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Autore: Phigadelphia    08/09/2017    4 recensioni
Cinque anni dopo la fine del "Progetto Mew" le ragazze dovranno combattere al fianco di vecchie conoscenze per evitare l'incombere di una minaccia che, questa volta, potrebbe rivelarsi davvero distruttiva.
Dal Capitolo uno:
“Che diavolo ci fai qui?” Era nervosa. Doveva avere paura? Doveva combattere? Doveva essere felice? Non capiva. Lui era troppo vicino e diamine, da quando era in grado di procurarle i brividi lungo la schiena e quella confusione in testa? “Sto portando a termine una promessa che ti feci molto tempo fa Strawberry” le sussurrò all'orecchio. “E cioè?” “Ti porto con me.”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 3: Un cuore volubile.


Le ragazze erano totalmente incantate. Davanti a loro si innalzavano palazzi altissimi circondati da grandi spazi verdi e un profumo di ciliegio aleggiava attorno a loro, era incredibile quanto su quel pianeta fossero riusciti ad ottenere in così poco tempo. “Pie è…” A Lory mancava il fiato. “Si, non ce la siamo cavati male”.  La ragazza notò un certo orgoglio patriottico nella voce dell’alieno, in fondo tutto questo era stato possibile grazie a loro tre. “Sapete qui siete viste come le nostre salvatrici” Affermò Kish interrompendo il flusso di pensieri di Lory. “Tipo… Eroine?” Chiese curiosa Paddy. “Oh no, molto di più!. Il nostro popolo vi deve moltissimo e tutti vi sono grati per… beh averci liberato da Profondo Blu e per averci dato la possibilità di sperare in un futuro migliore” Rispose Pie, con lo sguardo perso nell’orizzonte. “E inoltre ci dispiace dovervelo chiedere, ma per ora dovremmo evitare di far sapere a tutti che siete qui” Una voce forte e profonda irruppe dal nulla. Le MewMew si voltarono, colte di sorpresa. Quello che si ritrovarono davanti era un uomo alto, dagli occhi chiari e i capelli color neve. “Salve signorine, è un onore avervi come ospiti. Sono Il Presidente del Gran Consiglio: Takuro Ikashi” E cosi dicendo baciò la mano alle quattro che, colte alla sprovvista dal lusinghiero gesto, sorrisero al nuovo arrivato. “Posso finalmente sapere come mai siamo qui?” Mina si espresse con garbo, ma il suo volto era più serio che mai. “Oh signorina Aizawa, ero a conoscenza del suo carattere tutt’altro che docile. Per adesso prego, seguitemi. Avrete voglia di sistemarvi e di fare una doccia, dopo avremo tempo per parlare di tutto.” 

 

 

L’acqua le scorreva morbida sul corpo, inondandola di calore. Lory sentiva tutti i muscoli sciogliersi. Una doccia era proprio quello che ci voleva. La sinfonia del pianoforte che fuoriusciva dalle casse riempiva il grande bagno, rilassandola completamente. Stavano accadendo così tante cose in così poco tempo. Pensava che forse avrebbe dovuto associarsi all’idea di Mina e rimanere all’erta ma quell’uomo, quel luogo, tutta l’attenzione loro dedicata se per la MewBlu era sospetta per lei era soltanto estrema gratitudine. Uscita dal bagno si ritrovò immersa nella luce della grande stanza che condivideva con Strawberry. “Che dici, ci verranno a chiamare?” Lory alzò le spalle, cercando tra il caos delle valigie qualcosa di adatto da indossare per un’occasione così particolare. “Tu ti fidi?” Chiese dopo qualche minuto la rossa, spaventata dalla situazione surreale. “Voglio dire… è così tanto tempo che non abbiamo a che fare con questo genere di cose, potremmo essere impreparate.” Lory le sorrise e, con fare rassicurante, andò ad abbracciarla. “Strawberry io mi fido di noi, del nostro sesto senso e della nostra capacità di reagire. Mi fido anche di Ryan e Kyle, se fosse stato qualcosa di davvero pericoloso non ci avrebbero mai fatte venire qui da sole.” La rossa annuì, con la testa appoggiata sulla spalla candida di Lory che continuava ad accarezzarla sperando di donarle un po di tranquillità. “E di Pie ti fidi?” La verde avvampo dall’imbarazzo. “Cosa intendi?” “Hai mai pensato che potrebbero essere a conoscenza dell’influenza che esercitano? Se ci stessero usando? Come puoi essere certa che non sfrutteranno tutto a loro vantaggio per eliminarci una volta per tutte?” “Io non saprei dirti Strawberry. So solo che mi fido di Pie, così come mi fido degli altri. Non ci mentirebbero, ne sono certa. Anche se non c’è un motivo reale io lo sento. Lo sento dal modo in cui parlano, in cui si comportano. Forse l’ho sempre sentito che di loro potevamo fidarci, sin dalla prima battaglia.” “Ma se invece ti sbagliassi?” Gli occhi della MewRosa erano grandi e spaventati, Lory ci si vedeva riflessa dentro. “Se dovessi sbagliarmi bene, avrò imparato qualcosa. Se dovessero attaccarci noi attaccheremo più forte e vinceremo anche questa volta, proprio come abbiamo sempre fatto. Ricorda che non si vive di paure Strawberry.” 

