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Autore: gamberosolitario    11/09/2017    0 recensioni
Jimbe è malvagio ed è il boss con cui Rufy si scontrerà sull'isola degli uomini-pesce.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jinbe
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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JIMBE, IL DITTATORE DEL MARE

Erano passati due anni da Marineford e dalla divisione della ciurma.

Ognuno dei nostri protagonisti, aveva passato questo periodo per allenarsi e perfezionarsi in vista del Nuovo Mondo.

Dopo la riunione della ciurma a Sabaody, i nostri eroi erano ripartiti, di nuovo tutti insieme. Destinazione: Raftel.

 

Ma prima sarebbero dovuti passare per l’isola degli uomini-pesce.

Il Re attuale dell’isola era Jimbe, il Dittatore del Mare. La precedente famiglia reale era rimasta uccisa da dei pirati e Jimbe aveva preso il posto del Re.

Due anni prima, Jimbe faceva parte della Flotta dei Sette ed aveva combattuto, a Marineford, dalla parte del Governo contro l’Imperatore Barbabianca.

Con l’avvento della nuova Era dei Pirati, instaurata dal vecchio Barbabianca, prima di morire, i pirati erano aumentati a dismisura.

Siccome il Governo non si era dimostrato, per l’isola, un buon alleato contro questi ultimi, Jimbe aveva deciso di abbandonarlo ed allearsi ad un alleato molto più terrificante, l’Imperatrice Charlotte Linlin, detta Big Mom.

Ora, la bandiera dell’Imperatrice sventolava in varie parti dell’isola.

 

Rufy e la sua ciurma arrivarono vicino all’isola, sul fondo dell’oceano, sulla loro nave, che era coperta da una bolla, la quale permetteva alla nave di viaggiare sotto i fondali marini.

Ad aspettarli, c’era Aladin, il 5° Comandante di Jimbe.

Un tritone dottore armato di un tridente, a comando di 1.000 tritoni e 5 Re del Mare, i mostri marini più grandi in assoluto.

In passato, era stato anche nella famosa ciurma di Fisher Tiger e la sua taglia attuale era di 100.000.000 di Berry.

 

Aladin: “Ciurma di Cappello di Paglia… potete essere forti quanto volete… ma, nell’oceano, siamo noi a dettare legge!!”

 

Nami: “Questi non hanno capito con chi hanno a che fare… Rufy, che facciamo?”

 

Aladin aveva mandato il suo esercito all’attacco e sembrava stesse per preparare un attacco acquatico.

 

Rufy: “Non voglio nemmeno utilizzare il mio Haki del Re… Brook!”

Brook: “Dovrò usare la mia tecnica più forte subito… ma sarà una vittoria immediata… SOUL KING: ICE SEA”

Il nostro scheletro appoggiava il suo spadino fuori dalla bolla, nell’acqua dell’oceano, e congelava l’intera zona di mare dove si trovava l’intero esercito. Ora, tutti erano diventarti delle statue di ghiaccio.

 

Rufy: “Bravo, Brook… se non ti avessi visto lanciare quest’attacco personalmente, avrei detto che si trattava di un attacco di Aokiji.”

Brook: “Grazie, ma ora sono un po’ stanco. Per lanciare un simile attacco, ho dovuto concentrare parecchie energie.”

Zoro: “C’è da dire che, se fossimo rimasti come due anni fa, un tale gruppo per noi sarebbe stato un grande problema… forse, ci avrebbero potuto anche sconfiggere.”

 

Sanji: “Percepisco degli spostamenti sull’isola… stanno facendo evacuare la popolazione fuori, in un posto sicuro, mentre un enorme esercito si sta muovendo verso di noi… Jimbe ha percepito la nostra vittoria e ci sta già preparando il campo di battaglia.”

 

 

Arrivati sull’isola, l’esercito di uomini-pesce più numeroso in assoluto. Duecentomila unità.

Rufy: “Ora, possiamo iniziare a riscaldarci… Haki del Re”

Cinquantamila nemici cadono come mosche.

 

Zoro: “Non vedevo l’ora.”

 

I nostri eroi iniziavano a combattere contro l’esercito.

 

Dall’altra parte dell’isola, c’erano Jimbe e i suoi Quattro Comandanti.

Jimbe era a torso nudo, mentre se ne stava sul suo trono. Sul suo addome, c’era il Sole Rosso tatuato.

