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Autore: AileenEikinskjaldi    02/09/2017    1 recensioni
"Sono ormai due anni che Tashigi si tiene dentro quel peso. Il suo amore per Smoker.
Deve trovare il modo di liberarsene confessando i suoi sentimenti."
"Sì, ma come?!"
-
In una notte la vita della Marine occhialuta prenderà una nuova piega, grazie anche agli aiuti più improbabili.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermeppo, Kobi, Smoker, Tashiji, Tsuru
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 "Mi sei mancato"



Era ormai una settimana che Tashigi era irrequieta e non riusciva a prendere sonno.
 
Una settimana che Smoker aveva dovuto prendere parte ad una missione importante senza di lei.
 
La ragazza aveva passato due anni tenendosi dentro il peso dei suoi sentimenti che dopo tutto quel tempo e dopo tutte le volte che aveva provato a sopprimerlo era diventato insostenibile.
 
Inizialmente non credeva di provare davvero qualcosa, si convinceva che con il tempo sarebbe passato, ma a lungo andare si rese sempre più conto di quanto Smoker fosse ben più di un semplice mentore per lei.
 
Non aveva mai parlato con nessuno di tutto ciò dal momento che si sentiva in imbarazzo a provare certe cose e aveva paura che la notizia si spargesse a macchia d’olio.
 
“Io… non posso più andare avanti così.”
 
Due anni che oscillava tra inadeguatezza e dubbi mai chiariti.
 
“Anche a costo di rovinare tutto devo togliermi questo peso… forse riuscirò ad andare avanti”
 
“Il vero problema è il come… non credo di esserne in grado”
 

Generalmente riusciva a malapena a mantenere la calma stando con lui e raramente a mantenere lo sguardo fermo. Il solo immaginare di dirgli quello che provava bastava per farla arrossire e nascondere la testa sotto il cuscino.
 
“Di questo passo non andrò da nessuna parte!”
 
Doveva farsi forza in un modo o nell’altro.

-
 
Decise di uscire dalla sua stanza per fare due passi, sperando che l’aria notturna l’aiutasse a chiarirsi le idee. Cosa che invece non fece altro che ricordarle che il Viceammiraglio sarebbe tornato la notte stessa.
 
Si sedette su un muretto sospirando con le mani tra i capelli corvini quando sentì delle voci e alcuni rumori di passi. Erano Coby ed Helmeppo che tornavano dall’allenamento serale.
 
“Hey Tashigi-san, tutto bene? È da almeno una settimana che ti fai vedere poco in giro. Sembri un po’ turbata…”  La salutò Coby.
 
“Ciao ragazzi… non è niente, sono solo stanca…”
 
“Dai non fare così! Lo sai che a noi puoi dire tutto.”
 
A dirla tutta lei non la pensava affatto in quel modo, nonostante i sorrisi smaglianti e curiosi dei due ragazzi. Stava giusto per inventare un’altra scusa e mandarli via quando…
 
“Cavolo! Come posso pensare di dirlo a Smoker se non riesco neanche a dirlo a loro due ?! Se voglio cambiare la situazione tenermi tutto questo dentro non mi aiuterà molto… Devo farcela.”

 
“Allora…” iniziò lei.
 
Gli occhi dei due ragazzi si illuminarono e iniziarono a sprizzare curiosità da tutti i pori.
 
“Innanzitutto mi dovete promettere che non riderete… e che non andrete a raccontarlo a nessuno. Intesi?"

“Certamente, vai pure tranquilla” I due erano frementi.
 
La ragazza rivolse lo sguardo verso il basso e si tirò su gli occhiali rossi nervosamente.
 
“Ecco, come dire… Ci sarebbe una persona che mi piace da parecchio tempo… Ma non ho proprio idea di come fare per sapere se sono ricambiata… Tutto qui.”
 
I due ragazzi si guardarono a vicenda.
“Ah, quindi è così…”
I ragazzi erano rimasti leggermente delusi dal fatto che non fosse qualcosa di più avvincente ad impensierire l'amica.

"Cosa dovrei fare secondo voi?" Si fece coraggio a chiedere lei.

