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Autore: NeitherMe    17/06/2009    4 recensioni
Una storia sulla mia coppia preferita, Draco e Ginny, romantica, ironica e un pò dark...pero vi piaccia!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Ginny
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cosa si fa per dimenticare Questa fic l'ho fatta  da poco... sinceramente non sapevo se pubblicarala, ma ho pensato che provare non costa nulla, quindi mi affido al vostro giudizio! :-)
In poche parole: se vi piace la continuo, sennò la cancello!

Buona lettura!



                                        Cosa si fa per dimenticare

Era un semplice sesto anno. Uguale per tutti quelli che in quel momento si trovavano nello stesso luogo con Ginny Weasley. Uguale per tutti quelli che in quel momento stavano parlando con lei. Uguale, semplice e banale, che tutti o quasi hanno vissuto, nulla di nuovo o fuori dal comune, come tutto ciò che lei aveva avuto…Ginny in quel momento guardava Luna Lovegood parlare, ma non l’ascoltava davvero. Vedeva le sue labbra muoversi, parlando con accanimento di chissà cosa, probabilmente qualcosa che non le interessava, o che l’avrebbe fatta ridere…adorava Luna per quello: riusciva a farla ridere, anche quando lei non ne era completamente in vena. Notò che Luna aveva smesso di muovere le labbra e la guardava con gli occhi a punto interrogativo
-Scusa?- le chiese Ginny, cercando di ritornare alla realtà e di allontanare i pensieri lugubri
-Ma non mi hai ascoltato?- chiese Luna con un’espressione a dir poco sconvolta, come se per lei non fosse assolutamente concepibile che qualcuno non l’ascoltasse
-No, no, ti ho ascoltato, ho perso l’ultimo pezzo però-  Ginny cercò di tirarsi fuori dal brutto momento, ma l’espressione dubbiosa di Luna la convinsero di non essere stata per niente convincente
- Ehm…ok…ti avevo semplicemente chiesto se avevi idea di fossero Hermione, tuo fratello e…insomma…Harry- disse abbassando lo sguardo a fine frase. Sapeva benissimo che per Ginny l’estate era stata piuttosto difficile senza Harry, e che il bacio datogli il giorno del suo compleanno per lei era stato come un addio bello e buono, che non l’aveva certo aiutata a stare meglio
-No. Non lo so- ed era vero. Lei non aveva intenzione di intromettersi in quello che il “Magico Trio” faceva. Non era affar suo. Né tantomeno cosa Harry faceva. Lui aveva smesso di far parte della sua vita da un mese ormai, e lei stava cercando di dimenticarlo con tutta se stessa. Non che finora fosse riuscita nell’impresa, ma andare avanti così… prima o poi ce l’avrebbe fatta. Forse anche prima del previsto. Ginny sentì la locomotiva fermarsi. Sospirò, prese i bagagli e scese, seguita dalle sue compagne Grifondoro e da Luna, che però si allontanò quasi subito per raggiungere i Corvonero. Ginny si mise a parlare di chissà-quale-frivolezza con una sua compagna di dormitorio, Ivein Brais. Camminando sbattè per caso contro qualcuno che, a guardar bene, non era un “qualcuno” qualunque: era Draco Malfoy, il Serpeverde di sempre
-Dovrò disinfettare la giacca- disse Malfoy guardando con sguardo di sfida Ginny, come aspettandosi e volendo una rispostaccia acida
-Fa quello che vuoi. Non sono in vena Malfoy- disse Ginny mettendo i bagagli su una carrozza libera. Ivein era già salita
-Forse è perché “non eri in vena” che Potter ti ha lasciato non credi?- chiese lui scoppiando a ridere, seguito dalle risatine strozzate di Pansy Parkinson e della sua banda. Ginny si girò e lo fulminò lo sguardo
-Con te non ne vale nemmeno la pena Malfoy- disse spingendolo leggermente indietro spingendo con un dito la sua giacca
-A cosa ti riferisci? Perché se ti riferisci a quello a cui mi riferisco io ti assicuro che ne vale proprio la pena!- Le ochette di Serpeverde scoppiarono di nuovo a ridere, in particolare Pansy, che fece la risatina leggermente più altra delle altre. Ginny scostò la testa da davanti Malfoy e guardò Pansy
-Hai ragione Pansy, tu dovresti saperlo bene…ma se è valsa la pena per quella per me non basteresti Malfoy- gli rispose Ginny con un sorrisetto malizioso. Vedendo che Malfoy non rispondeva salì sulla carrozza, che partì subito.
