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Autore: Anima1992    29/08/2017    1 recensioni
Salve a tutti questa è la mia prima storia su questa sezione beh allora qui abbiamo un Roxas aggressivo e scorbutico ma popolare in tutta la scuola affianco a lui ci sono solo tre persone di cui si fida ciecamente Axel Demyx e suo fratello gemello con cui è in simbiosi e riesce anche a parlare telepaticamente.
la vita del nostro protagonista verrà stravolta piano piano dall'amore
beh spero di avervi incuriosito
^^
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Il biondo lo guardò con sfida -Scommetti?.- Axel annuì e allora lui si avvicinò alla ragazza dove appoggiò il braccio sull'armadietto affianco a quello di Naminè, e la lasciò di stucco con un bacio sulla guancia.
-Buongiorno bimba come stai?- Lei si accarezzò la parte del viso dove il biondo l'aveva baciata e arrossì.
-Bene tu Roxas?-
Lui sorrise sensuale- Bene adesso che ti ho visto- Se era possibile lei diventò ancora più rossa dei capelli di Axel, a quel punto il biondo ne approfittò e la prese per il mento con due dita, l'avvicinò a pochi centimetri dalle sue labbra.
-Ti va bene se ti accompagno a casa?- Gli soffiò sulla bocca di lei che annuì visibilmente in ansia
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axel, Demyx, Naminè, Roxas, Xion
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Quello che stava succedendo nella vita di Roxas era un cambiamento lento e doloroso, dentro di lui c'era una tempesta che con difficoltà stava combattendo e se pensava che tutto quel casino derivava da Saïx lo sorprendeva, i chiarimenti che aveva avuto erano tanti e tutto quello in cui credeva si era sfumato come la nebbia che viene portata via del vento, ma comunque non vedeva il sole, c'erano ancora quelle maledette nuvole che offuscavano la sua tranquillità.

I giorni delle vacanze erano passate in serenità con Saïx si erano visti ogni tanto, prendendosi qualcosa al bar e chiacchierando, Roxas doveva ammettere però che per quanto contento d'aver ritrovato un amico che pensava perso, egli non riusciva più a infondergli tranquillità alle volte era anche a disagio, per quel motivo Axel e Demyx erano presenze costanti nella sua mente.

Durante la settimana si era reso conto che gli mancavano non solo loro due, ma anche Zexion e la combriccola al bar di Xigbar, insomma non vedeva l'ora di tornare a casa.

Ritrovarsi ad aspettare Saïx in spiaggia per salutarlo era per lui una tappa importante della sua vita, avrebbe detto addio per sempre a un amico e non sapeva se ciò lo rendeva triste o felice, lui in quel momento si sentiva normale, come se niente fosse cambiato, era calmo come il mare prima della tempesta.

Non aveva parlato neanche con Xion, non si sentiva pronto ad affrontarla, magari ci avrebbe pensato al ritorno.

L'uragano di pensieri di Roxas fu interrotto proprio da Saïx che si era seduto vicino a lui.

-Come va? Passato una buona vacanza?.-

-Diciamo che speravo di passarla meglio.-

-Sono successe cose che non ti aspettavi, credo sia normale.-

-Non è solo quello, fino a una settimana fa pensavo d'essere una persona e adesso sono nuovamente in combattimento contro me stesso.-

-Oh beh capita, stai semplicemente crescendo.-

-Se lo dici tu...-

Roxas non era convito delle parole di Saïx, preferiva pensare che era solo un periodo, che sarebbe finito appena avrebbe rimesso piede Alla Città Del Crepuscolo.

-Allora chi hai che ti aspetta a casa?-

-Suppongo Zexion...-

-Intendevo qualche ragazza.-

-Ah...no.-

-Ma dai un bel ragazzo come te che non ha nessuna ragazza?-

-Ci sto lavorando...-

-Allora è importante.-

Quello era uno dei tanti discorsi che avrebbe voluto evitare come la peste, era importante Naminè? Non lo sapeva neanche lui, come ormai non sapeva tante cose di se stesso.

-Forza su raccontami, tanto a chi vuoi che lo dica? Domani parti e chissà quando ci rivedremo.-

-Saïx, non ho niente da raccontare, è una ragazza che voglio portarmi a letto e con cui sto avendo qualche difficoltà tutto qua.-

-Quindi sarebbe da una botta e via?-

-Esattamente, nulla di più.-

Saïx studiò un attimo Roxas, lo guardò intensamente e sembrava pensare a qualcosa d'importante.

