In tutta la sua vita non gli era mai capitato. Quel giorno, la fortuna aveva bussato alla sua porta. Aveva trovato un frutto del diavolo. Non sapeva che poteri avrebbe ricevuto, ma, a breve, dopo averlo mostrato a tutti i suoi compagni ed a suo padre, lo avrebbe mangiato e sarebbe diventato più forte. Non se lo sarebbe immaginato, ma, nell’istante in cui stava per divorare finalmente il frutto, un essere umano che credeva un suo compagno, lo aveva attaccato. Per prendersi, evidentemente, il frutto del diavolo per sé.   Marshall D. Teach, detto Barbanera, aveva provato ad ucciderlo con un coltello, di sorpresa. Ma, al suo assalitore, le cose non erano andate bene. Satch aveva reagito prontamente all’attacco, con una serie di calci, lo aveva privato del coltello e lo aveva colpito, più volte, violentemente al volto. Barbanera aveva iniziato a sanguinare, ma non era tipo da poter essere messo ko così facilmente, quindi, Satch, con un altro calcio, carico di rabbia, lo aveva buttato in mare.   Poi, aveva mangiato il frutto del diavolo. Ed era andato ad informare tutta la sua ciurma del comportamento vergognoso di Teach, di cui non percepiva più la presenza, come fosse scomparso nel nulla.     Poco dopo, Barbabianca: “L’importante è che quel traditore sia ora lontano da qui e che non abbia ucciso nessuno. Più che altro, Satch è arrivato il momento di farci vedere i tuoi nuovi poteri.”   E Satch mostrò a tutta la sua ciurma riunita i poteri del Dark-Dark, il rogia dell’oscurità. Un’aura oscura lo aveva circondato ed aveva dimostrato di poter assorbire con essa interi Re del Mare.   Barbabianca: “Quel frutto del diavolo… in passato, combattei contro qualcuno con quegli stessi poteri. Vi ricordo che quello è l’unico rogia a non donare l’intangibilità tipica dei rogia… ma ha altre particolarità molto interessanti.”   Satch era rimasto molto sorpreso dai suoi nuovi poteri, non riusciva ancora a credere di essere diventato così forte. Ace gli era venuto vicino e gli aveva stretto la mano. Ace: “Congratulazioni, ora i rogia della ciurma passano a due. Festeggiamo!!”   Satch: “In quanto capocuoco, oggi farò in modo di farvi assaggiare dei piatti più speciali del solito.”   Così Satch, insieme ad i suoi aiutanti, preparò centinaia di pasti e bevande. La ciurma bevve e mangiò per tutta la notte.     Qualche mese dopo. “Ace è stato battuto da Barbanera.” A parlare era Izo, davanti a tutta la sua ciurma.   Marco: “Barbanera?!! Speravo di non dover mai risentire quel nome…”   Fossa: “Cos’è successo ad Ace??”   Izo: “Barbanera ha chiesto al Governo di poter entrare nella Flotta dei 7… e questi gli hanno chiesto una prova di forza… così lui, ora, gli sta portando Ace… è ancora vivo.” Jozu: “Quindi, penso, che il Governo accetterà Teach nella Flotta dei 7.”   Barbabianca: “Barbanera non era abbastanza forte per battere Ace… deve aver trovato un altro potere… in ogni caso, non permetterò a nessuno di fare del male a mio figlio!!!”     E così ci fu l’incidente di Marineford.   Satch, durante la guerra, ad un certo punto, si era trovato a combattere contro Doflamingo.   Doflamingo: “Il Cuoco Oscuro, giusto??”   Satch: “Così mi chiamano adesso…”   Doflamingo: “Che nome ridicolo… ora, ti cucinerò a pennello.”   Satch: “Cucinare un cuoco del mio livello?? Tu sarai a malapena in grado di farti un panino.” Dopo aver detto ciò, assorbiva temporaneamente i poteri del frutto del diavolo del suo avversario.   Doflamingo: “Non riesco più ad usare i miei fili… bastardo!!”   I due iniziavano a combattere molto violentemente. Satch usava parecchi calci. Doflamingo: “Questo stile di combattimento… io lo conosco… si chiama Mille Calci… sono rimasti una decina in tutto il mondo ad usarlo.”   Satch: “Parecchi anni fa, incontrai un certo Zeff Piedi Rossi che usava il mio stesso stile… chissà che fine avrà fatto.”   Doflamingo: “Questo stile fu creato mille anni fa da dei cuochi-combattenti di un certo Regno. Per non dover ricorrere alle loro preziose mani in combattimento, inventarono questo stile basato esclusivamente sui calci. Da allora, a tutti quelli a cui viene tramandato questo stile, gli viene fatto promettere di non usare mai le mani durante una lotta.”   Satch: “Il mio Maestro mi tramando questo stile… ma non mi ha mai fatto promettere niente…” Tira fuori due spade e ferisce il suo avversario.   Doflamingo: “Mi sono tornati i poteri… ora, mi divertirò a vederti morire.”     Nello stesso momento, sull’isola aveva fatto la sua comparsa Barbanera e la sua nuova ciurma. Barbanera: “Io faccio le cose in grande… PUGNO DI ROCCIA” Il suo pugno diventa quello di un gigante, un ammasso di roccia, che poi carica d’haki. Con questo colpo, riusciva a prendere in pieno Barbabianca, che era già allo stremo, e lo uccideva.   Marco: “Nooo, quello è il potere di un rogia…”   Barbanera: “Questo è il rogia della terra. Ammirate la sua potenza.” La terra iniziava a tremare, e da essa, della enormi masse rocciose uscivano e attaccavano sia pirati che marine.   A quel punto, Ace era già morto e gli Ammiragli stavano finendo la ciurma di Barbabianca. Finivano per morire anche Marco e Jozu.   L’arrivo di Shanks faceva finire la guerra.     Qualche altro mese dopo, Satch, a comando di quello che rimaneva dell’esercito di suo padre, attaccava la ciurma di Barbanera.   Satch: “Per colpa tua, sono morte troppe persone.”   Teach: “E ancora ne dovranno morire… in ogni caso, hai rubato il frutto del diavolo che il destino mi voleva donare. Ti ucciderò nella maniera più terribile.”   Satch: “Questo frutto non ha scelto te, ma ha scelto me… mettitelo bene in testa, Teach… ed ora ti mostrerò perché…” Alzava entrambi le mani verso il suo panciuto avversario, e si apriva una specie di varco oscuro. Dal corpo di Teach, usciva fuori una specie di spirito-diavolo e veniva assorbito dal varco oscuro.   Teach: “Non mi dire che…”   Satch: “Il diavolo del tuo frutto… ora, i tuoi poteri sono persi per sempre.”   Intanto, l’esercito di Satch vinceva sulla ciurma di Barbanera.   Teach: “Ti prego, non uccidermi… ”   Satch: “In tutta la tua vita sei stato molto crudele… e ti ho odiato parecchio… ma, in questo momento, non più… credevo fossimo noi i fautori del nostro destino… ed, invece, non siamo altro che pupazzi del destino… anche tu sei una marionetta del Caos… siamo tutti degli attori di una recita… ti perdono per quello che hai fatto… ti lascio andare per adesso… prova a mangiare altri frutti del diavolo… prova ad uccidere di nuovo… io verrò di nuovo a cercarti. Questa è la mia promessa.”   The End