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Autore: RedFox33    29/08/2017    7 recensioni
"-Qualcosa non va Aizawa?- chiese il preside dalle sembianze orsine.
-Oh, mio caro Nedzu, quest'anno non posso che approvare la sua scelta."
Konnichiwa a tutti! Sono RedFox33 e oggi vi do la possibilità di creare un vostro personaggio per un'originale storia OC! Entrate a far parte della U.A. Academy e fate la storia come Midoriya, Bakugou e tutti gli studenti della 1A! Il regolamento è semplice: commentate il capitolo del Prologo e io vi invierò al più presto una scheda da compilare per i dettagli sul vostro personaggio. Accorrete in numerosi! :3 PLUS ULTRA!
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Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Boku no Hero Academia 2.0

The next day: la seconda prova pratica - pt 1



 
... sì, SONO VIVA.
HO UNA WIFI DA A MALAPENA 3 GIORNI.
SONO DI NUOVO UNA RAGAZZA FELICE *^*
Eee quindi posso finalmente pubblicare questo stramaledettissmo capitolo!!! Spero non abbiate smesso di seguirmi data la mia lunga assenza :3
Ma bando alle ciance, ecco a voi FINALMENTE il nuovo capitolo!


 
Erano le 20.00 in punto e tutti gli esaminandi si erano riuniti nella sala mensa per recuperare le energie dopo una faticosa giornata. Il cibo alla U.A. non era la solita sbobba delle mense comuni e per questo anche i più critici riuscivano ad apprezzare la cucina delle cuoche. Nella sala c'erano ragazzi entusiasti e ragazzi depressi, e date le circostanze era facile capire il perché: quelli che saltavano di gioia erano coloro che in qualche modo erano riusciti a "battere" gli eroi della 1A, mentre coloro che se ne stavano mogi mogi in disparte erano coloro che non ce l'avevano fatta. Tra questi c'era anche chi aveva già perso le speranze, e proprio in questa categoria rientrava Honoka, penalizzata perché non era riuscita a sfruttare il suo Quirk.

-Forza sorellina!- continuava a ripetere Shinobu, dando delle pacche sulle spalle alla sorella. -Con la prova di gruppo scommetto che riuscirai a ribaltare il risultato!

"La prova di gruppo prevede la capacità di saper collaborare con gli altri. Come potrò superarla se non riesco a comunicare con nessuno a parte te?" scrisse velocemente la ragazza sulla sua lavagnetta, mostrandola al fratello.

-Questo è un bel problema... Mmmh... AH! Ci sono! Andiamo a conoscere quelli che saranno i tuoi compagni nella seconda prova pratica!

"Ma come faremo, non conosciamo i loro volti..."

Honoka non fece in tempo a scrivere la frase che Shinobu iniziò a urlare i primi nomi che trovò sulla lista della squadra della sorella. Ovviamente, attirò molta attenzione, ma, nonostante nessuno avrebbe voluto avere a che fare con lui dato quel comportamento, uno di loro rispose all'appello. Quando dall'ammasso di gente che c'era nella sala mensa spuntò Alexander, Shinobu gli fece cenno con la mano.

-Ho sentito che mi chiamavi. Chi sei?- disse il nuovo arrivato con un'espressione confusa.

-Sono Shinobu, fratello di questa tipetta. Lei si chiama Honoka ed è una delle tue compagne nella prova di domani. Dato che lei non sa parlare, anzi, è meglio dire scrivere, agli estranei, forse è meglio se iniziate a conoscervi ora! Magari se imparate anche i vostri Quirk capirete perché vi hanno accoppiato insieme!- disse Shinobu, spingendo la sorella verso il ragazzo. -E dato che io non voglio niente spoiler della gara che farete, me ne vado dalla mia nuova amichetta Sora, così anche noi discuteremo della prova di domani!

Detto ciò, il ragazzo dai capelli castani salutò energicamente il duo e sparì tra i tavoli di legno, lasciando i convocati con una faccia sbigottita.

"Devi scusarlo. Lui è sempre così... Esuberante." scrisse Honoka, mostrando timidamente la sua lavagnetta al compagno di squadra.

-Beh, devo ammettere che l'ho notato!- ammise sorridente Alexander, presentandosi come si deve. -Salve, sono Alexander Inazu.

