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Autore: Kano_chan    01/09/2017    1 recensioni
Selenis Lucis Caelum, nipote di Re Regis e cugina di Noctis, accompagnerà quest'ultimo nel suo viaggio assieme ai suoi amici di sempre: Gladiolus Amicitia, Prompto Argentum e Ignis Stupeo Scientia. Assieme affronteranno i nuovi pericoli che si metteranno sul loro cammino.
Se avete voglia di ripercorrere la trama di FFXV con l'aggiunta di qualche novità, Something Wild fa per voi!
~~~~~
Dall'Epilogo:
"Fine"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Nuovo personaggio, Prompto Argentum
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I tre amici si misero a correre giù per il sentiero, mentre altre areonavi passavano sopra la loro testa dirette verso una direzione ben precisa.
Le forze spiegate dall'Impero erano troppe per mirare solo a Noctis, il che voleva dire che c'era dietro qualcos'altro...
Quando riuscirono di nuovo a scorgere il centro del cratere, videro che l’Immane si stava muovendo, anzi, per essere precisi sembrava voler afferrare qualcosa con l’unica mano non impegnata a sostenere il meteorite.

-   Per di qui! – gridò Selenis tagliando giù per un costone di roccia.

L’attenzione del titano si scoprì essere rivolta verso una figura ben nota... Noctis cercava di respingere gli attacchi del gigante non senza una certa fatica.

-   Ehi Noct, ti siamo mancati? – scherzò Prompto quando lo raggiunsero.
-   Scusa il ritardo – disse Ignis.
-   Meglio tardi che mai – rispose il principe.
-   Cosa sta succedendo? Dov’è Gladio? – domandò Selenis posando gli occhi sull’Immane.
-   Pare che questo colosso qui davanti abbia tutte le intenzioni di farmi a fette. – rispose il ragazzo – Io e Gladio ci siamo separati, ma sono sicuro che ci raggiungerà presto… Attenti! –

Noctis impugnò più saldamente la propria arma, mentre l’enorme mano dell’Immane si abbatteva verso di loro. Con uno scatto, i ragazzi si portarono fuori dalla sua portata.

-   Come diavolo facciamo a fermarlo!? – esclamò Prompto, sparando un paio di colpi che però fecero solo il solletico al loro avversario.
-   Ci sto pensando – replicò Ignis concentrato.
-   Fallo in fretta allora! – ribattè Noctis vedendo il titano caricare l’ennesimo colpo.
-   Ehi, ancora qui quel coso? –

Selenis accolse con un sorriso l’arrivo di Gladio, che sembrava essere in gran forma nonostante la situazione.

-   Parli tu che te ne sei andato a zonzo fino ad adesso? – gli disse.
-   Purtroppo non sono fortunato come voi Lucis e non posso proiettarmi – replicò il ragazzo – Occhio! –

La mano dell’Immane calò per l’ennesima volta su di loro, solo che questa volta la spostò di lato in una gigantesca spazzata.

-   Merda! – esclamò Noctis preparandosi a respingere l’attacco con i suoi amici.

Prima però che la sferzata potesse raggiungerli, una serie di colpi ripetuti risuonò nell’aria.
Sopra di loro saettarono diversi arpioni collegati a funi, che andarono a conficcarsi lungo tutto il braccio del titano.


-   Cosa stanno facendo? – chiese Gladio, osservando le truppe Magitek che si erano radunate attorno a loro e che avevano appena attaccato l’Immane.
-   Penso che vogliano abbatterlo, o fermarlo... non lo so! – rispose Selenis.
-   Beh, non penso che avranno più fortuna di noi – commentò Noctis.
-   Penso di avere un piano! – asserì in quel momento Ignis, radunandoli attorno a sé mentre il gigante era impegnato a buttare giù, come se fossero birilli, gli Imperiali – Tutto chiaro? – domandò alla fine rivolto ai suoi amici.
-   Certo! – disse Prompto – Andiamo a dare una lezione a quel titano! –

Come Noctis aveva previsto, gli Imperiali non avevano avuto più fortuna di loro nel cercare di fermare l’Immane, rimettendoci piuttosto diverse squadre Magitek.