-Mi dici il suo nome?-

-Perché lo vuoi sapere?-

-Così, magari la conosco.-

-Naminè...-

Il suo nome era uscito dalla bocca di Roxas in modo malinconico e triste e non capiva perché, altri pensieri continuarono a tormentare la mente del biondino.

-Wow, ti manca tanto eh?-

-Ma no! Sono solamente confuso tutto qui, ma lei non conta nulla.-

-Perché non ti guardi un attimo dentro e non ti rassegni che sei innamorato di lei?-

-Perché tutti pensati la stessa puttanata? Io non sono innamorato.-

-Perché quando parli di lei hai una luce negli occhi che solo i ragazzi innamorati hanno.-

-Sei suonato, fidati.-

-Te ne renderai conto, magari appena ne troverà un altro...-

-Che cosa?- Pensava di aver sentito male o almeno sperava.

-Beh credo che sia una bella ragazza e suppongo che non ci metterà tanto a trovarne un altro.-

In quel momento la sola immagine di Naminè con un altro ragazzo lo spaventò a morte, il cuore prese a battere velocemente come le ali di un colibrì.

Sapeva come si chiamava quel sentimento. Gelosia.

Le domande iniziarono ad assillarlo, non vedeva l'ora di tornare e vedere che non era cambiato nulla, ma non poteva saperlo.

-Geloso eh? Beh prova a pensare perché lo sei.-

-Devi farmi il lavaggio del cervello ancora per molto?-

-Non ho fatto niente.-

Sbuffò stufo di tutti quei pensieri, di tutte quelle persone che sembravano essere troppo importanti per poterle perdere, non aveva idea di come affrontare il tutto, forse doveva aspettare veramente d'arrivare a casa.

-E vabbè, cambiamo discorso, Kairi e Sora? Si sono messi insieme oppure giocano ancora a fare i timidi?-

-Veramente non si parlano più.-

-I promessi sposi hanno litigato?? ma sul serio?-

-Già, credo che in parte sia colpa mia.-

-Che hai combinato?-

-Ho litigato con Kairi, lei ci è andata giù pesante e Sora mi ha difeso.-

-Ahhh, beh se ha difeso te significa che Kairi non era così importante.-

-Credo che comunque faranno presto pace.-

-Potrebbero, si, ma non torneranno come prima.-

-Che ne sai?-

-Roxas dai non ci vuole un genio, insomma si può essere amici da anni ma basta una delusione per mandare tutto a quel paese, certo si può ritornare amici ma rimane sempre quel rancore che ha spezzato tutto.-

Quel piccolo discorso gli ricordava tanto la loro situazione, amici ma non come prima, per colpa del passato.

-I ricordi sono la cosa più preziosa che abbiamo Roxas, ma anche quella più dolorosa.-

Era vero, anche lui la pensava esattamente così, i ricordi possono costruire e distruggere un rapporto, dipende tutto da come si trasformano questi ricordi.

Quelli di Roxas per Saïx prima erano brutti e pieni di rancore, in quel momento invece non erano così male, anzi gli faceva piacere averli sempre con sé.

-E tu invece ragazze?- Chiese Roxas per cambiare discorso.

-Bah, mi diverto ma nulla di più, forse un giorno troverò la mia anima gemella.-

-Ne dubito, non sei tipo da stabilirti.-

-Ehi cerca di capirmi, sono bello, lavoro ho un passato tenebroso alle spalle, una ragazza deve farne di salti per conquistarmi.-

-Ah le ragazze devono conquistare te?-

-Certo.-

-Beh se mai qualcuna ne ha voglia cerca d'avvisarmi.-

Parlarono per tutto il giorno, ridendo e scherzando come ai vecchi tempi, finché non fu il momento per Roxas di salutarlo, quella sera ci sarebbe stato una festa in spiaggia e sperava che fosse l'occasione giusta per parlare con Xion.

-Beh allora io vado.-

-Va bene, ciao piccoletto fai buon viaggio.-

-Stammi bene...-

Una sola stretta di mano, non ci furono lacrime o abbracci, solo due amici che si salutarono con la promessa di rivedersi.

Non era triste, anzi si sentiva più tranquillo, come se portasse un peso di meno, ma non era il momento per quei pensieri, una festa lo stava attendendo.


Nel frattempo Sora stava cercando Riku, voleva almeno salutarlo prima di andare via, per sua fortuna lo trovò a un bar seduto da solo.

- Ehila!- Salutò Sora, attirando l'attenzione dell'albino.

