DOPO
LA SOFFERENZA…
Era gennaio.
James Potter, dopo aver passato
altri quattro mesi a chiedere a Lily Evans di uscire con lui, si era
semplicemente rassegnato all’idea che la bella rossa non sarebbe mai stata sua,
anche se con un immenso dolore.
Lily Evans era sconvolta perché,
dall’inizio del nuovo anno, James Potter non le aveva ancora
chiesto di uscire con lui. Era un evento davvero unico. Di solito, dopo la fine
delle vacanze di Natale, lui non tardava mai più di due o tre giorni ad
invitarla ad Hogsmeade. Ormai c’era abituata, erano
sette anni che quell’ odioso ragazzo non la smetteva
di tormentarla. Avrebbe dovuto fare i salti di gioia ma, chissà perché, la
consapevolezza che James Potter aveva rinunciato a conquistarla non la rendeva particolarmente felice, anzi.
Passò un’altra settimana.
Entrando in Sala Grande per la colazione,
Lily Evans guardò nella direzione dei Malandrini, già seduti, che
chiacchieravano allegramente. Ormai, per lei era diventata un’abitudine
lanciargli un’occhiata, senza essere vista, naturalmente. Era quasi del tutto convinta che Potter si sarebbe alzato da un
momento all’altro per chiederle di uscire, ma si sbagliava.
Lui, come ogni mattina del nuovo anno, si
alzò insieme a Sirius senza degnarla di uno sguardo, recandosi subito dopo
verso il portone della Sala Grande.
Lily, perplessa, finì di mangiare in
silenzio, partecipando svogliatamente ai discorsi di Mary, Alice e Summer.
-Avete visto? Anche
oggi, niente inviti per Lily!- disse Alice all’improvviso, guardando la nera
chioma spettinata di James sparire oltre il portone.
-Già, è da un po’ che James non la guarda
più, ci avete fatto caso?- rispose Summer, confusa.
Summer era una ragazza a cui non piaceva
non avere una risposta alle sue domande, anche se non la riguardavano.
-Bé, comunque non
sono affari nostri… Lily, che hai? Non era il tuo sogno essere ignorata da
Potter? Non sei contenta?- chiese Alice,perplessa per
il comportamento dell’amica.
Sentendosi chiamata in causa, Lily alzò lo
sguardo dalla sua tazza di caffè. Vide che le sue amiche la guardavano, non
capendo il suo strano stato d’animo. Erano sette anni che continuava a ripetere
che il suo più grande sogno era che Potter si
schiantasse con la sua scopa sulla Torre di Astronomia, per poi perdere la
memoria, dimenticandosi solo ed esclusivamente di lei. Adesso che Potter
l’aveva “dimenticata”, senza schianto, ovviamente, non si sentiva euforica come
avrebbe dovuto.
-Cosa? Ah, si, si… Sono contenta, è solo
che ho un gran mal di testa… Forse perché mi sono addormentata sentendo la
“musica”…- mentì, lanciando un’occhiata di finto
rimprovero a Mary.
Quest’ultima, infatti, aveva
passato tutta la sera a cantare a squarciagola, essendo particolarmente
contenta perché il ragazzo dei suoi sogni, Kevin Parriel, le aveva chiesto
di uscire.
Mary fece un sorrisetto di scuse,
chiedendo silenziosamente perdono a Lily per la sua eccessiva euforia.
-Ci dispiace che per colpa di questa
pazza- occhiata allusiva a Mary- tu adesso non possa
goderti il tuo sogno!- disse Alice, ironicamente, anche se lei, insieme a
Summer, era sempre stata piuttosto scettica a credere che a Lily non piacesse
James.
-Allora che fai? Salti pozioni e vai a
prenderti qualcosa da Madama Chips?- chiese Mary.
-Naturale che ci va! Altrimenti ce la
porto io di peso! Ma Lily, sei sicura che sia solo il
mal di testa? C’è qualcosa che devi dirci? Tanto sai
che a noi puoi confidare qualsiasi cosa, vero?- disse Summer, guardando Lily,
seria.
- Lo so, Sum, ma ti assicuro che è solo
mal di testa! Non credo che passerò in Infermeria, non è così grave… Comunque salto pozioni, tanto Lumacorno mi adora, mi
perdonerà un’assenza…- rispose Lily, mentendo ancora una volta.
Alice e Summer si scambiarono uno strano
sguardo, che Lily, però, non intercettò.
