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Autore: ValyBrick    17/06/2009    5 recensioni
Dopo le vacanze di Natale del 1977, qualcosa cambia fra James e Lily... è la mia prima storia, per favore leggete e recensite!
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DOPO LA SOFFERENZA…

DOPO LA SOFFERENZA…

Era gennaio.

James Potter,  dopo aver passato altri quattro mesi a chiedere a Lily Evans di uscire con lui, si era semplicemente rassegnato all’idea che la bella rossa non sarebbe mai stata sua, anche se con un immenso dolore.

Lily Evans era sconvolta perché, dall’inizio del nuovo anno, James Potter non le aveva ancora chiesto di uscire con lui. Era un evento davvero unico. Di solito, dopo la fine delle vacanze di Natale, lui non tardava mai più di due o tre giorni ad invitarla ad Hogsmeade. Ormai c’era abituata, erano sette anni che quell’ odioso ragazzo non la smetteva di tormentarla. Avrebbe dovuto fare i salti di gioia ma, chissà perché, la consapevolezza che James Potter aveva rinunciato a conquistarla non la rendeva particolarmente felice, anzi.

Passò un’altra settimana.

Entrando in Sala Grande per la colazione, Lily Evans guardò nella direzione dei Malandrini, già seduti, che chiacchieravano allegramente. Ormai, per lei era diventata un’abitudine lanciargli un’occhiata, senza essere vista, naturalmente. Era quasi del tutto convinta che Potter si sarebbe alzato da un momento all’altro per chiederle di uscire, ma si sbagliava.

Lui, come ogni mattina del nuovo anno, si alzò insieme a Sirius senza degnarla di uno sguardo, recandosi subito dopo verso il portone della Sala Grande.

Lily, perplessa, finì di mangiare in silenzio, partecipando svogliatamente ai discorsi di Mary, Alice e Summer.

-Avete visto? Anche oggi, niente inviti per Lily!- disse Alice all’improvviso, guardando la nera chioma spettinata di James sparire oltre il portone.

-Già, è da un po’ che James non la guarda più, ci avete fatto caso?- rispose Summer, confusa.

Summer era una ragazza a cui non piaceva non avere una risposta alle sue domande, anche se non la riguardavano.

-Bé, comunque non sono affari nostri… Lily, che hai? Non era il tuo sogno essere ignorata da Potter? Non sei contenta?- chiese Alice,perplessa per il comportamento dell’amica.

Sentendosi chiamata in causa, Lily alzò lo sguardo dalla sua tazza di caffè. Vide che le sue amiche la guardavano, non capendo il suo strano stato d’animo. Erano sette anni che continuava a ripetere che il suo più grande sogno era che Potter si schiantasse con la sua scopa sulla Torre di Astronomia, per poi perdere la memoria, dimenticandosi solo ed esclusivamente di lei. Adesso che Potter l’aveva “dimenticata”, senza schianto, ovviamente, non si sentiva euforica come avrebbe dovuto.

-Cosa? Ah, si, si… Sono contenta, è solo che ho un gran mal di testa… Forse perché mi sono addormentata sentendo la “musica”…- mentì, lanciando un’occhiata di finto rimprovero a Mary.

Quest’ultima, infatti, aveva passato tutta la sera a cantare a squarciagola, essendo particolarmente contenta perché il ragazzo dei suoi sogni, Kevin Parriel, le aveva chiesto di uscire.

Mary fece un sorrisetto di scuse, chiedendo silenziosamente perdono a Lily per la sua eccessiva euforia.

-Ci dispiace che per colpa di questa pazza- occhiata allusiva a Mary- tu adesso non possa goderti il tuo sogno!- disse Alice, ironicamente, anche se lei, insieme a Summer, era sempre stata piuttosto scettica a credere che a Lily non piacesse James.

-Allora che fai? Salti pozioni e vai a prenderti qualcosa da Madama Chips?- chiese Mary.

-Naturale che ci va! Altrimenti ce la porto io di peso! Ma Lily, sei sicura che sia solo il mal di testa? C’è qualcosa che devi dirci? Tanto sai che a noi puoi confidare qualsiasi cosa, vero?- disse Summer, guardando Lily, seria.

- Lo so, Sum, ma ti assicuro che è solo mal di testa! Non credo che passerò in Infermeria, non è così grave… Comunque salto pozioni, tanto Lumacorno mi adora, mi perdonerà un’assenza…- rispose Lily, mentendo ancora una volta.