Aveva già notato Rufy Cappello di Paglia a Marineford. Già all’epoca, aveva dimostrato delle abilità non comuni. La sua audacia, la sua fortuna e la sua capacità di farsi alleati dovunque. Se non fosse che Jimbe odiasse tutti gli uomini, avrebbe potuto anche rispettarlo come avversario. Purtroppo, nella sua lunga vita, aveva ucciso migliaia di uomini… e, la sua ira nei loro confronti, non si era mai placata. Un giorno, forse, sarebbe arrivato ad ucciderne un milione di uomini…e nemmeno gli sarebbe bastato.

Per Jimbe, allearsi con il Governo, in passato, era stato molto difficile. Ogni volta che era stato chiamato per riunirsi con gli altri membri della Flotta dei Sette, a Marijoa od a Marineford, a malapena era riuscito a trattenersi dall’uccidere tutti. Si era dovuto trattenere per il bene della sua splendida isola. Quando si era accorto che quest’alleanza non aveva portato benefici al suo Regno, aveva deciso di lasciare il Governo. Big Mom era, solo sulla carta, un’umana, perché di umano non aveva mostrato niente. Perciò, Jimbe, con lei, non riusciva a provare quell’odio che provava per tutti gli uomini. Per questo si era alleato a lei. E, forse, l’Imperatrice aveva anche intuito ciò.

Ora, comunque, era venuto il momento di vedersela con la ciurma di Cappello di Paglia. Jimbe li sentiva combattere con il suo Haki dell’Osservazione. Quel Cappello di Paglia era diventato incredibilmente più forte.

 

Sotto il trono, c’erano i Quattro Comandanti.

Tra di questi, ce n’era uno che aveva mangiato un frutto del diavolo.

Il suo nome era Vander Decken, il 4° Comandante.

Si vantava spesso di essere, a ragione, il più grande cecchino degli uomini-pesci. Ed anche il possessore di un eccellente Haki dell’Osservazione.

La sua taglia era di 150.000.000 di Berry.

 

Van: “A questa distanza, solo io li posso attaccare…”

100 tridenti si alzavano in aria e volavano, come saette, contro la ciurma di Cappello di Paglia.

 

I nostri eroi riuscivano a parare facilmente i colpi. Tuttavia, tali colpi, se ripetuti ancora, potevano dare qualche fastidio.

Usop: “Sarò io a vedermela con il cecchino nemico…”

Usop, con la sua prodigiosa mira e la sua speciale fionda vivente, tirava un proiettile-bomba verso il Quarto Comandante.

 

Van: “Il loro cecchino ha lanciato il suo colpo… se arriverà qui, farà una grande esplosione… non posso permetterlo…”

Van toccava il 3° Comandante e lo lanciava, con le sue mani, verso la ciurma di Cappello di Paglia.

 

Il Terzo Comandante era Wadatsumi.

Un uomo-pesce più grande di un gigante. Tanto forte, quanto stupido, conosceva tecniche basi del karate degli uomini-pesce. Il suo ruolo nella ciurma era quello di nave. Infatti, veniva utilizzato come mezzo di trasporto, dal suo capo Jimbe e tutta la loro combricola. La sua taglia era di 180.000.000 di Berry.

 

I poteri di Van Decken, inizialmente, erano deboli e scarsi. Lui doveva toccare un essere umano con una delle sue due mani e, da quel momento, quell’individuo, diventava un suo “bersaglio”. Da qualsiasi parte nel mondo, lui sarebbe andato, tutto quello che gli avrebbe lanciato contro Van, gli sarebbe sempre arrivato, prima o poi.

Van lanciava, con le sue mani, contro i suoi bersagli, coltelli, frecce, spade, asce, ecc. Ma contro gente di un certo calibro, erano armi, praticamente, inutili. Poi, questi colpi ci potevano mettere anche mesi per arrivare ai bersagli, soprattutto, se questi stavano in un altro mare. Quindi, come potere, all'epoca, era molto limitato.

Poi, era venuto il giorno in cui era riuscito a “risvegliare” il suo potere. Tutti i fruttati possono risvegliare il loro potere del frutto del diavolo, ma pochissimi al mondo ci riuscivano.