 

“Benvenute nel centro di controllo, qui realizziamo i nostri esperimenti più importanti”. Era un luogo ampio, nonostante le numerose macchine che vi erano poste ordinatamente all’interno. Una cupola trasparente ricopriva l’intera sala e da lì arrivava tutta la luce. “Prendete tutta l’energia da lì?” Chiese Lory indicano il soffitto. “Oh certo,”sorrise Takuro “Qui è tutto ecologico, non siamo dei fans dell’inquinamento come voi terrestri” E così dicendo scoppiò in una risata fragorosa. “Insomma cosa ci siamo venute a fare? Inizio ad essere un po troppo curiosa” Paddy lo fissò sbattendo ripetutamente le palpebre con fare interrogativo. “Dunque, ci duole disturbarvi ancora, ma dobbiamo chiedere di nuovo il vostro aiuto. Si prospettano tempi duri. Temiamo di dover tornare in guerra ma senza sapere chi siano i nostri nemici. Sappiamo solo che vogliono la nostra AcquaMew e…” “E volete farci combattere?” Quella di Strawberry, più che una domanda, suonava proprio come un’affermazione. “Oh no, questo non potremmo chiedervelo, non per la seconda volta. Noi vorremmo studiarvi per capire l’origine della vostra forza per poi rendere i nostri soldati esattamente come voi.” Le ragazze rimasero a bocca aperta. Le stavano trattando come fossero cavie da laboratorio? “Non mi sembra una proposta molto in linea con la morale” disse Lory, visibilmente sconcertata da quella proposta. “Insomma, volete fare degli esperimenti su di noi, volete trattarci da cavie. Per non parlare poi di quelli che dovranno ritrovarsi una modifica del DNA, è una cosa totalmente immorale, lo sa?” Era diventata rossa dalla rabbia. Non tollerava che qualcuno sperimentasse sugli animali figuriamoci sulle sue amiche. “No signorina Midorikawa, lei mi ha frainteso. Noi non sperimenteremo su di voi, vogliamo solo analizzarvi e vi garantisco che non vi farà male per niente. Ci servirà solo una goccia del vostro sangue, per il resto osserveremo tutto dai computer. Mentre, per quanto riguarda i nostri soldati, può stare tranquilla. Abbiamo un corpo diverso dal vostro, oserei dire migliore. Non risentiranno assolutamente della modifica del patrimonio genetico.” “E questo chi me lo garantisce?” “Io…” Pie strinse la mano di Lory, cercando di tranquillizzarla. “Fidati di me Lory, nessuno ne uscirà male”. La ragazza rimase interdetta per qualche istante, osservando le sue amiche. Avrebbe davvero voluto aiutarli, ma quella proposta la spaventava. Guardò poi Pie, osservò i suoi occhi, il suo sguardo tenero e rassicurante. La sua stretta le trasmetteva calore. Era incredibile quanto quell’alieno avesse un ascendente su di lei. Guardò nuovamente le altre e capì: si stavano totalmente affidando a lei, la più esperta in materia di biologia. Poi qualcosa catturò la sua attenzione: notò una grande finestra, al piano di sopra, che affacciava su una sala per l’allentamento dei soldati. Erano stanchi, malconci e visibilmente provati. Il Presidente seguì il suo sguardo “Si stanno allenando duramente in vista di una probabile guerra” “E avrebbero delle possibilità di vincere?” Chiese speranzosa la MewVerde. “Senza il vostro aiuto signorina Midorikawa? Se la futura guerra dovesse essere crudele come ci aspettiamo no.” “Cosa dobbiamo fare?”

 

Trascorse più o meno un’ora, eppure a Lory sembrarono pochi istanti. Dopo essersi posata delicatamente nella capsula chiuse gli occhi e fece un bel respiro, poi più nulla. 

 

“Mi sento benissimo sapete?” Paddy correva da una parte all’altra cercando di sfogare la sua energia. Si sentiva rinata. Riusciva sempre a mettere tutte di buon umore e Lory la adorava per questo. Una bambina che si era sempre presa cura dei suoi fratelli come una madre quando non ne aveva mai avuta una. Forse era questo il motivo per il quale la verde si sentiva in dovere di aiutarla e di starle vicino sempre. Eppure, molte volte, era proprio la piccola scimmietta a ridare forza alle altre, ad aiutarle a superare momenti difficili con il sorriso, a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno.“E’ una reazione normale signorina Wong.” Sorrise Takuro. “Bene, non ci resta che aspettare i risultati, perché non andate a preparavi? Questa sera abbiamo organizzato una piccola sorpresa per voi. Ah, quasi dimenticavo: Abbiamo una sala in cui si può comunicare, in tempo reale, con la terra. Se ne avete bisogno utilizzatela pure!” Quell’uomo dai capelli bianchi sapeva essere molto rassicurante nonostante la situazione. Lory non poteva che essergli grata. Gli sorrise e, dopo averlo salutato con un cenno del capo, si allontanò insieme alle sue amiche.

