perché “non eri in vena” che Potter ti ha lasciato
non credi?- chiese lui scoppiando a ridere, seguito dalle risatine strozzate di
Pansy Parkinson e della sua banda. Ginny si girò e lo fulminò lo sguardo
-Con te non ne vale nemmeno la pena Malfoy- disse
spingendolo leggermente indietro spingendo con un dito la sua giacca
-A cosa ti riferisci? Perché se ti riferisci a quello a cui
mi riferisco io ti assicuro che ne vale proprio la pena!- Le ochette di
Serpeverde scoppiarono di nuovo a ridere, in particolare Pansy, che fece la
risatina leggermente più altra delle altre. Ginny scostò la testa da davanti
Malfoy e guardò Pansy
-Hai ragione Pansy, tu dovresti saperlo bene…ma se è valsa
la pena per quella per me non basteresti Malfoy- gli rispose Ginny con un
sorrisetto malizioso. Vedendo che Malfoy non rispondeva salì sulla carrozza,
che partì subito.
-Tu!!!!!!- sbottò Ivein indicandola indignata
-Io?- chiese Ginny vagamente confusa dall’amica
-Tu, si, bella mia! Che parli così a Malfoy! Secondo me
entro quest’anno potresti pentirtene!- disse alzando le sopracciglia come se
stesse spiegando una cosa ad una bambina che si ostinava a non capire
-Stai parlando del ritorno di Tu-sai-chi?- Ginny disse
l’ultima parola piano, in modo da non spaventare le altre
-No! Sto parlando del fatto che litigare con un figo del
genere è contropromettente!- Ginny non si degnò neanche di rispondere, ma si
voltò direttamente verso le altre compagne in carrozza. Come aveva fatto a
dimenticarsi della cotta universale che Ivein aveva per Malfoy da un paio di
anni?? Sospirò. Erano arrivati. Scese insieme ad Ivein ed a Vivian, un’altra
compagna di dormitorio, e si avviarono verso
-Perché fissavi Malfoy prima?- le chiese piegando la testa
di lato
-Non lo fissavo…avevo lo sguardo fisso, ma non pensavo a
lui- chiarì Ginny. Vivian fece una faccetta scettica
-Oh certo- Vivian era…fuori dagli standard delle solite
amiche di Ginny. Tanto per iniziare era purosangue, e da qui già si capisce che
non fa parte della massa…capelli castano chiaro e occhi azzurri, azzurri come
il cielo estivo…era alta e piuttosto magra, e nonostante fosse bella non le era
mai piaciuto fidanzarsi e non che le mancassero gli spasimanti…lei e Ginny non
erano particolarmente inseparabili, ma si volevano bene, almeno quello.
Salirono fino alla torre dei Grifondoro, e non si fermarono neanche per poco
nella Sala comune ma salirono direttamente nel dormitorio. Ginny si buttò sul
suo letto, e vide Ivein già sdraiata sul letto alla sua sinistra, con gli occhi
chiusi, che parlava con un’altra delle sue compagne di stanza, Margaret. Anche
Ivein non era proprio nei soliti standard, ma non lo sarebbe stato per nessuno:
aveva occhi castani, ma di un castano scuro come la corteccia di un albero
della Foresta Proibita e capelli neri come la pece che a mala pena le
arrivavano alle spalle. Era arrivata ad Hogwarts due anni prima, fresca fresca
di Beauxbatons, e sul momento a Ginny era sembrata tale e quale a Pansy
Parkinson, con quegli occhi truccati e l’atteggiamento da regina…conoscendola
aveva cambiato idea, e scoperto che era tra le persone più umili che avrebbe
mai conosciuto durante la sua vita. Ivein si girò di scatto verso di lei