Van ci era riuscito ed aveva portato i suoi poteri ad un altro livello. Ora, non aveva più bisogno di toccare nessuno. Van sceglieva il suo bersaglio e poteva lanciargli contro tutto quello che voleva, senza dover usare le mani, ma solo con il semplice pensiero. Solo nel caso che, volesse lanciare un altro essere vivente, contro il suo bersaglio, doveva necessariamente toccare quest’ultimo per poterlo lanciare.

 

Così Wadatsumi stava volando verso i nostri eroi, alla velocità di un fulmine. Il proiettile-bomba di Usop gli era esploso addosso, ma non gli aveva fatto niente. Era molto forte Wadatsumi.

 

Rufy: “Franky… vai tu!”

Franky: “Che mostro…”

Franky era nel General Franky, il suo robottone.

Franky: “WAPOMETAL LARGE SHIELD”

Il General Franky si trasformava in un enorme scudo, contro cui andava a sbattere Wadatsumi.

 

Mentre Usop contrattaccava con uno dei suoi colpi più forti.

L’IMPACT WOLF era un proiettile rapidissimo, da cui usciva un lupo verde, composto da piante, che creava un potentissimo impatto. Sia Van, che un altro centinaio di soldati, finirono abbattuti all’istante.

 

Dall’altra parte, Wadatsumi si era rialzato.

Wada: “Piccoli uomini… userò il nostro karate…”

Franky: “Non ci arriverai… FRANKY RADICAL BEAM”

Il potente laser del cyborg riusciva così a mettere ko Wadatsumi.

Franky: “Per lanciare questo colpo, ho esaurito tutte le mie energie. Devo bere un po’ di Cola.”

 

Dopo poco, i nostri avevano già sconfitto la maggior parte dell’esercito nemico.

Chopper: “Ora, vi mostrerò una mia nuova trasformazione… CURLY POINT”

Chopper diventa alto come un uomo e dalla sua schiena escono tutta una serie di aculei. Roteando su sé stesso, diventa una ruota tagliente che spazza via tutte le difese.

 

Nami: “L’esercito più forte e numeroso mai incontrato… paradossalmente, anche quello che stiamo sconfiggendo più facilmente… THUNDER BOMB”

Nami tira una bomba, carica di fulmini, in mezzo a dei nemici lontani. L’esplosione abbatte qualche altro centinaio di unità.

 

Robin: “Quindi, tu saresti il 2° Comandante…”

Davanti a lei, c’era Hyozo, il Secondo Comandante, il tritone di tipo polipo.

Lo spadaccino velenoso abile nell’uso di otto spade e nello stile dell’ubriaco. La sua taglia era di 190.000.000 di Berry.

 

Hyozo era spesso ubriaco, difficilmente lo si trovava completamente sobrio. Da ubriaco, diventava molto violento e i suoi colpi ancora più imprevedibili. Ed, in questi momenti, poteva arrivare a colpire chiunque, pure Jimbe ed i suoi stessi compagni. Senza contare che, a Hyozo, bastava uno solo colpo messo a segno per avvelenare ed uccidere qualsiasi essere, grazie al fatale veleno in cui erano intrise le sue armi.

Hyozo: “Sick, sick… che bella ragazza… perché non vieni qui che ti faccio ballare???”

Hyozo provava ad avvicinarsi a Robin.

Robin: “Zietto, forse, dovresti smetterla di bere… fa male alla salute.”

Hyozo: “Come osi dirmi che devo smettere di bere??!”

Il tritone si arrabbiava ed attaccava, con tutte e 8 le sue lame, la nostra protagonista. Però, lei scompariva e Hyozo perdeva per un millisecondo l’equilibrio.

La vera Robin era dietro Hyozo. Robin: “Quella era una mia copia…”

Uscivano, dal terreno, due enormi mani, ognuna grossa più di un uomo, che battevano insieme il tritone spadaccino, stordendolo. Poi, lo intrappolavano e gli rompevano parecchie ossa.

Anche Hyozo era stato sconfitto.

 

 

Dall’altra parte del campo, a Jimbe era rimasto un solo Comandante. Il 1° Comandante. Ma non era l’unico pezzo grosso dello schieramento di Jimbe ad essere rimasto. Il Dittatore aveva, tra i suoi sottoposti, un altro sottoposto ancora più forte del Primo Comandante, si trattava del Vicecapitano.

 

Jimbe: “Arlong, Hody… andate contro i due sottoposti più forti di quel mocciossetto… io penserò a lui…”

 

Poco dopo, Sanji si scontrava con Hody Jones.