-   Ehi tu! – urlò il principe all’indirizzo del Sidereo reclamandone l’attenzione – Forza, sono qui! – lo provocò.

L’occhio dorato dell’Immane si posò su di lui e la sua mano si alzò, pronta a colpire.

-   In posizione! – comandò Ignis.

Tutti e cinque i ragazzi si tennero pronti, aspettarono che il palmo del gigante fosse esattamente sopra di loro, dopodiché si scansarono all’ultimo secondo.
L’enorme mano si schiantò al suolo, producendo un’altra scossa sotto i loro piedi.

-   Ora! –
-   Prendi questo! – esclamò Prompto scagliando la sua ampolla magica.

Appena il cristallo si ruppe a contatto con la pelle del Sidereo, uno spesso strato di ghiaccio ancorò il palmo al suolo.

-   Tocca a noi! – disse Selenis, facendo saltare un paio di volte la sfera in mano prima di lanciarla contro il braccio del titano.

I restanti membri del gruppo la seguirono a ruota e con il caratteristico crepitio, il ghiaccio si propagò lungo l’arto del gigante fin sopra il gomito.

-   Noctis, vai! – gridò Gladio all’indirizzo dell’amico che, dopo aver spiccato un salto, colpì con tutta la propria forza il braccio congelato.

Con un boato e uno schianto, l’arto si ruppe, crollando inerte al suolo. L’Immane cadde in avanti, sostenendosi con il moncherino. Per un istante sembrò essere sopraffatto, ma poi la sua voce cavernosa rimbombò nuovamente, più potente di prima.

-   Cosa c’è di nuovo? – gridò Noctis con la testa che gli scoppiava.
-   Cosa sta facendo? – gli fece eco Ignis.
-   Credo si stia preparando... – rispose Selenis.
-   Preparando per cosa?! – esclamò Prompto terrorizzato.
-   E che ne so io!? – replicò la ragazza.
-   Attenti al botto! – li mise in guardia Gladio.

Con un possente grido, il titano si tirò indietro mentre una luce accecante lo avvolgeva costringendo i ragazzi a chiudere gli occhi. Ci fu un’altra esplosione potentissima, dopo la quale tornò la calma.
Quando la forte luce scomparve, del Sidereo non c’era più alcuna traccia.

-   È sparito? – domandò incredulo Prompto.
-   Credo che abbia assolto alla sua chiamata... – rispose Noctis alzandosi da terra e spolverandosi gli abiti.
-   È stata Luna? – chiese Selenis avvicinandosi al cugino.
-   Già.. – assentì lui – L’ho vista... è venuta a parlare con l’Immane – spiegò.
-   Ora ha tutto più senso – commentò Ignis pulendosi gli occhiali sulla camicia.
-   Quindi tornerà ad aiutarci? – s'informò Gladio sgranchendosi il collo.
-   Quando sarà ora, probabilmente sì – rispose Selenis.
-   E adesso cosa succede?! – piagnucolò Prompto.

La terra si era infatti rimessa a tremare violentemente sotto ai loro piedi. Tutt'intorno, il suolo si spaccò, crepandosi in più punti e lasciando fuoriuscire spruzzi di lava incandescente che si levarono alti e letali.

-   Ci mancava solo questa! – commentò l’Amicitia mentre con gli altri, si rifugiava sotto la cupola protettiva evocata da Selenis.
-   Dobbiamo andarcene da qui! – esclamò la ragazza.
-   E come?! – replicò Noctis.
-   Con quella? –

Prompto indicò verso l’alto, dove un’areonave Imperiale stava scendendo proprio verso di loro.

-   È più probabile che ci spari contro – replicò Gladio a denti stretti.

Disse questo prima che il portellone si aprisse e che una figura ben conosciuta vi facesse capolino.

