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Autore: gamberosolitario    13/09/2017    0 recensioni
A Marineford, e se il vecchio Imperatore si fosse scontrato con tutta la Flotta dei Sette?
Genere: Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Barba bianca
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Marineford 

La Guerra sul Tetto del Mondo

Il Governo con tutta la Marina schierata a guerra, tra cui tutti gli Ammiragli e tutti i membri della Flotta dei Sette, contro l’Imperatore Edward Newgate, detto Barbabianca, l’uomo conosciuto come il più forte al mondo, con tutta la sua ciurma e tutti i suoi alleati, venuto lì per riprendersi suo “figlio” Ace Pugno di Fuoco.

Barbabianca era stato appena ferito pesantemente da un suo alleato, Sguardo il Ragno-Vortice.

Sguardo era stato usato da uno degli Ammiragli. Akainu.

Quest’ultimo gli aveva fatto credere che il suo Comandante, Barbabianca, aveva venduto tutti i suoi alleati al Governo, in cambio della salvezza sua e della sua ciurma.

Ma Barbabianca non era mai stato una persona così ignobile, ma sempre un guerriero onorevole e un padre affettuoso, soprattutto, verso i suoi “figli”, i membri della sua ciurma, ma anche nei confronti anche di tutti i suoi alleati, tra cui lo stesso Sguardo.

Il prode Newgate, anche se ferito dal suo stesso sottoposto, una volta sentita dallo stesso Sguardo, la verità dietro il suo tradimento, non aveva potuto provare rabbia per lui. Invece, lo aveva subito perdonato.

La sua furia, ora, era tutta per la Marina.

Per la prima volta, in quella guerra, il vecchio Imperatore partì, immediatamente, all’attacco in direzione del patibolo, dove si trovavano gli Ammiragli ed il prigioniero Ace.

Tra lui ed il suo obiettivo, c’era una massa enorme di marine, tra cui anche tutti i membri della Flotta dei Sette.

Barbabianca era vecchio ed aveva perso parte della sua leggendaria forza. Nella sua mente, lui stesso non poteva fare a meno di chiedersi se fosse ancora l’uomo più forte al mondo o no…

Anche se non lo fosse più stato, doveva, assolutamente, convincere lui stesso e tutti gli altri del contrario... marine, membri della Flotta dei Sette ed anche i suoi stessi sottoposti.

Guardandolo combattere, i suoi uomini dovevano prendere coraggio, mentre i nemici dovevano tremare ed esitare.

La corsa dell’Imperatore verso il patibolo proseguiva.

Sul patibolo,

Il Grandeammiraglio Sengoku urlò: “FLOTTTAA DEI SEETTTTEEEEE… COMPATTI!!”

Tutti i membri della Flotta dei Sette, che si erano temporaneamente allontanati tra di loro, per combattere i pirati che arrivavano, a sentire l’ordine di Sengoku, si erano riuniti prontamente per formare una barriera.

Costoro, solitamente, se ne fregavano della Marina e degli ordini che gli arrivavano dalla stessa. Ma, questa volta, le cose erano ben diverse.

Non era stato tanto l’ordine a muoverli subito in una difesa, ma la consapevolezza dell’arrivo dell’uomo più forte del mondo.

Tutti e sette, erano tesi e concentrati, quasi, come se avessero dovuto bloccare un sole che stava per precipitare sulla Terra. Non sapevano come sarebbe finito questo scontro. Ma, forse, nei loro stessi cuori, avevano qualche sentore di quello che a breve sarebbe successo.

Di questa Flotta, facevano parte anche Crocodile e Jimbe.

Nell’universo classico, è risaputo che Crocodile e Jimbe erano stati cacciati dalla Flotta ed avevano combattuto dalla parte dei pirati.

In questo universo, le cose erano andate un po’ diversamente.

Crocodile, dopo la sconfitta subita da Rufy, non era stato cacciato dalla Flotta ed arrestato, ma era riuscito a mantenere il suo posto.

Mentre Jimbe, pur essendo un grande amico ed alleato dell’Imperatore, era stato obbligato con vari ricatti dal Governo, a partecipare alla battaglia dalla sua parte. Se si fosse rifiutato, il Governo avrebbe tagliato completamente i rapporti con l’isola degli uomini-pesce e il Re Nettuno non sarebbe stato più ammesso al Reverie. E Jimbe non lo poteva permettere.

Intanto, il vecchio Barbabianca si era trovato contro il suo primo grande ostacolo, il Viceammiraglio John the Giant.

John era un gigante e poteva vantare, dopo Garp, di essere il Viceammiraglio più forte della Marina.

Non aveva frutti del diavolo, ma un’enorme forza fisica combinata con un ottimo livello d’haki.

Il fendente di spada del gigante veniva parato da Barbabianca con la sua alabarda.

