Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: ScandalousLaRabiosa    11/09/2017    2 recensioni
Dicembre 2015: i BTS sono scomparsi.
Sono scomparsi perché lavoravano troppo e perché erano visibilmente a pezzi.
Nessuno avrebbe fatto niente per aiutarli per l'ennesima volta e i BTS avrebbero continuato a seguire queste sfiancanti schedule senza possibilità di opporsi.
Ed è proprio per questo che "loro" hanno deciso di muoversi.
I Bangtan avevano bisogno di evadere da questa gabbia.
E "loro" hanno dato una mano a farlo.
***
Ispirata all'MV "View" degli SHINee.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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2.

 

-Il viaggio è stato tanto lungo?- chiese la ragazza che aveva portato loro il té ghiacciato mentre si ridirigeva verso la grande villa in fondo alla laguna.

Da quel che Yoongi aveva capito, doveva chiamarsi Woori.

-Un pò di turbolenza nelle ultime due ore di aereo, ma per il resto è filato così liscio da essere passato parecchio in fretta.- spiegò la loro autista.

I ragazzi si scambiarono una serie di sguardi prima che Yoongi decidesse di andare dietro le quattro misteriose ragazze, ancora con il bicchiere in mano. Appena gli era stato porso si era reso conto di avere davvero tanta sete e si era reso conto che, anche se fosse stato avvelenato, si sarebbe scolato quel té in ogni caso.

-Volete restare lì a cuocere ancora per un pò?- la ragazza con la frangia si voltò verso di loro qualche passo più avanti, facendo un cenno con il capo per indicare l'edificio verso il quale si stavano dirigendo.

-Non abbiamo altra scelta...- mormorò Seokjin affiancando Yoongi.

I BTS le seguirono con passo titubante fino alla veranda. Ora che era così vicina, Yoongi poté notare un tavolo da pingpong posto poco distante da loro.

-Prego.- Hyejin sorrise timidamente mentre apriva la porta a vetri e si spostava per lasciar passare i ragazzi.

L'interno non era di certo meno moderno o sofisticato della facciata: molto arioso e ampiamente illuminato, il salotto presentava qualsiasi tonalità di bianco (non avrebbe mai pensato che il bianco avesse delle gradazioni), il divano avrebbe potuto far sedere su di sé tutti gli artisti della SMEnt da quanto era grande e il televisore al plasma, un buco nero in tutto quel bianco e grigio chiaro, era sicuramente più alto di Namjoon.

Alle pareti vi erano appesi quadri e foto e anche l'enorme libreria e gli altri mobili erano tutti dipinti di bianco.

-Quanti videogiochi...- gli occhi di Taehyung brillarono alla vista della console lucida e di tutti i dischi a fianco.

-Lasciate pure le scarpe dove volete, non è un problema, c'è tanto spazio.- disse Woori posando il vassoio sul piano cottura della cucina, anche quella piena di colori metallici e, anche se meno del salotto, incredibilmente spaziosa.

Vi era una bassa parete a dividere le due stanze e questa fungeva anche da piano per i fornelli, per il lavandino e lo scolapiatti.

Il tavolo gli ricordò subito la Tavola Rotonda di Re Artù.

-Dove siamo, di preciso?- chiese Namjoon mentre si guardava intorno. Taehyung e Hoseok si stavano già togliendo le scarpe.

L'autista ridacchiò:- Pensavo che questa domanda non sarebbe mai arrivata, visto come siete stati zitti tutto il tempo.

-Comunque ci troviamo su un'isola tropicale a largo della costa cubana, per ora vi basti questa informazione.- disse Woori recuperando i bicchieri dalle mani degli idols.

-Cubana?- la voce di Taehyung si alzò di tono- Siamo in....?- si bloccò a metà frase.

La ragazza con la frangia inarcò un sopracciglio:- Non sai dove si trovi Cuba?

Il suo sguardo era così penetrante e severo che Taehyung non poté fare a meno di arrossire.

Quel petardo di Kim Taehyung che si faceva mettere in imbarazzo da una sola domanda era qualcosa di memorabile.

-Siamo molto distanti da Seoul, questo è ben chiaro a tutti.- informò Yoongi.

Sembrava incredibile,però, se detto ad alta voce.