"Piacere. Come ha già detto mio fratello, io sono Honoka Haruto."

-Honoka-san, piacere anche a te! Se non sono importunente... Posso sapere qual è il tuo Quirk? In fondo è per questo che tuo fratello mi ha convocato!

"... Io... Mi dispiace ma non sono in grado di usarlo... Quindi è inutile che te lo dica..." Honoka si rattristò: non voleva essere di peso a nessuno, e sapere che c'era gente che poteva essere scartata a causa sua la buttava giù di morale.

-Sta tranquilla, troveremo una soluzione. Se sei arrivana fin qui significa che un minimo del tuo potere sei in grado di utilizzarlo, no? Non sprechiamo il tempo che tuo fratello ci ha concesso!

"...Ok...", scrisse Honoka, trovando la forza di esporsi grazie al sostegno e l'incoraggiamento di Shinobu. "Provo a spiegarti come funziona il mio Quirk. Non è molto complicato infondo. Semplicemente, se parlo... distruggo qualsiasi cosa la mia voce raggiunga. Non ho mai imparato a controllare il mio potere, perciò uso la lavagnetta per comunicare con gli altri... E se sono qua è solo grazie a mio fratello, che crede che grazie alla scuola possa imparare a controllare il mio Quirk. Ma non so quale vantaggio possa trarne la squadra da esso, per questo dicevo che sono abbastanza inutile. Inoltre, ho paura di usare questo potere."

Honoka era talmente terrorizzata di vedere la reazione del suo partner che nascose il viso dietro la sua lavagnetta. Però, contrariamente a quello che si aspettava, Alexander scoppiò a ridere, ringraziando Shinobu per aver avuto la brillante idea di averli fatti parlare insieme.

-Ora capisco perché la U.A. ha voluto metterci nello stesso team!- esclamò il moro. -Honoka, tu sei la persona perfetta per fare coppia con me!

La ragazza dai capelli color argento era molto, ma molto confusa. Alexander non ci mise molto per capirlo, e perciò iniziò a spiegare le caratteristiche del suo Quirk.

-Io riesco a emettere onde sonore, che posso usare sia come radar che come onde d'urto per colpire i miei avversari, e un grande vantaggio dovuto al mio potere è la possibilità di poter controllare oggetti che emettono rumore. Purtroppo, tra gli oggetti non sono incluse le persone, ma le corde vocali non sono considerate come esseri viventi, no? Perciò, posso regolare l'intensità di vibrazione delle tue corde per sfruttare al meglio il tuo potere! Dico questo perché le mie onde, sebbene alquanto potenti, mi recano molti danni all'udito, perciò se utilizziamo le tue nessuno verrà compromesso!

Alexander vide gli occhi della compagna illuminarsi: dopo tanti anni, Honoka sarebbe stata in grado di usare il suo Quirk senza recar danni ai suoi compagni!

"Sarebbe fantastico se tu veramente ci riuscissi!" scrisse entusiasta la ragazza sulla lavagna. "Ma adesso è bene che torni da mio fratello... Vorrei ringraziarlo!"

-Ti accompagno.- disse Alexander. -In fondo, ha aiutato anche me.

E fu così che Shinobu riuscì a combinare qualcosa di buono in tutta la sua vita, permettendo ai due, la mattina seguente, di superare l'ultima sfida dell'esame.

 