-   Ma guarda che sorpresa! – esordì Ardyn con un sorriso – Stavo pensando che non mi sono ancora presentato! – esclamò sopra il rumore della lava e del motore Magitek – Izunia, Ardyn Izunia – disse facendo un breve inchino.

Selenis lo guardò scioccata. Non poteva crederci… D'accordo che fosse eccentrico, va bene che avesse qualcosa di poco chiaro, ma che fosse il..

-   Il cancelliere Imperiale Izunia? – disse Ignis allibito.
-   Per servirvi, o meglio, per aiutarvi. – rispose quello – Posso garantirvi un passaggio sicuro, a meno che non vogliate fare da soli! – asserì sarcastico proprio mentre un’altra esplosione di lava si abbatteva sulla barriera di Selenis.

I cinque ragazzi si guardarono tra di loro. Accettare l’aiuto di quell’uomo era avventato e rischioso, ma che altra scelta avevano?

-   Non possiamo restare qui – disse finalmente Ignis – Non ci sono alternative Noct... – aggiunse guardando direttamente il principe.

Noctis era combattuto, la sola idea di chi fosse quell’individuo lo mandava in bestia, ma Ignis aveva ragione.

-   Lo so... – rispose – Accettiamo! – gridò poi all’indirizzo di Ardyn.
-   Bene, ottimo! – esclamò quello gioviale – Salite! –

Il velivolo si abbassò ulteriormente, permettendo così ai ragazzi di raggiungerlo.
Non appena furono a bordo, il portellone si chiuse con un clangore metallico e l’areonave prese di nuovo quota. All’interno regnava il silenzio più totale, rotto solamente dal ronzio del motore. Una serie di fari alogeni illuminava l’ambiente asettico e dotato di una serie di panche in acciaio lucido volte ad ospitare l’eventuale equipaggio. Selenis si guardò intorno, oltre a loro e ad Ardyn sembrava non esserci nessun altro… anche se...
La ragazza si avvicinò ad una delle pareti, osservando attentamente quella che sembrava essere una nicchia.


-   Ma cosa…? –

La principessa fece un balzo all’indietro quando un paio di occhi rossi si accesero. In quelle rientranze era ospitata una fila di soldati Magitek, tutti perfettamente allineati.

-   Non c’è nulla da temere. – la voce di Ardyn si alzò a tranquillizzarla – Sono disattivati. Vi ho offerto un passaggio sicuro e così sarà! Sono un uomo di parola io – aggiunse con un sorriso – Ora se volete scusarmi, devo assentarmi per un momento –

Detto questo, si toccò lievemente la falda del cappello scomparendo nella stanza adiacente che doveva ospitare il pilota.

-   Più ci abbiamo a che fare e più quel tipo mi inquieta – commentò Gladio lasciandosi cadere pesantemente su una delle panche.
-   Però ci ha aiutati – osservò Prompto.
-   Sì, ma a quale scopo mi viene da chiedermi… - mormorò Noctis appoggiato contro una delle pareti, lo sguardo perso nel vuoto.
-   Temo che lo scopriremo solo più avanti – disse Ignis andando a sedersi anche lui.
-   Per ora non c’è niente che possiamo fare. – sospirò Selis – Cerchiamo piuttosto di riposarci – aggiunse prima di avvicinarsi ad Ignis – Ho scovato questa, così posso sistemarti meglio la ferita. – disse sollevando una valigetta di primo soccorso.
-   Prego – la invitò lui.

La ragazza si sedette al suo fianco, lasciando gli altri tre ragazzi a fare congetture sul cancelliere.
Con delicatezza rimosse il bendaggio improvvisato, scoprendo la pelle lesa.

-   Meno male, non si è infiammata. – asserì sollevata prendendo del disinfettante.
-   Mi ritengo una persona piuttosto fortunata in effetti – scherzò il ragazzo.
-   Sono io quella che è stata fortunata – replicò Selenis.

Ignis osservò il viso della principessa, c’era qualcos’altro, oltre alla concentrazione, che le increspava il volto.