-Tu!!!!!!- sbottò Ivein indicandola indignata
-Io?- chiese Ginny vagamente confusa dall’amica
-Tu, si, bella mia! Che parli così a Malfoy! Secondo me entro quest’anno potresti pentirtene!- disse alzando le sopracciglia come se stesse spiegando una cosa ad una bambina che si ostinava a non capire
-Stai parlando del ritorno di Tu-sai-chi?- Ginny disse l’ultima parola piano, in modo da non spaventare le altre
-No! Sto parlando del fatto che litigare con un figo del genere è contropromettente!- Ginny non si degnò neanche di rispondere, ma si voltò direttamente verso le altre compagne in carrozza. Come aveva fatto a dimenticarsi della cotta universale che Ivein aveva per Malfoy da un paio di anni?? Sospirò. Erano arrivati. Scese insieme ad Ivein ed a Vivian, un’altra compagna di dormitorio, e si avviarono verso la Sala Grande. Camminando scorse di nuovo Malfoy, e penso come a Ivein possa piacere uno così: osservandolo meglio però, non era poi così male…no. Per una Weasley è a dir poco vietato pensare delle cose del genere. Sbuffò. Vivian la guardò scioccata, e Ginny si ricordò che per le altre lei doveva aver sbuffato senza alcun motivo. Le venne da ridere, ma trattenne la risata e si sedette al suo posto. Tutti i ragazzini del primo anno sembravano leggermente intimoriti, chi più chi meno, ma notò anche che quell’anno tutti sembravano eccessivamente grandi, come se fossero cresciuti tutti d’un colpo…guardò Ivein, e vide che lei stava notando la stessa cosa. Si fissarono per un secondo, ma poi tornarono a guardare lo sgabello…Ginny immaginò il fratello lì, che in quel momento voleva che tutto finisse per poter mangiare…o Hermione che gli diceva di smetterla e che lo smistamento era una cosa importante… non volle neanche permettere al suo cervello di immaginare la terza persona mancante…fissando un punto vuoto chissà dove notò che quel punto corrispondeva alla faccia di Draco Malfoy…si girò di scatto. All’uscita dalla Sala Grande Vivian la richiamò alla realtà
-Perché fissavi Malfoy prima?- le chiese piegando la testa di lato
-Non lo fissavo…avevo lo sguardo fisso, ma non pensavo a lui- chiarì Ginny. Vivian fece una faccetta scettica
-Oh certo- Vivian era…fuori dagli standard delle solite amiche di Ginny. Tanto per iniziare era purosangue, e da qui già si capisce che non fa parte della massa…capelli castano chiaro e occhi azzurri, azzurri come il cielo estivo…era alta e piuttosto magra, e nonostante fosse bella non le era mai piaciuto fidanzarsi e non che le mancassero gli spasimanti…lei e Ginny non erano particolarmente inseparabili, ma si volevano bene, almeno quello. Salirono fino alla torre dei Grifondoro, e non si fermarono neanche per poco nella Sala comune ma salirono direttamente nel dormitorio. Ginny si buttò sul suo letto, e vide Ivein già sdraiata sul letto alla sua sinistra, con gli occhi chiusi, che parlava con un’altra delle sue compagne di stanza, Margaret. Anche Ivein non era proprio nei soliti standard, ma non lo sarebbe stato per nessuno: aveva occhi castani, ma di un castano scuro come la corteccia di un albero della Foresta Proibita e capelli neri come la pece che a mala pena le arrivavano alle spalle. Era arrivata ad Hogwarts due anni prima, fresca fresca di Beauxbatons, e sul momento a Ginny era sembrata tale e quale a Pansy Parkinson, con quegli occhi truccati e l’atteggiamento da regina…conoscendola aveva cambiato idea, e scoperto che era tra le persone più umili che avrebbe mai conosciuto durante la sua vita. Ivein si girò di scatto verso di lei
-Ma secondo te se vado da Malfoy, gli do la mano,e gli dico “Piacere, Ivein” lui che dice?- le chiese speranzosa