-...è impossibile...- sussurrò Jungkook visibilmente turbato dalla questione. E non era il solo.

Lì non conoscevano nessuno che li potesse aiutare.

La ragazza con la frangia inclinò la testa di lato:- Molto perspicace.

-E perché siamo qui?- Jimin aggrottò la fronte- Dobbiamo girare un qualche Cuba Hustle Life o...?

La risata di Woori si sparse nell'aria, cristallina.

-No, ragazzi, niente reality per voi, questa volta.- comunicò la corvina.

-Accidenti, siete entrati troppo nella mentalità da idols, dovreste rilassarvi un pò!- comunicò l'autista mentre si sedeva sul tavolo della cucina con un fare non proprio da ragazza.

-Bene, vista la nostra mentalità da idols, sareste così gentili da spiegarci perché ci siamo ritrovati di punto in bianco a Cuba quando il giorno prima eravamo a Seoul?- Yoongi cominciava a perdere la pazienza da tutta quella spensieratezza. Sapeva che sarebbe stato meglio agire con cautela, ma arrivati a quel punto e con queste ragazze che si comportavano come se conoscessero il segreto dell'Universo non avrebbe fatto male rispondere così.

Tanto erano già nella tana del nemico.

L'autista inclinò appena la testa, uno strano luccichio di sfida negli occhi:- Tu per cosa pensi di essere qui, Mint-Boy?

Tutta l'attenzione dei presenti adesso era chiaramente rivolta verso di loro.

-Siamo qui perché voi siete le nostre ennesime sasaeng psicopatiche. Solo che, a differenza di tutte le altre, voi vi siete spinte oltre e ora ci troviamo qua, senza via di fuga.- Yoongi inarcò un sopracciglio- Cosa volete farci, adesso? Costringerci a vivere qui? Magari anche costringerci a firmare un qualche contratto matrimoniale? Se non lo faremo ci sarà un omicidio di massa con tanto di vostro suicidio perché non potreste vivere senza di noi?

Seguì un attimo di pesante silenzio.

Woori, la ragazza frangia-munita e l'autista si scambiarono un lungo sguardo e tutte e tre cominciarono a ridere. Hyejin si limitò ad abbassare lo sguardo e ad arrossire ancora di più.

-Ne hai di immaginazione, eh, molto drammatica!- la ragazza seduta sul tavolo si asciugò una lacrima di ilarità.

-La cosa mi offende un pò, ma no, Min Yoongi, non siamo sasaeng e non vi costringeremo a stare qui.- Woori si appoggiò alla parete divisoria e incrociò le braccia al petto- Vogliamo solamente farvi una proposta.

Namjoon aggrottò la fronte, sospettoso:- Scusate, ma perché non farcela mentre eravamo a Seoul?

-Perché lì avevate una vita troppo frenetica e sorvegliata, non saremo mai riuscite a parlarvi e, anche se avessimo avuto questa fortuna, non avreste mai creduto a ciò che vi avremo offerto, se prima non ve lo avessimo mostrato.- spiegò pacatamente la ragazza con la frangia.

-Era necessario che voi vedeste questo posto con i vostri occhi.- concluse Woori.

-Perché? Quale sarebbe questa proposta?- Seokjin pose infine la domanda cruciale.

Le labbra di Woori si tirarono in un sorriso:- Hyejin-ah, vuoi avere tu questo onore?

La ragazza sussultò:- Che? Io?

-La parte cruciale del piano l'hai svolta tu, è un tuo diritto!- concordò l'autista.

Hyejin passò lo sguardo sulle sue amiche, ma queste non distolsero lo sguardo e, con un sospiro, la ragazza si fece forza.

-La nostra proposta è di farvi una vacanza, una vera vacanza, su quest'isola.- Hyejin si schiarì la gola- Abbiamo notato tutte quanto foste stanchi e di salute cagionevole, negli ultimi mesi, il web è intasato di commenti preoccupati di migliaia di ARMY, ma nessuna di loro avrebbe mai potuto aiutarvi. Abbiamo deciso quindi di intervenire noi e di darvi una giusta situazione in cui potervi rilassare e recuperare tutte le forze di cui avete bisogno, lontano da tutte le persone che potrebbero riconoscervi.