Hody era un uomo-pesce di tipo squalo bianco e poteva vantare di essere il più forte karateka, tra i sottoposti di Jimbe. Non aveva un ruolo specifico, combatteva soltanto. E, per molti versi, era il più crudele della ciurma. Era l’unico, tra i suoi compagni, che poteva arrivare ad attaccare ed uccidere, volontariamente, gli esseri della sua stessa razza. Per Hody, tutto doveva aver un fine superiore e poteva essere sacrificato per questo. L’obiettivo finale degli uomini-pesce era la sottomissione o, nel migliore dei casi, anche l’eliminazione della razza umana. Tutti sapevano che la cosa era impossibile, data la differenza di numeri che c’era tra le due razze. Gli uomini-pesci, in totale nel mondo, erano circa 5 Milioni. Gli uomini erano vari Miliardi.

Poi, c’erano gli Ammiragli e gli Imperatori. Esseri contro cui Jimbe non poteva fare assolutamente niente. Hody, però, non poteva fare a meno di continuare a pensare ad un modo per vincere gli uomini. Pochi anni prima,  il Regno aveva un’altra famiglia reale. Era stato lui ad ucciderli, senza far sapere niente a nessuno. Questo perché, per lui, erano delle pappemolle che volevano diventare amici agli uomini. Allearsi agli uomini... lui non aveva mai sopportare un simile pensiero. Così li aveva uccisi, ed aveva fatto ricadere la colpa su dei pirati umani, sapendo che Jimbe sarebbe diventato il nuovo Re e la sua furia, verso gli uomini, sarebbe aumentata ancora. Peccato che la principessa Shiraoshi fosse scomparsa nel nulla.

 

La taglia di Hody ammontava a 230.000.000 di Berry.

 

Hody: “Sporco umano… KARATE DEGLI UOMINI-PESCE: PUGNO SPACCA 3.000 TEGOLE”

 

Sanji schivava facilmente e contrattacca con un DIABLE JAMBE.

Hody finiva tirato contro un muro, danneggiato gravemente e con l’intero corpo in fiamme.

Sanji: “Non sei stato buono nemmeno come sacco da boxe… pesciolino bianco.”

Hody: “Maledizione… questo tizio ha una taglia di soli 77.000.000 di Berry… come fa ad avere una simile forza?!!... ho tutte le ossa rotte… dovrò usare subito la mia pillola magica…”

Hody ingurgita una pillola e diventa enorme e molto più forte.

Sanji: “Hai preso pure le vitamine?!! Bravo!”

 

I capelli e gli occhi di Hody erano diventati bianchi. La pillola che aveva preso era la sua arma segreta. Una pillola che, a costo di dieci anni di vita, centuplica la sua forza per un’ora.

Hody: “Ora, ci divertiremo… KARATE DEGLI UOMINI-PESCE: PUGNO SPACCA-MONTAGNA”

Il colpo era così esteso e rapido che nemmeno Sanji avrebbe potuto evitarlo. Il karate degli uomini-pesce tirava delle particolari onde che andavano a smuovere i liquidi nel corpo degli avversari, procurando molti danni, anche a più persone.

Sanji accusò il colpo e sputò un po’ di sangue.

“Tu userai l’acqua… ma io uso il fuoco…”

Il nostro cuoco, dalla rabbia, veniva circondato da delle potenti fiamme.

Le fiamme diventavano una sola enorme fiamma. Sanjj scompariva ed, al suo posto, compariva un enorme cavallo di fuoco, che correva verso Hody Jones.

Hody: “L’acqua vince il fuoco…”

Hody prendeva la forma di uno squalo acquatico.

Il Cavallo di Fuoco contro lo Squalo d’Acqua.

Lo scontro da due elementi creava un impatto molto forte.

 

La vittoria era stata del nostro cuoco, che, però, aveva subito il contraccolpo dell’impatto.

Hody finiva atterrato.

Sanji: “Ora, mi fumo una sigaretta e torno a combattere… tanto i miei amici stanno vincendo facile.”

 

 

Zoro: “Così tu saresti Arlong “la Sega Mortale”?? Non ti ho mai sentito nominare.”

Il vicecapitano, Arlong, l’uomo-pesce più forte al servizio di Jimbe.

