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Autore: kymyit    31/08/2017    3 recensioni
Salvate Meiko e Meicoomon da Gennai, i digiprescelti fuggono e riflettono. C'è qualcosa che non torna in tutta la faccenda e il tempo non è dalla loro. Infatti, senza tregua, il nemico torna ad attaccarli.
Stavolta è il turno di Pinocchimon e Piemon, ma, non tutto va liscio come Gennai (o chi per lui) aveva pensato.
[Episodio Alternativo dal finale di Soushitsu, ambientato fra questo e Kyosei]
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Digimon Tri.


Kikoku
[Cry]








Note: Kikoku, il nome della spada di Trafalgar Law (One Piece), sta per "Pianto del demone". Il precedente titolo di questa storia era "Cry", che è il pianto, ma anche un urlo. Nella wikia di One Piece, inoltre, tra le varie Trivia sulla spada è riportato questo: Kikoku è un termine arcaico giapponese che sta per "Lamenti di un fantasma senza requie".
Mi sembrava adatto, no? Anche se l'ho scoperto dopo che avevo già scritto tutto.
In realtà questa storia è nata come One Shot, ma è piuttosto lunga, perciò, con le dovute correzioni, ecco una breve long, che considero una sorta di Tri 4.5 (alternativo).



1.




Il crepitio del fuoco accompagnava il fruscio leggero del vento fra la vegetazione. La calma era finalmente tornata. Dopo due notti e tre giorni di cammino, i digiprescelti ritennero di essersi allontanati abbastanza dal settore dove Gennai e due dei Padroni delle Tenebre avevano teso loro quell'agguato. Quella notte era stata forse la più stancante della loro vita e avevano riportato non poche ferite. Sora, in particolare, era piuttosto debilitata e Takeru zoppicava ancora. Entrambi però erano particolarmente ottimisti, mentre Meiko era taciturna. Aveva rischiato di morire per mano di Gennai.
Gennai!
Il loro alleato, la loro guida, il loro amico. Com'era potuto accadere?
Erano certi che non avrebbe ceduto una volta giunto tanto vicino al suo obbiettivo. Meicoomon era nuovamente fra loro, placidamente addormentata fra le braccia della sua partner, ma quanto avevano penato quella notte per restituirle il raziocinio. I loro digimon erano esausti dai precedenti scontri e, tanto per complicare le cose,si erano aperti altri digivarchi nel cielo a causa della forza distruttiva della felina, ma non c'era tempo per pensare a quelli. Non avrebbero potuto comunque farci nulla se non fossero risaliti alla fonte del problema.
E quel problema era quell'Ygqualcosa, che aveva distrutto i preziosi legami costruiti coi digimon nel corso degli anni e al prezzo di lacrime salate, sia di gioia che di dolore. Come poteva il caro Gennai accusarli di schiavizzare i digimon? Nessuno di loro aveva mai pensato al proprio caro amico come a un animale domestico, ma come a una parte di sé. Vederli combattere non era mai stato bello e tuttavia, nessuno dei digimon aveva mai rifiutato quell'ingrato compito, spinto dall'amore incondizionato per quelle persone speciali, quelle altre metà della mela.
Yggdrasil aveva mostrato loro cosa significava trovarsi in un mondo totalmente sconosciuto, stavolta privi d'ogni appiglio, costringendoli a ricostruire da zero quei preziosi legami.
Era come se si fossero scambiati i ruoli rispetto a sei anni prima.
D'altra parte...
Hikari aveva ragione su un punto: benché loro stessero soffrendo, probabilmente per alcuni dei loro digimon era meglio non ricordare. Eppure era così triste...
Ovviamente, quell'argomento rimase chiuso, almeno quella sera, per il sacrosanto timore di distruggere quella debole calma e quell'intesa che s'era venuta a creare. Insistere sul passato avrebbe ferito i digimon, che non si sarebbero sentiti amati per ciò che erano in quel presente.
Terminata la frugale cena, dopo un lungo silenzio, Jou prese la parola.
-Forse dovremmo spostarci ancora. Domani, intendo. Non è sicuro restare fermi nello stesso posto.-
-Hai ragione.- disse Taichi. -Non sappiamo se ci stanno ancora dando la caccia.-
-Però non possiamo certo continuare a muoverci alla cieca.- disse Yamato.
I due ragazzi si guardarono e tornò il silenzio. Un silenzio teso. C'era già stata una discussione simile fra i due in passato e non era finita bene.
