Salve magici amici, questo è il nostro primo capitoletto(parliamo al plurale perchè siamo due gemelle XD) l'abbiamo scritto perchè da un po' ci siamo innamorate dei malandrini, in particolare di un certo Siriu Black ( presente? occhi azzurri capelli neri...) Speriamo vi piaccia. Magic Kiss Sissi e Marty HOGWARTS AGAIN Lily si stava incamminando per la strada che portava alla stazione di King's Cross. -Dannazione, sono in ritardo, sono maledettamente in ritardo per colpa di quella sottospecie di felino.- Lily arrivò al muro incantato trafelata e con il fiato corto, ma non era l'unica in ritardo quel giorno. Accanto alla barriera c'erano loro, distratti come sempre belli come non mai: i malandrini. Lily totalmente assorta nei suoi pensieri andò quasi a sbattere contro il suo migliore amico, alias Sirius Black. -Oh, scusa Sir non ti avevo visto- disse Lily con un sorriso. -Evans, come mai in ritardo?- disse James passandosi la mano tra i capelli -Chiedilo al gatto di Petunia, Potter- lo freddò la ragazza. La conversazione terminò così Perché Lily prese la rincorsa e oltrepassò il muro. -Lily!! Lily!!- la ragazza si girò al suono di quella voce familiare. -Oh, Evi, ciao ti stavo cercando!- Lily fissò la sua migliore amica, non era cambiata durante l'estate. Eveline Sparks, lunghi capelli biodi, occhi cristallini, una spruzzata di lentiggini. Cacciatore della squadra di Quidditch, carattere spavaldo, da vera Grifondoro, una passione per il Whisky incendiario e al polso quel braccialettino colorato che non mollava mai. Stavano per iniziare una delle loro solite conversazioni, quando il primo fischio dell'espresso le ricordò che esso non le avrebbe aspettate. Raccattarono i bauli e salirono sul treno, percorsero il corridoio centrale e arrivate allo scompartimento con la targhetta prefetti Lily si ricordò che ne faceva parte e ci scivolò dentro, lasciando all'amica il compito di trovare dei posti liberi. Evi guardò attraverso tutte le porte degli scompartimenti, ma non c'era più nessun posto libero. Arrivata all'ultimo vagone vide tre figure intente a leggere qualcosa. -Aprì la porta e disse: - C'è posto per due Grifondoro del settimo anno?- -Dipende da come sono fatte- rispose una voce suadente dall'interno, che Evi riconobbe come quella di Sirius Black. -Ah, siete voi!- esclamò Evi tra il seccato e il sorpreso. -No guarda...è un'illusione- rispose un sarcastico Sirius -Ohhhhhh...ma che humour Black, comunque non è che impazzisca di gioia a stare qui con voi, anche Perché quando Lily ci raggiungerà, sono certa che proverà ad affatturarmi. -Quindi noi dobbiamo fungere da ripiego Sparks?- Sirius fece finta di assumere un'aria pensierosa -Si Black, sei il mio ripiego dagli occhi azzurri!- -Mmm....ok, l'idea di essere il tuo ripiego non mi dispiace Evi!- Lily nel vagone dei prefetti si accostò a Remus. -Ehi Remus, com'è?- -Ciao Lily, anche tu prefetto eh? Congratulazioni, ci avrei giurato che silente ti avrebbe nominato.- -Ma anche tu eh Rem...mi auguro che adesso terrai a bada i tuoi amici!- -Ehm...certo...alla fine come si dice?! Niente è impossibile giusto?!- La loro conversazione fu interrotta dai caposcuola che si misero ad illustrare le diverse responsabilità a cui dovevano adempiere i prefetti; dopo circa mezz'ora la riunione finì e Lily e Rem si misero in cammino per trovare i loro scompartimenti. Arrivarono al fondo del treno e Remus disse divertito: -Be' questo è il mio e...credo che sarà anche il tuo fino ad Hogwarts- Lily lo guardò inarcando un sopracciglio: -No, impossibile, lì dentro c'è Potter, Evi non mi farebbe mai una cosa del genere!