-   Ehi, Selis – ne reclamò l’attenzione – Non è colpa tua quello che è successo. – proseguì quando lei ebbe alzato il viso dal lavoro – Siamo qui per proteggerci a vicenda, lo sai vero? – le chiese.
-   Certo. – affermò la ragazza con convinzione.
-   Per cui non hai niente di cui scusarti con me. – disse Ignis.

Selenis capì quello che il suo amico doveva aver inteso e sorrise mestamente.

-   Non è di questo che volevo chiederti scusa oggi in realtà.. – replicò – E' più.. difficile –
-   In che senso? – domandò il ragazzo confuso.

La principessa fece un respiro profondo mentre ricominciava a medicarlo.

-   Penso di.. averti ferito in passato – riprese cercando di trovare le parole adatte – Siamo assieme fin da quando hai iniziato ad occuparti di Noct e sei sempre stato al mio fianco, sempre. – disse, dando l’ultimo punto di sutura alla ferita – C’è stato.. c’è stato un momento in cui ero sicura di ricambiare i tuoi sentimenti ma poi.. –
-   Poi è arrivato Gladio –

Selenis alzò la testa di scatto. Ignis sembrava perfettamente tranquillo, il viso era disteso in un sorriso. Non era arrabbiato con lei, né pareva biasimarla in qualsiasi modo.

-   Poi è arrivato Gladio, sì – assentì, rivolgendo un fugace sguardo all’interessato ancora intento a discutere con Prompto e Noctis – Sei il mio migliore amico Iggy, non volevo ferirti in alcun modo devi credermi… - disse tornando a guardarlo.
-   Non mi devi alcuna spiegazione Selis – la rassicurò lui – ma sono felice che tu me ne abbia parlato – aggiunse sorridendole.
-   Quanto vorrei però che Gladio avesse la tua abilità in cucina – sospirò lei.
-   Lo credo bene –

Entrambi scoppiarono a ridere, la tensione allentata.

-   Ehi, ma ci stiamo fermando? –

All’esclamazione di Prompto tutti quanti si zittirono. Effettivamente il velivolo sembrava aver rallentato e difatti, poco tempo dopo, si arrestò del tutto.
Il portellone si aprì e il vano venne investito da una folata di aria fresca e umida, e dall’odore di pini. Il sole, ormai prossimo a calare, illuminava la zona di prato sopra la quale l’areonave si era fermata. Poco più in là, una strada asfaltata si immergeva nel bosco che interrompeva bruscamente la prateria. Un cartello sgargiante e luminoso, avvisava i viaggiatori che a meno di duecento metri il “Ranch dei Chocobo di Wiz” li avrebbe accolti ad ali aperte.

-   Perché diamine ci ha portati fin qui? – esclamò Noctis
-   E la Regalia? – gli fece eco Prompto.
-   Ehi tu! – apostrofò Gladio mentre batteva il palmo aperto sulla porta che conduceva alla sala di pilotaggio – Cosa ci facciamo qui?! – gridò.
-   Possibile che non ci siamo accorti di starci allontanando così tanto? – si domandò Selenis.
-   Siamo stanchi.. e non abbiamo calcolato la velocità a cui viaggiavamo – rispose Ignis.
-   Come vi avevo promesso vi ho garantito un passaggio sicuro per uscire dalla faglia, ma non ho mai fatto menzione di dove fossimo diretti! –

La voce serena di Ardyn uscì dagli altoparlanti e rimbombò contro le pareti metalliche del mezzo.

-   Molto comodo... – replicò Noctis – Peccato che la nostra auto sia ancora là! – gli fece notare.
-   Mi rincresce, ma sono certo che sarete in grado di recuperarla. – disse il cancelliere – Nel frattempo verrà trattata con la massima cura.. a presto! –

Con un fischio la comunicazione si interruppe e ovviamente, la porta rimase sigillata.

-   Ora che facciamo? – s'interrogò Gladio.
-   Dubito fortemente che avremo altre risposte... – disse Ignis con un sospiro.
-   Sta anche per fare buio – notò Selenis.
-   Beh, potremo andare da Wiz – propose Prompto.
