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Autore: DolceAmu    11/09/2017    0 recensioni
Shiro è una custode del Keyblade, ma quando il suo mondo cade nell'oscurità, dovrà affrontare il viaggio più importante della sua vita per salvare i mondi.
La storia è ambientata dopo gli avvenimenti di Kingdom Hearts 3.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Riku, Sora, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Era una calda mattina di primavera, l'estate era alle porte, e nell'aria si poteva già sentire l'odore di vacanza.

Shiro era una ragazza di 16 anni dai lunghi capelli neri con gli occhi grigi come la tempesta, che frequenta l'accademia dei custodi di keyblade situata nella Terra di Partenza. Percorreva il cortile dove erano situati gli strumenti di allenamento per imparare nuove mosse e magie, e poco prima del ponte che conduce all'ingresso, in mezzo alla piazzetta, si trovava una statua raffiguranti i sette guardiani della luce, che mille anni prima avevano sconfitto le tredici oscurità, liberando così il vero Kingdom Hearts e salvando i mondi. Da allora i custodi dei Keyblade aumentarono di molto, fino al punto di istituire un'accademia per allenare le giovani leve, e Shiro era una di queste.

L'accademia era suddivisa in due corsi, il primo dove si trova la maggior parte degli studenti, dove vengono allenati con armi in legno e imparano la magia, e finito il corso si veniva sottoposti a un test, dove i Maestri di Keyblade mettevano in prova sia l'abilità che il cuore dello studente, ma solo alcuni di loro lo superano, e superarlo significa diventare un custode del Keyblade e unirsi al secondo corso. Shiro faceva parte di quest'ultimo da un paio d'anni, anche se le sue abilità fisiche non erano il massimo, è riuscita a superarlo grazie alla sua magia. 

 

Shiro, quella mattina, era in anticipo come al suo solito, e decise di aspettare la sua migliore amica, come sempre in ritardo, sedendosi  nella piazzola vicino alla statua, ammirando come ogni giorno le sagome degli eroi della guerra, soffermandosi sempre sui due più grandi amici-rivali, Sora e Riku, le sarebbe piaciuto conoscerli, ma ahimè, era impossibile.

 

Qualche minuto dopo finalmente giunse la sua amica Evelyn, una ragazza un po' più bassa di lei, con gli occhi marroni e i capelli a caschetto rossi chiaro tendente all'arancione, che si precipitò verso Shiro facendole subito un inchino di perdono.

"Scusami!! Prometto che domani sarò puntuale!"

diceva sempre così, ma Shiro le sorrise, sapendo che la sua amica sarà sempre in ritardo.

"Tranquilla, facciamo comunque in tempo per le lezioni, dai andiamo."

"Dopo gli allenamenti ci vediamo in piazza ad ammirare il tramonto come al solito?"

"Certo Evelyn, ma non fare tardi come al tuo solito!"

disse rimproverando l'amica.

"Stai tranquilla! Questa volta sarò puntuale!"

diceva sempre così, ma sapeva già che sarebbe stata in ritardo.

"Si va bene!"

E un'altra tranquilla giornata all'accademia dei custodi di Keyblade stava per iniziare, ma Shiro in quel momento non sapeva che non sarebbe stata una normale giornata.

 

Era il tramonto, e gli allenamenti del pomeriggio erano già finiti. Shiro indossava il suo solito completo casual, una canotta bianca con le spalline sottili, degli shorts in jeans, delle parigine nere con delle snekars a collo alto bianche e sul collo, portava un ciondolo raffigurante un cuore, simbolo di Kingdom Hearts, regalato dalla sua migliore amica. Era seduta su una panchina al di fuori dell'Accademia ad ammirare il tramonto, mentre aspettava Evelyn che, come al solito, era in ritardo.

"Uffa! Quanto tempo ci mette!"

Era da un'ora che Shiro la aspettava, e la pazienza le stava per esaurire. Si alzò dalla panchina, pronta ad andare verso la casa della sua amica quando qualcosa cambiò; il cielo si fece all'improvviso scuro, un vento forte si abbattè su quel luogo, e al posto del sole c'era una palla nera e viola che risucchiava tutto, il mondo stava per cadere nell'oscurità. 

"Che sta succedendo?!"

Shiro era molto confusa, fino a un attimo prima era tutto normale, e ora stava scomparendo tutto. Fece apparire il suo Keyblade, la guardia era a forma di cuore rovesciato sul verde prato, la lama era sottile e la punta era piena di fiori di ciliegio, tutto il Keyblade era intrecciato da dei rampicanti e sul pomo era attaccato un porta fortuna con lo stesso fiore della punta; dopo di che corse verso la città, dove si sentivano numerose urla e si vedevano dei cuori che volavano in cielo e venivano assorbiti dall'oscurità.

Arrivata in città, Shiro si sentì sopraffatta dalla paura e dal timore, in tutti quegli anni c'era stata la pace e non aveva idea che un giorno sarebbe toccato anche a lei difendere la luce, e ora che toccava a lei difenderla non sapeva cosa fare, tremava alla visione di quei shadow e neoshadow che attaccavano gente innocente, dagli anziani ai bambini, facendoli perire uno dopo l'altro, e non sapeva cosa fare, aveva troppa paura.

Un neoshadow la attaccò alle spalle, prendendola alla sprovvista, facendola cadere a terra. Shiro fece in tempo ad usare il suo Keyblade per scansarlo, e si rialzò a fatica. Ingaggiò una battaglia contro l'heartless per potersi assicurare la salvezza, lo colpì un paio di volte con Fire prima che la attaccasse di nuovo facendolo sparire, ma non era sufficiente perché un'orda di heartless era pronta alla battaglia, e Shiro era da sola.

La gente era dimezzata, e le urla non cessarono un minuto, altri custodi dei Keyblade stavano combattendo in lontananza, ma molti di loro scomparvero come fecero i cittadini, lasciando il nulla, e Shiro si stava per trovare completamente  sola, facendola entrare nel panico. Un violento terremoto colpì il mondo, creando varie crepe sul terreno, ma la mora non fece in tempo a notare una figura nera dietro di se, che la ferì al fianco, facendola cadere in un varco di oscurità che si era creato vicino a lei. La ragazza cadde nel varco, non senza vedere la figura che la attaccò poco prima, era un uomo con indosso un'armatura nera, è il volto era coperto dal'elmo, nascondendo i dettagli del viso.

Shiro si sentiva precipitare nel vuoto, per lei significava la fine, e delle lacrime lasciarono una scia, riflettendo la piccola luce che era il mondo dove si trovava poco prima, finché non rimase che il buio.

"Evelyn, mi dispiace..."

 

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Eccoci col primo! Spero che la storia vi piaccia, se avete critiche fatele pure, cercherò di migliorare!

Il titolo è ispirato al nome della protagonista (Shiro significa bianco) e dalla luce di Kingdom Hearts. 

Spero di publicare al più presto il seguito, alla prossima!

  
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