Dopodiché, Lily si alzò e, salutandole con
la mano, si diresse verso la Torre di Grifondoro, nella sua Sala Comune.
Che diamine mi prende? Pensò
Lily Non riesco
a capire cosa mi sta succedendo, ma sono sicura che c’entra Potter! Ho notato
che in questi giorni non è più allegro e spensierato come un tempo...Ma che me
ne frega?! Dopotutto, lui è James Potter, il ragazzo borioso, pieno di sé,
egocentrico, egoista che mi tormenta dal primo anno ad
Hogwarts! Aaaah, andiamo Lily! Non puoi continuare a mentire anche a te stessa!
Avanti, ammettilo: ti piace James Potter!!!
Dopo averlo ammesso a sé stessa, Lily si
sentì meglio, ma quella sensazione di benessere se ne andò
molto presto.
Però, lui vuole conquistarmi
solo perché mi considera come un traguardo per essere il Play-Boy per
eccellenza! Mi scaricherebbe dopo due giorni…
Con questi pensieri, Lily accelerò il
passo, mentre i suoi bellissimi occhi verdi venivano
offuscati e una lacrima dispettosa le rigava il viso.
-Ramoso! Ramoso, aspetta! Che motivo abbiamo, questa volta, per saltare pozioni?- chiese Sirius,
correndo dietro a James che camminava velocemente.
-Andiamo, Felpato! Non vorrai dirmi che ti
dispiace! Abbiamo bisogno di una scusa? Ci inventeremo
qualcosa! Adesso non ho proprio voglia di andare a lezione…- rispose
James.
Camminarono in silenzio per un po’, il che
era molto strano per loro due, finché Sirius ruppe il silenzio.
-Perché lo stai
facendo, James?- chiese.
James, non capendo a cosa si stesse
riferendo Sirius, rispose:
-Te l’ho detto! Non ho insistito con
Remus perché so che ci tiene a
recuperare quel voto che ha preso la settimana scorsa, e Peter…-
-Non mi riferisco a Remus, James!- lo
interruppe l’amico -Vorrei solo sapere perché, dalla fine delle vacanze, eviti la Evans!-
James, a quel punto, fece un sorrisetto
triste, appena accennato, ma che lasciava trasparire molta sofferenza.
-Ho capito che non mi concederà mai un
appuntamento… Ho fallito, Sirius… Ho fallito perché la donna che amo mi
considera uno degli esseri più spregevoli che popolano il Mondo Magico. Ho sbagliato tutto con lei…- disse James, triste.
-Cooosa???James,
tu sei pazzo! Sono sette anni che le corri dietro, e adesso? Vuoi mollare
tutto, così? Tu sei innamorato, James! L’amore non si dimentica
tanto facilmente!- ribatté Sirius, sconvolto.
-Si, Sirius, sono innamorato, ma tu non
sai il dolore che nascondo sotto quel ghigno
strafottente ad ogni suo rifiuto ad uscire con me…Non ne sopporterei un
altro…Dopo la morte di papà ho capito che non accetterei altra
sofferenza…Quindi è meglio per me lasciar perdere e farle vivere la sua vita
senza scocciature. Sarà difficile dimenticarla, è vero, ma devo
provarci… Anzi devo riuscirci.- disse James.
Sirius capì che James stava soffrendo
molto, sia per la morte del padre avvenuta da poche settimane, sia per il suo
amore non corrisposto. Gli diede una leggera pacca sulla spalla per fargli
capire che lui ci sarebbe stato, sempre e comunque,
alla quale James rispose con un sorrisetto un po’ tirato.
Continuarono a camminare, diretti nel
parco per farsi qualche giro sulla scopa.
Summer era rimasta sconvolta da ciò che
aveva sentito. Era stata una buona idea seguirli.
Aveva ottenuto le risposte che tanto cercava.
Lily era seduta sulla poltrona più vicina
al fuoco nella sua Sala Comune a guardare le fiamme, con un libro aperto sulle
gambe e con gli occhi ancora gonfi e arrossati dalle lacrime che avevano smesso
di scorrere da poco. Aveva deciso che non ne avrebbe
parlato con nessuno, nemmeno con Summer, che era la sua migliore amica.
Avrebbe continuato a fingere di odiare
Potter e di essere contenta del fatto che non gli
interessava più.
Quando sentì qualcuno entrare nella Sala Comune si spaventò, perché quello era orario di lezioni.
