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Autore: Francy_Kid    30/08/2017    8 recensioni
~ Sequel di "Masque tombé" e di "Amour masqué" ~
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L'estate sta finendo e presto i nostri eroi dovranno tornare a scuola. Papillon è stato sconfitto ed ora convive "pacificamente" con Ladybug e Chat Noir, che ha scoperto essere Marinette e Adrien, suo figlio.
Lila, dopo la sua ultima battaglia contro i due eroi parigini è riuscita a rubare il Miraculous della volpe ottenendo nuovi poteri, ma un giorno si presenterà a lei una donna nel suo bar preferito che le promette ciò che vuole: vendetta e potere.
L'italiano accetta ed i possessori si ritroveranno in una battaglia contro una creatura mai vista.
Molti segreti sulla creazione dei kwami verranno svelati e le bugie che si erano raccontate per anni cadranno.
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Aggiorno il mercoledì ^^
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Maestro Fu, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'The masked serie'
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Epilogo





Marinette si svegliò, cercando di stirarsi e pentendosi immediatamente di averlo fatto, poiché i suoi muscoli erano tutti doloranti; la strana sensazione di aver fatto un incubo ancora presente.

Un forte odore di incenso la svegliò completamente e, a fatica, aprì un occhio, accorgendosi solo in quel momento che non si trovava in camera sua.

Si guardò attorno, non riconoscendo la stanza e cercò di mettersi a sedere, ma la mano di Master Fu la fermò poco prima.

«Resta sdraiata ancora un po'.» sussurrò lui, sorridendo dolcemente.
«Dov'è Tikki?» chiese la corvina con voce roca dovuta alla gola secca.
«Sono qui Marinette.» rispose la piccola kwami comparendo dalla sua destra.

La ragazza la accarezzò non appena lei le sì poggiò sulla guancia, felice di rivederla.

«Come sta Martine?»
«Si è completamente ripresa grazie a te. Ancora non ho capito bene cosa tu le abbia fatto, ma le hai salvato la vita.» spiegò.
«E tutti gli altri?»
«Lila, Christian e Gabriel erano solo un po' ammaccati, invece Adrien aveva una bruttissima lesione alle costole. L'ho rispedito a casa un'oretta fa per farsi una doccia e perché riposare per bene senza preoccuparsi. È rimasto tutto il tempo accanto a te, per tutti e otto questi giorni.»
Marinette sbarrò gli occhi. «Otto giorni? Ed i miei genitori?»
«Lila ha detto loro che avevate prolungato la vostra gita in montagna di qualche giorno e che il tuo cellulare non prende, quindi non potevi contattare con loro. Ha funzionato, devo dire, anche se si aspettano un'abbronzatura da montagna piuttosto che qualche graffio sul volto.»
«Dirò loro che ho preso un ramo in faccia.» ridacchiò esausta, la fila troppo secca per formulare una frase lunga.
«Aspetta, ti do da bere.» esclamò aiutandola a mettersi a sedere, per poi porgerle il bicchiere che aveva già preparato poco prima.
«Cos'è successo? Mi ricordo di aver usato il potere dello yo-yo su Martine e poi nulla...»
«L'aereo aveva finito benzina e stavano praticamente precipitando, ma la Regina di cuori -cioè Catherine- è riuscita a far atterrare il jet in campo d'orzo ed appena tutti fummo fuori per cercare aiuto tu sei svenuta, ma Adrien e Christian ti hanno presa appena in tempo. Per fortuna il contadino aveva un cugino che lavorava in aeroporto e ci ha assicurato dei posti per Parigi.» spiegò brevemente.
«E Catherine?»
«Si è pentita. È rimasta accanto agli Agreste per un paio di giorni, aiutando Martine a guarire totalmente grazie alla sua conoscenza del mondo della medicina, ma poi è partita per l'America per tornare dai suoi genitori e farsi una nuova vita.»

Marinette annuì, girandosi quando sentì la porta dello studio aprirsi e Adrien brontolare a Plagg qualcosa riguardo il formaggio.

Ad un tratto, appena entrò nella stanza, le parole del biondo si fermarono ed un sorriso di sollievo e felicità gli adornò il viso.

