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Autore: SophLandd    09/09/2017    2 recensioni
«Derek, promettimi che troverai qualcosa per non mollare.
Promettimi che troverai qualcuno da amare. Promettimelo.»
Gli scongiura Stiles, sull'orlo delle lacrime.
Derek aumenta la stretta, sorpreso dalle sue parole.
Non si volevano sucidare dopo tutto questo?
E adesso lo sta pregando di vivere?
«Io...te lo prometto, Stiles. Ma solo se tu farai altrettanto.» Sospira.
Le loro mani si illuminano di rosso, e Stiles sorride tristemente, annuendo.
«Te lo prometto anch'io, Derek.»
E scioglie le loro mani, alzandosi di botto, e scappando da quel posto, dopo essersi infilato velocemente la maglia. Derek non riesce a dire nulla, e pensa che probabilmente quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe visto quel ragazzino.
Oh, quanto si sbagliava.
// Tratto dal Capitolo 2.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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«Cosa?!» Esclama Stiles, guardando sorpreso tutta la gente uscita allo scoperto.

Lydia é gli sorride, abbracciandolo:

«Compi diciotto anni Stiles. 
Pensavi che saresti riuscito ad evitare una festa??» Esclama la rossa, staccandosi poi dal ragazzino, ancora incredulo.

La musica comincia a farsi strada per la casa, e la maggior parte degli invitati va un attimo da Stiles per fargli gli auguri.

Stiles poi rimane qualche secondo con Scott, appoggiati entrambi su un mobile, con studenti che ballano di fronte a loro, tra le luci colorate.

Lydia ha pensato proprio tutto.
C'è sia il cibo in giro per casa, oltre ai drink vari, che delle lampade apposta per le feste.

«Non conosco metà della gente.» Sussurra Stiles a Scott, come se fosse un segreto.

Scott lo guarda divertito:

«Ma tutti conoscono te.»

Stiles rimane un attimo in silenzio, per poi osservare nuovamente tutte le persone che vanno e vengono davanti a lui.

Così tanta gente, così tanti volti.
Ma non l'unico che vorrebbe vedere.

«Chi avete invitato?» Chiede con finta indefferenza Stiles a Scott, cercando di farsi sentire sopra il rumore incessante della musica.

Scott osserva il suo migliore amico, capendo subito dove voglia andare a parare.

«È dietro di te.» Accenna un sorriso Scott, guardando dietro il ragazzino.

Stiles rimane un attimo immobile, trattenendo il fiato, per poi girarsi.

Derek é poco lontano da lui, e lo sta guardando, con le labbra piegate in un sorriso.

Stiles velocemente diminuisce la distanza fra di loro, risultando stranamente impacciato e imbarazzato.

«Uh, ciao Derek, non credevo saresti venuto.» Amette, non riuscendo a non esserne tremendamente felice.
Allora gli importa davvero di lui, se é qui.

Derek si guarda un secondo intorno:

«Diciamo che i tuoi amici mi hanno convinto.»

Stiles avvampa, potendo solo immaginare cosa gli abbiano detto Scott e gli altri per farlo venire.

«Credevi davvero che dessi ripetizioni a Lydia?» Ridacchia Derek, mentre il ragazzino arrossisce di botto, boccheggiando.

«Beh...sì.»

Derek cerca un contatto con quegli occhi nocciola.

«Sai che non sono quel tipo di professore. Non dò ripetizioni ai miei studenti.» Parla Derek, non rendendosi conto subito che in tutto ciò c'é una contraddizione.

Stiles é la contraddizione.

«A me le dai.» Puntualizza Stiles.

«È diverso.» Replica Derek, guardandosi un attimo la punta delle scarpe.

Stiles assume un'espressione perplessa.

«Cos'è diverso?»

Derek lo guarda negli occhi.

«Tu.»

Stiles dischiude la bocca, mentre Derek abbassa di nuovo lo sguardo a terra, come incredibilmente imbarazzato.

«Tu sei diverso.» Aggiunge.

Queste parole per un attimo rimbombano nella testa di Stiles più forti della musica e del casino che c'è alla festa.

Stiles fa per ribattere, come cercando le parole adatte, quando un gruppo di ragazze gli si avvicina, circondandolo:

«Stiles! Vieni a bere con noi!» Esclamano, quasi in coro.
Stiles cerca invano di cercare Derek con lo sguardo, ma ormai le ragazze lo stanno trascinando giá altrove, ridacchiando e toccandolo dappertutto.

