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Autore: Barone1998    31/08/2017    0 recensioni
Questa storia parla di un amore tra un Professore e un'alunna, di un amore vissuto in "silenzio", anche se con tutte le sue complicazioni. Il Professore dal canto suo farà anche dei sacrifici per tenersi vicino la nostra protagonista, e lei farà in modo tale che quest'ultimo non resista più a nessuna tentazione.
Siete curiosi di sapere se il loro amore avrà un lieto fine?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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"L'amore come i primi passi"

Erano due poli opposti, distanti,

pupille nere in mezzo occhi chiari,

piccoli sintagmi di nuvole nel cielo.

Non so davvero cosa li avesse spinti a restare insieme,

so solo che la vita da opportunità e di sicuro la loro era stata quella da non perdere. 

Da quel giorno l'unica cosa importante era il loro amore incatenato tra le stelle destinato a finire solo quando sarà trovata la fine del cielo, 

di questa atmosfera che soffoca l'aria e fa pavoneggiare i beffardi, dove solo la pioggia è la vera lacrima e solo negli occhi dell'inganno trovi piccole verità, perché l'amore è un po' come i primi passi: falso ma senza paura.

Carla  Caputo: Non sono solo parole.

 

Simona

 

Sono in classe, è l'ora di ricreazione, tra poco entrerà il professore di matematica.

 

Io sono intenta a leggere il mio libro di poesie, mi piacciono molte le frasi in ogni contesto, in alcune mi rispecchio molto, e forse rispecchio anche quello che vorrei avere, un amore come i primi passi, un amore senza paura, un amore tra le stelle che non finirà mai di esistere, perché dovrebbe esserci la fine del cielo.

 

«Buongiorno ragazzi, buon appetito!»

 

Ed eccolo che fa la sua entrata.

 

Camicia sui colori dell'azzurro con una giacca sopra scura.

 

Si toglie la giacca e la poggia sulla sedia, si siede e inizia a guardare il prospetto della classe.

 

«Ragazzi 5 minuti e cominciamo, il programma  è ancora lungo e noi siamo indietro. Vi ricordo che avete un esame di stato.»

 

E rieccoci con il ricordo dell'esame e di quella maledetta prova di matematica!

 

Poggio il quaderno e il libro di matematica sul banco e continuo a leggere il mio libro, oggi non ho molta fame, quindi mi nutro di poesie d'amore, quello che manca a me.

 

All'improvviso mi sento chiamare dal professore

 

«Simona cosa stai facendo abbassata sul banco?»

 

Che domande, è l'ora di ricreazione, mica stai spiegando!

 

«Prof sto leggendo un libro di poesie»

 

A quelle mie parole, si alza e viene verso di me.

 

«Qualcosa non va prof?»

 

Chiedo confusa e lui nel momento dopo della mia domanda prende il mio libro di poesie tra le mani.

 

«Di cosa parla questo libro?»

 

Chiede curioso...

 

«Ho letto solo la prima parte, l'amore come i primi passi»

 

Lui annuisce e la legge..

 

«Molto romantica»

 

Dice posandomi il libro sulla cattedra accanto a quello di matematica

 

Mi limito a non dire nulla

 

«Prof ma tutte le ragazze sono romantiche» 

 

Aggiunge la mia amica di banco in mia difesa

 

Dio mio, grazie per avermela fatta conoscere!

 

«Su questo non c'è dubbio, ma sono poche le ragazze che leggono, quelle della nostra società, passano direttamente ai fatti»

 

E i maschi ridono...

 

«Forse perché avendo fatto prima i fatti, trovano appoggio e riescono a rispecchiarsi nelle semplici parole di una poesia»

 

Dico seria guardandolo..

 

«E tu con chi hai fatto i fatti?»

 

Mi chiede ridendo un ragazzo della classe accompagnato da tutti gli altri, ovviamente le ragazze mi guardano silenziosamente. Viva le donne!