«Ehi.» la salutò, avvicinandosi ed inginocchiandosi accanto a lei, facendo cenno a Master Fu quando uscì per lasciarli soli.
«Ehi.» rispose lei allo stesso modo, sorridendo.
«Tutto bene? Ti fa male da qualche parte?»
La ragazza scosse il capo. «Quello dovrei chiedertelo io. So che hai qualche costola incrinata.»
«Sette incrinate e tre rotte. Non ti dico che tortura è ridere, tossire o, a volte, respirare.»
«Immagino...» esclamò, per poi rimanere in silenzio.
Adrien si sedette accanto a lei, accarezzandole la guancia. «Ehi, cosa c'è? Stai poco bene?»
«No, sono solo a pezzi. Mi sento come se avessi fatto a pugni con The Rock o un treno merci mi sia passato sopra otto volte...» disse poggiandosi contro la sua mano.

Le mancava il suo contatto.

«Immagino. Master Fu ha detto che hai avuto una specie di lotta interiore contro Null e che si meraviglia del fatto che tu fossi ancora viva o compatibile con Tikki.»

La ragazza collegò la risposta del ragazzo a quello strano sogno che aveva fatto ed, effettivamente, si ricordava tutto l'accaduto.

«Però hai salvato tutti. Se non fosse stato per te ora saremmo tutti morti... Soprattutto perché Null puntava a me.» aggiunse tristemente, lasciando cadere la mano con una smorfia di dolore.
La corvina lo guardò scuotendo il capo. «No, non è vero. Anche tu l'avresti sconfitto.»
«Marinette, sappiamo entrambi che non è vero. Tu sei più forte di me sotto ogni punto di vista e se Null si fosse impadronito del mio corpo ora al posto del Tibet ci sarebbe stato un cratere...»

Marinette si morse il labbro. Non voleva dirgli che cosa gli era accaduto dopo la lotta con Papillon.

«Tranquilla, lo so. Lo so che se avessi usato il Cataclisma il cratere l'avrei formato allo stesso.» ridacchiò nervoso. «Master Fu mi ha spiegato cos'è successo al mio Miraculous ed io mi sono ripromesso che non userò mai più il mio potere.»
«Adrien, devi solo imparare a controllarlo, non è nulla di grave.» disse lei cercando di confortarlo, posandogli una mano sulla guancia, ma il ragazzo si spostò quasi subito.
«Non è vero che non è grave. Posso uccidere qualcuno, posso distruggere la città in qualunque momento... Ed io non voglio... Non voglio, non ora che tutto si è sistemato.» rispose con voce incrinata.
Marinette si avvicinò a lui e lo abbracciò. «Troveremo un modo per sistemare la faccenda, va bene? Con l'aiuto di Master Fu potrai padroneggiare i tuoi poteri.»
«Lo spero... Non voglio fare del male a nessuno.» esclamò, restituendo l'abbraccio al meglio che poteva, ignorando momentaneamente il dolore alla gabbia toracica.

Tikki osservava i due portatori dall'altra parte della stanza, voltandosi con espressione preoccupata verso Plagg.

«Non voglio essere causa di altre stragi...» mormorò con voce bassa, venendo sentito solo dalla sua partner.

La kwami annuì, appoggiandosi contro di lui.

Plagg non amava molto il contatto fisico, nemmeno quando la situazione richiedeva un abbraccio confortante; era più un lupo solitario, che preferiva isolarsi piuttosto che stare con qualcuno, ma in quel caso, il corpicino di Tikki che poggiava contro il suo era più che gradevole.






 

Marinette tornò a casa dopo qualche ora, successivamente a vari controlli effettuati da Master Fu e dopo che era riuscita a trasformarsi in Ladybug, confermato il fatto che non aveva subìto alcun effetto collaterale dallo scontro.

Per sua più grande tristezza, il Guardiano le disse che la collana ora era diventata la sede di Null, esattamente come se fosse un Miraculous, ma che a differenza degli altri chiunque l'avrebbe indossata sarebbe divenuto schiavo del kwami del caos.

Adrien le aveva persino promesso che le avrebbe preso un'altra collana, ma lei si era rifiutata, avendo già discusso con lui l'argomento "regali e/o sostituzione di uno di essi dopo che un kwami pericoloso per l'intera umanità si era appropriato dell'oggetto".

Questione a cui Adrien fu incapace di ribattere.

