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Autore: SophLandd    09/09/2017    1 recensioni
«Mi sei mancato.» Le parole gli escono senza preavviso, e si sorprende lui stesso.
L'ha detto in un sussurro, ma abbastanza forte da essere sentito.
Alza lo sguardo verso il ragazzino, notando come gli occhi di lui sembrino così persi e lucidi.
Ma è solo un secondo, perchè poi tornano freddi come prima.
Freddi come la morte.
«Non ti avrei mai ucciso.» Sospira l'umano, per poi uscire una volta per tutte dal loft. Derek resta in silenzio a guardare la porta, dando un pugno al tavolo di fianco.
\ Capitolo 4.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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"You left in peaceleft me in pieces."

Scott e Stiles si guardano qualche secondo senza parlare, quando Scott sente come di essere arrabbiato.

«Non ti permetto di parlare così di Derek, solo perchè sei incazzato!" Esclama l'Alpha, sorprendendo notevolmente il ragazzino. 
Non credeva che Scott, o chiunque altro, avrebbe mai preso le difese di Derek. Stiles inarca un sopracciglio.

«Che intendi, Scott?»

L'Alpha gli si avvicina, sentendo di dover difendere il licantropo. 
Derek è pur sempre colui che gli ha insegnato a controllare i propri poteri, e che l'ha salvato diverse volte. È stato come una guida per lui, soprattutto in un momento in cui non sapeva proprio cosa fare. Quante volte Scott, al pensiero di essere diventato un lupo mannaro, sentiva mancargli il respiro. Ma Derek c'era sempre stato, e l'aveva aiutato ogni volta, nonostante fosse solo un ragazzino. Insomma, senza il licantropo sarebbe stato spacciato.

«Derek fa parte del Branco esattamente quanto te, Stiles! 
E non dire che è egoista, quando sai benissimo tu stesso che non è affatto vero! Dio, Stiles, ci ha sempre dato una mano, rischiando anche di morire! 
Ha addirittura sacrificato il suo potere da Alpha per salvare la sorella! 
Quindi no, non voglio sentirmi che Derek Hale è egoista e che non pensa agli altri, perchè sai bene che non è così. All'inizio forse, ma dopo non più. E una volta tu non smettevi di ripetere quanto fosse una persona meravigliosa! Buona!» Grida Scott, mentre gli occhi gli brillano vagamente di rosso. Stiles indietreggia leggermente, senza però spezzare il contatto visivo con l'Alpha. 
Chiude le mani a pugno.

«Se n'è andato, Scott! Ci ha lasciati soli, a tutti noi! Abbiamo dovuto affrontare tutto da soli, Dio!» Ribatte il ragazzino, come se fosse una ragione più che valida. Scott scuote la testa, come se Stiles non potesse proprio capire certe cose.

«Ha sette anni più di noi, Stiles! Ha il diritto di farsi una vita, come noi faremo la stessa cosa dopo il college! Merita di allontanarsi dai casini, merita di cercare la felicità, e, se non qui, altrove!» 
Scott sa bene di avere ragione, perché lui sta ragionando con il cervello, mentre l'amico con il cuore, nonostante sembra proprio che al momento non ce l'abbia. Purtroppo, per alcune cose, i sentimenti non possono e non vogliono andarsene, mai. Stiles infatti abbassa il volto.

«È questo il problema, Scott, non capisci? Doveva trovare in me la felicità...» Le parole gli escono in un sussurro, e sembra siamo state tirate fuori a forza.

L'Alpha lo scruta attentamente.

«Posso capire che forse Derek poteva andarsene salutandoti per bene, e non senza una parola. Questo lo posso capire, Stiles. Ma tu non gli hai mai detto a parole i tuoi sentimenti, Stiles!Cosa pretendevi?» Replica il licantropo. Stiles stringe le labbra, voltando lo sguardo da un'altra parte.
Scott sa che i licantropi possono sentire i battiti degli altri e percepire le emozioni, ma quest'ultime cose non sono sempre affidabili. E non ci si può sempre basare solo su quello, magari poi andando a credere cose che non sono vere.

«Sai qual è la mia citazione preferita di 'Cime Tempestose', Scott?» Chiede improvvisamente l'umano, prendendo impreparato l'Alpha. Scott sa bene che quello è il suo libro preferito, ma non capisce proprio cosa c'entri adesso.
Crede che Stiles se lo sia portato anche in accademia militare, forse per rileggerlo l'ennesima volta.

«'Io non gli espressi mai il mio amore a parolema se gli sguardi hanno un linguaggioil più grande idiota avrebbe capito che avevo perso la testa.'»

Scott si limita a rimanere in silenzio, senza sapere davvero cosa dire.