-Secondo voi, quello era davvero Gennai?- domandò Mimi, per spezzare quel silenzio. Sottecchi guardò Sora accanto a lei. La prescelta dell'Amore distolse lo sguardo, imbarazzata e disgustata.
-Tsk. A questo punto non so più che pensare.- rispose Yamato, reprimendo l'impulso di maledire Gennai in sette lingue diverse. Fra l'altro, durante un secondo attacco, il bastardo si era premurato di raccontare (leggi: gridare ai quattro venti) come si era divertito ad assaggiare un essere umano, ribadendo che gli sarebbe piaciuto riprovarci e aveva anche osato leccarsi le labbra guardando Sora. Praticamente si era scavato la fossa da solo.
No, non poteva essere Gennai, nessuno di loro voleva crederci sul serio.
-Tanto per cominciare, non avremmo dovuto trovare Digiworld esattamente com'era quando siamo arrivati per la prima volta?-
Alla domanda del prescelto dell'Amicizia, Hikari accarezzò Tailmon dolcemente. La digimon si accoccolò meglio fra le sue braccia mugugnando qualcosa nel sonno e facendola sorridere.
-E come se non fosse solo tornato indietro il tempo. Piuttosto, è come se avessero cancellato noi da questo mondo.- disse piano.
-Senza di noi, i nostri digimon non sono prescelti, quindi anche quello che Homeostasis ci mostrò, di Piemon che attaccava Gennai e gli altri nel castello di Vamdemon, non dovrebbe essere accaduto... - pensò a voce alta Koushirou. - E Tailmon non è mai stata schiavizzata da Vamdemon, ecco perché il suo carattere è diverso. Ma se i nostri digimon non erano i prescelti, ora Digiworld dovrebbe essere uno sfacelo totale. Invece, non vedo nessun Monte Spirale, nessun Black Gear. E non abbiamo incontrato nessuna Rete Oscura. Sembra tutto... tranquillo, oserei dire.-
-Anche troppo. Forse è per questo che sembra quasi un mondo estraneo.- replicò Jou, con aria triste.
Agumon mormorò qualcosa nel sonno che fece ridere un po' tutti e Gomamon, addormentato anche lui, gli tirò un colpetto. I digimon dormivano vicini, un piccolo branco i cui membri erano cresciuti insieme contando l'uno sull'altro.
Solo gli uni con gli altri per tanto tempo.
Questo almeno non era cambiato.
-Takoyaaaakiiii... - continuò Agumon, con la bavetta alla bocca.
-Ma non pensa proprio ad altro!- esclamò esasperato Taichi.
Beh, ecco qualcos'altro che non era cambiato.
-Sentite, mi spiace rovinare oltre l'atmosfera ma, torniamo al discorso.- riprese Yamato.
-Non vi è sembrato che Mugendramon e Metalseadramon fossero un po' diversi?-
-Silenziosi, vorrai dire. Più o meno.- convenne Sora.
-Anche ImperialDramon.- rispose Jou. -E poi c'è l'Imperatore. Ok, era Gennai, ma sembra che Yggdrasil stia divertendosi a mandarci contro i nostri vecchi nemici e amici.-
-E non sappiamo dove si trovino ora.- fece tristemente Hikari. -Cosa sarà successo loro col reboot?-
Calò un triste silenzio.
-Pensate che Miyako e gli altri... - Mimi non voleva assolutamente dire quel "siano morti". Voleva credere che Miyako stesse bene e che presto avrebbero rivisto tutti i loro amici sani e salvi. -Come abbiamo potuto ignorare che potevano essere in pericolo?-
-Non è colpa nostra... - cercò di tranquillizzarla Koushirou, ma si sentiva altrettanto in colpa. -Per tutto questo tempo Gennai ci riferiva che le cose andavano bene a Digiworld. Come potevamo sapere che stava mentendo?-
-Avremmo dovuto capirlo!- piagnucolò Mimi.-
-Sono certa che stiano bene.- mentì Sora. Più che esserne certa, ci sperava.
Takeru vide che Meiko taceva a capo chino (sicuramente si dava nuovamente la colpa di tutto) perciò si affrettò ad aggiungere con un sorrisetto sfacciato: -Insomma, stiamo parlando di Daisuke. Chi volete che lo faccia fuori quello?-
-Staranno cercando di venire a capo della cosa come noi.- convenne Yamato, cercando di auto convincersi delle parole del fratello. Poi riprese.  -A parte Yggdrasil, non conoscevamo né Alphamon, né quell'altro tizio. Non sappiamo da che parte stiano, né quali siano i loro obiettivi. Sia Alphamon che Gennai volevano Meicoomon- a quelle parole Meiko alzò il capo -quindi, verrebbe naturale pensare che stiano dalla stessa parte, ma... i Padroni delle Tenebre? Loro, che combattono per la libertà dei digimon? Seriamente?-
-E se non erano loro?- ipotizzò Sora -Magari neppure quello è Gennai.-
Ci sperarono tutti. Yamato fece una smorfia e Mimi ci godette come un riccio, ma non lo punzecchiò oltre.