- Remus la guardò trattenendo a stento le risate -Ah no?- Entrarono e Lily rimase sorpresa, erano lì. La prima persona che attirò la sua attenzione fu Potter, James Potter. Il miglior cercatore di Hogwarts, fisico slanciato, non eccessivamente muscoloso. Profondi occhioni color nocciola, capelli costantemente spettinati e un mezzo sorriso capace di far sciogliere qualunque cuore. Ma non quello di Lily. Si, era decisamente Potter, il ragazzo da anni innamorato di lei. Qualunque ragazza di Hogwarts avrebbe venduto la propria bacchetta per essere considerata dal cercatore, tutte, ma non Lily. Lily che disprezzava la sua camminata tronfia, Lily che non sopportava il suo spettinarsi i capelli, il suo giocare sempre con un boccino. Lily che odiava James. Poi ai sui occhi si presentò una scena alquanto bizzarra: Sirius Black piegato sulle ginocchia, il braccio piegato in una posizione estremamente dolorosa dalla sua migliore amica, la quale teneva anche un ginocchio sulla schiena del ragazzo. -Sirius Black ai piedi di una ragazza?- Esclamò Lily divertita. -Già Sir hai perso lo smalto- Infierì James lanciando uno sguardo complice che non venne ricambiato a Lily. -Chiedi perdono o ti affatturo!- esclamò tra l'arrabbiato e il divertito Eveline. -Perdono per cosa Evi?- biascicò Sirius con il fiato corto. -Perdono per aver tentato di baciarmi scemo che non sei altro.- disse puntandogli la bacchetta contro. -Chiedo scusa, per aver pensato di poterti baciare- -Per tua informazione Signor Black potrai baciarmi solo quando IO ti darò il permesso, intesi?- -Aspetta e spera Sir- disse tra le risate generali James Sirius e Evi gurdarono Lily ancora appoggiata alla porta, -Oh, ciao Lily- dissero all'unisono. La sua migliore amica e il suo migliore amico? Impossibile. Sirius era il solito Sirius: capelli sul lungo, spettinati e più neri della notte. Occhi azzurri, ridenti e astuti nei quali spesso si annegava. Era bello, si, bello e bastardo. Per Lily però era il Sirius che l'aveva consolata il primo anno, che l'aveva sempre protetta. Le ragazze di Hogwarts pendevano letteralmente dalle sue labbra, qualunque ragazza tra gli undici e i diciassette anni che avesse mai incontrato quegli occhi così maledettamente azzurri si innamorava di lui. Lily era la sua migliore amica l'unica immune al fascino di Black, e a quella sua parlantina astutamente saccente; considerava Sirius come un fratello, il suo fratello pazzoide. In pochi erano quelli che sapevano che nell'estate di due anni prima, cacciato da casa sua Sirius aveva fatto spola tra casa Evans e casa Potter. Lily che si stava perdendo nei meandri dei propri pensieri fu riportata alla realtà dalla voce di Evi. -Lily. Guarda che Potter non ha la spruzzolosi...ti ci puoi sedere accanto!.- -Oh, ehm...certo- rispose Lily e , non troppo a malincuore, si accomodò sul quel sedile. Proprio vicino a James Potter dovevo finire? Sta come al solito giocando con un boccino quell' imbecille! Qualcuno dovrebbe spiegargli che un boccino è solo una pallina di metallo e non un cucciolo con cui giocare. Però Lily devi ammetere che...