-   Tu ci vuoi andare solo per vedere i Chocobo – replicò Noctis.
-   Sì, beh, anche – capitolò il pistolero – ma tanto che alternative abbiamo? – aggiunse alzando le spalle.

I ragazzi si guardarono tra di loro.

-   E allora andiamo – assentì Noctis.

Al gruppo non resto quindi altro da fare che scendere dall’areonave e dirigersi verso il ranch, mentre quest’ultima riprendeva il volo.
Arrivarono in vista della scuderia, appena prima che il sole scomparisse del tutto all’orizzonte lasciando libero spazio ai deamon.
La prima cosa a colpire i visitatori, era sicuramente l’odore inconfondibile di Chocobo. Come tutti gli animali da stalla non profumavano di certo, ma faceva parte della vita all’aperto. Selenis provò subito una grande nostalgia. Quando era a palazzo aveva speso molto del suo tempo dentro le scuderie regali. Quei maestosi pennuti gialli erano legati a molti dei ricordi della ragazza, perfino al primo incontro con Nyx…

-   Andiamo a trovare i Chocobo! – esclamò tutto allegro Prompto dirigendosi al recinto, dentro al quale si trovavano diversi esemplari.
-   Guardatelo, sembra un bambino felice – sogghignò Gladio.
-   Sono un bambino felice! – replicò lui per niente toccato dalla cosa.
-   Volete affittarne qualcuno? –

I ragazzi si voltarono verso il nuovo venuto. Un signora di mezza età si stava facendo loro incontro, con una folta barba grigio ferro e un basco calato sulla testa canuta.

-   Wiz! – lo salutò felice Selenis.

L’uomo si fermò per un attimo aggrottando le sopracciglia, per poi sollevarle stupito quando riconobbe chi gli stava di fronte.

-   Principessa! – esclamò mentre la ragazza lo avvolgeva in un breve abbraccio.

Conosceva Wiz da quando era bambina; era stato lui per tanti anni a rifornire la scuderia reale, ed era sempre stato lui a farle scegliere il suo primo Chocobo: Boko. L’uomo veniva un paio di volte all’anno alla capitale per dare un’occhiata generale ai volatili e proporre qualche nuovo acquisto per le truppe.

-   È un piacere rivederti – disse sincera Selenis.
-   Anche per me. – rispose l’uomo – Sua Altezza – si rivolse poi a Noctis chinando il capo in segno di rispetto – vi davano per morto – commentò.
-   A quanto pare la cosa è un po’ prematura – rispose il ragazzo con un sorriso.
-   Per fortuna! – asserì Wiz – Cosa vi porta qui? – domandò.
-   Abbiamo avuto qualche inconveniente... – rispose Gladio.

All'uomo bastò dare un'occhiata alle loro condizioni per capire in che tipo di inconveniente erano incappati.

-   Allora immagino che desideriate riposarvi – affermò.
-   Sarebbe magnifico, grazie – disse Ignis.
-   Ho una roulotte che fa al caso vostro – raccontò Wiz – di solito viene usata da quelli della Meldacio quando passano di qui, ma al momento è libera – spiegò – è tutta vostra –
-   Grazie mille – rispose Prompto già sognando un letto e una doccia calda.
-   Prima di farvi accomodare però ho una cosa da mostrarvi, soprattutto a te – disse l’allevatore interpellando Selenis – seguitemi –

La ragazza, seppur un po’ sorpresa, seguì l’uomo che li condusse nel retro del suo ranch. Lì, protetti da una serie di box chiusi, c’erano degli altri Chocobo.
Uno di questi, non appena li vide, prese a dimenarsi. Selenis si fermò di botto, incredula.

-   Boko!! – esclamò correndo verso il pennuto che la accolse festoso.
