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Autore: Betulini2000    09/09/2017    1 recensioni
Spencer e Toby, Pretty Little Liars
Alex è riuscita ad ingannare tutti fingendosi Spencer in più di un'occasione, anche Toby. Dopo il suo arresto, Spencer e quest'ultimo si riavvicineranno, rendendosi conto che il loro amore non ha mai smesso di esistere. Sarà lieto fine? No, piuttosto l'inizio di un nuovo capitolo della loro storia.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Spencer Hastings, Toby Cavanaugh
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Spencer indossò la maglietta di Toby. Adorava farlo, fin da quella notte al motel con cui si erano divisi il pigiama. Portare addosso la roba del suo ragazzo la faceva sentire  protetta, al sicuro da ogni male. Non l'avrebbe ammesso apertamente, ma, dopo che si erano lasciati, per giorni aveva dormito con una maglia che Toby aveva involontariamente lasciato nel cassetto del suo comodino al dormitorio. Inebriarsi del suo profumo era stata l'unica cosa che le aveva permesso di andare avanti e superare la fine della loro storia. Il vero amore, però, una volta sbocciato non si può distruggere, così erano di nuovo insieme. Spencer Hastings tornò ad accoccolarsi contro il petto dell'unica persona che avesse mai amato davvero e che la amava incondizionatamente. Circondò la vita di Toby con le braccia e poggiò il viso nell’incavo del suo collo. Lui intanto le accarezzava i capelli silenziosamente. Dalla finestra socchiusa a destra del letto filtravano i primi raggi del sole ed i clacson delle auto iniziarono a riecheggiare nella tranquillità del mattino. L’aria pungente di Philadelphia riempiva i polmoni dei due amanti, facendoli sentire ancora più vivi.
Era passato già un anno dal matrimonio di Ezra ed Aria, ed erano stati dodici mesi meravigliosi in cui avevano riscoperto la voglia di vivere. Toby si era dedicato ad aiutare il prossimo, costruendo con Jason, il fratello di Alison, case per i più bisognosi; Spencer, invece aveva conseguito la laurea in giurisprudenza, seguendo le orme della madre. Una volta chiuso il cantiere, l’ex poliziotto aveva deciso che era giunto il momento di tornare al suo vecchio lavoro, così aveva accettato al volo la proposta della centrale di polizia di Philadephia, dove ormai risiedeva in pianta stabile. Spencer invece si era allontanata dalla politica ed aveva preso a lavorare presso un famoso centro legale,a pochi passi dall’appartamento che lei e Toby condividevano. Finalmente erano riusciti ad allontanarsi da Rosewood, che in passato avevano considerato come una specie di trappola o prigione dalla quale era impossibile scappare. I due, però, avevano parlato a lungo del futuro ed avevano pianificato di trasferirsi in un piccolo ed accogliente paesino vicino Washington, così entrambi sarebbero stati soddisfatti: avrebbero vissuto in un tranquillo paese come piaceva a Toby e Spencer avrebbe avuto a pochi minuti di auto una delle più importanti città degli Stati Uniti, dove avrebbe debuttato come avvocato.  Era già tutto programmato, serviva solo una buona motivazione che spingesse i due a mettere in atto il loro progetto, e Spencer ne aveva una in grembo da qualche settimana. Non aveva detto nulla al suo ragazzo perché non era del tutto certa della gravidanza, ma il pomeriggio prima il ginecologo e aveva dato la conferma di cui aveva bisogno. Moriva dall’impazienza di dirlo a Toby, tuttavia pensava che sarebbe stato perfetto farlo durante una cena romantica, quella sera stessa. La Hastings era così eccitata all’idea di diventare madre, e pensare che qualche anno prima la storia con Toby era finita proprio per un falso allarme gravidanza: lui ne sarebbe stato felice anche allora, ma lei non sarebbe stata pronta come lo era adesso. Ora sentiva di non desiderare altro che una famiglia tutta sua, sua e del meraviglioso ragazzo che la teneva stretta a sé. Con i polpastrelli tracciò la linea dei suoi addominali scolpiti e gli lasciò qualche bacio sul collo, mentre lui le accarezzava con dolcezza una guancia.
Se qualcuno avesse detto al Toby Cavanaugh di dieci anni prima che sarebbe stato tanto felice, gli avrebbe riso in faccia. Quel ragazzo era un emarginato, accusato di crimini che non aveva commesso, vittima di prese in giro e senza un vero motivo per vivere. Poi Spencer Hastings lo aveva preso per mano ed aveva mostrato al mondo la sua vera natura, cambiandogli la vita per sempre. Non avrebbe mai immaginato che quella ragazzina perfezionista, diffidente e sospettosa nei suoi confronti si sarebbe innamorata di lui, né tantomeno che il loro amore sarebbe stato tanto forte da resistere alle difficoltà, alle bugie, al tempo. Eppure tutto ciò era successo veramente, si sentiva l’uomo più fortunato del mondo.
“Amore, mi uccide il solo pensiero di separarmi da te, ma credo che tu adesso debba prepararti per andare a lavoro” affermò Spencer con rammarico.
“Hai ragione, piccola. Però prima avrò bisogno di due o tre litri di caffè visto che questa notte non ho chiuso occhio.” Le rivolse un sorriso ed uno sguardo poco casti.
“In realtà, tra noi,quella ad avere una relazione seria con la caffeina sono io. Sai? Sto pensando di chiedere alla mia caffettiera preferita di sposarmi.” Scherzò Spencer, al che Toby rise, alzando gli occhi al cielo. “Quindi ora, se permetti, vado a tradirti con lei. E forse, ma questa è solo una remota possibilità, porterò una tazza di caffè anche a te.” Rise come una ragazzina e lasciò la camera da letto sparendo in cucina.