Alice e Summer si scambiarono uno strano sguardo, che Lily, però, non intercettò.

Dopodiché, Lily si alzò e, salutandole con la mano, si diresse verso la Torre di Grifondoro, nella sua Sala Comune.

Che diamine mi prende? Pensò Lily Non riesco a capire cosa mi sta succedendo, ma sono sicura che c’entra Potter! Ho notato che in questi giorni non è più allegro e spensierato come un tempo...Ma che me ne frega?! Dopotutto, lui è James Potter, il ragazzo borioso, pieno di sé, egocentrico, egoista che mi tormenta dal primo anno ad Hogwarts! Aaaah, andiamo Lily! Non puoi continuare a mentire anche a te stessa! Avanti, ammettilo: ti piace James Potter!!!

Dopo averlo ammesso a sé stessa, Lily si sentì meglio, ma quella sensazione di benessere se ne andò molto presto.

Però, lui vuole conquistarmi solo perché mi considera come un traguardo per essere il Play-Boy per eccellenza! Mi scaricherebbe dopo due giorni…

Con questi pensieri, Lily accelerò il passo, mentre i suoi bellissimi occhi verdi venivano offuscati e una lacrima dispettosa le rigava il viso.

 

 

 

-Ramoso! Ramoso, aspetta! Che motivo abbiamo, questa volta, per saltare pozioni?- chiese Sirius, correndo dietro a James che camminava velocemente.

-Andiamo, Felpato! Non vorrai dirmi che ti dispiace! Abbiamo bisogno di una scusa? Ci inventeremo qualcosa! Adesso non ho proprio voglia di andare a lezione…- rispose James.

Camminarono in silenzio per un po’, il che era molto strano per loro due, finché Sirius ruppe il silenzio.

-Perché lo stai facendo, James?- chiese.

James, non capendo a cosa si stesse riferendo Sirius, rispose:

-Te l’ho detto! Non ho insistito con Remus  perché so che ci tiene a recuperare quel voto che ha preso la settimana scorsa, e Peter…-

-Non mi riferisco a Remus, James!- lo interruppe l’amico -Vorrei solo sapere perché, dalla fine delle vacanze, eviti la Evans!-

James, a quel punto, fece un sorrisetto triste, appena accennato, ma che lasciava trasparire molta sofferenza.

-Ho capito che non mi concederà mai un appuntamento… Ho fallito, Sirius… Ho fallito perché la donna che amo mi considera uno degli esseri più spregevoli che popolano il Mondo Magico. Ho sbagliato tutto con lei…- disse James, triste.

-Cooosa???James, tu sei pazzo! Sono sette anni che le corri dietro, e adesso? Vuoi mollare tutto, così? Tu sei innamorato, James! L’amore non si dimentica tanto facilmente!- ribatté Sirius, sconvolto.

-Si, Sirius, sono innamorato, ma tu non sai il dolore che nascondo sotto quel ghigno strafottente ad ogni suo rifiuto ad uscire con me…Non ne sopporterei un altro…Dopo la morte di papà ho capito che non accetterei altra sofferenza…Quindi è meglio per me lasciar perdere e farle vivere la sua vita senza scocciature. Sarà difficile dimenticarla, è vero, ma devo provarci… Anzi devo riuscirci.- disse James.

Sirius capì che James stava soffrendo molto, sia per la morte del padre avvenuta da poche settimane, sia per il suo amore non corrisposto. Gli diede una leggera pacca sulla spalla per fargli capire che lui ci sarebbe stato, sempre e comunque, alla quale James rispose con un sorrisetto un po’ tirato.

Continuarono a camminare, diretti nel parco per farsi qualche giro sulla scopa.

 

 

 

Summer era rimasta sconvolta da ciò che aveva sentito. Era stata una buona idea seguirli. Aveva ottenuto le risposte che tanto cercava.

 

 

 

Lily era seduta sulla poltrona più vicina al fuoco nella sua Sala Comune a guardare le fiamme, con un libro aperto sulle gambe e con gli occhi ancora gonfi e arrossati dalle lacrime che avevano smesso di scorrere da poco. Aveva deciso che non ne avrebbe parlato con nessuno, nemmeno con Summer, che era la sua migliore amica.

Avrebbe continuato a fingere di odiare Potter e di essere contenta del fatto che non gli interessava più.