Era ormai sera inoltrata e la ragazza, malgrado la stanchezza, non riusciva a dormire.

Guardò Tikki, che annuì e la corvina si trasformò nel suo alter ego Ladybug; saltò tra i tetti di Parigi, salutando i parigini che la chiamavano, per poi raggiungere la sua destinazione: Villa Agreste.

Atterrò agilmente sul tetto appena sopra la camera di Adrien e si calò con l'aiuto del suo yo-yo, sbirciando dalle enormi finestre se il ragazzo fosse lì dentro; non trovando nessuno –e con la finestra aperta– entrò, saltando con agilità e facendo forza sulle gambe tremanti.

Annullò la trasformazione, porgendo un biscotto a Tikki e facendola riposare nella sua borsetta a tracolla.

Si sedette sul letto del ragazzo, guardandosi attorno e perdendosi nei vari ricordi di tutte le volte che era stata lì prima di divenire la sua ragazza, ridacchiando a quante figuracce aveva fatto.

Non che fosse migliorata in quello, penso subito dopo.

Risvegliata dalla porta del bagno che si apriva, si alzò in piedi con uno scatto, arrossendo quando vide Martine uscire seguita da Adrien, coperto solo dall'accappatoio, visibilmente sorpresi di vederla lì.

Come mai ogni volta che lei entrava nella sua stanza lui doveva aver appena finito di fare la doccia?

«Marinette, come stai?» domandò la donna con un dolce sorriso.
«Ehm... B-Bene... Lei?» balbettò, notando Adrien ridacchiare accanto alla madre.
«Benissimo, grazie. E ti prego, dammi del tu.» rispose, andando a recuperare le bende da cambiare per Adrien ed il tutore per aiutarlo a tenere le braccia ferme per quando dorme.
La corvina di avvicinò al ragazzo. «Credevo l'avessi fatta oggi la doccia.»
«No, ero uscito dallo studio di Master Fu solo perché mi ha obbligato, poi ho aspettato per un po' fuori. Non volevo allontanarmi da te.» disse, sorridendo non appena vide la corvina arrossire.
Martine tornò accanto al figlio. «Mi dispiace disturbarvi, ma Adrien devi metterti le bende, il tutore, vestirti e poi riposare.»
Marinette avvampò. «O-Oh sì... vestirsi, giusto... Io uscirò dalla stanza, intanto...»
Adrien ghignò. «My Lady, tu puoi vedere tutto se vuoi.»
La ragazza lo fulminò con lo sguardo, mentre Martine ridacchiò. «Tranquilla, ha già sotto i boxer.»
«Ora che sei fuori fai il duro, vero? Prima ti sei fatto lavare dalla mamma come un bambino.» lo schernì Plagg, fluttuando a mezz'aria accanto a Tikki.
«Mi ha aiutato solo perché faccio fatica.» sbuffò il portatore, allargando le braccia con una smorfia di dolore quando la madre gli levò l'accappatoio.

La ragazza notò subito gli ematomi su tutto il suo corpo, soprattutto nella zona del torace, che aveva preso colori che andavano dal viola scuro al giallo.

Una vista che la fece rabbrividire.

Lo scontro contro Null fu davvero devastante, soprattutto per Adrien, e si sentiva in colpa per non essere riuscita ad impedire che lo colpisse.

«Marinette, dovevi sentire quanto urlava quando Martine gli sfiorava il costato e quanto era rosso quando doveva lavargli appena sotto.» continuò Plagg risvegliandola dai suoi pensieri, alzando la voce abbastanza da essere sentito bene, facendo ridacchiare le due donne ed arrossire violentemente Adrien.
«Plagg!» urlò imbarazzato il biondo, pentendosi immediatamente quando una fitta lo colpì al torace.

Marinette e Tikki scoppiarono a ridere, asciugandosi le lacrime che iniziavano a bagnare i loro volti.

«Perché mi metti sempre in imbarazzo davanti alla mia ragazza?» sbuffò Adrien, ancora rosso.
«Mi diverto.»
«Dai Adrien, ti vedevo già nudo quando eri piccolo, qualche centimetro in più non mi scandalizza mica.» ridacchiò Martine, notando il figlio irrigidirsi. «Rimani rilassato. Devo fare in modo che la fasciatura non sia troppo stretta.»
«Preferisco smettere di respirare a questo punto...» bofonchiò.