"Sii te stessa e non avere paura di dire la verità!" Rispose prontamente Coby, osteggiando così una sicurezza volta a nascondere il fatto di non avere assolutamente idea di come aiutarla.

"Facile a dirsi! Finirò solo per fare una figuraccia e rovianre tutto. Come sempre, del resto... Non so mai cosa devo fare e cosa no!"

Tashigi si era nuovamente messa le mani nei capelli dalla disperazione.

Coby, ascoltando i discorsi dell'amica su cosa non fare, ripensò alle settimane che aveva trascorso sulla nave di Alvida.
Pensò che Tashigi non potesse essere tanto terribile, sicuramente sapeva almeno che soprusi, obbligare a lavori forzati e a farsi dire di essere bella non fossero il modo migliore con cui approcciarsi al genere maschile.
Decise però di non dire altro per non peggiorare una situazione già tragica.

Helmeppo provò a dire qualcosa, ma le parole gli morirono in bocca.
Sentiva di dover intervenire ma non aveva la benchè minima idea di come fare, dal momento che per lui certi problemi non erano mai esistiti.

I due si lanciarono uno sguardo.

"Non possiamo fare nulla, meglio andar via a questo punto."

Così fecero silenziosamente i due, evitando di peggiorare le cose e lasciando la ragazza nuovamente sola.

-

La ragazza sospirò. Aveva rivelato parte del suo segreto a due amici e non era servito a nulla.
Si alzò, sperando che cammire un po' potesse esserle d'aiuto.

Dopo non molto tempo passato a passegiare nella fresca aria notturna le parve di vedere delle luci e sentire delle voci.
Avvicinandosi notò che provenivano dalla mensa della base. 
Nonostante l'ora tarda non c'era da stupirsi, dato che spesso i Marine con la serata libera si fermavano lì per bere qualcosa in compagnia.

"A pensarci bene non sarebbe male prendere qualcosa di caldo da bere"

Una volta entrata venne subitò investità da soffuse luci gialle, confusione ed un forte odore di alcol.
La grande sala le provocò un lieve senso di soffocamento nonostante fossero pochi i tavoli pieni.
Si stava dirigendo verso il bancone quando...

"Capitano Tashigi-chaaaaaaaaaaan!"

Il richiamo improvviso la fece sobbalzare.
Erano i Marines del G-5, non li aveva notati appena entrata.

"Proprio adesso non ci voleva..." 
Si era affezionata a loro, ma in quel momento non era certo dell'umore giusto per gestire i loro sproloqui.

"Forza Tashigi-chan, vieni a sederti con noi, ci sei mancata in questi giorni!"
Iniziarono tutti ad invitarla a gran voce, lasciarono persino una sedia libera che uno di loro pulì appositamente con un fazzoletto dalle origini incerte.

Rassegnata la ragazza si avvicinò al tavolo notando che il luccichio degli occhi e l'ampiezza del sorriso deli uomini aumentavano ad ogni suoi passo.

"Ciao ragazzi..." iniziò lei sedendosi.

"Aaaah che carina che sei Capitano-chan!" Fecero eco diverse voci da tutti i lati del tavolo. 

"Allora, Tashigi-chan" Iniziò uno di loro, seduto accanto a lei "come mai non ti sei fatta vedere in questi giorni? C'è qualcosa che non va? Noi faremmo di tutto per aiutarti!" 
Ecco che ripartivano i cori in sottofondo su quanto fossero disposti a morire per lei in qualsiasi momento e su quanto fosse carina anche quando era giù di morale.

"Emh, ecco, io..." Fece un profondo respiro.
Era contenta che i Marines la apprezzassero, ma il loro modo di fare la metteva non poco a disagio. Specialemente quando c'era anche Smoker.

Stava per dire semplicemente qualcosa di vago come 'Avevo bisogno di un po' di tempo per me' per poi trovare il modo di andarsene, ma decise di no.
Decise di dire la verità.

"Devo andare fino in fondo. Poi chissà se non mi potranno aiutare..."

"Ecco, ragazzi, come dire... c'è una persona che mi piace da ormai molto tempo e non so proprio come fare a dirglielo. E' per questo che sono un po' giù in questo periodo..."

