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Autore: Edenloss    17/06/2009    6 recensioni
Kidd/Law
"E' la terraferma." Mormorò roteando gli occhi e sdraiandosi sul letto. "Fa lo stesso effetto anche a me, stupido." Il pirata si allontanò dalla porta e andò a sedersi sul bordo del letto, vicino ai piedi di Law, solleticando leggermente la pianta con un’unghia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Trafalgar Law
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: dry land
Fandom: ONE PIECE
Personaggi: Eustass Kidd, Trafalgar Law
Beta: non betata
Rating: PG-17
Conteggio Parole: 790 (word)
Warnings: Spoiler
Note: 1. E' la prima fic su loro due, chiedo venia se non sono IC.
2. Sono stata ispirata dalla signorina schwarzweis che mi ha linkato un suo disegno, quindi date la colpa a lei.



Si tolse gli orecchini appoggiandoli sul comodino affianco al letto. Stare sulla terraferma per qualche giorno l'aveva un po’ intontito: il mare, le sue onde e i suoi rumori lo accompagnavano sempre e ora che non li sentiva si era perso come un bambino senza la stretta della mano materna.
Sospirò e appoggiando il capello sul letto stette in silenzio ascoltando il rumore dell'acqua che scorre nella doccia. Si tolse le scarpe, le calze sedendosi sul bordo del letto.
Kidd esce ancora umido dal bagno, con un asciugamano legato sui fianchi e un espressione stanca.
I suoi capelli rossi gli ricadevano pesanti sulle spalle. Aveva tutt'altro fascino quando non erano tirati verso l'alto con una quantità industriale di gel.
"Sembri uscito da chissà che rissa." Sghignazzò passandosi una mano sul mento ispido. Era particolarmente divertente stuzzicarlo, le sue reazioni gli procuravano un piacere particolare.
"Ha parlato quello che ha la faccia da schiaffi." Rispose Kidd grugnendo e appoggiandosi allo stipite della porta incrociando le braccia.
"E' la terraferma." Mormorò roteando gli occhi e sdraiandosi sul letto.
"Fa lo stesso effetto anche a me, stupido." Il pirata si allontanò dalla porta e andò a sedersi sul bordo del letto, vicino ai piedi di Law, solleticando leggermente la pianta con un’unghia.
Entrambi risero, uno per il solletico e l'altro per la faccia del compagno che sembrava divertirlo.
"Smettila Eustass, non é divertente." Si girò di spalle, dando uno schiaffo alla mano che stava molestando i suoi piedi. Era incorreggibile Kidd quando faceva così, non lo sopportava proprio. "Invece sembri molto divertito..." Sussurrò il rosso, scandendo bene le parole scivolò sopra l'altro cingendogli con le mani umide i fianchi, bagnandogli la maglia.
A contatto con la sua pelle sentì un leggero brivido percorrergli il collo fino a raggiungere la schiena. Il suo corpo fresco profumava di qualcosa di indefinito.
"Levati se non vu—"
"Voglio cosa dottore?" Il suo alito era caldo, e si scontrava contro il suo collo provocandogli altri brividi.
Lo avrebbe maledetto mille e mille volte, gli avrebbe rifilato un bel gancio su quella faccia di bronzo se non avesse il suo corpo addosso. Cercò di rigirarsi ma trovò le mani di Kidd bloccagli un polso stringendoglielo. Probabilmente gli sarebbe rimasto il segno rosso delle sue dita.
Il naso del rosso strusciava contro la sua schiena, ancora vestita della maglia, che stava diventando sempre più fradicia ogni minuto che l'altro gli stava sopra. Mugugnò qualcosa in disapprovazione ma l'altro pirata non sentì, era troppo preso dal infastidirlo, baciandogli la schiena e afferrando con i denti la maglia intrisa d'acqua.
Sentì il frusciare dell'asciugamano che scivolava via dai fianchi di Kidd, cadendo sul letto. Deglutii e con voce ferma e fredda gli intimò di fermarsi: non era in vena e l'avrebbe ucciso se ci avesse provato. Ma come sempre non lo ascoltava, morse la sua schiena e spinse il bacino contro il suo fondoschiena, stringendosi contro di lui e cercando con la mano libera di levagli via i pantaloni. "Se mi fai male, giuro che non la passerai liscia Eustass." Ringhiò contro di lui.
"Non ti fidi di me?" Abbassò la cerniera dei pantaloni, e a fatica Kidd li sfilò dal suo compagno gettandoli da una parte. Aveva una voce roca, che gli entrava dritta nelle orecchie come uno sparo. "Assolutamente no." Sentenziò accomodando la testa sul cuscino e socchiudendo gli occhi. Le mani del rosso, entrambe, stavano accarezzando il suo corpo in cerca di quei punti che lo facevano vibrare come fosse stato una chitarra. Ogni pressione e graffio era un accordo e faceva sussultare il compagno che lentamente si scioglieva, aprendosi completamente all’amante.

"Law..." Mormorò dopo una buona mezzora che entrambi si stavano toccando, il dottore stava praticando un morso sul collo con abbastanza forza da poterglielo staccare.
"Uh?" Rispose con le labbra accora serrate.
"Stai meglio?" Sospirò e allontanò il viso del compagno premendo la mano contro la sua fronte. Sul collo gli rimase il segno dei denti. "Che diamine di domande fai?" Si passò il dorso di una mano sulle labbra per pulirsi dalla saliva. Era venuto tra le mani di Kidd venti minuti prima e lui aveva bagnato la sua bocca del suo seme. Si sentiva meno intontito di un’ora fa. Fece un mezzo sorriso e si sdraiò dalla sua parte del letto. Sul corpo erano rimasti i suoi morsi, che rossi come il padrone, marchiavano la sua pelle, facendola sembrare a un qualche disegno astratto.
Il compagno lo seguì con lo sguardo e senza dire nulla si mise affianco, baciandogli la spalla.
Entrambi chiusero gli occhi e dopo un buon quarto d'ora di effusioni (e bestemmie) sotto le coperte si addormentarono, in modo scomposto.
La terraferma, non era decisamente fatta per loro.
  
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