-Ma secondo te se vado da Malfoy, gli do la mano,e gli dico
“Piacere, Ivein” lui che dice?- le chiese speranzosa
-Se ci vai completamente nuda lui ti dirà “Piacere, vieni
con me”, ti porta nel suo dormitorio e ti scopa, se ci vai vestita ti prenderà
in giro per il resto della tua vita- disse Ginny facendo spallucce. Ivein la
fulminò con lo sguardo
-Grazie. Sei adorabile quando sei scettica- le disse con un
sorrisetto di circostanza. Ginny sorrise, divertita
-Grazie! Comunque ho preso una decisione: - Ginny si era
come risvegliata del tutto: sorrideva come se fosse la persona più felice della
terra. Ivein e Vivian si guardarono scioccate
-Quale?- si azzardò a chiedere Vivian. Ginny notò la
tensione nelle amiche e le venne voglia di ridere
-Da questo momento in poi io, Ginny Weasley, dimenticherò il
signor Harry Potter!- urlò completamente
la frase. Ivein e Vivian si guardarono di nuovo
-Si, certo, come no- disse Ivein sorridendo come se Ginny
fosse pazza e girandosi di nuovo verso Margaret. Vivian sembrava invece più convinta, o forse aveva
solo voglia di sfida
-Non ci credo. Però potrei iniziare a crederci.- alzò le
sopracciglia, maliziosa
-Cosa dovrei fare?- chiese Ginny sorridendo, felice di
potersi distrarre
-Non so se voi lo sapete- cominciò Vivian con aria da
cospiratrice –Ma quelli dell’ultimo anno fanno sempre delle feste per iniziare
l’anno, è una specie di tradizione per i diciassettenni…si fa in una stanza
nascosta al sesto piano, vicino ad un angolo…la stanza sembra piccola, ma in
realtà è molto grande…le persone che non sono del settimo anno non dovrebbero
assolutamente sapere niente, io lo so solo perché me lo ha detto mio fratello…-
Ginny alzò le sopracciglia
-Ed io cosa dovrei fare?- chiese perplessa
-Io, tu e Ivein ci…imbuchiamo, e tu baci (non sulla guancia
tesoro, ma per bene) chi dico io- Vivian incrociò le braccia
-E io dovrei fare tutta sta gran cosa solo perché tu non
credi che io sia capace di dimenticare Harry?- chiese Ginny scettica, ma
sorridendo
-Io credo che neanche tu credi di esserne capace…se ci
riusciresti ne avresti la prova, sia per te che per me- Vivian aveva gli occhi
che le brillavano. Aveva sempre amato la ribellione
-Ok. Facciamolo- disse Ginny facendo spallucce e alzandosi
di scatto dal letto. Notò che Ivein stava già frugando nel suo baule, alla
ricerca di qualcosa da mettere. Alla fine trovò un top micro leopardato e una
mini di jeans, insieme a delle infradito nere col tacco, si truccò e truccò sia
Vivian ( di azzurro) che Ginny (di rosa). Vivian mise un mini-abito azzurro e
delle ballerine con la zeppa bianche, mentre Ginny un paio di jeans attillati
chiari e un top a fascia fuxia fluo, con gli stivali col tacco dello stesso
colore. Uscirono cercando di fare il meno rumore possibile. Arrivate al sesto
piano a Ivein vennero dei dubbi
-Sei sicura che sia qua?- chiese alzando le sopracciglia
-Si certo fidatevi- disse girando ad un angolo quasi
invisibile. Ivein e Ginny la seguirono. Si ritrovarono di fronte ad una porta
nera come i capelli di Ivein. Vivian si fermò un secondo, poi incrociò le dita,
prese la bacchetta e fece una serie di colpi bassi ma precisi alla porta. Appena
ebbe finito incrociò di nuovo le dita e guardò la porta speranzosa.