Quando il suo sguardo si
incrociò con due particolari occhi celesti, la paura lasciò posto alla
confusione e, subito dopo, alla vergogna di essere stata trovata con gli occhi
arrossati dal pianto da Summer.
Non appena vide che Lily aveva pianto,
Summer si precipitò al suo fianco.
-Che hai fatto, Lily? Ti è
successo qualcosa?- chiese Summer, seriamente preoccupata perché aveva visto
Lily piangere si e no quattro volte da quando la
conosceva.
-Niente, Sum… Non preoccuparti… Che ci fai
qui? Non dovresti essere a lezione?- rispose Lily,
evitando il suo sguardo, facendo finta di leggere.
-Rispondimi! Per Merlino, Lily, tu piangi e mi dici di non preoccuparmi! Io mi preoccupo,
invece! Che ti è successo?- le chiese Summer, cercando
di guardarla in volto.
Lily, allora, guardò Summer dritta negli
occhi e le lacrime ricominciarono a scendere.
Summer l’abbracciò di getto e,
carezzandole la testa, le ripeteva che sarebbe andato tutto bene, qualsiasi
fosse il suo problema.
Lily si calmò qualche minuto dopo e riemerse
dalle braccia di Summer.
-Ecco, vedi, è che… Io… Insomma, non è
facile da dire, da dove comincio?-
-Che ne dici di iniziare dal
principio?- chiese Summer, cercando di tirarla su di morale.
-Si, ecco… Allora, è da quando Potter mi
evita che ho cominciato a capire qualcosa… Insomma, non ero felice come avrei
dovuto! Mi sono accorta che lo cercavo con lo sguardo in Sala Grande ed ero
sicura che si sarebbe alzato per chiedermi un appuntamento in modo
imbarazzante, come sempre… Ma ho capito che mi piace proprio adesso, nel
momento in cui io non gli interesso più!- disse,
amareggiata.
-Come fai a dirlo? Come fai a dire che non
gli interessi più?- chiese Summer con un sorriso furbo sulle labbra.
-Ma dai, è evidente! Mi sta
evitando e non mi guarda nemmeno!- rispose Lily, in
po’ seccata.
-E se ti dicessi che io so
qualcosa che tu non sai?- disse allora Summer, iniziando a raccontare ciò che
aveva “involontariamente” sentito.
-Ramoso, scendiamo! Tra poco abbiamo
Trasfigurazione! O vuoi saltare anche quella?- chiese
Sirius, con un ghigno malandrino.
Stavano ancora volando mentre si passavano
una pluffa trovata negli spogliatoi.
-Se proprio ci tieni, Felpato,
andiamo!- rispose James, raggiungendo Sirius a terra. Quest’ultimo aveva gli
occhi sgranati mentre guardava verso l’entrata della scuola. Facendogli passare
ironicamente una mano davanti agli occhi, James gli
chiese cose stesse fissando, non ottenendo alcuna risposta. Allora, anch’egli
si voltò. Vide due ragazze che camminavano, apparentemente senza fretta, nella
loro direzione.
-Ma cosa…? Sirius, i miei
occhiali non funzionano più, oppure quella è davvero la EVANS
con la McFires?- chiese James con gli occhi spalancati quanto Sirius.
-Sì, Ramoso, è lei… Dubito che lascerebbe
le lezioni di sua spontanea volontà, quindi… Credo che…- iniziò Sirius.
-Credi che…?- lo incitò
James.
-Bè, James, sapendo che è Caposcuola e
sapendo com’è fatta… Insomma, andando per esclusione, credo che voglia metterci
in punizione! Dopotutto, è orario di lezione!- concluse il Malandrino.
-Per Merlino, è
vero! Che facciamo, Felpato?- chiese James.
-Sarà meglio non fare assolutamente
niente… Al massimo ci dice che dobbiamo aiutare Gazza
a pulire la scuola per due settimane, ma c’è di peggio…- rispose l’altro, con
un sospiro.
James annuì, con uno sguardo rassegnato.
Arrivate vicino a loro, le ragazze li salutarono più calorosamente di quanto si aspettavano.
-Ehi, Sirius, James! Che
ci fate qui? Fate due passaggi con la pluffa?- chiese Summer.
Sirius e James si fissarono, sconvolti. Che volevano, se non metterli in punizione?
-Ehm, si, ci allenavamo, sai, tra tre giorni c’è la partita contro i Corvonero…- disse
James, perché Sirius era ancora troppo scioccato per parlare.