In questo universo, non aveva mai abbandonato la ciurma degli uomini-pesce. Non era mai arrivato al Mare Orientale, né aveva mai conosciuto Nami.

Arlong era quello che conosceva meglio e da più tempo il Dittatore del Mare. Non solo, era stato anche sempre il suo braccio destro. Con lui, aveva partecipato a tutte le più grandi battaglie ed imprese. Erano sempre andati molto d’accordo, entrambi. Anche lui non aveva visto di buon occhio l’entrata nella Flotta dei Sette del suo capitano e faticava anche lui a stare a contatto con gli altri umani se non poteva eliminarli. La sua furia in battaglia, però, a volte, poteva superare anche quella del suo stesso capitano. A volte, si riprendeva e si ritrovava completamente coperto di sangue, in mezzo a migliaia di corpi umani, squartati.

La sua taglia era di 270.000.000 di Berry.

Arlong: “Ti chiamano il Cacciatore di Pirati… io, invece, sono un Cacciatore di Umani.”

Arlong aveva un’arma tagliente che si chiamava Kiribachi, un’arma alta circa 4 metri.

Zoro: “Dal tuo corpo sento emanare una forza non da poco… anche a te piace usare il karate??”

Arlong: “No, io mi sono specializzato in un’altra arte… FULL HAKI”

Il corpo dell’uomo-pesce si ricopriva di haki nero ed aumentava la sua massa fisica. Anche la sua arma era ricoperta d'haki.

Poi, iniziava a roteare su sé stesso come un tornado, per poi, attaccare il nostro spadaccino con un potente fendente.

Zoro, anche se a fatica, riusciva a parare il colpo. Subito dopo, indossava la sua bandana.

Zoro: “Se quello che ti piace di più è ricoprirti di sangue… allora, è quello che io ti darò ora.”

 

I due iniziarono a scambiarsi dei portentosi attacchi. Zoro utilizzava l’haki solo sulle sue spade. Troppo haki, faceva calare più rapidamente le energie, e Zoro lo sapeva bene. Aveva avuto un Maestro non da poco, durante i due anni.

 

Arlong, però, attaccava di continuo ma pareva non stancarsi mai. Con tutta una serie di fendenti, provava a schiacciare a terra il nostro spadaccino.

Zoro: “Devo concedertelo… non ho mai incontrato un nemico più furioso di te… a parte me stesso.”

Con un fendente di una delle sue tre spade, Zoro riusciva a ferire e penetrare la parte addominale del temibile uomo-pesce, procurandogli una grave emorragia.

 

Arlong: “Io non morirò per così poco…”

Dal corpo dell’uomo-pesce, prendeva forma un enorme demone-squalo.

Zoro: “L’Haki può materializzare dei veri e propri mostri… anche io ho il mio…”

Zoro evoca il demone-asura, dentro il suo corpo.

I due demoni si scontrano.

E quello di Zoro vinceva facilmente.

Arlong finiva tagliuzzato in 9 parti.

Zoro: “Pare che Rufy se la stia cavando contro Jimbe.”

 

 

 

Rufy e Jimbe, nello scontrarsi, avevano già raso al suolo una buona parte dell’isola.

Rufy, due anni prima, a Marineford, aveva visto Jimbe combattere nella Flotta dei Sette contro la Flotta di Barbabianca. Già, allora, lo aveva stupito la forza dell’uomo-pesce di tipo squalo-balena.

Ora, quest’essere aveva una taglia di 500.000.000 di Berry ed andava fermato subito. Per tutti i morti innocenti che aveva causato, e tutti quelli che avrebbe causato in futuro.

Jimbe era il Diavolo del Mare. Voleva uccidere e spaventare quanti più umani possibili.

Jimbe: “Come avevo immaginato, sei diventato davvero molto forte… KARATE DEGLI UOMINI-PESCE: PUGNO DRAGO”

Così lanciava un vero e proprio Drago d’Acqua contro Rufy, che riusciva a schivarlo con grande difficoltà.

 

Poi, quest’ultimo tirava, all’uomo-pesce, uno dei suoi pugni giganti. Colpo che Jimbe riusciva a parare a fatica.

 

Rufy: “Non hai ancora visto niente.”

Così faceva ritornare il suo pugno normale ed iniziava a tirare tutta una serie di veloci colpi che provavano a smorzare il nemico per un po’.