Namjoon fece per aprire bocca, ma Woori prese rapidamente parola:- Lo sappiamo che al momento la cosa vi sembrerà una follia, specialmente questa motivazione per cui abbiamo fatto tutto questo, ma vogliamo mettere subito in chiaro una cosa: voi siete liberi di tornare a Seoul quando volete, basterà dircelo e noi vi riporteremo indietro, quindi vi pregherei di non gettarvi in atti stupidi come cercare di scappare o di contattare qualcuno. Ma abbiamo comunque una piccola richiesta da avanzarvi, prima che voi ci diciate di no.

Yoongi non poté fare a meno di inarcare un sopracciglio:- E sarebbe?

-Vorremo che faceste cinque giorni di prova su quest'isola.- si sollevò un coro di "CINQUE GIORNI?!" da parte di tutti i Bangtan- Per cinque giorni la vostra scomparsa non verrà considerata cosi grave e, anzi, credo non verrà nemmeno resa pubblica e, dopo questi cinque giorni, se vorrete ancora andarvene noi ve lo lasceremo fare, sennò saremo liete di ospitarvi per altro tempo.

-E durante questi cinque giorni vi lasceremo stare completamente, a meno che non sarete voi ad interpellarci, così almeno non penserete che lo stiamo facendo solo per nostro tornaconto.- aggiunse l'autista.

-Se potete, non interpellatemi affatto.- la frase della ragazza con la frangia fu molto seccata.

-Nel caso vi servisse qualcosa, quella ragazza simpatica e sempre sorridente è Nari,- l'autista indicò l'amica che aveva parlato poco prima- la padrona di casa è Woori, la nostra timida maknae è Hyejin e, se voleste imparare a guidare un qualsiasi mezzo di trasporto, io sono Hyena, tanto piacere, Bangtan Sonyeondan!

Woori batté due volte le mani:- Bene, capisco che queste sono troppe informazioni tutte insieme, quindi vi lasciamo tutto il tempo che vi serve per decidere: noi siamo in spiaggia, per qualsiasi cosa; se voi voleste mettervi in costume o mettervi semplicemente più comodi, su ci sono tutti i vestiti di mio padre e di mio fratello a vostra disposizione, sentitevi liberi di occupare le stanze che volete.

Tutte e quattro si mossero verso l'uscita.

-Fateci sapere cosa decidete, bye bye!- salutò Hyena prima di chiudere la porta alle spalle del gruppo.

Quella era certamente la giornata più assurda che avessero mai vissuto.


 

-E' una follia!- protestò Jungkook- Non possiamo rimanere qui con delle ragazze di cui non sappiamo assolutamente nulla!

-Ah, andiamo, a te impanica il solo fatto che siano di sesso femminile.- lo canzonò Taehyung con una marcata alzata di sopracciglia.

Come detto prima, le loro quattro rapitrici si erano recate alla spiaggia (dalla cucina erano visibili sedute sulla riva a chiacchierare, prendere il sole e giocare con i racchettoni da spiaggia) e loro sette si erano disposti intorno al grande tavolo rotondo per poter discutere meglio sul da farsi.

-Concordo con Jungkook: secondo me non è una buona idea stare qui per cinque giorni. Potrebbero averci detto un mucchio di fesserie, per quel che ne sappiamo.- disse Seokjin tormentandosi l'unghia del pollice.

-Beh, ci hanno solo chiesto di stare qui cinque giorni.- azzardò Jimin- Non credo mentano su ciò che hanno detto, avrebbero potuto inventarsi un'altra scusa.

-La situazione è già così assurda di suo che qualsiasi scusa a questo punto sembrerebbe plausibile.- fece presente Yoongi passandosi una mano tra i capelli.

-Però va riconosciuta una cosa- tutta l'attenzione fu rivolta verso Hoseok- siamo in un posto magnifico, da cartolina, e non in un seminterrato buio e umido stile film horror. Secondo me, se avessero voluto confinarci in un qualche modo, lo avrebbero già fatto.

-Tu saresti disposto a rimanere qui per cinque giorni?- sospirò Seokjin.