Barba: “Niente male… dovrò utilizzare uno dei miei attacchi più potenti per levarmi di torno un gigante di questa portata…”

Il vecchio lasciò andare l’alabarda e diede una specie di strattone all’aria, con entrambe le mani.

Con tali movimenti, l’isola aveva iniziato a muoversi, fino ad inclinarsi pericolosamente.

Tutti i marine stavano perdendo l’equilibrio ed alcuni cadevano nel vuoto.

I sottoposti dell’Imperatore, che conoscevano molto bene quest’ultimo e le sue tecniche, riuscivano tutti in un modo o in un altro, a mantenersi da qualche parte, evitando di perdere l’equilibrio.

John aveva perso l’equilibrio, ma presto lo avrebbe ripreso e sarebbe tornato all’attacco.

Ma l’Imperatore, prima del contrattacco nemico, gli saltava addosso e gli tirava un pugno, carico di tutta la forza dello Shake Shake.

Questo frutto del diavolo era conosciuto come il più potente in assoluto, tra tutti i frutti esistenti, perfino tra i rogia, e dava potere sui sismi.

Il colpo che colpì John, stese quest’ultimo, e come un meteorite in volo, stava dirigendosi verso il patibolo.

Ma sulla strada, c’erano i membri della Flotta dei Sette.

Mihawk era il più forte dei Sette e tirava il suo fendente più forte verso l’asteroide-sisma, il quale finiva annullato dal colpo dell’Imperatore.

Doflamingo, essendo il più veloce ed agile, aveva fatto un rapissimo salto verso l’alto, per cui era stato l’unico dei Sette a schivare il colpo, dopotutto lui era il secondo più forte.

Moria aveva trasformato il suo doppelman in un grosso pipistrello, ci era salito sopra ed aveva cercato di evitare il colpo volando via. Ma non era stato abbastanza veloce.

Tutti i Sette, tranne Doflamingo, si presero in pieno il colpo di Barbabianca. Troppo grande e rapido per essere schivato.

Il gruppo finì spostato all’indietro per centinaia di metri.

Mentre il colpo arrivava al patibolo e veniva prontamente bloccato dall’haki dei Tre Ammiragli.

Dei sei, quelli che erano rimasti a terra, Mihawk, Jimbe ed Hancock avevano usato l’haki dell’armatura per proteggersi ed ammortizzare il colpo.

Mihawk, essendo colui con la forza e l’haki maggiori, era stato anche quello a subire meno danni.

Tutti e sei, però, erano sanguinanti, chi più, chi meno.

Moria, prima di adunarsi con gli altri, aveva assorbito 50 ombre, che lo avevano reso più forte e gli avevano permesso di reggere meglio il colpo.

Crocodile era molto sofferente, ma ripartiva subito, volando verso il potente avversario.

Croco: “La forza di quell’uomo è scesa… possiamo finirlo.”

Nella Flotta, c’erano ben due elementi che, in passato, si erano scontrati con Barbabianca, quando quest’ultimo era più giovane ed ancora più forte.

Crocodile aveva sfidato BB quando aveva quasi venti anni prima, quando era già un membro della Flotta dei Sette.

Mihawk aveva sfidato BB 10 anni prima, quando anche lui stava già nella Flotta ed era conosciuto già conosciuto come lo spadaccino numero 1 al mondo. In quel periodo, pare che Mihawk fosse stato molto ambizioso ed avesse provato a sfidare tutti gli Imperatori, tra cui il vecchio.

Sia Croco che Mihawk erano finiti sconfitti. Subendo una delle più grandi lezioni della loro vita.

Kuma, a cui era stata tolta la mente,  era diventanto un robot programmato per uccidere i pirati. Sicuramente, era molto più resistente di un normale Pacifista, ma, dall’altra parte, non era in grado di replicare tutte le tecniche di quello che era stato il vero Kuma. Considerando che non aveva più nemmeno la mente, i riflessi e l’esperienza del vecchio Kuma, questo nuovo Kuma-Terminator era diventato sicuramente il più debole tra i membri della Flotta. Intanto, aveva iniziato a caricare una delle sue Ursus Shock, la bomba d’aria che rappresentava la sua tecnica più forte in questo momento.

Jimbe si era buttato in mare, mettendosi così a riparo dai colpi di BB e cercando di colpire quest’ultimo alle spalle.

Hancock aveva lanciato dieci frecce cariche del suo potere Mellow Mellow, il potere che gli permetteva di pietrificare le altre persone e le cose.

Doflamingo, intanto, si era aggrappato alle nuvole con i suoi fili e le stava usando per spostarsi rapidamente verso l’Imperatore.

Dofla: “Sto arrivando, vecchio… ahahaha”

In quel momento, dopo un breve respiro, Mihawk tirava un altro dei suoi fendenti più forti, solo che questo era orizzontale, un colpo che il vecchio non avrebbe mai potuto schivare, ma solo subire o parare.

