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Autore: Lilithan    01/09/2017    0 recensioni
Non sono mai stata una scrittrice, ma essendo una lettrice accanita ho sempre desiderato poter dar vita ad una storia tutta mia. Proverò a mettere su 'carta' le mie idee contorte. Spero sia leggibile. Io vi ho avvisati.
Lilian non vive una vita facile. Come nessuno, del resto. Oppressa dal padre ma sostenuta dalla madre, della cugina e da pochi amici, va avanti con la vita, frequenta il liceo scientifico della sua città e passa il tempo libero a leggere e disegnare, oltre che a correre. Ma un giorno qualcosa cambia la sua vita radicalmente. Tutto ciò che ha di più caro le viene strappato via senza che lei possa fare niente per impedirlo. E quando una setta irrompe nella sua scuola durante l'assemblea di fine anno, minacciando sua cugina e i suoi amici, la vera natura di Lilian viene fuori. Ma questa trasformazione che stavolgerà ciò che rimane della sua vita, sarà un bene per lei e per il mondo? Lo scoprirà solo strada facendo.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
Capitoli:
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'Per giovedì fate la versione a pagina 91, dal punto 3 al 5 compreso. Inoltre, vi consiglio caldamente l'approfondimento nella pagina seguente. Buona giornata.'
Detto ciò, la professoressa più odiata dell’istituto, uscì con passo quasi elegante dalla classe.
Lilian appoggiò la testa sul banco, per poi sbattercela contro. La sua migliore amica e compagna di banco Edvige, avvicinò la sua mano da elfo al braccio di Lilian e la pizzicò.
La ragazza, sorpresa e dolorante, alzò la testa di scatto, saltando sulla sedia, imprecando abbastanza pesantemente, anche se a bassa voce. Non voleva fare la figura della rozza camionista davanti ad Andrea, seduto dall’altro lato della classe. Non aveva attirato la sua attenzione, vero? Sbirciò nella direzione del ragazzo e lo vide distogliere lo sguardo, nascondendo una mezza risata.
‘Io lo prenderei come un incoraggiamento’ sussurrò Eddy all’orecchio di Lilian mentre, questa, sentendosi umiliata, riappoggiò la testa sul banco.
Intanto, il loro migliore amico Lorenzo, che aveva ovviamente assistito a tutta la scena, prese la sedia, approfittando del cambio dell'ora, e si piazzò tra le due amiche.
‘Sembra che tu abbia finalmente richiamato l’attenzione del nuovo Socrate. Dov’è la tua faccia felice, donna?’ esclamò il ragazzo con tono canzonatorio.
‘Grida un altro po’ sai, non siamo chiusi in una stanza piena di persone ficcanaso!’ urlò in silenzio Lilian.
‘Almeno smettila di mangiartelo con gli occhi tesoro, lo consumi così. E sarebbe proprio un peccato’, continuò il ragazzo, facendo diventare paonazza l’amica, scoppiando poi in una risata con Eddy. Lilian allora alzò gli occhi al cielo e si girò a guardare gli alberi fuori dalla finestra. Iniziò a pensare che i capelli di Enzo somigliassero spaventosamente alla chioma di una quercia, quando il ragazzo in questione allungò la mano per pizzicarle il braccio. Lilian riprese a imprecare e iniziò a urlare a bassa voce insulti orribili al suo migliore amico mentre questo continuava a sghignazzare con Edvige.
 'Ti sei incantata di nuovo, dovevo risvegliarti dalla tua trance' disse a mo' di giustificazione.
 'Stavo pensando che i tuoi capelli somigliano alla quercia qua di lato. Quando diavolo pensi di tagliarli?' 
 'Sul mio onore, mai e poi mai!' Disse Lorenzo, con tono fintamente solenne e mano sul cuore.
Adorava i suoi capelli rossi quasi più delle sue serie tv. Li considerava una rarità.
In quel momento entrò il professore di educazione fisica e i tre amici si incamminarono fuori in cortile per poi occupare il solito gradino sulle scale antincendio.
 Mentre Eddy ed Enzo battibeccavano cercando di scegliere stabilire chi avesse i capelli più morbidi e lucenti, Lilian si mise a osservarli.
Eddy, con i suoi capelli biondi e gli occhi verdi, col fisico minuto ma con curve prosperose, oltre che la lingua pungente, faceva girare la testa a diversi ragazzi della nostra scuola, senza per questo riempirsi di arie. Anzi, si sminuiva spesso con i suoi amici, trovandosi difetti nel carattere e nel modo di parlare, o in altre cose. Non era come credevano tutti.
Il loro amico non era da meno quanto a strage di cuori. Col suo fisico alto, anche se mingherlino, con gli occhi azzurri e i capelli rossi e ricci, Lorenzo era la personificazione del sexy nerd. In pochi ovviamente sapevano che fosse gay. Si era trasferito in città quando aveva solo 10 anni, ma era riuscito subito a conquistare tutti, grazie al suo carattere alla mano e al suo bell’aspetto. Nonostante ciò, riusciva a essere se stesso solo quando era con le due ragazze.
Lily si era sempre sentita fuori posto, ovunque andasse, ma quell’indisposizione che provava costantemente si attenuava ogni volta che passava del tempo con i suoi due amici.