Quando Spencer tornò, lui si era alzato ed indossava già la divisa della polizia di Philadelphia: di lì a mezz’ora sarebbe iniziato il suo turno in centrale. Si girò verso la sua ragazza, che reggeva con entrambe le mani una tazza fumante. L’unico indumento che portava era la maglia di Toby,  talmente grande da arrivarle a metà coscia, e la rendeva ancora più attraente agli occhi del giovane. Splendida, era semplicemente favolosa ed il biondo non aspettava altro che il momento giusto per svelare la sorpresa che aveva in serbo per lei.
Dopo aver bevuto il caffè, Toby diede una rapida occhiata all’orologio da taschino per accertarsi di non essere in ritardo. Spence lo osservò con un sorriso stampato sulle labbra.
“Ancora non riesco a credere che tu lo abbia conservato per tutti questi anni” disse la futura mamma alludendo al regalo che gli aveva fatto quando ancora era al liceo.
“Come avrei potuto sbarazzarmene? Ogni volta che leggo quella frase, percepisco la forza del sentimento che provi per me, ed è meraviglioso”dichiarò lui alludendo al’incisione sul piccolo oggetto.
“Su quell’orologio avrei potuto far incidere mille altre cose, -sei il mio lieto fine- magari, ma ho scelto proprio -tu sei il mio c’era una volta- perché la nostra era ed è ancora una favola da raccontare. A chi importa di un banale- e vissero tutti felici e contenti-  se la vera felicità può essere vissuta ogni giorno tanto intensamente da perdere il respiro? “ammise Spencer, tutto d’un fiato, rispondendo alla domanda che vagava nella mente dell’altro. Aveva capito che Toby desiderava sapere il perché di quell’incisione.
“Non credi nei lieto fine allora” , chiese l’affascinante poliziotto, sorpreso.
“No” ribattè la mora. “Ma credo nei nuovi inizi. E sono pronta a vivere la mia nuova vita con te. Accada quel che accada.” Guardò i suo ragazzo dritto negli occhi cerulei.
“Sono pronto ad essere la tua certezza nell’incertezza del mondo”disse di getto il biondo.
“Nonostante tutto lo sei sempre stato.” Chiarì lei. In passato Toby era stato il motivo per cui piangere e la spalla su cui farlo, l’ancora che la teneva ferma in un porto sicuro, infatti quando l’aveva perso era andata alla deriva.
“Mi sono sempre chiesto come potessi amarti così intensamente. Ed ora so che non c’è una spiegazione, è così e basta. Ti amo.” Si avvicinò a lei e posò un lieve bacio sulla sua fronte.
“Ti amo anch’io”
“Ed allora sposami, Spencer.” La Hastings non riusciva a credere alle sue orecchie. Aveva capito male, o le stava facendo la proposta? Era una domanda retorica, sapeva bene il significato delle parole che le aveva detto. 
“Sii mia moglie, se lo vuoi. Mi renderesti l’uomo più felice sulla faccia della terra”  La guardò negli occhi emozionato e tirò fuori dalla tasca interna della giacca una scatoletta blu. Toby aveva pianificato di farle quella fatidica proposta in un modo decisamente più romantico, ma sentiva che quel momento era perfetto. Aspettare non sarebbe servito a nulla. Prima che potesse aprirla ed inginocchiarsi come di rito, Spencer gli prese il volto tra le mani e si perse nell’azzurro limpido e puro dei suoi occhi.
“Non desidero altro”, disse. Le labbra  di entrambi si curvarono in un sorriso e poi si sfiorarono. Il paradiso non era mai sembrato così vicino.
“Non tornerò ad amarti come se dovessi perderti.” Toby aprì finalmente la scatoletta di velluto e  ne estrasse un semplice ed elegante anello. “Mi godrò ogni giorno, non sminuirò neanche un secondo, assaporerò ogni bacio” continuò infilando lentamente il cerchietto d’oro al dito della fidanzata.“Ma non più per paura che sia l’ultimo,semplicemente perché la vita è più bella se sei al mio fianco.” Gli occhi di entrambi erano ormai colmi di lacrime di gioia.
“Avevo pensato di farlo, magari questa sera a cena, ma anche io ho qualcosa da dirti, Toby. Credo che non ci sia momento migliore di questo per darti la notizia” il giovane alzò un sopracciglio, curioso.  “Aspetto un bambino”, finì Spencer. Il fidanzato, dapprima sbalordito, reagì con un entusiasmo adorabile alla novità. La prese tra le braccia e la fece volteggiare più volte, come una trottola.
“Non hai idea di quanto sono felice in questo istante, piccola.” Le dedicò un sorriso a trentadue denti e poi iniziò a lasciarle teneri baci su tutto il volto.
“Si invece, so perfettamente come ti senti, perché è lo stesso che provo io”lo guardò negli occhi e sorrise. Toby era sempre stato il fidanzato perfetto, come marito era certa che non sarebbe stato da meno, ed i panni di padre li avrebbe indossati divinamente.  Il loro bambino sarebbe cresciuto con un papà meraviglioso, una mamma devota e circondato da tanto amore: sarebbe stato un bimbo felice.
I futuri sposi si baciarono con passione, bisognosi l’uno dell’altra.
“Non dovresti andare a lavoro adesso?” chiese lei, preoccupata.
“È presto, abbiamo ancora venti minuti” rispose il poliziotto, togliendosi la giacca e rimettendo l’orologio nel taschino interno. Poi si buttò sulle labbra della futura moglie. Nessuno dei due riusciva a smettere di sorridere.
Finalmente non c’erano più segreti, né bugie. L’aria era satura di promesse e speranze.
Un nuovo capitolo della storia di Spencer e Toby era appena iniziato e toccava a loro scriverlo, insieme.
   
 
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