La notte era passata tra le grida di chi era troppo entusiasta per dormire e le grida di chi non riusciva ad addormentarsi a causa del fracasso, ma tutti, indistintamente, al mattino, risultavano esausti a causa del mancato riposo; tuttavia, l'adrenalina che scorreva nei loro corpi era tale da non far percepire loro la stanchezza. Ogni squadra del gruppo A aveva a disposizione un capannone per affrontare la sfida: dato che per entrambi i gruppi erano stati messi a disposizione 20 edifici, tutti i team della A e in seguito quelli della B potevano affrontare la sfida contemporaneamente. La squadra formata da Reiko, Masao e Haruki non ebbe problemi a portare a termine ciò che la sfida richiedeva: tutti, compresi gli altri 3 compagni, erano dotati di Quirk che privilegiavano l'uso della forza, perciò mettere al tappeto gli animali feroci che gli si erano presentati davanti per trarre in salvo un bambolotto dalle grinfie dei leoni non era stato complicato. Invece, per Rafael risultò più difficile compiere la sua missione: non riuscendo a entrare in sintonia con i compagni, il team non riuscì, seppure per un soffio, a catturare la piccola e strana creatura che creava scompiglio nel capannone. Invece, il team di Madoka aveva brillantemente superato la prova, sebbene la ragazza dai capelli celesti non aveva fatto squadra con gli altri e aveva pensato di portare in salvo tutti i fantocci imprigionati nell'edificio in fiamme da sola. Al contrario, un ottimo gioco di squadra è quello che doveva fare il team di Ren e Roy per riuscire a superare la sfida: intrappolati all'interno di una gabbia, i 7 esaminandi dovevavo riuscire a raggingere il quadro elettrico per ripristinare la corrente dell'edificio. Il problema è che il quadro era molto, molto lontano; per essere precisi, era due piani sopra di loro.

-Mi ripetete quali sono i vostri poteri?- disse Roy, alquanto irritato dall'intera situazione.

-Hai la memoria corta moretto fulminaro?- lo interruppe Ren. -Il tipo dai capelli rosa (che per comodità chiamerò A.) può creare fili con le sue dita, la tipa bionda (B.) vede attraverso gli oggetti, la tipa dai capelli verdi (C.) può spostare oggetti non superiori ai 100kg, la tipa dai capelli neri (D.) può correre veloce come Iida e il tipetto timido laggiù (E.)... Aspetta, qual è il tuo potere?

Il soggetto in questione non rispose alla domanda, e questo fece soltanto innervosire maggiormente Roy.

-TI ABBIAMO FATTO UNA DOMANDA IDIOTA!!!- urlò il moro, prendendo E. per il colletto, senza che lui reagisse.

-L'IDIOTA SEI TU, IDIOTA!- gridò Ren di risposta. -Giudicano anche il tuo comportamento con il team, perciò per una volta FA IL BRAVO!

-Scusate ragazzi...- intervenne A., il ragazzo "ago e filo". -Ma qua il tempo stringe... Con i vostri poteri non riuscite a farci uscire dalla gabbia innanzitutto?

-Ho già provato a congelare le sbarre e a distruggerle.- spiegò Ren. -Ma... Niente. Non si vogliono rompere!

-E io non riesco a sollevare la gabbia, è troppo pesante...- continuò C., la ragazza dai capelli verdi.

-E io con la mia vista a raggi X non vedo nessuna chiave nei paraggi che possa aprire questa gabbia!- urlò B., disperata.

-L'unica cosa certa è che la chiave di tutto quanto è il ragazzo che riesce a produrre elettricità.- intervenne D.. -Sicuramente, è attraverso il tuo potere che bisogna ripristinare la corrente.

-Hai ragione, D.- rispose Roy, sedendosi a braccia conserte. -Ma io riesco a produrre energia elettrica solo se vicino a me ci sono oggetti in movimento, poiché trasformo la loro energia cinetica in elettrica.

-IL MIO GENIO NON HA CONFINI!!!- finalmente E., il tipetto timido, si svegliò dal suo stato di trance. -Insetti, ascoltate il vostro salvatore!!!

E. non riuscì a finire la frase che si prese un cazzotto in faccia da Roy.

-COME HAI OSATO CHIAMARCI?!- sbraitò contro di lui il moretto fulminaro.

-Non mi uccidere per favore!- disse in risposta la vittima, scappando da una possibile situazione mortale. -Volevo dire... Ho trovato la soluzione al nostro problema, compagni. Ascoltatemi attentamente, però! Il mio Quirk è molto particolare, ho tipo un computer in testa, e mettendo i dati attuali nel mio database, sono riuscito ad elaborare la migliore soluzione di sempre! Allora, D., tu intanto inizia a correre più veloce che puoi dentro la gabbia, così puoi ricaricare il tipo aggressivo che mi vuole picchiare. Invece tu, ragazzo filo, inizia a creare una corda lunga 260 metri circa, ovvero la distanza da qua al contatore (ho scaricato la mappa dell'edificio nella mia testa). Tu, C., dovrai utilizzare la tua telecinesi per portare il filo da qua al contatore, mentre B. ti guiderà attraverso il percorso grazie alla sua vista. Però, prima di questo, Ren dovrà condensare le gocce di vapore presenti in aria per bagnare la corda, così potrà condurre elettricità. Infine, Roy dovrà semplicemente scaricare l'elettricità accumulata sulla corda per fare in modo che l'energia elettrica arrivi al contatore mentre noi siamo ancora qua dentro. Ed è così che senza troppi sforzi saremo in grado di passarla franca!