Koushirou notò uno scambio di sguardi fra il prescelto dell'Amicizia e quello del Coraggio.

-Che c'è?-
-E' da prima che cerchiamo di arrivarci: secondo noi abbiamo vinto troppo facilmente.- replicò il primo.
-Mica tanto facilmente... - fece Mimi. -Aspetta, voi due andate d'accordo?!-
I due la ignorarono.
-E i nostri digimon sono riusciti a evolvere a livello Mega, nonostante il reboot. Non è strano?- rincarò la dose Taichi. -Sono anche molto più forti rispetto a prima. Andiamo, dei livello Intermedio che la spuntano su dei Mega?-
Mimi s'illuminò.
-E se qualcosa fosse rimasto? Se i loro ricordi ci fossero ancora da qualche parte dentro di loro?-
-Sarebbe bello... - intervenne Jou -Ma forse è meglio non affidarsi troppo alle congetture... -
-Hai ragione, ma vorrei dire un'altra cosa.- continuò il prescelto del Coraggio.
-Siamo d'accordo che Mugendramon e Metalseadramon erano strani, no? Quando Metalseadamon ci ha trascinato sott'acqua, avrebbe potuto ucciderci là sotto, invece, ha aperto la bocca e ci ha lasciato tutto il tempo di fuggire.-
Il gruppo guardò prima il leader, poi Yamato che annuì.
-Mentre Mugendramon ha reagito all'ologramma di Tentomon, finendo sotto quelle rocce... - rifletté Koushirou -Pensavo fosse una strategia un po' stiracchiata, perciò mi ha sorpreso. E in più è rimasto là sotto per un pezzo... -
-Vi ricordo che Sora è stata attaccata con ferocia. Avrete avuto fortuna con Metalseadramon.- ribatté Mimi.
-Ma sono convinta... - iniziò Sora - ... che se avesse voluto uccidermi, gli sarebbe bastato un colpo.-
-Forse era per la presenza di Gennai, sott'acqua non c'era!- esclamò Takeru con speranza, per poi incupirsi -Evvai, altri misteri... e se ci stessero chiedendo aiuto? Se fosse un libro ci starebbe... -
-Loro? Aiuto? A noi?- replicò il fratello con sarcasmo.
-Guarda che anche tu sei contorto, fratellone.- lo sfotté con un sorrisetto irritante. -Per questo so che hai avuto la stessa mia idea.-
-Stai diventando pessimo.- il maggiore fissò il minore con gli occhi stretti a fessura.
Ci fu una risatina generale, poi Meiko disse: -Scusate se v'interrompo, ma forse per arrivare alla soluzione, l'unica cosa da fare è trovare Yggdrasil. Forse Koushirou potrebbe scoprire dove si trova. Ci deve essere un modo per rintracciarlo. Forse delle fonti energetiche...-
-Se avessi un attimo di tregua per riordinare le idee, potrei lavorarci sul serio.- disse l'interpellato -Solo che senza il supporto di Gennai mi mancano anche i mezzi... -
Cadde nuovamente un triste silenzio, perciò Taichi decise che era il momento di interrompere il dibattito.
-E' meglio decidere i turni di guardia e andare a dormire quanto possibile. Domani vedremo se la notte ci ha portato consiglio. Anche perché adesso non capisco neppure il vaffanculo.-
Un sonoro sbadiglio e un caloroso vaffanculo da parte del prescelto della Speranza, con conseguente battibecco.
-Anch'io ti amo, Take.-
-Scusa, Tai, il mio cuore appartiene a un altro.-
-Smettetela di guardarmi!- arrossì Yamato.