Il ragazzo fece spallucce:- Sto solo dicendo che secondo me queste quattro non hanno intenzioni malvagie nei nostri confronti, hanno anche posto condizioni ragionevoli.

-Taehyung?- Yoongi interpellò il ragazzo che, a parte per prendere in giro il maknae, non aveva ancora parlato.

Il vocal sbuffò:- Non so se ci possiamo fidare di loro, ma penso che qualche giorno di riposo non ci farebbe male.- tutti i suoi compagni lo fissarono straniti- E' vero, abbiamo schedule piene e un sacco di cose da provare e registrare, ma guardateci: stiamo cadendo a pezzi. Prima di arrivare qui avevamo tutti la febbre, non stiamo quasi più mangiando nulla tra stress e diete e ieri abbiamo rischiato di romperci tutti qualcosa per la coreografia troppo dura, per le nostre condizioni.

-Sono con Tae.- il leader parlò attraverso le mani su cui aveva poggiato la parte inferiore del viso- Sono il primo a dire che abbiamo degli impegni da rispettare e che abbiamo scelto noi di vivere questa carriera fino allo stremo...ma se non recuperiamo completamente le forze, non potremo fare gli idol nello stile Bangtan.

-Non puoi voler davvero stare qui!- Yoongi si alzò dalla sedia.

-Perché no? Siamo in un paradiso terrestre!- protestò Jimin.

-Con quattro sasaeng!- gli ricordò.

-Sasaeng o no, senza di loro adesso tu avresti una polmonite che potrebbero curare solo al prontosoccorso.- si inserì Taehyung- Stai visibilmente meglio, hyung, e questo non puoi negarlo.

-Da quant'é che sei diventato così saggio?- Jimin inclinò appena la testa di lato.

-E' giusto essere diffidenti, ma secondo me dovremo provare a fare come ci chiedono loro. Come ha detto Hoseok, saremo comunque in un posto da sogno e credo potremo fare cose diverse. Se dopo cinque giorni non ci riporteranno a Seoul, vedrete che un modo lo troveremo per tornare indietro, a partire dal raggiungere la costa cubana e appropriarci di un telefono.- Namjoon si alzò dalla sua postazione.

-Abbiamo il sexy brain del leader che ci tirerà fuori da qualsiasi casino!- ridacchiò Hoseok.

-Dove stai andando?- chiese Seokjin al leader.

Il ragazzo li fissò come se si chiedesse seriamente se i suoi compagni non capissero le sue intenzioni.

-Voglio vedere il piano di sopra. Hanno detto che possiamo sceglierci le stanze e mettere tutti i vestiti che vogliamo, sono curioso riguardo a quali outfit potremo indossare in questi giorni.

-Chissà se troveremo qualcosa della nostra taglia...- Jimin seguì il più grande e al gruppo si unirono anche Hoseok e Taehyung.

-Abbiamo opinioni completamente diverse...-notò Jungkook.

Seokjin sbuffò e cominciò a tamburellare le dita sul tavolo.

Lo sguardo perso nel vuoto fece intendere a Yoongi che il cervello del suo hyung doveva star lavorando a una velocità non comprensibile alla mente umana.

-Una giornata.- disse infine.

-Che?- Yoongi inarcò un sopracciglio.

-E' il massimo di tempo che direi di prenderci per analizzare meglio la situazione. Vedremo se ci daranno davvero così tante libertà o si riveleranno essere più psicopatiche di quanto in realtà non sembrino. Potremo trascorrere la giornata come ci hanno chiesto loro di fare e in base a ciò sceglieremo se farne altri di prova o andarcene subito.- sospirò- Speriamo che così almeno Namjoon e gli altri capiscano che dobbiamo tornare a Seoul il prima possibile.

Jungkook storse il naso:-...e se alla fine fossimo noi a ricrederci?

-Non accadrà, stai tranquillo.- al momento quella possibilità a Yoongi non sembrava nemmeno contemplabile, eppure il fatto che Jungkook si fosse ritrovato titubante quasi subito gli fece comprendere che ciò non fosse impossibile.

-Non se ne parla di andarcene solo noi tre e di lasciare gli altri su quest'isola, spero solo che alla fine giungeremo tutti alla stessa decisione.-Seokjin si alzò dalla sedia- Direi che, a questo punto, ci toccherà trovare anche per noi un costume da bagno.