-   È qui da qualche giorno – spiegò Wiz – Credo sia arrivato direttamente dalla capitale dopo che è stata occupata –

Selenis affondò il viso nelle piume morbide del collo dell’animale, che si piegò verso di lei appoggiandole il muso sulla schiena. Per la prima volta dopo la caduta di Insomnia, la principessa sentì che un piccolo pezzo del suo passato si era sistemato. Se restava così, con gli occhi chiusi contro Boko, le sembrava di essere ancora a palazzo. Quando aprì le palpebre e si scostò dal Chocobo, nonostante la stanchezza degli eventi appena successi, si sentì rinfrancata.

-   Sei stato fantastico ad arrivare fin qui – mormorò al pennuto grattandolo sotto il mento.
-   Sono contento che vi siate ritrovati – disse gioviale Wiz – Che ne dite adesso se mentre voi andate a sistemarvi io vi preparassi qualcosa da mettere sotto i denti? – propose subito dopo.
-   Solo se posso aiutarti in cucina – replicò Ignis.
-   Sarà un piacere – commentò l’uomo.
-   Non ci posso credere, un letto, una doccia e perfino un pasto caldo! – giubilò Prompto.
-   Sembra che tu sia via da anni – osservò Gladio – sei proprio un ragazzo di città –
-   Selis, il tuo ragazzo è una persona poco simpatica lo sai? – replicò il pistolero.
-   Ne sono al corrente – rispose la ragazza con un sorriso.
-   Da quando fate comunella voi due? – alzò il sopracciglio l’Amicitia facendo scoppiare a ridere il gruppo.

Dopo la lauta cena e una lunga doccia, Selenis si sentiva decisamente meglio, e lo fu ancora di più quando si coricò sul letto del camper.
Aveva scelto quello rialzato, un po’ più grande e fuori dalla portata delle braccia e gambe vaganti che avrebbe dovuto sorbirsi in caso contrario.

Da quando erano partiti aveva sempre dormito da sola; lei e Gladio avevano messo da parte il fatto di essere fidanzati per concentrarsi sul viaggio che stavano facendo. Nessuno dei due amava particolarmente le smancerie e men che meno l’ostentazione di affetto in pubblico.
Ma quella sera, quando sentì il materasso abbassarsi sotto il peso della mole di Gladio, non protestò.
Era stata una giornata difficile, che si era sommata a quelle dei giorni precedenti e Gladio queste cose le avvertiva, sapeva quando lei aveva bisogno di sostegno.
Selenis non aveva ancora capito come facesse, ma era una delle qualità che l’avevano fatta perdutamente innamorare di lui.

Così, si rigirò tra le braccia dell’Amicitia, rannicchiandosi contro il suo petto e lasciandosi cullare dal calore e dal respiro del suo corpo.
Quando lui le diede un bacio sulla sommità del capo era già nel mondo dei sogni.



Campeggio dell'autrice:

Buon pomeriggio ragazzi ^^

Il primo Sidereo ha concesso il suo potere a Noctis, con una certa fatica a dire il vero XD Onestamente questo capitolo è un pò transitorio e forse anche un pò noioso a ben pensarci ^^" Finalmente Selenis ha messo le cose in chiaro con Ignis! Alla fine, anche se non era di certo un mistero, la giovane principessa prova dei sentimenti verso di lui, o meglio, li ha provati. La complicità che c'è tra di loro è innegabile, ma è anche innegabile che lei abbia fatto una scelta.
L'arrivo dei cinque ragazzi al ranch di Wiz mi ha permesso di far ricongiungere Selenis assieme al suo fidato Boko. Onestamente di uccidere anche il suo Chocobo non me la sono sentita ^^"
Nella prossima puntata sarà la volta di Ramuh di fare la sua comparsa e a sorpresa tornerà anche Ardyn ad appensarti l'animo di Selenis...
Ieri ho provato il Dlc dell'Assassin's Festival e devo dire che mi piace, nel senso, ovviamente è del tutto inutile, però vi giuro che vale la pena giocarci solo per i dialoghi che ci hanno inserito xD Non mi sono mai fatta tante risate!! Anche se... Noctis che dice Requiescat in pace non se pò sentì!
Qualcuno di voi lo ha provato?

Un grande ringraziamento a tutti i Lettori e alla mia recensista di fiducia!

A venerdì!
Marta
  
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