Il piano di E. funzionò perfettamente, e tutti superarono brillantemente la prova; quando non c'era più nessuna telecamera a controllare la prova dei 7, il ragazzo con in testa un computer le prese tante, ma tante, da Roy.

 

Nel frattempo, restavano in sospeso le sfide dei team formati da Shinobu e Sora e da Ai e Violet; i primi due, nonostante la lunga chiacchierata della sera prima, non erano riusciti a ideare una strategia adeguata assieme agli altri compagni: non solo uno di loro aveva tagliato la corda dalla paura, ma gli altri tre avevano iniziato addirittura a piangere come bambini. Erano immersi in un mare di guai. Letteralmente.

-Come fermiamo tutta questa acqua?!- gridava Sora, cercando con qualsiasi mezzo di fermare le infinite perdite che provenivano dalle pareti della stanza.

-AIUTOOO! MORIREMO AFFOGATI!!!- urlarono in coro i tre compagni. L'unico che sembrava divertirsi in quel momento era Shinobu.

-Yuppi!!! Mi piace fare il bagno nell'acqua fresca!!!

-Shinobu, per favore... Odio ammetterlo, ma sei l'unico su cui posso contare in questo momento!- disse una Sora disperata. -Fai per un attimo il serio e aiutami!!!

-Mi dispiace amichetta, ma quello che ci ha abbandonati era la chiave per sopravvivere e senza di lui vedo poche vie di uscita! Insomma, lui è in grado di assorbire ogni tipo di liquido all'interno del suo corpo! Era perfetto per questa sfida! Non capisco perché abbia rinunciato prima ancora di sapere di cosa si trattava...

-Non importa, possiamo ancora farcela.- disse Sora, prendendo Shinobu per la maglietta e usandolo per tappare uno dei fori più grandi. -Quel marmocchio che se l'è data a gambe serviva solo a non farci inzuppare. Non sarebbe comunque riuscito a tappare tutti questi buchi. Il nostro obiettivo è riuscire a salvare gli oggetti preziosi in questa stanza... E per farlo prima di tutto dobbiamo impedire che entri ulteriore acqua!!! Ehi, idioti!- urlò la castana agli altri tre. -Io sono molto più spaventosa di quanto crediate, perciò o iniziate ad indossare i pantaloni o giuro che non sarà l'acqua ad uccidervi! Quindi muovetevi e ditemi i vostri poteri!!!

Con quelle semplici parole Sora riuscì ad acquistare un minimo di stabilità. I cosiddetti "idioti", infatti, non ebbero il coraggio di disubbidirle e iniziarono a spiegarle i propri Quirk.

-Io so controllare il vento...- disse il più piccolo di loro.

-Io sono una falena!- continuò Shinobu, credendo che la richiesta di Sora fosse riferita anche a lui.

-Io sudo cera...- disse il più grande e fifone di loro.

-Io sono una falena!- ripetè il castano.

-Io posso rallentare o velocizzare le cose (non le persone) che tocco...- spiegò infine l'ultimo.

-Io sono una falena!

-STA ZITTO SHINOBU L'ABBIAMO CAPITO!- disse un'esasperata Sora. Poche volte le capitava di perdere la pazienza; essere amica di quell'idiota era veramente una sfida.

-... Sora?- Shinobu si era spaventato dopo che l'amica l'aveva sgridato, ma quello che doveva dirle era troppo importante.

-Che c'è ora, Shinobu?

-Non vorrei farti arrabbiare, ma stanno entrando dei piranha dai fori...

-C... COSA?!

A quanto pare, si erano talmente persi in chiacchiere che non si erano resi conto che quegli animali del diavolo avevano iniziato ad addentare le gambe del tavolo di legno.