è carino! Oddio Lily ma cosa stai pensando? Io odio Potter, anche se... questo non significa che sia brutto. Anche questo è vero...anzi no! Potter resta uno stupido ragazzino casinista. Che strano però oggi é più silenzioso del solito e tra l'altro per il momento non mi ha ancora fatto nessuna proposta riguardo a qualche uscita insieme come suo solito. Lily, Lily Evans seduta vicino a me. Mi sta fissando?! Perché proprio lei tra tutte le ragazze di Hogwarts mi ha preso il cuore? Me l'ha rubato sette anni fa su questo stesso treno la prima volta che incrociai i suoi occhi smeraldini. Lei che inconsapevolmente chiamavo la mia Lily, così superbamente bella, così oltremodo intelligente, così stupendamente Lily. La mia Lily con i capelli di fuoco che si spengono nella dolcezza acquosa dei suoi occhi James prese la Gazzetta dal suo zaino e iniziò a leggere. -Guarda guarda sai anche leggere oltre cavalcare una scopa?- -Proprio così Evans...la vita è piena di sorprese non è vero?- Solitamente questa conversazione Lily/James sarebbe avvenuta in un clima di fredda ostilità e distaccata indifferenza, invece la conversazione continuò tra battute e risate. I tempi erano cambiati, tra poco la pace sarebbe finita e proprio negli occhi di quei due adolescenti c'era qualcosa di diverso, qualcosa che li avrebbe uniti nel tempo. Dopo un'animata discussione su quale fosse stato il miglior cacciatore di tutti i tempi Lily fu colpita da un'improvvisa sonnolenza e si addormentò. Solo quando un dolce, dolcissimo, James la svegliò sussurrandole che Hogwarts era vicina la ragazza si accorse di aver usato come cuscino la spalla di James. Come facesse Lily a dormire era un mistero dato tutto il chiasso che proveniva da Evi e Sir che non avevano smesso un attimo di prendersi in giro. Tutti i ragazzi indossarono le loro divise chi con una spilla vicino alo stemma chi no... Lily vide che James si attardava nello scompartimento, così decise di aspettarlo, quando fu abbastanza vicina a lui gli sussurrò in un orecchio: -Devo ammettere, Potter, che come cuscino non sei affatto scomodo!- -Quando vuoi Evans!- Lasciarono insieme il treno e raggiunsero gli amici che li attendevano, Peter e Lupin erano già lontani, forse erano già saliti sulla carrozza. Invece Evi e Sirius li stavano aspettando sul marciapiede, si stavano per diriger verso le carrozza quando Evi si mise a urlare. -No!, no!!!, il mio braccialetto, non c'è più!- -L'hai tolto sul treno?- Chiese Lily all'amica. -No..non credo, non l'ho mai tolto!- Di andar via senza cercarlo non se ne parlava, così Lily seguita da Sir e e James si misero alla ricerca del braccialettino, ma il buio dell'espresso di certo non aiutava. -Ma, senti un po' Sparks...- iniziò Sirius dopo un po' – Cos'ha di speciale questo braccialetto?- -è un regalo, me l'ha dato tanto tempo fa una persona molto speciale- -No dirmi che te l'ha regalato il tuo fidanzato eh?? No, Perché se è così io non lo cerco nemmeno!- -Oh, Black non ti devi preoccupare, lo sai benissimo che il mio cuore è solo per te o magnifico Sirius, il braccialetto comunque me l'ha regalato il mio nonnino.- disse Evi ironica. -Vorrei vedere, sono irresistibile e un giorno o l'altro cederai anche tu Sparks, cederai!- -Che cos'è una minaccia Black?- -No...è una certezza!- Lily e James erano increduli, da quando Sir scherzava con una ragazza ( tra l'altro molto carina come Evi) senza apparenti secondi fini? Lily andò a vedere sotto i sedili, seguita da un rapido James. -James, James, vieni un po' qua a farmi luce, forse l'ho trovato!- Il ragazzo la raggiunse e si inginocchiò accanto a lei e, per illuminare meglio il sottosedile, fece passare il braccio della bacchetta sopra le spalle della ragazza. In questo modo erano vicinissimi. -James, guarda un po' se riesci a prenderlo, io non ci arrivo.- -Ce l'ho!- Esclamò James agitando il braccialetto come se fosse un boccino. -Ben fatto!- disse di rimando Lily. James si avvicinò all'orecchio di Lily e le sussurrò: -Prima...mi hai chiamato James?!