Derek rimane lì impalato, stringendo le labbra. Innervosito si avvicina al bancone del cibo, prendendosi qualche salato per distrarsi.

«Stiles ti sta ancora cercando con lo sguardo.» Parla una voce, accanto al ragazzo.

Derek si gira verso Malia.
La ragazza indossa un vestitino nero, che le sta davvero bene.
Ha i capelli raccolti in una treccia.

«È troppo occupato.» Replica Derek, girandosi nella stessa direzione di Malia.

Riesce a vedere Stiles seduto su uno dei divani, insieme alle ragazze di prima.
Ha un drink in mano, e sembra così preso dalla popolarità che la cosa fa innervosire sempre di più Derek.

Stiles sembra gradire davvero tanto la compagnia di quelle studentesse, altrettanto i complimenti che quelle gli fanno, con il solo effetto di aumentargli l'ego. E di farlo sentire sopra a tutti.

Derek mangia altro salato, prendendo il cibo come consolazione.

«È semplicemente in una fase 'popolarità? Venga pure'.» Dice Malia, prendendo anche lei qualcosa.

«Ho visto.» Ringhia Derek.

Ha sempre odiato questo tipo di ragazzi.
Malia osserva la sua reazione.

«Tranquillo, poi si renderà conto delle cazzate che sta facendo. 
È così che si matura, no?» 
Riflette la ragazza, e Derek la guarda un pò sorpreso.

«Non credevo fossi intelligente, ma d'altronde sei un Hale. Anche se di Peter spero hai preso ben poco.» Commenta Derek, ironico, mentre Malia sorride:

«Diciamo che abbiamo iniziato con il piede sbagliato, Derek. 
Ma insomma, siamo cugini. 
Non so come funzionano queste cose, e non aspettarti di certo un abbraccio o varie smancerie, ma penso possiamo almeno parlare, andare d'accordo.» Parla la ragazza, mentre Derek la guarda divertito.

«Non so neanche io come funzionano queste cose, se ti consola. 
E assomigli dannatamente a Cora. Stesso caratterino.» Le fa notare Derek.

«Tua sorella minore, giusto?»

Derek annuisce.

«Forse prima o poi la dovrò conoscere, ma adesso smettila di rimpinzarti di quelle schifezze.» Lo riprende la ragazza ridendo, insieme a Derek.

Derek e Malia parlano un'altra mezz'oretta del più e del meno, quando lei se ne esce con:

«Perché non vai da Stiles?»

Derek sussulta, colto impreparato.

«Dici che...dovrei cercarlo?» 
Fa, avendo già notato che il ragazzino non é più sul divano.

«Sì, insomma, sei venuto qua per stare con lui, o sbaglio?»

Derek annuisce, ringraziando la ragazza per la piacevole chiacchierata, e subito dopo setaccia tutto il salone, alla ricerca del ragazzino.

Dove diavolo è?

Si scontra poi con uno del gruppo di amici di Stiles. Lahey. 
É pure nella squadra di basket.

«Lahey, hai visto Stilinski?» Gli domanda, notando che però il ragazzo sembra abbastanza impegnato.

Isaac infatti sta ballando con una bella ragazza, ma si gira comunque verso Derek, corrucciando lo sguardo:

«Forse l'ho visto andare di sotto. 
C'é una sorta di cantina.» Risponde, per poi tornare beatamente a ballare.

Derek allora passa qualche minuto a trovare la porta che conduce alla cantina, quando delle scale indicano l'accesso ad essa.

Derek non sente una voce provenire da essa, ma scende lentamente e in silenzio, sperando solo di non fare una spedizione a vuoto.

Una volta alla fine della scale si accorge che la cantina é davvero grande, e ci sono file e file di bottiglie di vino.

Caspita se questa Martin è ricca, pensa tra sè e sè.

Percorre una di queste file, quando sente dei bassi rumori.
C'è qualcuno qui sotto, anche perché in effetti le luci sono accese.

Derek a passi lenti arriva sempre piú vicino alla fonte di questi movimenti bruschi, quando cerca di vedere se trova qualcuno attraverso le bottiglie di vetro.

E infatti riesce a scorgere due sagome. 
Eppure non riesce a capire chi sono i due.

Guarda meglio, e sussulta, allontanandosi immediatamente, come scottato.

