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Autore: Jack Joker    04/09/2017    0 recensioni
Nella terra divisa tra uomini e bestie, scopriremo la storia di due ragazzi. Ma il loro incontro è stato un caso o era destino?
Un futuro incerto e un passato tormentato daranno loro l' opportunità di conoscersi meglio e tante prove ed innumerevoli rischi saranno un mix fantastico per un amore millenario.
E poi... tante altre cose da scoprire.
Piacere di conoscervi io sono Jack e questa è la mia prima storia, spero vi piaccia
E vi auguro buona lettura
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap 4     La sorella di Jack


Lui era… Jack White futuro re di Tera. Ancora non ci credevo. Era passata una notte da quando mi aveva detto tutto. Poi era sparito nel nulla, di lui era rimasto solo un biglietto.
‘’ Il tempo passato con te è stato il più bello della mia vita e niente potrà mai eguagliarlo, Jack’’.
 All’inizio non sapevo cosa fare, perchè ero sorpresa... ma poi la rabbia aveva iniziato a prendere il sopravvento.
Mi aveva mentito! Era scappato lasciandomi solo un biglietto! Mi sentivo tradita e avevo una gran voglia di affettarlo con Spago, la mia fedele spada.
Passai giorni a seguire le sue tracce e alla fine mi ritrovai a sgattaiolare per i corridoi del Palazzo Imperiale, il castello dove viveva Jack. Seguivo delle domestiche per infiltrarmi dai corridoi di servizio quando sentii che parlavano di una cerimonia di incoronazione. Jack stava per essere incoronato? Era per questo che se n'era andato? Prosegui ancora più convinta, lui era mio! Non l'avrei lasciato a marcire su un trono nemmeno per il bene del popolo. Ero egoista? Si, fin dalla nascita.
Entrai nella stanza più grande pensando fosse quella di Jack ma mi resi conto del mio errore, quando vidi davanti a me la copia identica di lui solo…che era una donna. La prima cosa che pensai, anche se folle, era che si fosse travestito.
‘’ Chi sei tu ?’’,mi chiese. Io ancora confusa dalla somiglianza con Jack gli risposi senza pensare. La voce di questa donna era delicata come un filo di vento.
‘’ Mi chiamo Velian.’’ Lei mi squadrò e sicuramente pensava che fossi una pazza, ero vestita come una ladra e dopo essere entrata nelle sue stanze mi presentavo come se niente fosse?! Si, credo proprio di averlo fatto. Lei era splendida: i capelli biondi come l'oro e occhi azzurri che trasmettevano una sicurezza regale. Era come osservare la principessa perfetta.
Venne verso di me, con il lungo vestito che strusciava per terra ma non faceva rumore. Era tutto irreale, e senza accorgermene ero rimasta a guardarla mentre si avvicinava e mi poggiava una mano sulla guancia. La guardai negli occhi e seppi chi era. Roselia, figlia del re e di una ninfa, la sua bellezza era tale che si diceva sapesse incantare un uomo con un solo sguardo.
Mi rispecchiai nei suoi occhi e vidi l’impossibile perché questi cambiarono colore e diventarono rossi mentre i capelli si tinsero di bianco. Dalla sua bocca uscì una voce spettrale che disse parole terribili, quanto veritiere. ‘’Il tempo è scaduto mantre Destino ed Amore ancora si rincorrono. Manca una freccia nel suo cuore e le parole di lei nella tua mano ma alla fine gli occhi degli dei li rivedranno perché gli Amanti non sono mai morti e un giorno torneranno ’’
Queste furono le ultime parole che sentii prima di cadere in un mondo di tenebre.
 