- Ehi! Sono giorni che non ti vedo.-

- Lo so, infatti volevo salutarti, domani torno a casa!-

- Pensa te anch'io domani completo definitivamente il mio trasferimento.-

- Sul serio? Beh magari saremo sullo stesso treno allora.-

- Può essere, dipende da che ora mi sveglio.-

Sora ridacchiò guardandolo. - Secondo me sta notte ti ubriacherai talmente tanto che ti sveglierai domani sera! -

L'albino sorseggiò della birra. - Ma guarda che non siamo tutti come te che crolliamo dopo un bicchiere! -

Sora si sedette di fronte a lui. - Ok, forse me la sono cercata. - Fermò un cameriere e gli chiese una coca-cola.

-Pensavo di starti antipatico da come rispondevi. -

-Beh, ammetto d'essere stato un po' permaloso, però non posso tralasciare il fatto che mi hai aiutato con Roxas! Cosa per me importantissima! - Arrivò la sua bibita insieme a una ciotola di patatine che fu molto contento di mangiare.

- Sai, in quel tuo sproloquio di una settimana fa ricordo che pure con la tua fidanzatina non eri messo bene. - Riku sapeva stupire Sora era una cosa certa, quel giorno che si era sfogato gli aveva detto talmente tante cose eppure lui era riuscito a comprendere quanto la situazione con Kairi non aiutasse la sua tranquillità.

- Non è la mia fidanzata, ma comunque ormai non credo che si possa recuperare sono settimane che non ci sentiamo.

- Non credo che centri la litigata con Roxas lei d'altronde stava difendendo un'amica esattamente come avrebbe fatto chiunque, tu hai solo paura. -

    Sora sorrise scuotendo la testa. - Ti sbagli, semplicemente penso che non potrà più tornare come prima. -

- Ed è vero infatti! E sopratutto non deve tornare come prima, tu sai che c'era bisogno di un passo avanti, che ormai era scontato e non ne hai avuto il coraggio, solo perché le cose sono cambiate non vuol dire che sia per forza in peggio.-

    Si sentiva leggermente sgridato ma forse era vero, tutta quella paranoia sul fatto che era solo una fissazione.

- Si però non mi manca, un tempo sarei caduto in depressione totale se fossi stato così tanto tempo lontano da lei, mentre ora non è così, anzi non mi va di vederla. -

- Però ci pensi e mi sembra di capire con costanza. -

    Il moro sospirò, era vero alternava i pensieri tra Roxas e Kairi ed entrambi lo preoccupavano nonostante che per quest'ultima non sentiva più alcun sentimento.

- D'altronde l'hai detto tu stesso, non vi parlate e non vi vedete più da settimane chissà che effetto potrebbe farti ritrovartela davanti, ricorda caro il mio piccolo ubriachello che i cambiamenti spaventano sempre ma sono necessari. -

    Con quest'ultima perla di saggezza Riku si alzò. -Frase fatta e scontata. - Aggiunse Sora sorridendo un po' con amarezza.

- Si è vero, ma ha pur sempre il suo effetto e poi mi sembrava un'uscita di scena abbastanza figa -

    Il moro ridacchiò e si alzò pure lui stringendogli la mano e salutandolo, era contento d'essersi fatto un'amicizia in cui non centrava Kairi o Roxas, a volte pensava che senza quei due lui sarebbe rimasto solo, ma con la conoscenza di Riku aveva appurato che non era vero che anzi, riusciva tranquillamente a parlare e a crearsi delle compagnie personale, forse era quello che gli serviva, avere amici tutti suoi.

    Sorrise contento a quest'ultimo pensiero e dopo aver pagato la sua bibita uscì camminando verso la spiaggia dove tutti stavano ballando e bevendo, ovviamente non era proprio una cosa come al castello della bestia, la maggior parte era ubriaca e per quanto i professori cercavano di mantenere il controllo la situazione era comunque ingestibile, da lontano riuscì a percepire il fratello che s'avvicinava a Xion, riusciva a sentirlo un po' impaurito e agitato, forse finalmente le avrebbe chiesto scusa.




Roxas non era proprio tipo da scuse, quando si trattava di farle era sempre un delirio per lui, se non ci fosse stato di mezzo Demyx sarebbe stato tutto più semplice, se ne sarebbe semplicemente fregato.

La guardava da lontano era con alcune sue amiche, aspettava il momento giusto per avvicinarsi e nel frattempo si studiava un modo per scusarsi senza cadere troppo in basso e sopratutto ragionare insieme su come dirlo al suo amico e ad Axel.

Dannazione, Axel... Quello mi ucciderà sicuramente, la guerra dei Keyblade non sarà niente in confronto alla paternale che mi arriverà.

Non voleva pensarci, decisamente doveva solo concentrarsi su Xion e cercare di farsi perdonare.