Non era per niente sicura di aver fatto la scelta giusta.

Appena dopo l'affermazione della ragazza, nella mente di tutti Marines presenti balenò una sola frase:

"Che stia forse parlando di me?!"

Iniziarono tutti ad arrossire.

"Chi potrebbe mai rifiutare una ragazza carina, fantastica e talentuosa come te, Tashigi-chan? Io non lo farei mai!" "Sei troppo carina quando sei in imabarazzo!" "In caso fossi io il fortunato, potresti venire a dirmi tutto quello che vuoi!"
E via dicendo.

"Emh, sì ragazzi... Ma come dovrei fare a dirglielo? Ho paura di rovinare tutto..."

Si fermarono tutti un attimo a riflettere per poi riniziare:
"Ti consiglio una lettera d'amore da decifrare!" "Personalmente io ho sempre trovato affascinanti le capriole e le entrate ad effetto." "Qualsiasi cosa tu faccia sarebbe impossibile dire di no!" "Prova a guardarlo fisso negli occhi per qualche minuto e poi moriditi il labbro. Fidati, l'ho provato e funziona sempre!"  "Cucinagli qualcosa a forma di cuore!" "Io sono appassionato di francobolli. Regalagliene uno se vuoi fare colpo."

No, non aveva fatto la scelta giusta.

Mentre i Marines fantasticavano animatamente, lei riuscì a sgattaiolare via dalla sala senza che loro se ne accorgessero.

-

Una volta uscita prese una boccata d'aria fresca.

"Ora loro si faranno strane idee ed io sono messa peggio di prima. Forse è meglio se ci rinuncio...Sono una stupida anche solo a pensare di potergli piacere... Cavolo, non sono riuscita a prendere da bere!"

Si rimise a camminare per il viale della base, illuminato solo dalla luna e qualche luce provenienti da alcuni palazzi.

Mentre passaggiava notò una figura avvolta nell'ombra che si avvicinava verso di lei.

"Chi mai può essere a quest'ora?"

Era Tsuru. 
A quanto pare anche l'anziana Marine aveva deciso di fere due passi al chiaro di luna.

"Buonasera Vice Ammiraglio Tsuru" Tashigi fece il saluto non appena la donna si era avvicinata.

"Buonasera Tashigi-san, non è forse un po' tardi per andarsene in giro? Aaah, voi giovani." Disse l'anziana sorridendo.
Fin da quando l'aveva vista arruolarsi, Tsuru aveva sempre avuto un piccolo debole per Tashigi, vedeva in lei grandi potenzialità ed un po' rivedeva in lei se stessa da giovane. Le sarebbe piaciuto che la ragazza si unisse ai ranghi delle sue Marines, ma era allo stesso tempo molto felice dei suoi risultati ottenuti con Smoker.
 
"E' da un po' di tempo che non riesco a prendere sonno..."
Ormai non aveva più senso inventarsi delle scuse. Tanto valeva parlarne anche con lei.

"Cosa c'è che ti turba, mia cara?" Le due iniziarono a passeiare nella stessa direzione.

"In pratica è da uun bel po' di tempo che mi piace una persona. Non ho idea se posso avere delle chances con lui e ho troppa paura di rovinare tutto se mi faccio avanti. Non ho prorpio idea di come fare..."

"Uh, capisco... E chi sarebbe questa persona, eh?" 
Tashigi era una delle poche persone con cui si permetteva di non essere seria. Inoltre quella sera era particolarmente di buon umore.

L'anziana continuò dopo aver visto che la ragazza era diventata paonazza.

"Non importa... Quindi non sai come fare e hai paura di rovinare tutto? So io come devi fare. Quando avevo la tua età ho usato questa tattica parecchie volte e ho sempre fatto centro. Hehe... per certe cose ci vuole strategia"

Tashigi le rivolse lo sguardo.

"Devi trovare la frase giusta, qualcosa che sia fraintendibile. Ora ti spiego: deve essere una frase che se lui ricambia vedrà come una dichiarazione o un segno del tuo interesse, ma se non ricambia penserà solo che sei gentile o non la noterà, ovviamente dipende da cosa dici. Quello dipende da te."