 

«Queste non sono cose che ti riguardano»

 

E a queste mie parole il professore diventa serio, perché queste parole sono le stesse che lui ha detto a me.

 

Mi lancia uno sguardo per poi ritornare al suo posto..

 

«Ora iniziamo!»

 

Prendo la penna e accendo il cervello.

 

«Prima di iniziare con l'argomento nuovo, voglio costatare che i vecchi argomento siano stati capiti. Simona, avendo più difficoltà, vuoi venire a svolgere qualche esercizio?»

 

«Posso dirvi di non essere l'unica però»

 

«Ti dispiace iniziare per prima?»

 

Sospiro rassegnata e vado alla lavagna

 

«Scrivi questo»

 

Mi dice dandomi il libro con l'esercizio segnato

 

La classe mi dice di dire pagina e esercizio

 

«Pag 231 n* 25»

 

Dico per poi iniziare a scrivere la traccia

 

Guardo il professore per poi riguardare l'esercizio..

 

«Professore devo applicare la derivata seconda giusto?»

 

Viene accanto a me e il suo profumo arriva subito alle mie narici..

 

«Si bisogna fare la derivata seconda, perché è fratta. Brava!»

 

Mi dice come se fosse fiero di me

 

«Lo svolgo?»

 

«Si, devo vedere come fai i calcoli»

 

Ovviamente arrivata alla fine dell'esercizio, forse ho saltato qualcosa o sbagliato quale calcolo, ma questo maledetto esercizio non si trova!

 

Guardo preoccupata il risultato...

 

«Professore potete vedere dove ho sbagliato?»

 

Lui annuisce e guarda alla lavagna...

 

Trova l'errore e all'improvviso sfiora la mia mano mentre si prende il gesso per scrivere..

 

Una scossa al cuore mi fa tremare fino a chinare la testa per far scomparire quella sensazione..

 

Il professore prima di scrivere, mi guarda

 

«Simona, ti senti male?»

 

Mi chiede accarezzandomi una spalla..

 

Alzo subito la testa per poi dirigere lo sguardo verso la lavagna

 

«Tutto apposto prof, forse perché non ho mangiato»

 

Banale scusa che tutti si credono!

 

Guardo l'errore che ha corretto..

 

«Hai capito ora?»

 

«Si prof»

 

«Il ragionamento è corretto, cioè sai come iniziare ma devi stare attenta ai calcoli, sono fondamentali, mi raccomando»

 

«Va bene prof»

 

«Puoi andare a posto. Federico vieni»

 

Mezz'ora la passiamo così, mentre nell'altra ci spiega degli argomenti nuovi.

 

«Ragazzi segnatevi questi esercizi»

 

Dice il prof girando le pagine del libro 

 

«Vi assegno sia quelli di riepilogo dei vecchi e sia i nuovi. Domani li correggiamo se non vi trovate, però dovete esercitarvi molto e farli tutti»

 

Prima che dica anche solo la pagina, gli squilla il telefono

 

«Scusatemi ragazzi, devo rispondere»

 

Nel frattempo che il prof parla a telefono, la mia amica di banco si mette dietro per vedere delle sintesi di un argomento di filosofia della nostra amica, e vicino a me si mette Simone, cioè quello che sta vicino a lei.

 

Inizio a parlare con Federico a bassa voce...

 

«Lucia non lo so, penso di no. Abbiamo i consigli di classe stasera, e poi devo risolvere una faccenda che mi preoccupa molto»

 

Lucia dovrebbe essere la moglie..

 

Federico nel frattempo inizia a tirarmi i capelli per attirare la mia attenzione

 

«Non si ascoltano le conversazioni altrui»

 

Gli faccio la linguaccia e abbasso lo sguardo...

 

Lui poi appoggia la testa sulla mia spalla e mi accarezza i capelli...

 

Il professore all'istante stacca la chiamata e ci dice di prendere nota degli esercizi...