-Se ci vai completamente nuda lui ti dirà “Piacere, vieni con me”, ti porta nel suo dormitorio e ti scopa, se ci vai vestita ti prenderà in giro per il resto della tua vita- disse Ginny facendo spallucce. Ivein la fulminò con lo sguardo
-Grazie. Sei adorabile quando sei scettica- le disse con un sorrisetto di circostanza. Ginny sorrise, divertita
-Grazie! Comunque ho preso una decisione: - Ginny si era come risvegliata del tutto: sorrideva come se fosse la persona più felice della terra. Ivein e Vivian si guardarono scioccate
-Quale?- si azzardò a chiedere Vivian. Ginny notò la tensione nelle amiche e le venne voglia di ridere
-Da questo momento in poi io, Ginny Weasley, dimenticherò il signor Harry Potter!-  urlò completamente la frase. Ivein e Vivian si guardarono di nuovo
-Si, certo, come no- disse Ivein sorridendo come se Ginny fosse pazza e girandosi di nuovo verso Margaret. Vivian  sembrava invece più convinta, o forse aveva solo voglia di sfida
-Non ci credo. Però potrei iniziare a crederci.- alzò le sopracciglia, maliziosa
-Cosa dovrei fare?- chiese Ginny sorridendo, felice di potersi distrarre
-Non so se voi lo sapete- cominciò Vivian con aria da cospiratrice –Ma quelli dell’ultimo anno fanno sempre delle feste per iniziare l’anno, è una specie di tradizione per i diciassettenni…si fa in una stanza nascosta al sesto piano, vicino ad un angolo…la stanza sembra piccola, ma in realtà è molto grande…le persone che non sono del settimo anno non dovrebbero assolutamente sapere niente, io lo so solo perché me lo ha detto mio fratello…- Ginny  alzò le sopracciglia
-Ed io cosa dovrei fare?- chiese perplessa
-Io, tu e Ivein ci…imbuchiamo, e tu baci (non sulla guancia tesoro, ma per bene) chi dico io- Vivian incrociò le braccia
-E io dovrei fare tutta sta gran cosa solo perché tu non credi che io sia capace di dimenticare Harry?- chiese Ginny scettica, ma sorridendo
-Io credo che neanche tu credi di esserne capace…se ci riusciresti ne avresti la prova, sia per te che per me- Vivian aveva gli occhi che le brillavano. Aveva sempre amato la ribellione
-Ok. Facciamolo- disse Ginny facendo spallucce e alzandosi di scatto dal letto. Notò che Ivein stava già frugando nel suo baule, alla ricerca di qualcosa da mettere. Alla fine trovò un top micro leopardato e una mini di jeans, insieme a delle infradito nere col tacco, si truccò e truccò sia Vivian ( di azzurro) che Ginny (di rosa). Vivian mise un mini-abito azzurro e delle ballerine con la zeppa bianche, mentre Ginny un paio di jeans attillati chiari e un top a fascia fuxia fluo, con gli stivali col tacco dello stesso colore. Uscirono cercando di fare il meno rumore possibile. Arrivate al sesto piano a Ivein vennero dei dubbi
-Sei sicura che sia qua?- chiese alzando le sopracciglia
-Si certo fidatevi- disse girando ad un angolo quasi invisibile. Ivein e Ginny la seguirono. Si ritrovarono di fronte ad una porta nera come i capelli di Ivein. Vivian si fermò un secondo, poi incrociò le dita, prese la bacchetta e fece una serie di colpi bassi ma precisi alla porta. Appena ebbe finito incrociò di nuovo le dita e guardò la porta speranzosa. Quest’ultima si aprì e Vivian sorrise, furba
-Non dirmi che non ti ricordavi la combinazione- disse Ginny alzando gli occhi al cielo
-Anche i più grandi geni sbagliano- disse Vivian ridendo e facendo spallucce. Ivein si era già avvicinata ad un tipo seduto lì vicino e i due avevano preso a chiacchierare animatamente
-Perfetto. L’abbiamo già persa- osservò Ginny alzando nuovamente gli occhi al cielo. Vivian si avvicinò a Ivein
-Noi facciamo un giro, tra due ore davanti la porta, non perderti e non farti stuprare- le sussurrò all’orecchio, ridendo. Ivein annuì, ridendo a sua volta. Ginny e Vivian guardarono un po’ in giro
-Allora? Sei troppo indecisa?- chiese Ginny ironica