Marinette calmò il respiro, avvicinandosi al suo ragazzo non appena la fasciatura fu completata, baciandogli la guancia per cercare di confortarlo.

«Ora so come ti senti quando qualcuno dice qualcosa di pervertito.»
«Soprattutto quando lo fai tu, stupido gatto.» ridacchio, scompigliandogli i capelli biondi.
«Marinette, vuoi farmi una mano a vestirlo?» domandò Martine, recuperando una camicia leggera ed un paio di pantaloni.
«Ma Marinette vuole spogliarmi, non vestirmi.» ghignò lui, leccandosi le labbra provocante.
Marinette avvampò. «Io ti uccido.»

I due kwami continuarono a fluttuare ad un paio di metri di distanza, godendosi la scena di Martine che cercava di infilare i pantaloni al figlio e Marinette che cercava di non arrossire quando Adrien faceva qualche battuta.

«Sai, forse ho capito da chi ha preso Adrien. Il suo carattere intendo.» specificò Plagg con aria divertita.

Tikki lo guardò confusa, per poi posare gli occhi sui tre.

«E dai Adrien! Ho già visto quello di tuo padre, non devi fare tutte queste scenate!» esclamò Martine, mentre Marinette si coprì gli occhi.
«MAMMA!»

Il kwami rosso sospirò, scuotendo il capo.

«Tale madre, tale figlio.» disse il felino, volando accanto alla corvina per sostenerla moralmente.





 

La stanza era buia malgrado la lampadina appesa al soffitto, ma il dottore non voleva essere disturbato per nessun motivo ed il più piccolo movimento avrebbe potuto scatenare la sua ira.

Non sapeva dove si trovava esattamente e non sapeva cosa ci faceva  in quel posto.

Dopo la fuga dai portatori lui e Mark raggiunsero un posto sperduto per continuare gli studi dello scienziato, anche se non andava da nessuna parte.

«Giuro che mi vendicherò. Mi vendicherò su ognuno di loro. Voglio quel potere, voglio ottenere il potere assoluto!» urlò in preda alla rabbia Mark, gettando a terra gli ogni oggetto che aveva sul tavolo, per poi picchiare i pugni sulla superficie liscia.

Dagon lo guardò con aria di sufficienza, tornando a fissare il vuoto non appena recuperò l'ennesimo foglio bianco è una matita per fare calcoli, a suo parere, inutili.

I Miraculous. Oggetti potenti che chiunque ne sia in possesso otteneva dei poteri.

Li aveva visti all'opera, ma chissà come sarebbe stato possederne uno.





 

FINE


 

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Lo ammetto, mi sento un po' crudele terminare in questo modo, ma ormai mi conoscete xD

Per primissima cosa, come in ogni finale, è d'obbligo ringraziarvi tutti: grazie, grazie, grazie infinite di cuore!

Grazie a voi che avete letto questa fanfiction; grazie a voi che l'avete recensita; grazie a voi che l'avete aggiunta ai vostri elenchi lettura; grazie a voi che, per merito di questa serie, avete iniziato a seguirmi; grazie a voi che aspettavate un'intera settimana per gli aggiornamenti, grazie anche ai "lettori silenziosi" xD

Grazie mille ancora ^^

È grazie a voi che continuo a scrivere, anche se non farò mai la scrittrice come lavoro ma vbb lel

Grazie!

Siamo giunti al termine di "Masque sans visage", terzo libro di "The masked serie"

Ora vi tocca spettare il quarto libro! Sì! Ci sarà il quarto, quindi basta chiedermelo😂😂

Il prossimo vi spoilero già che sarà incentrato(?) su Dagon e sulla sua vera natura. E Dio quanto mi odierà ahahahahah😂

Ma prima voglio finire "Monster", finire di tradurre "Turn loose the mermaid" e rivedere un progetto che ho in parte per una nuova fanfiction che, spero, vi piacerà🌚

L'emoji della pedoluna dice molto🌚🌚

Ora la smetto di stufarvi e vi saluto xD

Ah già, domani inizierà il secondo "Question&Ask", preparate tante domande :3

Ancora una volta un enorme GRAZIE!

Ci vediamo alla prossima :D

Francy_Kid

  
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