 

 

 

“Allora, abbiamo ottenuto qualche risultato interessante?” “Si Capitano, quelle ragazze sono strabilianti.” Pie sorrise tra se e se, era ovvio che lo fossero. Quando le aveva conosciute erano appena delle tredicenni e, solo in cinque, avevano salvato migliaia di vite nonché due mondi. “Devo assolutamente contattare l’ideatore del progetto, ho bisogno anche di lui qui” Disse tutt’un tratto serio Takuro. “Perchè mai Presidente?” “Ecco Pie, io pensavo che loro avessero ottenuto il potere soltanto tramite un incontro di DNA con gli animali in via di estinzione” “Beh sì, la storia anche a noi l’hanno raccontata così” “Immaginavo. Eppure l’ideatore non si è mai soffermato ad analizzare gli elementi che permettessero la compatibilità con il DNA. Sono caratteristiche comuni a tutte e quattro le ragazze, ma non sono caratteristiche normali” “Si spieghi meglio” Pie sembrava agitato, non aveva una sensazione positiva. “Ecco loro hanno potuto unire i DNA perché nel loro cuore c’è una goccia cristallizzata di AcquaMew. Il punto è che non sappiamo se vi è capitata per ironia del destino o se…” “O se invece sono state prescelte!” “Esatto capitano, qualcuno potrebbe aver voluto proprio loro per uno scopo preciso, stabilito tantissimo tempo fa.” “E non potrebbe essere stato Shirogane…?” “No Capitano, l’AcquaMew non si può inserire da un giorno all’altro, il cuore umano ne risentirebbe troppo, queste ragazze la posseggono dalla nascita. Inoltre ogni frammento le ha caratterizzate, dando loro delle capacità speciali che vanno oltre la banale trasformazione” “La capacità di comunicare con i loro rispettivi animali?” “La capacità di essere i loro rispettivi animali capitano Pie.” “Si, a Strawberry è capitato di trasformarsi in un gatto. E Lory… lei una volta è diventata…” “Una sirena, non è vero? Queste capacità, se ben allenate, le renderebbero le guerriere più forti della storia. Non dovrebbero neanche più trasformarsi per poter combattere” Pie era spaventato. Un così grande potere racchiuso in ognuna di quelle piccole e delicate umane. E se ne avessero perso il controllo? E se ne fossero state risucchiate? Non poteva permettere che capitasse loro qualcosa, doveva proteggerle, doveva proteggere lei. “Capitano io vorrei proporre alle ragazze di allenarsi qui, per portare al massimo i loro poteri” Qualcosa non gli tornava. Il Presidente non faceva mai nulla per bontà d’animo, doveva sempre esservi dietro un compenso. “Mi spieghi bene signore, a che pro tutto questo?” “Ecco, lo rivelo a lei confidenzialmente, per favore lo tenga per se. Ho analizzato nei minimi dettagli ogni frammento di AcquaMew nei loro cuori e quindi ho scoperto la caratteristica delle loro anime e dei loro poteri e…” Sembrava spaventato, era incerto se spiegare cosa lo incupisse oppure no, ma ormai Pie doveva sapere, c’erano in gioco troppe vite. “Continui Presidente” “Ecco… Tre dei loro cuori sono puri, portati a schierarsi con il bene ma il quarto… Il quarto è un cuore particolare. Non è pienamente portato alla giustizia, ha un lato oscuro che cela un potere incommensurabile che potrebbe essere usato nel modo sbagliato” “Si spieghi meglio” “Il quarto è un cuore diviso Capitano, continuamente straziato dalla divisione tra bene e male. E’ un cuore estremamente volubile”





Sono tornata! Allora, questo capitolo è stato abbastanza difficile da scrivere, proprio per questo mi auguro di essermi spiegata bene e di non averlo reso eccessivamente noioso. Comunque finalmente abbiamo la svolta, si sta avvicinando il momento in cui tutte le MewMew si riuniranno e ovviamente arriverano anche Ryan e Kyle e forse qualcuno che è stato nominato troppo poco per la nostra Strawberry, ma chi lo sa? Inizio anche ad accettare scommesse su chi può essere la MewMew pericolosa, vediamo chi indovina!
Ringrazio sempre Sissi1978 e Copy Cat V per le recensioni! 
A presto! 

 

-Milla.

   
 
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