 

Jimbe: “Sei agile, sei veloce… ma non mi stai facendo alcun male. Mi stai facendo davvero arrabbiare. Se dovessi arrivare a metterti le mani addosso, sarà la tua fine.”

Entrambi, già stavano usando l'Haki dell'Armatura.

 

Rufy: “Non penso proprio.”

 

Jimbe afferrava l’Arca di Noah, grande quasi quanto un’isola, e la lanciava contro Rufy.

Il nostro gommoso, non potendo evitare un colpo così enorme, finiva schiacciato.

 

Jimbe: “Se non fossi di gomma, saresti già morto.”

 

Rufy usciva dall’arca, sfondando le pareti.

 

Jimbe: “Facciamo entrare un po’ d’acqua…”

 

Dei sottoposti dello squalo-balena, con certi meccanismi, facevano entrare un po’ di oceano, attraverso la bolla che ricopre il Regno, ottenendo un rapido allagamento di tutta l’isola.

 

Rufy: “Moriremo tutti affogati…”

 

Franky: “No, posso produrre delle piccole bolle che possono ricoprire interamente i nostri corpi e farci respirare giusto il tempo di finire di sconfiggere questi esseri.”

 

Quindi, immediatamente, tutti i componenti della ciurma si ricoprirono con queste bolle.

Rufy tornò a scontrarsi con Jimbe, mentre i suoi amici stavano abbattendo quello che restava dello schieramento nemico.

 

Ora che erano in mare, tutti gli uomini-pesce erano diventati più forti, veloci e pericolosi. Soprattutto, Jimbe.

 

Jimbe: “JU-JUTSU: KAMEHAMEhA”

 

L’uomo-pesce lanciava una potentissima onda di mare che Rufy schivava a fatica.

 

Rufy: “Con la bolla, non posso muovermi rapidamente come voglio, non posso allungarmi. Al primo colpo che mi prenderà, la bolla si schianterà ed io morirò. Tra pochi minuti, l’ossigeno qui dentro finirà e morirò comunque. Non posso utilizzare nemmeno il Gear 4, la mia attuale tecnica più forte. Cosa faccio?”

 

Jimbe: “Voi, umani, siete la razza più debole esistente. Siete forti solo perché siete tanti. Sogno di un futuro in cui la razza umana sarà estinta, dove esisterà solo il mondo subacqueo e noi uomini-pesce domineremo incontrastati.”

 

Rufy: “Quel futuro non arriverà mai, stupido pesce.”

 

Jimbe: “Un giorno, metterò le mani su tutte e tre le Armi Ancestrali e riuscirò a portare a termine il mio desiderio. Sterminare la razza umana… JU-JUTSU: TSUNAMI”

 

Quest’ultima tecnica era la più forte del Re uomo-pesce. La sua manipolazione d’acqua più potente ed estesa. Nessuno avrebbe potuto evitare un simile attacco sott’acqua.

Perciò, Rufy non provò nemmeno a schivarla, ci andò contro. Sapeva di star andando contro la morte, perciò, qualcosa si risvegliò in lui.

Il suo corpo venne circondato da una luce rossa. Ed attraversò lo tsunami come fosse burro.

Il suo Haki dell’Osservazione gli permise d’identificare subito l’origine di quel potere. Ed usò anche l’Haki dell’Armatura per proteggersi.

Purtroppo, nessuno dei due haki gli bastò per evitare il pungo del Rufy Rosso.

Prima di essere colpito, Jimbe poté dire solo questa frase: “… questo è lo stesso potere di Shanks…”

 

Il pugno rosso colpì il Dittatore del Mare, distruggendogli tutte le ossa e gli organi interni.

In più, il suo corpo prese fuoco e finì conficcato a diversi km sotto il fondo marino.

 

 

Un altro regno salvato dalla ciurma di Cappello di Paglia.

La Principessa Shiraoshi, l'ultima rimasta della famiglia reale sterminata da Hody, grazie al supporto dei nostri eroi, prendeva il ruolo di Regina, con la promessa di creare di un nuovo e pacifico regno.

Lei non avrebbe mai attaccato nessuno, ma, nel momento che qualcuno avesse cercato nuovamente di ucciderla, quell'individuo avrebbe fatto una brutta fine. Perché la giovane Shiraoshi non era una semplice sirena, ma l'Arma Ancestrale Poseidon. Nel bene e nel male.

 

THE END

 

 

 

 

 

   
 
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