Quest’ultima si aprì e Vivian sorrise, furba
-Non dirmi che non ti ricordavi la combinazione- disse Ginny
alzando gli occhi al cielo
-Anche i più grandi geni sbagliano- disse Vivian ridendo e
facendo spallucce. Ivein si era già avvicinata ad un tipo seduto lì vicino e i
due avevano preso a chiacchierare animatamente
-Perfetto. L’abbiamo già persa- osservò Ginny alzando
nuovamente gli occhi al cielo. Vivian si avvicinò a Ivein
-Noi facciamo un giro, tra due ore davanti la porta, non
perderti e non farti stuprare- le sussurrò all’orecchio, ridendo. Ivein annuì,
ridendo a sua volta. Ginny e Vivian guardarono un po’ in giro
-Allora? Sei troppo indecisa?- chiese Ginny ironica
-Ah-ah che simpatica- le rispose Vivian facendo finta di
ridere. Girò la testa in giro in cerca di qualcuno da far baciare a Ginny, e
scorse la testa bionda di Draco Malfoy. Sorrise, diabolica
-Ho deciso- le disse, continuando a sorridere. Ginny piegò
la testa di lato, come una bambina curiosa
-Draco Malfoy- disse scandendo le due parole. Ginny sbarrò
gli occhi
-Stai scherzando, vero??- chiese terrorizzata. Vivian
sorrise
-No no, proprio lui. Se vuoi dimenticare Harry bacia Draco-
lo disse come se fosse la cosa più elementare del mondo
-Davanti ai suoi amici?- chiese Ginny sempre più terrorizzata
-Aspetta che sia solo
in un angolo allora- le rispose Vivian ridacchiando
-Ti odio- disse Ginny guardandola male
-Fallo Ginny- Vivian incrociò le braccia e aspettò che Ginny
facesse qualcosa
-Quanto tempo ho?- chiese sospirando
-Non più di mezz’ora. Voglio divertirmi anch’io, non solo
tenerti d’occhio- Ginny sospirò di nuovo. Andò più o meno vicino dove stava
quel gruppo di Serpeverde, e si acquattò all’angolo, guardando Malfoy e odiando
con tutta se stessa Vivian. Più o meno dieci minuti dopo, quando le gambe le si
erano già quasi intorpidite, Malfoy si alzò e si diresse verso il bagno che,
per fortuna per Ginny, era comune. Fece un respiro profondo ed entrò: lo vide
da dietro, i capelli biondi incasinati ma più belli del solito, gli occhi color
ghiaccio che guardavano l’acqua come se non capissero bene cosa fosse…forse era
già ubriaco “Meglio” pensò Ginny “almeno crederà di averlo solo immaginato”.
Ginny fece un passo avanti, ma poi si fermò, come se avesse una gran voglia di
tornare indietro, girò la testa e vide Vivian che li spiava da dietro la porta
e che, vedendo che Ginny titubava, le lanciò un’occhiataccia. Ginny sospirò e
si girò di nuovo verso Malfoy. Lui alzò la testa e la vide riflessa nello
specchio. Scoppiò a ridere
-E tu che ci fai qua??- aveva la voce da ubriaco, a conferma
della teoria di Ginny. Lei però non rispose. Si avvicinò e basta
-Fammi capire. Esattamente cosa vorresti fare??- gli chiese
ridacchiando. Perse l’equilibrio però, e oscillò vicino al lavandino. Ginny
affrettò il passo e lo afferrò per un polso
-Perché non mi hai lasciato cadere? Tu mi odi- Draco
oscillava nonostante la presa di Ginny e aveva gli occhi opachi, come se in
quel momento non ci vedesse bene. Ginny prese un po’ di coraggio grazie al
pensiero che lui non si sarebbe ricordato nulla. Si avvicinò con la bocca alle
sue labbra, quando fu vicinissima accennò un ritorno indietro, ma poi continuò,
e lo baciò: piano, senza fretta, da esperta. All’inizio lui non fece nulla,
aveva anche gli occhi spalancati; poi li chiuse, ed iniziò a rispondere, prima
piano, poi un po’ più forte, ed infine con una passione che Ginny non si
sarebbe mai aspettata da un Malfoy…almeno non con lei. Allora lui la spinse al muro
vicino al lavandino e, continuando a baciarla, si liberò il polso dalla stretta
della mano di Ginny e mise entrambi le mani suoi fianchi, che premevano contro
i jeans. Si lasciarono solo un secondo, giusto il tempo di prendere aria,
allontanandosi di un millesimo di centimetro. Aprendo un occhio vide Vivian che
annuiva e si allontanava dalla porta. Ginny penso che adesso poteva benissimo
staccarsi. Poteva, si, ma notò che non voleva. Alla fine fu lui a staccarsi, si
allontanò leggermente, e lei ne approfittò per sfuggire alla presa. Si
allontanò da lui e si avvicinò ad un altro specchio, aggiustandosi i capelli.
Draco la guardò strano
-Ma sei Ginevra Weasley, tu?- le chiese come se si aspettasse una risposta
negativa
-Si- rispose Ginny. Aprì la porta ed uscì, lasciandolo lì
nella sua confusione.