Per
qualche istante sentii la
mia vita scomparire. Ronnie stava ancora male e lo lasciai li su quel
pavimento
freddo, sporco dei suoi errori. Camminai per i corridoi arrivando al
terrazzo.
Sapevo che lei era li. Il sole era nascosto dalle nuvole grigie.
- Ti fa ancora male il viso Maxwell??? -
- No... E a te fa ancora male il cuore? - chiesi avvicinandomi a dove
era
seduta. Vidi un falso sorriso dipingersi sul suo volto.
- Nella vita c'è sempre chi da o riceve pugni -
Mi sedetti di fianco a lei.
- Tu sei sempre stata quelli che li ha dati immagino -
- No, ti sbagli - Mi guardò negli occhi.
- E ti senti ripagata adesso che hai fatto diventare schiavo della
droga
Ronald?? -
Abbassò il volto.
- Io sono cattiva e senza pietà... Lo capisci vero?? -
- Si - dissi in un sussurro.
- Mio padre mi insegnò ad esserlo. Mi picchiava a sangue
perché ero debole. Ma
adesso sono un'altra persona. Non voglio più cadere a terra
-
- Questo comprende il reprimere i tuoi sentimenti?? - un altro sguardo,
un'altra persona di fianco a me.
- Si -
- Che cosa ci guadagni con tutto questo?? -
- Niente ma... Maxwell tu non sai che io sto morendo - disse ridendo.
- Che cosa vorresti dire? Sei malata? -
- Hai fatto centro campione - le sue risate sembravano quelle di una
bambina felice.
Poi mi prese il volto tra le mani e sfiorò le labbra con le
mie. In fondo era
quello che da sempre desideravo.
- Ronald adesso è di mia proprietà. Fino a quando
sentirò di poter vivere lui
starà con me senza opporsi. Non morirò sotto i
tuoi occhi. Voglio essere sola
quel giorno. Proprio come quando sono venuta al mondo - mi
baciò ancora.
- Sei una stupida - dissi ricambiando il bacio.
- Non sono l'unica. Tu sei cotto della ragazza del tuo migliore amico -
disse
ridendo e allontanandosi da me. Si alzò in piedi ma cadde
dopo qualche passo.
- Hai mai provato l'eroina Maxwell?? -
- No - ammisi scrutando il cielo scuro.
- Ha il dono di cancellare ogni cosa che succede dentro di te -
- Sei una stupida - ripetei con voce più decisa.
- Smettila di provare pietà per me! - mi gridò in
faccia.
- Sei tu che mi stai dicendo tutto questo per farmi essere
compassionevole nei
tuoi confronti - I suoi occhi si accesero di fronte a quella
verità.
- Forse è vero. Mi faccio schifo - disse ridendo ancora.
- Spero che morirai presto - dissi tra i denti.
- Si Max! Odiami!!!! Questo voglio da te!! Rabbia!! Diventerai la mia
ombra!!
Sei il mio perfetto successore!! - rise e si mise a cavalcioni su di
me. Io
sentivo solo un gran vuoto... Niente altro.
- Come sei ingenuo... - mi baciò stringendomi le braccia
intorno al collo.
- Così mi strozzi - dissi ansimando.
- Ancora mi servi Maxwell -
Si alzò e sparì dietro la porta.