-Davvero? Bene! Ehi, Sirius, facciamo due
tiri? Intanto proviamo anche il nuovo schema! Siamo cacciatori tutti e due, infondo, no?- disse Summer, prendendo Sirius
per il braccio e trascinandolo fino alle scope.
James, intanto, guardava Lily che era
stranamente rossa.
-Ehm, Jam…Potter non ti metto in punizione
solo perché ho saltato la lezione anch’io, quindi…- spezzò il silenzio Lily,
distogliendo il suo sguardo dagli occhi nocciola di James.
James ci rimase di sasso. Non solo non
l’aveva messo in punizione, ma l’aveva anche quasi chiamato James!
-Ehm, si, grazie, Evans…- rispose,
ricordando che doveva essere freddo nei suoi confronti
per il bene suo e di Lily.
-Come mai avete saltato la lezione?-
chiese stranamente Lily.
-Nessun motivo in particolare…Voi,
invece?- chiese, maledicendosi subito dopo per aver eliminato il tono freddo.
-Summer non aveva studiato ed io… Bè, io
le ho fatto compagnia…-rispose Lily, lanciando un’occhiata
ansiosa a Summer che volava con Sirius.
La Evans che non va a lezione
solo per fare compagnia ad un’amica? Pensò
James Qui
c’è qualcosa sotto…
-Sicura Evans? Non mi sembra il tipo di
cosa che tu faresti…- disse, allora.
La faccia di Lily assunse un colore
talmente rosso da fare invidia ai suoi capelli.
-Ehm… Senti, finiamola… Io sono venuta qui perché dovevo dirti una cosa, ed ora te la dico!- disse
Lily, quasi arrabbiata con sé stessa.
James rimase in silenzio, ascoltando,
curioso.
-Da quando mi eviti ho capito che ho
sbagliato a rifiutare i tuoi inviti ad uscire e, se fossi stata meno ceca,
avrei capito prima che tu mi piaci, James, e anche
tanto, ma non credo che io ti interessi ancora, perché…-
James non l’ascoltava più. Il suo cervello
era andato in black-out dopo aver sentito la frase “tu mi piaci, James, e anche tanto…”
Non credeva fosse possibile una cosa del
genere, e invece… Adesso era la Evans che si
dichiarava a lui!
Intanto Lily era andata avanti con il suo
discorso che non finiva più.
James, al massimo dell’euforia, la prese
dalla vita e la baciò, all’improvviso.
Lily rimase sconvolta. Era lì per
proporgli di diventare amici e invece…!
-Lily Evans, vuoi diventare la mia
ragazza?- chiese James, con gli occhi scintillanti per la felicità.
Lily, ancora tra le sue braccia, non poté
far altro che annuire debolmente, anche se dentro di sé si sentiva felice
quanto James.
James la ribaciò, sussurrandole che erano
sette anni che aspettava quel momento, mentre Lily rideva.
-Ti va di saltare Trasfigurazione?
Dopotutto, dobbiamo conoscerci meglio!- sussurrò
James.
In un secondo, la faccia di Lily assunse
un cipiglio degno della McGranitt.
-Potter, non intendo
saltare una lezione a causa tua!- disse, fintamente arrabbiata.
James rise e le chiese:
-Non l’hai, forse, già fatto?-
Lily arrossì ma rispose:
-Sì, infatti è
stato uno sbaglio! Non puoi abusare di me, James... Andremo a Trasfigurazione,
avremo tempo per conoscerci meglio…-
-Ci sediamo vicini?-
propose James. Lily rispose con un sorriso raggiante e
subito dopo commentò:
-Te l’immagini la
faccia della McGranitt quando ci vede?-
Scoppiarono in una sonora risata e, con le
mani intrecciate, si avviarono verso la scuola, dimenticandosi dei loro amici.
Intanto, dall’alto, Sirius e Summer
guardavano i due innamorati pieni di gioia.
-Che ne dici, Sir? Noi, la
saltiamo Trasfigurazione?- chiese Summer con un ghigno.
-Non so, Sum… Decideremo
più tardi…- rispose il Malandrino.
Risero di gusto e ricominciarono a
giocare.
Finitaaa!!!! Vi prego, ditemi che non fa
totalmente schifo! Mi piacerebbe mooooolto se recensiste,
anche perché è la mia prima fic!!!!! Non siate troppo crudeli, ma si accettano giudizi anche negativi!
ValyBrick