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Autore: Moon_Glade    17/06/2009    3 recensioni
E questo è l’ansimare gioioso, carico di emozione di chi corre solamente per il gusto di farlo.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il lupo che corre

Il lupo che corre

 

 

Non c’è altro che buio.

 

Oscurità.

Sembri essere solo al mondo.

 

Ma dove sei?

E dov’è il mondo?

 

Non si vede, non si sente nulla.

È come se, improvvisamente, dappertutto, ovunque intorno a te, si fosse alzata una fitta, opprimente, palpabile nebbia buia.

La percepisci solo come una sorta di invisibile, freddo ed oscuro gelido abbraccio.

Ti senti sperduto.

Non c’è nessun altro al di fuori di te.

Poi, tutto d’un tratto cominci a renderti conto di non essere più solo.

Improvvisamente, ti abbandona la spiacevole sensazione di solitudine di prima.

La consapevolezza di non essere più l’unico in quel luogo fatto di tenebre ti scivola addosso,

ti colpisce,

ed ogni attimo è sempre più forte.

E poi, poi senti qualcosa.

 

Dapprima distante, lo senti via via avvicinarsi.

 

Rumore di passi.

Di qualcuno che corre.

Viene da lontano e si avvicina.

 

Inizia a batterti forte il cuore.

Non sai come e perché, ma quel suono sta risvegliando qualcosa sepolto,

nascosto,

in fondo, dentro di te.

Ad un tratto, non riesci a capire il motivo,

ma vorresti correre anche tu.

Vorresti sfogarti in qualche modo. 

 

Ma perché poi?

Per quale motivo? ti chiedi

E vorresti correre dietro a che cosa?

Aspetti.

Ascolti.

 

Ora riesci a sentire qualcos’altro.

Flebili respiri giungono alle tue orecchie assieme ai passi ora sempre più distinti e vicini.

Veloci sono, e felpati allo stesso tempo.

 

E questo è l’ansimare gioioso, carico di emozione di chi corre solamente per il gusto di farlo.

Per divertirsi.

Per sentire e godere del battere dei propri passi sulla terra.

Di chi corre e sa che non si stancherà mai.

Di chi corre ed insegue il proprio cuore.

Di chi corre ed ogni suo respiro emana maestà, potenza.

E gloria.

Una gloria selvaggia che attraversa ogni confine, corre sui mari e tra le montagne e risuona nel cielo.

E gioia. Gioia ed emozioni pure.

 

Una cascata di emozioni ti sommerge.

Anche tu vuoi correre.

Vuoi sapere che rumore fanno i tuoi passi.

Vuoi che il tuo respiro sia gioia, euforia pura.

 

Poi, la nebbia attorno a te si dissipa.

E li vedi.

Il battere incessante delle loro quattro zampe su di un terreno che nemmeno esiste per i tuoi occhi, li precede.

Senti il loro ansimare regolare nella corsa.

E prima vedi i loro occhi.

Senti sulla tua pelle il loro tocco di ghiaccio, per niente spiacevole.

Un brivido ti attraversa.

Ambra, acquamarina, giallo acceso, azzurro dei limpidi cieli del nord: ti vengono incontro ombre le cui iridi risplendono di queste e molte più altre sfumature.

Il cuore ti accelera nel petto.

Le ombre escono dal buio.

E li vedi.

Ti corrono incontro, i contorni avvolti dalla luce.

Il manto di ognuno, anche se di differente colore, brilla come argento vivo.

Senti ancora il loro bassi respiri leggeri.

E vorresti contarli, sapere quanti sono.

Inspiegabilmente però non ci riesci.

 

Ma del resto, che importa?  

 

 

 

 

In questo momento hai solo voglia di correre,

correre e seguirli, per quanto ti sia possibile.

Senti che anche tu dovresti iniziare a correre, anche se sai perfettamente che non saresti in grado di tenere il passo di quei lupi.

Ma non ti importa.

 

In una manciata di secondi ti raggiungono,

ti oltrepassano,

e proseguono la corsa, apparentemente instancabili.

E in quei pochi attimi, di loro riesci a cogliere ogni singolo, minimo dettaglio.

 

I potenti muscoli degli arti, contratti a trasmettere il movimento.

Le loro zampe battere forte il suolo.

Il mantello splendente di una luce radiosa.

Le zanne luccicanti, e così gli occhi.

Le orecchie appuntite, tese all’indietro nella corsa.

E lo sguardo deciso, colmo di gioia e di una saggezza mirabilmente celate.

 

Ti passano accanto e sono come una folata di vento.

Senti sulla faccia il loro respiro caldo.

E la loro felicità, e libertà.

Per qualche attimo resti immobile, osservando i lupi allontanarsi sempre di più, divenendo macchie luminose davanti a te.

 

Poi senti i loro cuori.

I loro cuori battere al ritmo del tuo.

Come una cosa sola.

Come il rombo di una cascata, potenti come il tuono.

Ed iniziano ad ululare.

Ululano.

Ululano.

Ululano.

 

Una miriade di sensazioni ti investe, attraversandoti completamente.

Vuoi solamente correre.

 

Correre per raggiungerli.

Correre per sentire i tuoi passi farsi l’eco dei loro passi, ed il tuo cuore farsi l’eco dei loro.

Dei passi e dei cuori dei lupi.

E non sei mai stato così felice.

 

 

 

 

    

Ciao ciao a tutti quanti!!!

E questa è la mia ennesima one-shot sui lupi. Spero tanto vi sia piaciuta, anche perché stavolta non è esattamente nulla di speciale.

Questa volta ho tentato di rappresentare una delle immagini che preferisco di più, sia che si parli di licantropi sia che si parli di lupi tradizionali: la corsa.

Non a caso, in quasi tutte le mie fict c’è un momento in cui i personaggi, licantropi in genere, corrono.

Per me l’immagine del lupo in corsa evoca soprattutto libertà, ma anche l’idea di una creatura che non corre solamente quando e perché deve procurarsi il cibo con la caccia, ma di una creatura che corre e corre anche solo per l’esclusivo gusto di correre e di sentire la terra sotto le proprie zampe.

Questa breve storia è per tutti quelli che adorano i lupi, e per tutti quelli che si divertono ancora nel fare una bella corsa in mezzo ad un campo al tramonto, oppure sotto un cielo stellato al chiaro di luna in compagnia dei migliori amici.

Grazie a Peritas per l’idea.

L’ultima frase me l’ha suggerita Harry Potter nel film “Il prigioniero di Azkaban”.

 

Y Moon_Glade Y 

“…man and wolf forever to the end…”

P.S: grazie blackhorse…

E grazie a tuuuuuuuuuutti quelli che hanno letto  J

 

  
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