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Autore: ForeverDream2015    05/09/2017    1 recensioni
Un nemico
Dieci frammenti da trovare prima di lui
Il regno di Crystal Tokyo è pronto a nascere
L'ultima grande evoluzione delle nostre guerriere Sailor, di Tuxedo Mask e....una nuova guerriera!
Genere: Azione, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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- Questa storia fa parte della serie 'Before the End'
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Gennaio.Aeroporto. Usagi è agitata. Più per il dover lasciare le ragazze per tre giorni senza di lei che per l’aereo. Akira le accarezza una spalla.
“Tutto ok?”
Usagi sospira. Il loro aereo viene annunciato. Richiama l’attenzione di Akira. E insieme si avviano al Gate che li porterà a Hudson.
 
Rei si sveglia completamente sudata. Agitata, sente un brivido percorrerle la schiena. Scuote la testa. Non ora. Non oggi che Usagi è partita.


Minako apre gli occhi in contemporanea ad Artemis. La ragazza e il gatto si guardano immobili per qualche secondo. A rompere il silenzio è Mina.
“Mi sa di sì Artemis!”
Il gatto sospira.
“Speravo di essermi sbagliato!”


Ami gioca con la matita mentre ripassa un po’. Sta aspettando Makoto al Crown per fare colazione insieme. La matita le scivola dalle mani. Per qualche secondo non riesce a muovere nemmeno un muscolo. Makoto entra con il fiatone e vede Ami. Insieme annuiscono.
 
Haruka si alza dal letto. Si avvia lentamente verso la camera che Michiru usa per suonare il suo violino. Apre lentamente la porta. La trova. Deve mordersi il labbro. Michiru ha addosso solo una camicia. E suona con trasporto il suo strumento musicale.
“Quanto sei sexy Michi…”
“Hotaru è di là vorrei ricordarti…”
“Sa anche cos’è il sesso!”
Michiru si ferma. Abbassa il violino.
“Haruka!”
Haruka sorride provocante. Si avvicina a Michiru.
“Sei la creatura più bella di questa terra sai?”
Un sospiro alle sue spalle la fa bloccare. Hotaru ridacchia.
“Sai essere dolce a volte?”
“Oh piccola, solo quando voglio qualcosa”
Michiru scuote la testa. Si blocca. Haruka chiude gli occhi.
“Aspettate. Posso dirlo io per una volta? Il mare è in tempesta e il vento porta con sé notizie poco rassicuranti?”
Entrambe guardano Hotaru.
“L’ho detta giusta Haruka?”
“Purtroppo sì, Hotaru. Il nemico è vicino”
 
Mamoru deve sciacquarsi il viso. Un mal di testa lo sta tormentando come mai prima d’ora. Ha un capogiro che lo costringe ad appoggiarsi al lavandino. Improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, capisce cosa sta succedendo: il nemico sta per arrivare.
“Non poteva aspettare il rientro di Usagi il 22 gennaio?”
 
Usagi guarda il suo orologio: sono le 21 a Tokyo, le sei del mattino a Houston. Sono appena arrivati in albergo.
“Ci hanno dato una sola camera? E io dovrei dormire con voi te?”
Akira le sorride, sornione.
“Ovviamente?”
“Piuttosto dormo a terra Akira!”
I ragazzi scoppiano a ridere. Entrano in camera, iniziano a disfare le valigie. Una doccia al volo e il taxi è pronto per portarli alla NASA.
“Wow!Altro che il nostro edificio!”
“Usa non sputare sul piatto dove mangi!”
Ridacchia. Il suo cellulare suona.
“Ancora Mamoru?”
Lei guarda il numero annuendo a Akira.
“Mamo-Chan! Stiamo per entrare alla Nasa..non sai che emozione!”
“Sono felice per te Usa”
La voce di Mamoru è stanca, rassegnata.
“Che diavolo è successo?”
“Nulla Usako”
“Devo chiamare le altre per farmelo dire?”
“Usa ascolta. Non agitarti per favore. E’ andato tutto bene”
“Cosa è andato tutto bene!”
“Siamo stati attaccati”
Usagi si porta una mano alla bocca. Un attacco. Mentre lei non c’era. Un capogiro alla testa rischia di farla cadere.
“Io…rientro in Giappone”
“Usako ascolta. Non c’è bisogno. Stiamo tutti bene ok?”
“Ma..”
“Niente ma! Ascolta Usa. Più tardi appena sei in albergo ti spiego tutto ok?”
“Ma..”
“Niente ma! Ascoltami per favore”
“Va bene. Volevo solo dirti del fuso orario…”
“Non importa. Chiamami. Ti rispondo”
“Ok Mamo”
Lui riattacca. Non l’ha salutata come si deve. Qualcuno deve essersi fatto male. E arrivata a quel punto non vede l’ora di tornare in albergo.
 
La telefonata è veloce e concisa. C’è stato un attacco. Uno dei soliti mostri. Non lontano dal Crown. Pochi minuti dopo la sua partenza.
Le prime ad essere intervenute sono state Ami e Makoto. Pochi minuti e, in loro soccorso, è arrivata Rei. Non c’è stato bisogno di altro. Appena il nemico è stato colpito da Ami ad un braccio è scappato. Troppo veloce per essere ricorso. C’è stato qualche ferito lieve. Compresa Minako. Che sembra non abbia fatto in tempo a trasformarsi.
Usagi non riesce a parlare. Le lacrime si stanno accumulando sui suoi occhi. Non c’era. Le sue guerriere avevano combattuto senza averla vicino.
“Usa?”
“Mh?”
“Va tutto bene. Sei a 10.000 Kilometri da qui. Non piangere ti prego. Non saprei come fare a consolarti”
Lei tira su con il naso.
“Scusa”
“Ti amo Usa. Mi manchi già”
“Anche tu. Ora vai a riposarti ok? Ci sentiamo domani”
Usagi riattacca. E scoppia in un pianto liberatorio.
   
 
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