- -Ehm...si...mi risulta che questo sia il tuo nome dopotutto no?- -Già...ma...- James rimase spiazzato dalla risposta leggermente acida di Lily. -Sai anche che l'ultima carrozza per Hogwarts è partita da un secolo?- -Lo sospettavo- I due si alzarono da terra e consegnarono il braccialetto ad un Evi disperata e riconoscente. Lei prese l'ammasso di fili colorati e cercò di legarselo al polso, ma dopo diversi tentativi le mani di Sirius si sostituirono alle sue che disse: -Guarda che non sono una dama dell'ottocento bisognosa d'aiuto!- -Ne è proprio sicura madame?- -Si, assolutamente messer Balck!- ma non oppose oltre resistenza e lasciò che le mani del ragazzo allacciassero il suo prezioso braccialetto. Quando tutti e quattro scesero dal treno era già notte inoltrata e la temperatura era scesa vertiginosamente, tutti sapevano che anche se fossero arrivati al castello non li avrebbero fatti entrare, senza contare che la materializzazione nei pressi della scuola era impossibile. Mentre i quattro decidevano il da farsi un gufo con un messaggio planò ai loro piedi. La calligrafia stretta e frettolosa era familiare soprattutto ai due malandrini che la riconobbero subito come quella del loro preside: Silente. Il messaggio riferiva che era impossibile recuperarli causa smistamento e che si sarebbero dovuti recare ai tre manici di scopa dove, l'indomani pomeriggio una carrozza li avrebbe portati al castello. Il quartetto si incamminò, la strada per Hogsmeade era piuttosto lunga e il buoi e il freddo non erano i migliori compagni di viaggio. Lily si avvicinò a Evi e le sussurrò, per non farsi sentire dai ragazzi,: -Evi, Evi non sarai affondata anche tu nel mare riflesso negli occhi di Sirius spero...- -Lil, Lil non ti sarai smarrita anche tu in quelli caldi e color nocciola di James vero?- Le due amiche scoppiarono a ridere dipingendo la perplessità sui volti dei due malandrini che le seguivano a qualche passo di distanza. -Ehy Sir, non è che sta volta ti stai innamorando davvero della nostra bionda cacciatrice eh?! No Perché sinceramente non vorrei giocatrici distratte in squadra...- -Chi io? Innamorato? Figuriamoci. Anche se Evi, devo ammetterlo, è una che ci sa fare; quando mai hai visto una ragazza tenermi testa in quel modo? E per di più mi ha picchiato! Ti reni conto? Ha picchiato me, Sirius Black! Ma tanto cosa te lo dico a fare? Per te c'è solo e sempre Lil; che, tra l'altro, oggi mi sembra un po' più dolce del solito. Svoltarono a sinistra e videro l'insegna luminescente del locale che li distolse dalle rispettive conversazioni. Entrarono e si fecero consegnare le chiavi delle stanze già prenotate da Silente. Salirono al piano superiore e rimasero interdetti quando scoprirono che le stanze erano due matrimoniali. -Come ci dividiamo per dormire?- chiese un Sirius malizioso -Be' io ed Evi e tu e James no?, mi sembra ovvio!- rispose Lily seccata. -Fammi capire bene? Io Sirius Black dovrei dormire con un' uomo? Sacrilegio! Ho una reputazione da difendere!- -C'è sempre il pavimento no?- disse Evi -Veramente stavo per dire che c'è anche la possibilità che tu dorma con me.- -Certo...e rimarrà soltanto una possibilità!- -ne sei sicura?- -Si- -Guarda che so essere molto convincente sai?- -Vediamo...