-Merda!..- gridò la castana, cercando di scacciare le bestiacce dal tavolo. -Là sopra ci sono tutti gli oggetti da proteggere!!! Se il tavolo cede, cadranno in acqua e si rovineranno!!!
-MA QUALI SONO LE TUE PRIORITA' DONNA?!- gridò il piccolino del trio. -Mettiamoci prima in salvo!!!

-Pensa prima di sparlare, moscerino!- gridò Sora, afferrando il ragazzo per la camicia. -Credi davvero che non avrebbero preferito i nostri polpacci ai tavoli? Devono essere animali speciali che si nutrono di legno. Quindi, dato che non siamo in pericolo, la nostra priorità rimane salvaguardare gli oggetti, ed è quello che faremo! Shinobu, ferma i piranha in qualche modo!!!

-Ricevuto capo!!!

Un secondo dopo, Shinobu fece spuntare dalle sue spalle due bellissime ali arancioni e spiccò il volo; dall'alto, iniziò a sputare dalla bocca una seta talmente potente da incatenare i piranha al suolo, salvando il tavolo da altri attacchi.

-Purtroppo il legno continua a cedere...- constatò uno di loro. -Proverò a rallentare il cedimento con il mio potere!

-Ottima idea!- Sora, dopo aver ringraziato il compagno per aver salvato il legno, si diresse dall'uomo candela. -Tu! Crea della cera! E' un'ottimo isolante e possiamo usarlo per bloccare tutti questi buchi!

-Non è così semplice...- rispose lui con fare mogio. -Devo sudare per produrre la cera... E per quante ce ne vuole in questo momento dovrei sudare come un cavallo...

-A questo posso provvedere io!- Sora iniziò a concentrarsi, e dopo poco tempo iniziò letteralmente a fumare. -Aaah... Odio il caldo, ma è necessario... Presta attenzione! Sto per scambiare la mia temperatura corporea con la tua. L'ho fatta salire fino a 41°C, quindi... Sentirai molto caldo!

La castana toccò la pelle del ragazzo timido e, dopo aver completato l'inversione della temperatura, questo iniziò a sudare tantissima cera.

-Forza, spalmala sui buchi!!!- gridò Shinobu mentre ancora lottava coi piranha.

Il ragazzone del gruppo ubbidì immediatamente al castano, ma la cera era troppo calda e colava prima ancora di fissarsi.

-Merda, non si asciuga in tempo!

-Provvedo io a questo!- il più piccolo del gruppo si fece spazio tra gli oggetti della stanza e, arrivato al cospetto della parete, inizio a soffiare vento freddo; in questo modo, la cera si asciugò molto rapidamente.

-Perfetto!.. Ragazzi, dai che ci siamo!- Sora era entusiasta. Finalmente tutti quanti stavano collaborando come una squadra. -Ora andiamo a coprire anche i buchi sulle altre pareti!

E così corsero dall'altra parte della sala; ognuno aveva iniziato a lavorare duramente, e alla fine gli sforzi di tutti vennero ripagati: al termine della sfida, gli oggetti erano ancora sani e salvi.

-Complimenti ragazzi!- disse al team l'uomo che supervisionava la sfida. -6 oggetti su 6 sono stati salvati!

-Ce l'abbiamo fatta Sora!- gridò Shinobu, buttandosi al collo dell'amica.

Purtroppo, nella troppa foga, il castano lasciò cadere uno dei preziosi vasi che avevano salvato con grande fatica; scivolando dalle mani di Sora, fece un tonfo a terra e si disintegrò. Lo sguardo con cui tutti i membri del team guardarono Shinobu era talmente spaventoso che anche a uno come Bakugou sarebbero potuti venire i brividi.

-Beh, 5 oggetti su 6 è comunque un buon risultato, no?- disse l'esaminatore al gruppo. Purtroppo Sora non era molto d'accordo con lui.

-... Shinobu... Io ti ammazzo.- sussurrò la castana, allontanandosi.

-Eh..? E ora dove stai andando, amichetta?

-A prendere la mia bici.

Spatent rider stava per colpire ancora.


Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Nel prossimo capitolo spero vivamente di poter mettere la parole FINE agli esami e poter finalmente inziare l'avventura alla U.A.!
Infine... SONO TORNATA MMMERDE! :3

RedFox33

  
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