-Ah-ah che simpatica- le rispose Vivian facendo finta di ridere. Girò la testa in giro in cerca di qualcuno da far baciare a Ginny, e scorse la testa bionda di Draco Malfoy. Sorrise, diabolica
-Ho deciso- le disse, continuando a sorridere. Ginny piegò la testa di lato, come una bambina curiosa
-Draco Malfoy- disse scandendo le due parole. Ginny sbarrò gli occhi
-Stai scherzando, vero??- chiese terrorizzata. Vivian sorrise
-No no, proprio lui. Se vuoi dimenticare Harry bacia Draco- lo disse come se fosse la cosa più elementare del mondo
-Davanti ai suoi amici?- chiese Ginny sempre più terrorizzata
-Aspetta  che sia solo in un angolo allora- le rispose Vivian ridacchiando
-Ti odio- disse Ginny guardandola male
-Fallo Ginny- Vivian incrociò le braccia e aspettò che Ginny facesse qualcosa
-Quanto tempo ho?- chiese sospirando
-Non più di mezz’ora. Voglio divertirmi anch’io, non solo tenerti d’occhio- Ginny sospirò di nuovo. Andò più o meno vicino dove stava quel gruppo di Serpeverde, e si acquattò all’angolo, guardando Malfoy e odiando con tutta se stessa Vivian. Più o meno dieci minuti dopo, quando le gambe le si erano già quasi intorpidite, Malfoy si alzò e si diresse verso il bagno che, per fortuna per Ginny, era comune. Fece un respiro profondo ed entrò: lo vide da dietro, i capelli biondi incasinati ma più belli del solito, gli occhi color ghiaccio che guardavano l’acqua come se non capissero bene cosa fosse…forse era già ubriaco “Meglio” pensò Ginny “almeno crederà di averlo solo immaginato”. Ginny fece un passo avanti, ma poi si fermò, come se avesse una gran voglia di tornare indietro, girò la testa e vide Vivian che li spiava da dietro la porta e che, vedendo che Ginny titubava, le lanciò un’occhiataccia. Ginny sospirò e si girò di nuovo verso Malfoy. Lui alzò la testa e la vide riflessa nello specchio. Scoppiò a ridere
-E tu che ci fai qua??- aveva la voce da ubriaco, a conferma della teoria di Ginny. Lei però non rispose. Si avvicinò e basta
-Fammi capire. Esattamente cosa vorresti fare??- gli chiese ridacchiando. Perse l’equilibrio però, e oscillò vicino al lavandino. Ginny affrettò il passo e lo afferrò per un polso
-Perché non mi hai lasciato cadere? Tu mi odi- Draco oscillava nonostante la presa di Ginny e aveva gli occhi opachi, come se in quel momento non ci vedesse bene. Ginny prese un po’ di coraggio grazie al pensiero che lui non si sarebbe ricordato nulla. Si avvicinò con la bocca alle sue labbra, quando fu vicinissima accennò un ritorno indietro, ma poi continuò, e lo baciò: piano, senza fretta, da esperta. All’inizio lui non fece nulla, aveva anche gli occhi spalancati; poi li chiuse, ed iniziò a rispondere, prima piano, poi un po’ più forte, ed infine con una passione che Ginny non si sarebbe mai aspettata da un Malfoy…almeno non con lei. Allora lui la spinse al muro vicino al lavandino e, continuando a baciarla, si liberò il polso dalla stretta della mano di Ginny e mise entrambi le mani suoi fianchi, che premevano contro i jeans. Si lasciarono solo un secondo, giusto il tempo di prendere aria, allontanandosi di un millesimo di centimetro. Aprendo un occhio vide Vivian che annuiva e si allontanava dalla porta. Ginny penso che adesso poteva benissimo staccarsi. Poteva, si, ma notò che non voleva. Alla fine fu lui a staccarsi, si allontanò leggermente, e lei ne approfittò per sfuggire alla presa. Si allontanò da lui e si avvicinò ad un altro specchio, aggiustandosi i capelli. Draco la guardò strano
-Ma sei Ginevra Weasley, tu?-  le chiese come se si aspettasse una risposta negativa
-Si- rispose Ginny. Aprì la porta ed uscì, lasciandolo lì nella sua confusione.


  
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