•••

Il lupo sfreccia veloce nel bosco, senza una meta, evitando alberi e arbusti. Ormai le ferite sono guarite, ma non ha ancora intenzione di fermarsi, di tornare umano.

"È arroganteegoista!"

Continua a correre, più veloce che può, tenendosi questa volta lontano dalla strada. Cerca di non pensare alle parole del ragazzino, ma non ci riesce. Gli rimbombano nella testa, e sente continue fitte al petto. Intravede un cervo, poco lontano, e non ha neanche le forze per impegnarsi a cacciarlo. Vuole solo correre e correre, senza fermarsi mai.

"C'è solo luie il suo egoismo del cazzo!"

Derek sa di avere un carattere di merda, lo sa bene. Gliel'hanno fatto notare in molti, ma sa anche che dipende da tutto quello che ha vissuto. Non ha scelto di diventare così, ma ce l'hanno fatto diventare.
Eppure aveva sentito così tanta rabbia nel tono del ragazzino, e non riesce proprio a capacitarsene. Possibile che il non averlo salutato per bene lo abbia fatto così arrabbiare? Non è possibile. Ci deve essere dell'altro, sicuramente dell'altro. A tal punto da farsi odiare dal ragazzino. Che Stiles non odiava mai nessuno, o almeno il vecchio Stiles. 
E quello nuovo non gli piace affatto, no.

"Nessuno lo amaa nessuno è mai importato di lui!"

Quanta verità in quelle parole. 
Nessuno gli hai mai voluto davvero bene, e Derek lo sa bene. Le persone che l'hanno amato sono morte. 
Tutti intorno a lui si fanno del male.
Ma perchè dette dal ragazzino quelle parole gli fanno così male? Si sente così inutile, un peso per tutti, un qualcosa di indesiderato.

Derek  a quel punto si ferma, con il fiatone, accasciandosi con il corpo accanto ad un albero. Abbassa il muso.

"Ha ucciso il suo primo amoreed ha attirato solo psicopatiche!"

Paige...Oh, Paige. É vero, attira solo persone che poi lo feriscono in qualche modo, giusto Braeden si salva. Perchè è lui che ha ferito lei, dicendole che non era la sua soulmate e doveva lasciarla. Il lupo ulula forte, talmente forte che la chioma dell'albero accanto vacilla, nonostante non ci sia un filo di vento. E continua ad ululare, un grido di dolore e solitudine. Derek è sempre stato solo, ma perchè adesso sembra terribilmente pesargli la realtà?

"Chi amerebbe mai Derek HaleChi?"

Derek si ritrova nella sua forma umana, completamente nudo, con il petto che si alza e abbassa a ritmo. Si porta le mani al volto, sedendosi con la schiena contro l'albero. Già, chi l'amerebbe mai? Almeno Stiles ha detto la verità, la pura e sola verità. Derek sa di avere la peggior vita di sempre, e sa che spesso si ritrova a chiedere se qualcuno lassù non ce l'abbia con lui. Ma adesso sa anche che qualcuno in questo mondo l'ama davvero.

La sua soulmate lo ama.

E deve vivere, almeno per lei. 
Lo sta aspettando da qualche parte a Beacon, e quando la troverà sarà il giorno più bello della sua vita. 
Derek si sentirà finalmente davvero amato, proverà quella bellissima sensazione di cui tutti parlano. 
E da quel momento la sua vita avrà un senso. Non vede l'ora di essere felice anche lui, come tutti gli altri. In fondo crede di meritarselo. È arrivato finalmente il suo momento, di cercare la sua soulmate, che il lupo in lui ha scelto, e non se la farà mai scappare. 
Il problema è trovarla. E dicono che l'amore fra due soulmates è il più forte che esiste.

Quindi sì, Stiles, qualcuno mi amerà, mi dispiace deluderti.

Così Derek si ritrova a correre per il bosco, alla ricerca dei suoi vestiti, che devono essere ancora lì da qualche parte. Per fortuna riesce a trovarli poco dopo, riconoscendo il suo odore, per poi vestirsi. Afferra anche il suo cellulare, da terra, accendendolo. 
E per la prima volta legge tutti i messaggi di Stiles, che il ragazzino gli aveva inviato quando era costretto a restare nella forma da lupo. 
L'ultimo è:

"Te ne sei andato di nuovoDerekSenza dire una parola?
Stiles."

Derek osserva che il ragazzino è attualmente online, ed è davvero tentato dal rispondergli, ma sicuramente aprirebbe solo una discussione. Stiles l'ha ferito diverse volte, con quelle parole, e al momento non se la sente di parlargli. Proprio no.

«Scusa Stiles, ma sono troppo egoista per rispondere.» Ringhia.

