Ultimo anno alla UA e troviamo il nostro Kaminari che capisce che il rapporto di amicizia con Jiro non è solo semplice amicizia, ma qualcosa di più. Prima di cominciare volevo fare una premessa, dato che questa è la mia prima fanfiction, non esitate a commentare, recensire e soprattutto criticare questo mio primo lavoro. I vostri consigli e le critiche sono importanti e lo apprezzo davvero. Cominciamo!

Kaminari si addormentava sempre tardi, parlando con Kirishima per ore e ore del più e del meno nella sala comune, e la storia finiva sempre quando uno dei due era talmente stanco da non ruscire a parlare e si andava a letto. Anche il rosso non era un tipo mattiniero, e spesso si trovavano a correre assieme per i corridoi nella speranza di arrivare in tempo senza essere rimproverati da Iida o puniti dal maestro Aizawa, che forse era anche peggio. Tuttavia, quella mattina qualcosa non andava. Non aveva dormito molto e si era alzato relativamente presto, per uno come lui. Fece una rapida colazione e andò in bagno per lavarsi i denti, davanti allo specchio che rifletteva la sua faccia, una perfetta combinazione di "appena sveglio" e di quando si è appena frizzato il cervello dopo una delle sue potenti scariche. Jiro avrebbe riso per un'ora a vederlo così. Già, Jiro....

Il motivo dell'insonnia del ragazzo infatti prendeva in caso lei, la ragazza dai lobi allungati, o meglio, alla conversazione di quella notte avuta con Kirishima.
Tutto era cominciato con: 

Ki- Ehi, ci sei? Sembri mezzo addormentato
Ka- Si si tranquillo, non schiatto a quest'ora
Ki- LoL. Comunque hai sentito cosa ha fatto Mineta ieri in mensa, quando tu eri stato messo in punizione a mangiare da solo per essere arrivato in ritardo?
Ka- Devi proprio specificare? comunque illuminami, cosa ha fatto il pirla?
Ki- Ci ha provato con una del secondo anno, si è avvicinato e le ha detto -Ehi bella se vuoi posso offrirti delle carote se capisci che intendo ;)- inutile dire che quella ragazza gliene ha date cosi tante da farlo sembrare un mucchio di uva passa.
Ka- Ah ecco perchè era conciato cosi male alle lezioni pomeridiane... Ma è tipico di Mineta provarci con qualunque ragazza esistente. Tu piuttosto, non mi dire che non ne trovi nessuna! è pieno di fighe nel secondo anno.
Ki- Ecco un'altra cosa che volevo dirti! Sai quella bassina della sezione di supporto del secondo anno? Mi ha chiesto di uscire!
Ka- Bastardo, non mi hai detto nulla. E quando sarebbe successo?
Ki- Sempre ieri a mensa, poco prima della fine dell'intervallo mentre stavo gia andando in classe.
Ka- Possibile che quando non ci sono accade il finimondo? Beato te...
Ki- Ehi, tu esci sempre con Jiro, siete in buoni rapporti e mi stai dicendo che non c'è nulla fra voi?
Ka- Cosa ci dovrebbe essere?!? siamo solo amici e basta.
Ki- Ehi, non c'è bisogno di essere arrabbiati
Ka- Scusa, ora vado a dormire. Ci si vede!
Ki- Ma che... Vabbe, buonanotte.

In realtà aveva solo trovato una scusa per poter congedarsi e finire quella scomoda conversazione. Ci pensò su. Jiro era solo un'amica? Mh. Non era neanche male, dal primo hanno era diventata molto più carina, o per il suo linguaggio, molto più figa. Aveva i capelli leggermente più lunghi, e le sue forme erano migliorate parecchio. Andò a letto con il tormento che lo prendeva a calci nel sonno facendolo pensare a lei. 

Aveva passato gli ultimi 10 minuti a pensare davanti allo specchio, con lo spazzolino ancora in mano, e fu il rumore della sveglia a riportarlo al mondo reale. Doveva darsi una mossa se non voleva correre una maratona per arrivare in orario anche quel giorno. Si preparò e indosso la divisa dell'UA, cercando di pensare a altro. Poi però il telefono squilla . Un messaggio, un messaggio di Jiro.

-Ehi ebete, sei sveglio? Ti va di fare la strada assieme?
-Un attimo e scendo, e non mi chiamare ebete ò.ò
-Lo sei (-.-) dai, muoviti.

Sempre la solita Jiro. Quella con cui in questi tre anni ha passato molto tempo, e da cui è nata una forte amicizia, perchè si, è solo amicizia, pensa. Si sorprende quando nota di stare sorridendo per aver appena parlato con lei. "è solo un'amica!" continua a spararsi in testa. Esce dal dormitorio, e nota un assonnato Bakugo che sta andando verso le scale; lo saluta, beccandosi il solito e "amichevole" -muori-. Non è mai cambiato di una virgola. Scende dal dormitorio e si incontra con Jiro. Si incamminano verso la UA, la solita strada che percorrono da sempre.

-Ebete, che hai?-
-Mh? Nulla-
-Non è tuo solito stare zitto senza dire qualche cazzata ogni due per tre-
-Sto bene-
-E un'altra cosa, come mai oggi eri stranamente in orario?-
-Non posso?-
-Dimmi che hai-
-NullAHIA!-
Lei aveva piantato il suo lobo-jack nel fianco del ragazzo. 
-Che. Hai.-
Lui era davvero stanco di mentire a se stesso per la paura di perdere un'amica, glielo avrebbe detto, li e ora, non importa delle conseguenze.
-E va bene Jiro-
-Parla-
Lui era nell'ansia più totale, ma parlò:
-Siamo amici da molto tempo, e abbiamo un legame davvero unico tra noi due-
-Che.. che vuoi dire?-
-Per me sei speciale e ti reputo molto più che un'amica; io ti amo, Kyoka.-
Ecco, lo aveva fatto.
La ragazza sbiancò, fissando a terra per alcuni secondi che a lui sembravano un eternità.

-Sei un ebete... E ti amo anche io-
Lui era parecchio sorpreso dal vederla arrossire. Era davvero bella.
Il suo corpo si mosse da solo, abbracciandola; i due poi congiunsero le loro labbra in un bacio. Aveva già capito che quella mattina non sarebbero andati alle lezioni.

Ka -Starbucks?-
Ji -Offri te-
Ka -Mh, ok-

Kaminari si sentiva sollevato da ciò, dopotutto, non era solo semplice amicizia, eh?

Fine.

Noticelle: Allooora, spero sia stato di vostro gradimento, vi ricordo di commentare e di dirmi soprattutto cosa devo migliorare;
la prossima probabilmente sara sempre una fanfic di BNHA, perchè lo adoro, ma non sono sicuro.
Ci si vede!- mazzettino