Finalmente s'allontanò dalle sue amiche per prendere da bere e fu in quel momento che Roxas s'avvicinò alla ragazza arrivandole dietro.

- Ehila...- Disse solamente, lei si girò e roteò gli occhi.

- Che cosa vuoi Roxas? -

- Parlare, solo parlare giuro. -

- Ah, quindi non vuoi farmi bere e portarmi in camera? -

Frecciatina tutta meritata purtroppo, ma non voleva mollare, lui non mollava mai.

- Ascolta Xion quello che è successo è grave lo so, probabilmente non esistono scuse e potrei darti tutte le giustificazioni di questo mondo.-

    Prese un profondo respiro cercando le parole giuste, bastava poco e avrebbe peggiorato la situazione.

- E potrei stare ore qui a dirti il casino che mi passa per la testa, ma la realtà dei fatti è che semplicemente, avevo bisogno di sfogarmi. Punto non c'è altro. Ero nervoso debole se vogliamo dirla tutta e ho visto in te semplicemente l'unica ragazza in quest'isola che m'ispirava e ti ho buttato il mio rancore, così, fregandomene altamente di tutto. -

Mentre Roxas parlava, Xion non aveva staccato gli occhi dai suoi, capì che quelle del ragazzo cercavano d'essere delle scuse e che per lui era molto difficile dire quelle parole, ma comprendeva anche che quello sforzo l'aveva fatto unicamente per l'amico.

    - Va bene Roxas ho capito, non ti preoccupare ma non per questo tornerò a essere tua amica, mi dispiace, mi hai decisamente ferito troppo e non posso passare avanti così come se nulla fosse, le persone compreso Demyx, Axel, Sora e perfino Naminé non sono oggetti che puoi usare come tue valvole di sfogo, abbiamo dei sentimenti, abbiamo le nostre crisi d'affrontare come tutti. Non sei l'unico a soffrire. -

    Sorseggiò un po' del liquore che era nel bicchiere per rinfrescare la gola.

- Ciò nonostante se vorrai ti darò la possibilità di ricostruire il nostro rapporto, non ti chiuderò le porte e per quanto riguarda Demyx, stai tranquillo non so quanto gliene importi con chi vado a letto, d'altronde non stiamo neanche insieme e sinceramente non so neanche se ci frequentiamo non so nulla di noi due, quindi non credo che gli dirò qualcosa per il momento, magari quando inizieremo a toccare quel tipo d'argomento, non lo so... -

    Roxas sapeva bene che se aspettava Demyx per toccare l'argomento sesso potevano passare anni e forse morire senza mai sapere cos'era davvero, ma a parte l'ingenuità dell'amico era soddisfatto di com'erano andate le cose, non si aspettava certo che gli saltava addosso abbracciandolo e via dicendo, anzi, sinceramente pensava che andasse molto peggio. Forse quella ragazza un po' teneva a lui, forse aveva davvero frainteso le sue intenzioni.

- Mi prenderò io le responsabilità, glielo dirò io a Demyx, chissà magari se va bene s'ingelosisce un po' e ci arriva. -

    Xion accennò un sorriso e annuì. - Chissà... - Tornò dalle sue amiche salutandolo con la mano.

    Roxas la guardò andare via contento del risultato ottenuto, la sua barriera era ancora forte ma senza rendersene conto stava crescendo, iniziando a comprendere quant'era difficile mantenere dei rapporti e sopratutto che senza prendersene cura si sgretolano diventando ricordi amari.

    Sora arrivò da dietro Roxas all'improvviso saltandogli addosso. - Hola!! -

- Aaaah!! Sora scrollati - Si divincolava cercando di scrollarselo da dosso senza successo il gemello gli teneva le braccia ben strette al collo, così il biondo si buttò sulla sabbia cadendo di schiena e staccandolo.

- Ahi!! Sei matto?! Volevi uccidermi?! - Ridacchiarono insieme sdraiati sulla sabbia a guardare le stelle.

- Domani si parte! Non vedo l'ora sinceramente mi manca troppo casa. - Disse Sora mettendosi due braccia sotto la testa e stiracchiandosi.

-Si anch'io sinceramente, qui fa troppo caldo -

- Hai risolto con Xion? -

- Diciamo di si, ma c'è parecchia strada da fare, vedremo un po'. -

    Sora sorrise contento, entrambi in qualche modo durante quella vacanza erano cresciuti e avevano imparato molte cose, sopratutto Roxas che ritrovando il suo vecchio amico aveva risolto un pezzo del suo passato e magari chissà le cose da quel momento in poi sarebbero migliorate.












































   
 
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