Ha appena visto Stiles avvinghiato con una ragazza. Bocca su bocca, mentre lei cercava di togliergli la maglia.

Derek rimane a bocca dischiusa, capendo che se ne deve andare, e indietreggia in silenzio, con il volto leggermente abbassato.

L'oscuritá in breve l'avvolge.

Torna di sopra, scontrandosi con la rossa:

«Ehi, Derek, cerchi Stiles?» Domanda lei, affiancata da Jackson.

Derek guarda i due con una veloce occhiata:

«È troppo impegnato a farsi una nella tua cantina.» Risponde, mentre la rossa dischiude la bocca sorpresa.

Derek decide che ha bisogno assolutamente di una boccata d'aria, e fa per uscire un attimo dalla casa, quando una studentessa lo ferma:

«Professore, cosa ci fa qui?» Lo blocca, provandoci chiaramente.

«Conosco Stilinski.» Le spiega, mentre quella gli si fa sempre più vicina.
Derek si ritrova a lasciarla fare, non riuscendo in quel momento a ragionare correttamente.

«È venuto con qualcuna?»

Derek si ritrova ad accennare un sorriso:

«Assolutamente da solo.»

La ragazza è davvero bella, e d'un tratto Derek se la ritrova tremendamente vicina, e quella gli poggia senza pensarci troppo le labbra sulle sue.

Derek al momento ricambia, per poi spingerla subito via.

Cosa stava facendo?
Stava davvero baciando una studentessa?

Esce dalla casa, dandosi dello stupido diverse volte.

Lui non è così.
Non sa cosa gli era preso.

Si appoggia al muretto del giardino, sospirando profondamente.

Stiles nel frattempo, con un pò di alcool nello stomaco, ferma la ragazza, la quale cerca di togliergli i vestiti.

«Aspetta, aspetta.»

La ragazza, con un caschetto biondo, lo guarda perplessa:

«Cosa succede?»

Stiles la osserva attentamente.

«Io ti ho già visto a scuola. 
Non ti piacciono le ragazze?»

Lei sorride maliziosa, senza staccarsi da lui.

«Sì, a te?»

Stiles alza le sopracciglia:

«Uh, sì, e ti piacciono anche i ragazzi?»

La ragazza sorride di nuovo:

«Sì, a te?»

Stiles sussulta, rimanendo a guardarla senza rispondere, con la bocca dischiusa. Alza lo sguardo dal volto della ragazza, come pensando a qualcosa in particolare.

Poi si stacca, lasciandola confusa, e distanziandosi, gesticolando:

«Io..devo andare, solo che...penso mi piacciano anche i ragazzi. 
Anzi, ne sono quasi convinto. 
Sì, convintissimo, decisamente.
E anche te, davvero, ma devo assolutamente andare.»

La ragazza sorride alla stranezza di quel ragazzino:

«Okay.»

«Okay? Okay. Scusa, ciao.» La saluta Stiles, stringendo le labbra, e andandosene da quella maledetta cantina.

Derek intanto é ancora sul muretto, indeciso se tornare a casa o no, quando gli arriva un messaggio:

"Ehi, Derek, ti va di passare da me? Se non hai nulla da fare.
Jennifer."

Guarda qualche secondo il messaggio, per poi rispondere, senza troppi ripensamenti:

"Arrivo subito."

Stiles viene subito investito dalla musica, e dalla moltitudine di gente, cercando insistentemente Derek.

Dove diavolo si é cacciato?

Cerca un volto conosciuto, quando Lydia improvvisamente sbuca dal nulla, e lo tira per un braccio lontano dalla musica:

«Dio, Lydia, meno male che ti ho trovata. Stavo cercando Derek...» Esclama Stiles, notando che però la rossa lo sta trucidando con lo sguardo.

«Prima ho parlato con lui.» Fa, come se fosse una cosa perfettamente normale.

«E?»

«E ti ha visto avvinghiato ad una ragazza, Stiles! Era venuto a cercarti! Credo sia uscito, se non direttamente tornato a casa!» Esclama lei, mentre Stiles scuote la testa, incredulo.

«No, no...se solo fosse restato un minuto in più!» Grida, mentre comincia a sentire i primi effetti dell'alcool.
Non che poi abbia bevuto così tanto, ma si è già appurato che Stilea non regge molto.