Quando sentì qualcuno entrare nella Sala Comune si spaventò, perché quello era orario di lezioni.

Quando il suo sguardo si incrociò con due particolari occhi celesti, la paura lasciò posto alla confusione e, subito dopo, alla vergogna di essere stata trovata con gli occhi arrossati dal pianto da Summer.

Non appena vide che Lily aveva pianto, Summer si precipitò al suo fianco.

-Che hai fatto, Lily? Ti è successo qualcosa?- chiese Summer, seriamente preoccupata perché aveva visto Lily piangere si e no quattro volte da quando la conosceva.

-Niente, Sum… Non preoccuparti… Che ci fai qui? Non dovresti essere a lezione?- rispose Lily, evitando il suo sguardo, facendo finta di leggere.

-Rispondimi! Per Merlino, Lily, tu piangi e mi dici di non preoccuparmi! Io mi preoccupo, invece! Che ti è successo?- le chiese Summer, cercando di guardarla in volto.

Lily, allora, guardò Summer dritta negli occhi e le lacrime ricominciarono a scendere.

Summer l’abbracciò di getto e, carezzandole la testa, le ripeteva che sarebbe andato tutto bene, qualsiasi fosse il suo problema.

 Lily si calmò qualche minuto dopo e riemerse dalle braccia di Summer.

-Ecco, vedi, è che… Io… Insomma, non è facile da dire, da dove comincio?-

-Che ne dici di iniziare dal principio?- chiese Summer, cercando di tirarla su di morale.

-Si, ecco… Allora, è da quando Potter mi evita che ho cominciato a capire qualcosa… Insomma, non ero felice come avrei dovuto! Mi sono accorta che lo cercavo con lo sguardo in Sala Grande ed ero sicura che si sarebbe alzato per chiedermi un appuntamento in modo imbarazzante, come sempre… Ma ho capito che mi piace proprio adesso, nel momento in cui io non gli interesso più!- disse, amareggiata.

-Come fai a dirlo? Come fai a dire che non gli interessi più?- chiese Summer con un sorriso furbo sulle labbra.

-Ma dai, è evidente! Mi sta evitando e non mi guarda nemmeno!- rispose Lily, in po’ seccata.

-E se ti dicessi che io so qualcosa che tu non sai?- disse allora Summer, iniziando a raccontare ciò che aveva “involontariamente” sentito.

 

 

 

-Ramoso, scendiamo! Tra poco abbiamo Trasfigurazione! O vuoi saltare anche quella?- chiese Sirius, con un ghigno malandrino.

Stavano ancora volando mentre si passavano una pluffa trovata negli spogliatoi.

-Se proprio ci tieni, Felpato, andiamo!- rispose James, raggiungendo Sirius a terra. Quest’ultimo aveva gli occhi sgranati mentre guardava verso l’entrata della scuola. Facendogli passare ironicamente una mano davanti agli occhi, James gli chiese cose stesse fissando, non ottenendo alcuna risposta. Allora, anch’egli si voltò. Vide due ragazze che camminavano, apparentemente senza fretta, nella loro direzione.

-Ma cosa…? Sirius, i miei occhiali non funzionano più, oppure quella è davvero la EVANS con la McFires?- chiese James con gli occhi spalancati quanto Sirius.

-Sì, Ramoso, è lei… Dubito che lascerebbe le lezioni di sua spontanea volontà, quindi… Credo che…- iniziò Sirius.

-Credi che…?- lo incitò James.

-Bè, James, sapendo che è Caposcuola e sapendo com’è fatta… Insomma, andando per esclusione, credo che voglia metterci in punizione! Dopotutto, è orario di lezione!- concluse il Malandrino.

-Per Merlino, è vero! Che facciamo, Felpato?- chiese James.

-Sarà meglio non fare assolutamente niente… Al massimo ci dice che dobbiamo aiutare Gazza a pulire la scuola per due settimane, ma c’è di peggio…- rispose l’altro, con un sospiro.

James annuì, con uno sguardo rassegnato.

Arrivate vicino a loro, le ragazze li salutarono più calorosamente di quanto si aspettavano.

-Ehi, Sirius, James! Che ci fate qui? Fate due passaggi con la pluffa?- chiese Summer.

Sirius e James si fissarono, sconvolti. Che volevano, se non metterli in punizione?

-Ehm, si, ci allenavamo, sai, tra tre giorni c’è la partita contro i Corvonero…- disse James, perché Sirius era ancora troppo scioccato per parlare.