"La ringrazio Tsuru-san, è solo che non sono molto brava a trovare le parole giuste..."

"Sai, Tashigi, tu sei dotata di una forte determinazione. Il fatto che possiedi l'Ambiazione ne è la prova. L'unica cosa che ti frena è la paura, sia con la spada sia nella vita. Devi svuotare la mente per un attimo e sarà la tua determinazione a prendersi quello che vuoi. Fidati"

Le due si erano fermate.

"..." 
Tashigi guardava per terra.

"Come posso svuotare la mente? Come posso trovare le parole giuste? Come posso... farcela?"

I suoi pensieri vennero interrotti dall'anziana che si stava allontanando.
"Ah, comunque, ti consiglio di andare in fretta verso il porto. Se non mi sbaglio, una certa persona sarà di ritorno tra non molto. Buona fortuna!"

Tashigi divenne un peperone non appena vide che l'anziana aveva capito tutto.

"Tashigi... Ora tocca a te!"

-

La ragazza arrivò a corsa verso il porto e  mentre riprendeva fiato notò che le navi avevano già attraccato

"Se se ne è già andato sarà tutto inutile... e non penso troverò facilmente altre occasioni per parlargli. Ora o mai più."

Mentre si avvicinava provava a vedere se intravedeva la figura di Smoker.

Tutte le navi erano deserte tranne quella più in fondo, dalla quale alcune persone stavano scendendo.

Avvicinandosi maggiormente lo vide.

Era lui, aveva la faccia stanca e la giacca della Marina sgaulcita e stava parlando con Hina

Tutta la fiducia che Tashigi aveva era svanita in un attimo.

"Si vedono spesso... Lei sicuramente non si fa problemi a parlargli... Io sono solo un intralcio."

I due si salutarono e la donna se ne andò.

Anche Tashigi fece per andarsene, sentiva che tutto quello che aveva fatto e tutto il tempo in cui era stata male fosse era stato inutile e lei non aveva speranze sin dal principio. Sentiva gli occhi umidi e lo sguardo offuscato.

"Tashigi."

Era lui. L'aveva vista.

"Ecco come se non bastasse ho anche fatto una figuaraccia. E ora?"

"Che ci fai qui?"

L'aveva raggiunta in pochin secondi ed ora era d'avanti a lei.
Non c'era nessun altro in giro, erano tutti già andati via.

"Ehm, io..."

Smoker teneva lo sguardo fermo.
"Devi forse dirmi qualcosa?"

Alla ragazza mancò il fiato. Era paralizzata. Non riusciva neanche a pensare ad una scusa convincente.
Voleva solo andarsene e nascondersi sotto le coperte in camera sua.

"I-io..."
"Allora?"

Tashigi alzò lo sguardo. 

"Non è forse lui che mi ha insegnato a non fuggire mai?"

Prese un respiro. 

"Volevo dirti che..."

Fece una pausa.
Aveva la mente completamente libera e le parve che tutto intorno a lei non esistesse più.
Erano solo loro due.

"Mi sei mancato."

Lo aveva fatto. 
Appena si rese conto di quello che aveva appena detto mille pensieri e dubbi ripresero a martellarle la testa.

Deglutì. Ora non si torna più indietro.

Si preparò alla peggiore delle reazioni chiudendo gli occhi e stringendo i pugni.


Spalancò gli occhi. 
Non riusciva a crederci.

Prima che lei potesse farfugliare qualcosa si ritrovò nelle braccia di Smoker.

Si guardarno neglio occhi per qualche secondo.

Avevano entrambi capito.

Senza rendersene conto,  si avvicinarono maggiormente.

Smoker abbassò testa e i due si scambiarono un bacio.


"Anche tu mi sei mancata."


-

Spazio Autrice

Questa è la prima FanFincion che scrivo completamente io, fatemi sapere le vostre opinioni.
Dedico questa storia (e praticamente tutto quello che pubblico) alla mia Musa Inspiratrice, senza la quale non troverei la voglia di concludere qualcosa.
Spero che i personaggi non risultino troppo OC, specialmente Tsuru.

Grazie mille per essere arrivati fino a qui!
-Aileen Eikinskjaldi


   
 
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