 

Mentre scrivo l'assegno alzo lo sguardo e lo vedo molto serio e freddo, forse avrà litigato con la moglie, come mi aveva detto, aveva dei problemi con lei. Ma poi d'altronde perché mi preoccupo, non sono cose che mi riguardano.

 

«Finito. Vi ripeto di provarci a casa, se avete problemi, chiamatemi o mandatemi un messaggio»

 

Chiudo il libro e il quaderno e aspetto che suoni la campanella ..

 

Lui si avvicina al mio bianco e guarda Federico..

 

«Federico torna al tuo posto»

 

«Ma prof al mio posto sta seduta la compagna di Simona»

 

«È necessario che tu resti qui? Sai che non mi piace quando cambiate i posti a vostro piacimento essendo che c'è una mappa precisa in classe»

 

Solo per la mappa caro prof? Non ti sei mai interessato così tanto di chi stesse avanti e chi dietro, molto strano!

 

«Prof non cambia nulla un posto avanti e uno indietro»

 

Il professore si avvicina a lui severamente..

 

«Federico quante volte ti vengo incontro per aiutarti nella mia materia?»

 

«Sempre prof..»

 

«E adesso tu farai lo stesso. Passa dietro!»

 

Intervengo all'istante..

 

«Prof andare incontro a un alunno che si trova in difficoltà in una materia è un conto,ma pretendere che lui vi venga incontro rispettando la mappa di una classe, è del tutto fuori luogo»

 

 Il professore mi incenerisce all'istante con lo sguardo e allo stesso tempo sento una fitta enorme allo stomaco...

 

«Stai insinuando che rispettare i posti assegnati non fa parte dell'educazione e del rispetto nei confronti di un docente?»

 

Mi chiede alzando un pò la voce...

 

«Prof non succede di certo la fine del mondo se Simone ha cambiato per poco tempo il suo posto sedendosi davanti»

 

Lui continua ..

 

«Invece cambia! Tu non sai proprio cosa significano le parole: educazione e rispetto.»

 

Ora no!

 

Mi alzo di scatto parandomi di fronte a lui..

 

«Posso essere tutto quello che volete voi, anche una frana nella vostra materia, ma non potete assolutamente venirmi a dire che non conosco l'educazione e il rispetto!»

 

«Prima di tutto abbassa i toni con me ragazzina e mettiti seduta!»

 

Mi risponde urlando...

 

Alcune prof e due bidelli si affacciano per vedere cosa succede, mentre la classe osserva confusa e esterrefatta la scena...

 

La prof di informatica si avvicina a noi..

 

«Roberto cosa succede?»

 

Il professore mi lancia un ultima occhiata per poi guardare la prof di informatica..

 

«Stavo discutendo con Simona per un cambio di posto. È stata fatta una mappa di classe, con i posti assegnati, e non sopporto che vengano cambiati!»

 

La prof mi guarda..

 

«Simona siediti, cosa ci fai alzata?»

 

«La signorina ha cercato di mettersi al mio livello, ma non ha capito che per arrivarci ne deve fare di strada!»

 

All'istante gli rispondo urlando...

 

«Non vi preoccupate, non voglio di certo diventare come voi, sarebbe l'errore più grande per la mia persona. Con permesso!»

 

Li sposto per andare fuori dall'aula ma il professore mi blocca il polso con la mano...

 

Il contatto con lui mi fa scoppiare il cuore, il suo tocco su di me, le sue mani, il suo profumo, ma questa volta le parole hanno avuto la peggio!

 

Scosto il polso dalla sua mano e corro fuori 

dall'aula.

 

Vedo la mia amica di banco venirmi dietro, ma non penso di essere pronta per affrontare anche lei. Vorrà sicuramente capire perché il professore si è comportato così, ma come spiegarglielo se non l'ho capisco nemmeno io.

 

Angolo autrice

 

Vi invito sempre a dirmi cosa ne pensate😊

 

PaolaBarone98

   
 
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