•••

Il ragazzino è sdraiato sul letto, con il telefono in mano. Sta scorrendo la home di whatsapp, annoiato, quando nota una cosa diversa dal solito, sulla chat di Derek.

La apre immediatamente, sobbalzando. Il licantropo ha appena visualizzato tutti i suoi messaggi, ed era online pochi secondi fa. Questo significa che l'ha ignorato di proposito, come se non meritasse neanche una risposta. Eppure la cosa non lo sorprende poi così tanto.

«Stupido ex Alpha.» Borbotta il ragazzino, mentre suo padre lo chiama dalla cucina. È pronta la cena. 
Così Stiles scende di sotto, trovando una calda pizza ad aspettarlo. Suo padre se la cava in cucina, e almeno una volta a settimana gli prepara la pizza. Stiles gli si siede davanti, afferrandone un pezzo con le mani, in silenzio.

«Dov'è il lupo?» Chiede il padre, notandone l'assenza. Di solito il lupo si siede sul divano, durante i pasti, fissandoli in un modo che Noah trova piuttosto inquietante. Stiles scrolla le spalle, come se la cosa non lo turbasse.

«Se n'è andato. Probabilmente era guarito.» Risponde, con tono indifferente. Quando era tornato in casa, dopo aver discusso con Scott, aveva subito notato l'assenza dell'animale. Era rimasto male nel constatare che se n'era andato via, nonostante un po' se l'aspettasse. Eppure adesso è come se non gli interessasse nulla. L'unica cosa che sente è la fame, nient'altro. 
Stiles alza gli occhi sul padre, come cercando di mettere alla luce l'affetto che prova nei suoi confronti, ma...proprio non ci riesce. Come se non avesse niente, dentro. Niente.

«Mi dispiace, alla fine mi ci ero abituato anch'io alla sua presenza!»!Esclama il padre, con tono triste. 
Stiles si limita ad annuire.

«È giusto così.»

«Già.»

Il resto della cena trascorre nel silenzio più totale, con lo Sceriffo che cerca invano di far parlare il figlio. 
Vorrebbe proprio capire dov'è nascosto il suo vero figlio, dannazione.
Quello che lo avrebbe sfiancato dalle chiacchiere, quello che avrebbe fatto cadere almeno tutta la mozzarella della pizza addosso a sè. Invece lo Stiles davanti a lui mangia in silenzio, stando come attento a non sporcare niente. Dio, gli sembra di avere davanti un estraneo, e la cosa gli stringe il cuore. Non riesce a vederlo con questa consapevolezza.

Così, con una scusa, lo Sceriffo sale di sopra, chiudendosi nel suo ufficio, e Stiles resta inevitabilmente da solo. Finisce di mangiare, come se niente fosse, per poi spegnere le luci. 
Sale di sopra anche lui, dirigendosi in camera sua, quando intravede un'ombra nera nella sua camera.

Purtroppo appena accende la luce la figura è sparita dalla finestra, e resta un attimo a chiedersi chi diavolo fosse. Anche se ha delle idee. Poi Stiles nota sul suo letto una strana bustina, e l'afferra subito, subito dopo aver chiuso con attenzione la finestra.

La bustina è bianca, senza scritto nulla fuori, ma è sicuro che prima non ci fosse. Deve averla lasciata la figura di prima. La apre, titubando, e ne tira fuori un...coltellino. È lo stesso che aveva lui, quello che aveva lasciato a casa di Derek. L'ex Alpha non glielo voleva ridare. L'unica differenza è che è stato pulito, lucidato. Stiles osserva la lama, che luccica nella penombra della stanza. Questo cosa vuol dire? 
C'era Derek prima, in camera sua?

Poi tira fuori un foglio dalla bustina. 
È un semplice biglietto d'auguri, di quelli che compri al negozio. 
La scritta davanti dice "Tanti auguri...ogni anno più giovane!" 
E c'è il disegno di un bambino con il cuccio. Stiles scuote la testa, sorridendo involontariamente. 
Poi apre il biglietto, leggendo invece una scritta a penna, che riconosce essere la scrittura di Derek.

"Non importa quante volte ancora litigheremoquante volte ce l'avrai con meo quanti anni ancora passerannoPer me sarai comunque e sempre un ragazzinosappilo.

Derek."

La data, scritta poi alla fine, è quella del giorno del suo compleanno.
Quindi forse Derek non ha avuto modo davvero di fargli gli auguri, probabilmente aveva già preparato tutto ciò ma non ha avuto modo di darglielo. E Stiles si ritrova ad increspare le labbra in un sorriso, senza neanche rendersene conto. Come non si rende conto di due occhi blu fuori dalla finestra, che stanno osservando nel buio la sua reazione.

   
 
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