La ragazza fu distorta dai suoi pensieri da un’altra classe che stava uscendo dalla porta al pian terreno. Tra le tante teste, individuò una nuvola di ricci biondi rossicci di Alice, e la chiamò.
Alice era l'unica cugina che aveva. Figlia della sorella di suo padre, aveva un anno meno di Lily, ma era comunque più alta e formosa. Lily, infatti, invidiava la sua terza piena che, comparata alla sua seconda scarsa, la faceva apparire più piatta di una tavola. Inconsciamente, Alice si sentiva un po' superiore rispetto a Lilian ma cercava di non darlo a vedere, così come Lilian si sentiva leggermente in soggezione rispetto alla cugina, ma allo stesso tempo si sentiva protettiva nei suoi confronti. La vedeva come la sorella minore che non aveva mai avuto.
Alice arrivò e si buttò ad abbracciare Lily, per poi salutare il resto del gruppetto e per poi mettersi a chiacchierare un po’.
La mattinata per Lily trascorse tra occhiatine rivolte a un certo ragazzo, battutacce della sua migliore amica e appunti di fisica e chimica organica.
Uscita da scuola, Lilian trovò sua madre Chiara che la aspettava in macchina, giocherellando col cellulare. Lily rise internamente, sapendo che sua madre aveva ancora qualche difficoltà nell'utilizzare il nuovo congegno. Almeno riusciva a scrivere i messaggi rispettando la grammatica.
Durante il tragitto chiacchierarono a proposito della scuola e delle vacanze imminenti e le due continuarono a parlare mentre, entrando in casa, Lily buttava lo zaino sul divano. Solo allora si accorse di aver colpito con lo zaino qualcosa che non era il divano. Ma suo padre era al lavoro a quell'ora, chi diavolo poteva... ma era Mark, suo fratello maggiore! Sua madre Chiara si mise a ridere e si diresse in cucina a controllare il pranzo.
‘E questo lo chiami benvenuto? Mi considero offeso!’ Disse il ragazzo con tono fintamente infastidito, mentre Lily pensò bene di seguire la traiettoria del suo zaino e di lanciarsi addosso al suo fratellone. Erano molto simili esteticamente, tranne che per gli occhi, poiché quelli di Mark erano più chiari, che caratterialmente, che se Lily era più scontrosa e a volte antipatica.
I due fratelli condividevano la passione per la corsa e per le battute sarcastiche, per cui tra loro era guerra continua fin dall’infanzia. Da quando il ragazzo si era trasferito, Lily aveva perso un complice prezioso, un degno avversario verbale, nonché il suo capro espiatorio preferito.
‘Quanto pensi di fermarti?’
‘Giusto il tempo di riprendermi da tre mesi di studio intensivo ininterrotto. Non so come continuo a formulare frasi sensate, sono praticamente fuso!’.
Lily rise, ma venne interrotta dalla porta dell’ingresso che si spalancò velocemente accogliendo in casa John, il padre dei due ragazzi. Questo non sembrò molto sorpreso di vedere il figlio, ma iniziò comunque a tempestarlo di domande sull’università e sul lavoro part time che il ragazzo aveva iniziato da poco. Mark rispose a tutte le domande con pazienza, senza scomporsi. Aveva sempre avuto pazienza col padre, al contrario di Lily.
A volte la ragazza pensava che fosse quello il motivo per cui il padre preferiva suo fratello a lei.  O forse lo faceva solo perché era un maschio. Comunque fosse, a Lilian non importava più di tanto, non aveva mai voluto essere la sua preferita. Scacciò quindi questi pensieri dalla testa e si sedette a tavola per pranzare. Dopo le solite domande di routine, il padre di Lily propose, inaspettatamente, un’uscita l’indomani. Tutti insieme. Come una vera famiglia. Come no, pensò Lily. Ma tutti guardarono l’uomo come se avesse iniziato a soffiare lumache dal naso. Non esattamente una bella immagine, quindi.
 Era risaputo in famiglia e nella zona che l’uomo evitava come la peste le uscite di famiglia, prediligendo le uscite tra soli uomini o in solitario, chissà dove. Questo era uno dei motivi principali dei litigi dei due coniugi. Al secondo posto, c’era l’ossessiva chiusura dell’uomo nei confronti della figlia e della sua vita sociale.
Dal canto suo, Lilian aveva sempre visto Eddy uscire insieme al padre, anche solo per una pizza o per shopping, e ne era stata invidiosa. Non tanto per la sua amica, ma perché avrebbe voluto anche lei un padre così. Normale e amorevole, in qualche modo. Il suo di padre, oltre ad essere un insensibile egoista, non dimostrava niente. Niente. Solo paletti, come se lei fosse nata per restare dove diceva lui.
Ma la ragazza, in fondo, ci sperava ancora. Sperava di aver sempre sbagliato a giudicare suo padre, sperava che ci fossero dei motivi per il suo atteggiamento, sperava, continuamente, in un cambiamento. Un miglioramento. E sembrò arrivare, quella mattina.
Per questo reagì con entusiasmo alla proposta del padre.
   
 
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