-Non fare il tundra!- lo beccò Mimi.
-Tsundere! Tsundere! Impara il giapponese!-
-Visto? Lo ammette anche lui!- lo prese in giro la prescelta della Sincerità.
Da lì il battibecco sfociò in una nuova risata collettiva che rasserenò gli animi quanto bastava. Iniziarono i preparativi per la notte, col raggruppamento di foglie per creare giacigli e il raduno di legna per il fuoco. Mimi e Yamato stavano battibeccandosi amichevolmente quando un fruscio sospetto mise tutti in allarme.
Si guardarono intorno.
La luna era stata appena oscurata dalle nubi, il che rendeva il tutto più inquietante e non aiutava a minimizzare. Il buio naturale della foresta era divenuto improvvisamente minaccioso. I digimon si svegliarono di soprassalto con peli e piume arruffate, i denti scoperti e le pupille strette a fessura. Pessimo, pessimo segno.
Un secondo fruscio più vicino, poi iniziò l'attacco.
-Ehi... Mimi, attenta!-
La prescelta della Sincerità si voltò verso quello della Conoscenza. Non fu abbastanza rapida a scansarsi. Le dita del ragazzo si chiusero intorno alla sua gola e strinsero la presa. Jou corse subito a liberare l'amica, mentre Koushirou, in preda al panico, urlava.
-Non è colpa mia!-
-Non può essere... - mormorò Hikari, portandosi le mani al viso.
Sora cercò di dar man forte a Jou, ma, come gli fu vicino il ragazzo le diede una gomitata allo stomaco che la fece piegare in due dal dolore.
Yamato e Pyomon corsero da lei, mentre Taichi cercò a sua volta di allentare la presa delle dita di Koushirou dal collo di Mimi. La ragazza iniziava a diventare cianotica e a perdere le forze.
-Fatemi smettere!- urlava Koushirou, sempre più nel panico -Fatemi smettere, vi prego!-
-Sora, mi dispiace!- esclamò Jou, affranto.
-Sto bene, pensate a Mimi!-
-Dannazione, non ci riesco!- Taichi strinse i denti e lottò con la presa ferrea del rosso.
-Taichi, fa qualcosa! Rompile se vuoi, ma ti prego, fermami!- lo supplicava il prescelto della Conoscenza.
Taichi ebbe un tuffo al cuore.
Spezzargli le dita?
Non poteva... non...
Una risata infantile sovrastò ogni altra voce e dalla vegetazione comparve davanti agli ormai cresciuti bambini prescelti un altro vecchio nemico di cui avrebbero volentieri fatto a meno.
-Pinocchimon... - emise Takeru.





Note: Questa forse è la parte pallosa della storia, con le varie teorie dei ragazzi (le mie teorie, ciò che non torna ecc). Quando la scrissi omisi il finale di Soushitsu/Loss, perciò oggi l'ho accennato e modificato per adattare la cosa. Non credo arriverò a scrivere di Yggdrasil, né a svelare chissà cosa, è una disavventura intermedia per soddisfare il mio lato di fangirl affamata di angst, quindi è tutto basato sulle mie teorie. Probabilmente non potrà ricollegarsi a Kyosei, insomma.
Curiosamente, a soffrire non sarà il povero Yamato (insomma, giusto un po' xp), ma qualcuno d'inaspettato. Ogni tanto evito di maltrattarlo, sì. Ma non cullatevi troppo XD
Ai prossimi capitoli!! 
   
 
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