                                                               …
Molte ore dopo...
Stavo dormendo nel letto di una strana ragazza che assomigliava a Jack, di ciò che era successo non ricordavo nulla.
Iniziammo a parlare e trovai in lei molti comportamenti simili a quelli di Jack, il che rese la conversazione più scorrevole e tranquilla. Incredibile ma vero, iniziai a fidarmi. Gli raccontai di Jack, dei giorni passati insieme nei boschi e della sua dichiarazione improvvisa, ' me ne vado', scritto con parole gentili su un biglietto. Lei si arrabbiò quanto me quando glielo dissi e mi raccontò perché Jack era scappato dal palazzo.
‘’ Dopo la morte di mio padre, abbiamo scoperto un testamento dove il re: riconosceva Jack come figlio e gli dava diritto di rivendicare il trono per se stesso. In origine alla morte di mio padre il potere doveva andare nelle mani di mio zio, Eigol.''
Lei mi guardò con sguardo serio, la morte del padre risaliva a una settimana prima ma questo non sembrava turbarla.
'' Immagino che il vecchio zietto non abbia gradito.'', le dissi.
'' No, infatti. Dopo che Jack ha scavalcato mio zio grazie al testamento, questo ha iniziato a pagare sicari perché lo uccidessero.Ha tentato innumerevoli volte, tanto che mio fratello è dovuto scappare.’’ Riuscivo a leggere la tristezza che provava per quella separazione forzata, ma dovevo sapere di più su Jack e non resistetti a fargli un’ altra domanda.
‘’ Quindi perché jack è tornato se rischia la testa?’’ Quel ragazzo certe volte era proprio un cretino.
‘’ Dopo che se n' è andato ho preso il suo posto e ho amministrato il trono, ma ci sono cose in quanto ‘’sostituto’’ che non posso fare, Eigol e i nobili mi stanno col fiato sul collo e mi costringono a raddoppiare le tasse, se Jack non risolve la situazione in fretta, sarà il popolo a fargli saltare la testa... cosi gli ho mandato un massaggio con un falco.’’
Quindi era per questo che Jack mi aveva abbandonato? Aiutare la sorella non era una scusa per il suo silenzio, comunque. C'erano troppe cose che avrebbe dovuto dirmi.
‘’ Che idiota se mi avesse detto tutto quanto lo avrei aiutato!’’ mi lasciai sfuggire quel’affermazione che non sembrò piacere molto a Rose.
‘’ Visto il modo in cui l’hai guardato quando ti ha detto chi era, non mi stupisce che non abbia rivelato altro.’’ mi disse con fare d'accusa. Quella sua affermazione era vera ma mi infastidì al punto che replicai di getto e solo per pentirmene poco dopo.
‘’ Che ne sai del modo in cui l’ho guardato?’’
Iniziò cosi la peggiore conversazione della mia vita. 
‘’ Ehm… me lo ha detto lui…’’Non solo le parole ma anche la sua voce era insicura, immaginai che qualsiasi cosa stesse nascondendo era perché Jack le aveva detto di non dirlo. Quindi io volevo saperlo a tutti i costi ed insistetti.
‘’ E cos’altro ti ha detto Jack?’’
Forse avrei dovuto farmi gli affari miei.
‘’ Non mi ha detto molto, soprattutto su di te, ogni volta che ti nomino si innervosisce.’’
Era strano, non avevo mai visto Jack innervosirsi senza un motivo valido. C'era qualcosa sotto.
‘’ Perché dovrebbe comportarsi cosi ?’’,  pensai ad alta voce.
Rose mi guardò con aria scioccata, come se la risposta fosse cosi ovvia che ce l'avevo scritto in faccia. Io sentii arrivare i guai da kilometri di distanza e balzai dal letto come se stessi schivando una lama. In verità non erano le armi a minacciarmi ma semplici parole che mi raggiunsero lo stesso. Avrei dovuto farmi gli affari miei ma il danno ormai era fatto.
‘’ Semplice, perché lui ti ama.’’ mi rispose lei con naturalezza. Io nel mentre mi ricordai che era una principessa e quindi non era una buona idea strozzarla lì dove stava.
‘’Jack innamorato di me?! E sottolineo, di me! E' semplicemente assurdo!’’ la mia replica fu laconica e precisa ma Rose continuava a guardarmi con quello sguardo che non mostrava dubbi. Sicurezza da principessa? O da sorella? Il semplice fatto che lo pensasse era già di per se assurdo ma che me lo dicesse in faccia, mi faceva intendere che era pazza.
‘’ Ci scommetti che ho ragione?’’,mi rispose lei con un sorriso divertito sulle labbra. La guardai con il mio sguardo più truce ma niente da fare. Non riusci a torglierle quell’espressione di sicurezza dal volto. Bene principessa, mi trovai a persare, vediamo quanto sei sicura di quello che dici.
'' Dimostrarmi che quello che dici è vero.''
Lei si alzò con la grazia di una farfalla, era semplicemente perfetta, forse il suo unico difetto era questa la sua evidente pazzia.
'' Fai tutto quello che ti dico solo per una sera e domani all'alba saprai che ho ragione.'', me lo disse con il volto a tre millimetri dalla mio.
Era nella mia indole accettare qualsiasi sfida ma ero anche una ladra e nessuno poteva usarmi a proprio piacimento come intendeva fare lei. Per quanto ne sapevo voleva solo divertirsi con me. Proposi l'impossibile per chiunque...
'' Sono al tuo completo servizio per una sera, ma in cambio voglio un castello.''
Lei mi guardò, pensai stesse cedendo per rifiutare la mia proposta assurda. Poi la vidi farmi un cenno di assenso e porgermi la mano. Era seria, mi avrebbe dato un castello per una sera. Il dubbio si insinuò nella mia mente.
'' Vuoi che uccida qualcuno?'' le chiesi in un sussurro.
'' No, te l'ho detto, voglio che tu ti affidi a me per svelare i veri sentimenti di mio fratello.''
E' pazza,pensai mentre le stringevo la mano, non avevo più dubbi. Mi voltai ad osservare fuori dalla finestra, pensando a come sarebbe diventata la mia vita da proprietaria di un castello. Il vetro mi riportò la fedele immagine di lei che mi osservava, mi sembrò di vederla con gli occhi rossi ma non ci feci troppo caso. Dopotutto poteva essere un altro gioco della mia mente in una giornata cosi assurda, no?
  
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