 

Adesso che si erano cambiati con abiti più consoni al clima dell'isola, il caldo che vi era fuori dalla villa li investì in maniera meno violenta.

Gli armadi che avevano trovato nelle camere da letto erano veramente ben forniti. Vi si poteva trovare di tutto: dai costumi da bagno agli smoking eleganti. Dai jeans strappati ai pantaloncini da calcio. Dalle canottiere da basketball alle camicie di lino.

Avendo sia un padre che un fratello, aveva senso che Woori possedesse tanti capi maschili.

Uscirono tutti e sette dalla casa e si diressero in spiaggia, dove Hyena e Hyejin stavano giocando animatamente con dei racchettoni sulla riva, mentre Nari e Woori stavano sotto l'ombrellone su delle sdraio, alternando la lettura di un libro a due chiacchiere.

Tutto il gruppo aveva optato per dei bermuda da mare con una t-shirt sopra, mentre le ragazze erano tutte in costume da bagno, tranne Hyena che teneva sopra una t-shirt larga.

-OUCH!- si lamentò Hoseok appena la palla utilizzata dalle ragazze lo colpì alla fronte, facendo ridere i suoi compagni.

-Scusa!- Hyejin si affrettò a venirgli incontro e a inchinarsi ripetutamente, il viso rosso per l'imbarazzo.

-E' davvero bello qui...- notò Taehyung guardandosi attorno con sguardo sognante.

-Si, beh, non ci lamentiamo.- Hyena fece spallucce- Vi consiglio di togliere le maglie, però. A meno che voi non miriate ad avere un'abbronzatura ridicola...

Yoongi aggrottò la fronte, per niente convinto:- Non dovevate non rivolgerci la parola per cinque giorni?

Hyena alzò gli occhi al cielo:- Come sei pignolo, volevo solo dare un paio di consigli. Non vorrei mai che in futuro vi lamentaste per il non avervi dato tutte le dovute avvertenze.

Woori e Nari avevano smesso di chiacchierare per godersi lo scambio di battute. Hyejin fissava la sua amica con quello sguardo spaurito che non l'aveva ancora abbandonata da quando erano arrivati sull'isola.

L'autista si avvicinò a Yoongi con passò deciso e un sorriso malizioso e si fermò a pochi passi da lui.

I due si fissarono negli occhi per un periodo che gli parve interminabile.

Proprio non riusciva a fidarsi.

Le mani di Hyena si mossero e andarono ad afferrare l'orlo della sua t-shirt extra large, per poi sollevarla, lasciando tutti i presenti abbastanza perplessi.

-Credo seguirò io stessa il mio consiglio.- disse porgendogli la maglia.

Yoongi inarcò le sopracciglia, Namjoon scosse la testa con fare divertito e Hoseok rise apertamente.

Era sicuro che Jungkook fosse arrossito, nonostante non potesse vederlo.

Del resto aveva senso: il fisico di Hyena era mozzafiato. Seno piccolo ma palesemente sodo (il pezzo di sopra del bikini nero che stava indossando era molto stretto e aderente), fianchi stretti e un posteriore pronunciato e allenato, raro da vedere su una ragazza asiatica. E la ragazza ci teneva molto a mostrare tutti i suoi punti forti.

Woori ridacchiò riprendendo in mano il libro e Nari alzò gli occhi al cielo.

Anche Yoongi si ritrovò a sbuffare con un mezzo sorriso mentre accettava il "gesto di sfida" e afferrava l'indumento che la ragazza gli stava porgendo.

Il sorriso di Hyena si allargò ulteriormente, raccolse il proprio racchettone e fece per tornare a giocare con Hyejin.

-Godetevi la permanenza in casa nostra, Bangtan Sonyeondan!

Fu l'ultima cosa che disse loro e le sue amiche tornarono tutte a fare ciò che stavano facendo prima, quasi i ragazzi non fossero nemmeno sulla spiaggia con loro.

Hoseok si levò velocemente la propria t-shirt e passò lo sguardo sui propri compagni con sguardo eccitato:- Bagno?

Si stavano adattando allo spirito di quello strano posto più velocemente di quanto gli piacesse ammettere.

 

  
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