-Davvero? Bene! Ehi, Sirius, facciamo due tiri? Intanto proviamo anche il nuovo schema! Siamo cacciatori tutti e due, infondo, no?- disse Summer, prendendo Sirius per il braccio e trascinandolo fino alle scope.

James, intanto, guardava Lily che era stranamente rossa.

-Ehm, Jam…Potter non ti metto in punizione solo perché ho saltato la lezione anch’io, quindi…- spezzò il silenzio Lily, distogliendo il suo sguardo dagli occhi nocciola di James.

James ci rimase di sasso. Non solo non l’aveva messo in punizione, ma l’aveva anche quasi chiamato James!

-Ehm, si, grazie, Evans…- rispose, ricordando che doveva essere freddo nei suoi confronti per il bene suo e di Lily.

-Come mai avete saltato la lezione?- chiese stranamente Lily.

-Nessun motivo in particolare…Voi, invece?- chiese, maledicendosi subito dopo per aver eliminato il tono freddo.

-Summer non aveva studiato ed io… Bè, io le ho fatto compagnia…-rispose Lily, lanciando un’occhiata ansiosa a Summer che volava con Sirius.

La Evans che non va a lezione solo per fare compagnia ad un’amica? Pensò James Qui c’è qualcosa sotto…

-Sicura Evans? Non mi sembra il tipo di cosa che tu faresti…- disse, allora.

La faccia di Lily assunse un colore talmente rosso da fare invidia ai suoi capelli.

-Ehm… Senti, finiamola… Io sono venuta qui perché dovevo dirti una cosa, ed ora te la dico!- disse Lily, quasi arrabbiata con sé stessa.

James rimase in silenzio, ascoltando, curioso.

-Da quando mi eviti ho capito che ho sbagliato a rifiutare i tuoi inviti ad uscire e, se fossi stata meno ceca, avrei capito prima che tu mi piaci, James, e anche tanto, ma non credo che io ti interessi ancora, perché…-

James non l’ascoltava più. Il suo cervello era andato in black-out dopo aver sentito la frase “tu mi piaci, James, e anche tanto…

Non credeva fosse possibile una cosa del genere, e invece… Adesso era la Evans che si dichiarava a lui!

Intanto Lily era andata avanti con il suo discorso che non finiva più.

James, al massimo dell’euforia, la prese dalla vita e la baciò, all’improvviso.

Lily rimase sconvolta. Era lì per proporgli di diventare amici e invece…!

-Lily Evans, vuoi diventare la mia ragazza?- chiese James, con gli occhi scintillanti per la felicità.

Lily, ancora tra le sue braccia, non poté far altro che annuire debolmente, anche se dentro di sé si sentiva felice quanto James.

James la ribaciò, sussurrandole che erano sette anni che aspettava quel momento, mentre Lily rideva.

-Ti va di saltare Trasfigurazione? Dopotutto, dobbiamo conoscerci meglio!- sussurrò James.

In un secondo, la faccia di Lily assunse un cipiglio degno della McGranitt.

-Potter, non intendo saltare una lezione a causa tua!- disse, fintamente arrabbiata.

James rise e le chiese:

-Non l’hai, forse, già fatto?-

Lily arrossì ma rispose:

-Sì, infatti è stato uno sbaglio! Non puoi abusare di me, James... Andremo a Trasfigurazione, avremo tempo per conoscerci meglio…-

-Ci sediamo vicini?- propose James. Lily rispose con un sorriso raggiante e subito dopo commentò:

-Te l’immagini la faccia della McGranitt quando ci vede?-

Scoppiarono in una sonora risata e, con le mani intrecciate, si avviarono verso la scuola, dimenticandosi dei loro amici.

 

 

 

Intanto, dall’alto, Sirius e Summer guardavano i due innamorati pieni di gioia.

-Che ne dici, Sir? Noi, la saltiamo Trasfigurazione?- chiese Summer con un ghigno.

-Non so, Sum… Decideremo più tardi…- rispose il Malandrino.

Risero di gusto e ricominciarono a giocare.

 

 

 

 

Finitaaa!!!! Vi prego, ditemi che non fa totalmente schifo! Mi piacerebbe mooooolto se recensiste, anche perché è la mia prima fic!!!!! Non siate troppo crudeli, ma si accettano giudizi anche negativi!

ValyBrick

 

   
 
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