Lydia lo guarda, contrariata:

«Per lo meno togliti il rossetto dalle labbra.» Gli suggerisce.

Stiles si strofina una mano sulla bocca, per poi correre verso la porta di casa.

Si scontra con una decina di persone, per poi arrivare davanti al portone.
Lo spalanca, alla ricerca del ragazzo.

Trova Derek sul muretto, alle prese con il telefono. Sta probabilmente messaggiando. Poi lo vede alzarsi, e fa per andarsene via:

«Derek!» Lo chiama, con tutto il fiato che ha.

Derek si ferma, girandosi sorpreso verso il ragazzino.

«Cosa c'è, Stiles?» Pronuncia il suo nome freddamente. 
Stiles abbassa il volto:

«Perchè te ne stai andando?»

Derek stringe la labbra, guardando da un'altra parte:

«Sono venuto qua solo per te Stiles, ma evidentemente sei troppo impegnato, o sbaglio?» Derek sembra arrabbiato.

Stiles si morde un labbro:

«Lo so che sono stato un coglione tutto il tempo, Derek. Mi sono fatto prendere dal fatto che sono diventato popolare, mentre prima non ero nessuno. 
Avere tutte quelle ragazze...non so, mi sembrava come se un sogno si realizzasse. Ma poi ho capito che ci sono cose più importanti, e non voglio rischiare di perdere le persone a cui tengo di più per questo...» Comincia a straparlare Stiles, evitando lo sguardo del ragazzo.

«Lo so bene cosa vuol dire Stiles, e forse è proprio per questo che ti metto in guardia. Non diventare mai così, per favore.» Lo supplica Derek.

Stiles guarda i suoi occhi verdi:

«Com'eri, Derek?»

Derek si ricorda bene com'era dopo che aveva ricevuto la delusione da parte di Paige.

«Ero il più popolare a scuola. Cominciai d'un tratto ad andare con tutte, a montarmi la testa. Diventai un'altra persona, persi gli amici, tutto.» Racconta, tralasciando che lui è diventato così soprattutto a causa di Paige. Popolare lo era giá, ma non aveva mai sfruttato la sua popolarità per queste cose.

Poi sua sorella lo ha fatto ragionare, rimettendolo con la testa a posto, facendogli capire che non solo perchè Paige l'avesse tradito allora dovesse trattare tutte le ragazze come guanti.

Anche se poi l'ultima ragazza con cui si era aperto del tutto era stata Kate, e dopo di lei ha lasciato il college, e ha comunque capito che la vita di prima, cioè l'andare con tutte fregandosene, non era davvero un opzione. 
Non era un'alternativa. 
Era solo una scelta sbagliata, che non portava a nulla.

«È anche per questo che non vuoi andare con le tue studentesse?» Mormora Stiles, cominciando a capire, finalmente.

Derek annuisce.
Non vuole più essere il ragazzino di una volta.
Mai più.

«Sicuro che è solo per questo che ti dava fastidio il fatto che stavo con quella ragazza?» Chiede d'un tratto Stiles, preso del coraggio grazie all'alcool.

Derek trasalisce, evitando lo sguardo del ragazzino. 
Non risponde, si limita a rimanere in silenzio, e Stiles capisce che non avrà mai una risposta.
Alla fine neanche Derek la sa.

Il cellulare di Derek d'un tratto squilla, e il ragazzo guarda un attimo lo schermo. 
È Jennifer.

«Puoi rispondere.» Fa Stiles, vedendo che Derek si sta limitando a fissare il nome sul telefono.

«Non ora.» Risponde semplicemente, e Stiles comincia a sospettare qualcosa.

«Dove stavi andando, Derek? 
A casa tua?» Domanda allora, con voce incerta.

Derek a quel punto lo guarda negli occhi. Non riesce a mentirgli.

«No.»

Stiles corruccia lo sguardo.

«Chi era al telefono, Derek?»

Lui sospira pesantemente.

«Jennifer.»

Il ragazzino sente perdere qualche battito. Abbassa il capo.

«Stavi andando da lei?»

Derek si trova costretto ad annuire, non riuscendo però a guardarlo in faccia.

«Ti prego...resta. Voglio solo passare il resto del mio compleanno con te. 
Non andare da lei...» Sussurra Stiles. Probabilmente da completemente sobrio sarebbe riuscito solo a guardarlo andare via.

Derek apre la bocca, per rispondere...

   
 
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