- Sirius con uno scatto repentino la sollevò da terra e la trascinò nella camera 32. James e Lily assistettero alla scena e tra loro calò un imbarazzante silenzio -Direi che se non vogliamo perdere le ore di sonno che ci restano è meglio entrare- disse Lily. I due entrarono e si trovarono davanti come previsto al grande letto matrimoniale. Lily andò in bagno per farsi una doccia e quando uscì trovò James trafficare con cuscini e coperte, che stata cercando di trasportare ai piedi del letto. -Penso che il letto sia abbastanza grande per tutti e due- -Ehm si, lo so ma non vorrei che tu mi considerassi un maniaco, sarebbe una cosa tipica di Sirius questa- -Si lo so e so anche che tu non sei Sirius e che dormendo con te non rischio di trovarmi domattina senza vestiti- - Ah Perché hai intenzione di dormire con i vestiti?- -Altrochè, non sei Sirius è vero ma resti sempre Potter...ma sei comodo quindi per questa notte farò un'eccezione- I due si misero a letto e ben presto crollarono per la stanchezza accumulata camminando. Fu una sensazione strana per i due ragazzi dormire, una sensazione magica, ma non paragonabile a qualunque altra magia o pozione avessero mai studiato. Erano più o meno le tre di notte quando Lily si svegliò e James, che aveva il sonno molto leggero fece lo stesso. -Cosa c'è Lily?- chiese James preoccupato. -Oh...mi dispiace di averti svegliato, è solo che ho freddo...- -Non importa, guardiamo nell'armadio se ci sono delle coperte- -No, non ti preoccupare...- -ti aiuto volentieri.- -Grazie!- disse Lily con un sorriso che riuscì ad illuminare la notte, almeno quella di James. -Non ci sono Lily mi dispiace- -Vabbè non fa niente, ne farò a meno- -Aspetta, ho la mia felpa se vuoi, è piuttosto grande ed è molto calda!- -Oh grazie...ma non saprei è tua...- -Te la do volentieri, non ti preoccupare!- I due si rimisero a letto e per scaldare meglio Lily James l'abbracciò. -Buona notte James.- -Buona notte amore...ehm ...cioè...volevo dire...non intendevo...- -Non importa James, ora dormiamo...- biascicò Lily facendo finta di non aver capito le parole di James. Sirius depositò Evi direttamente sul letto e le se avvicinò, ma lei con un rapido gesto si scansò facendolo atterrare non su di lei ma sul cuscino azzurro. Evi si alzò dal letto e si adiresse in bagno anche lei per fare una doccia. Uscita vide Sirus in boxer che si stava già sistemando nel letto. Vedendo che Evi si stava mettendo a letto vestita il ragazzo esclamò. -Ehy bionda, ma tu dormi sempre vestita?- -No, ma sai di solito non dormo con un maniaco in una stanza chiusa a chiave.- -Alcune obiezioni, uno, io non sono un maniaco, cosa te lo fa pensare? Due, la porta è incantata magicamente non è chiusa a chiave- -Cosa me lo fa pensare Black?, il fatto che nel tuo sudicio letto siano passate la metà delle ragazze di Hogwarts solo Perché la restante parte ha meno di quattordici anni. -Senti Evi, so che tu pensi che io sia solo uno stronzo e che tratti le ragazze come oggetti, ma non è così- disse un' improvvisamente serio Sirius. -Ah no? E com'è allora?- -Be' è vero che...diciamo...tendo a comportarmi in questo modo, ma devi sapere che non voglio approfittare di te Evi. So che sei diversa da quelle ragazzine che mi sbavano dietro a scuola.- -Ovvio, Perché io non ti sbavo dietro!- Esclamò Evi con una finta faccia inorridita. -Ma dimmi Sir...non è che mi dici queste cose solo per farmi dormire senza maglietta e pantaloni?- -Mmm....forse...- Evi prese a cuscinate il sorrisino di Sirius. -No dai...sul serio Evi, puoi stare tranquilla.- E si addormentarono così, sfiniti dalla lotta con i cuscini. Anche per Sirius che poteva vantare un'ampia gamma di esperienze questa era una novità, una sensazione diversa dal solito, non era come con le altre ragazze con le quali...be' ci siamo capiti...era diverso, Evi era diversa e forse stava cambiando anche il nostro Sirius.