BB non si muoveva; si stava preparando per tirare un nuovo colpo.

Doflamingo, ormai, era arrivato vicino a BB, e gli si fermava vicino.

Dofla: “RISVEGLIO”

Da tutto il terreno uscivano chilometri di fili che si attorcigliavano intorno al colpo dell’Imperatore, nel tentativo di bloccarlo o, quantomeno, di rallentarlo.

Ma fu tutto inutile.

BB: “E’ ora…”

Quindi, il vecchio si liberava facilmente delle tonnellate di fili sul suo corpo, grazie al suo Haki del Re, che faceva svenire migliaia di marine.

Ora, gli stavano arrivando contro gli attacchi di 5 avversari.

Il fendente di Mihawk; le lame di sabbia di Crocodile; le frecce di Hancock; l’Ursus Shock di Kuma, che si era teletrasportato vicino a lui.

Ma il più vicino a lui era Doflamingo. Quest’ultimo era saltato addosso all’Imperatore.

Dofla: “Ti acceccherò con i miei fili…”

In un attimo, BB tocco la sua alabarda, la caricò del potere del suo shake shake e lanciò, con essa, un bomba sismica.

Una bomba che poteva essere paragonata ad una bomba atomica.

Tutti gli attacchi nemici furono neutralizzati.

Quelli più vicini a lui, Doflamingo, Kuma e Crocodile, erano finiti eliminati  da questa mossa.

Mihawk, Hancock e Moria, che erano più lontani rispetto agli altri, avevano retto meglio l’attacco.

Nel frattempo, però, erano caduti 10.000 marine.

Sul patibolo, gli Ammiragli osservavano lo scontro. Il Grandeammiraglio Senogoku era sempre più teso.

I Tre Ammiragli erano seduti sui loro troni. Garp sedeva a terra ed osservava la guerra vicino ad Ace, che aveva cresciuto quasi come Rufy.

Dall'altra parte, BB era molto ansimante. Ogni suo attacco richiedeva un enorme dispendio di energia. Per tirare il prossimo colpo, ci gli ci sarebbero voluti alcuni minuti.

In quel momento, i membri rimanenti della Flotta si stavano preparando per un nuovo attacco.

Mihawk: “Ora, gli andrò contro e cercherò di colpirlo con uno dei miei fendenti alla corta distanza… venite con me.”

Hancock: “Va bene… proverò a pietrificarlo anche io dalla corta distanza.”

Moria: “Iniziate ad andare… adesso, vengo anch’io.”

Mihawk e Hancock stavano correndo verso il vecchio.

Moria, con le sue 50 ombre, aveva una buona forza fisica. Purtroppo, il suo fisico troppo grasso e grosso, in quella forma, non gli consentiva di spostarsi molto velocemente. Anche il suo doppelman in forma di grasso pipistrello non era poi così veloce.

Moria: “SHADOW REVOLUTION: FINAL FORM”

Lo Shadow Revolution era una tecnica che gli permetteva di cambiare forma alle cose. Lo aveva usato, quando aveva combattuto contro la ciurma di Rufy, per manipolare e far replicare al gigante Odr le tecniche elastiche del gommoso.

Praticamente, aveva spostato il suo doppelman nell’ombra del gigante e, proprio tramite il suo doppelman, aveva ordinato all’ombra del gigante di prendere qualsiasi forma volesse.

Questa tecnica non funzionava su tutte le cose e gli esseri viventi. Funzionava solo in due casi: quando Moria andava a commandare un’ombra che era passata per le sue mani e quando andava a commandare la sua stessa ombra.

Moria, tramite il Doppelman, commandò la sua ombra di prendere la forma di un vero combattente. Perciò, anche il corpo di Moria si trasformò nel corpo di un vero guerriero.

La pancia era completamente sparita ed ora era pieno di muscoli. Il suo fisico, ora, non era tanto diverso da quello dell’Imperatore.

Moria: “E’ il momento di volare… GEPPOU”

E il Signore Oscuro iniziava a volare, come un fulmine, con il geppou, che era una delle Rokushiki, le tecniche che utilizzavano i membri del CP9 e parecchi marine di alto livello. Moria si era preso l’ombra di un marine di alto livello, possessore di Rokushiki. Perciò, poteva replicare tutte le sue tecniche. Prima della trasformazione, non aveva il fisico adatto.

Purtroppo per lui, non utilizzava l’haki e non era riuscito a recuperare l’ombra di nessun utilizzatore di haki. Dall’altra parte, nelle sue mani, aveva la spada di un gigante.

Mihawk ed Hancock erano arrivati vicino al vecchio, che, a breve, avrebbe tirato un altro dei suoi colpi devastanti.

Dal mare, dietro BB, Jimbe lanciava un’ondata di mare su di lui.

Nello stesso tempo, stava arrivando anche Moria, dal cielo, con la spada pronta a colpire.

BB iniziò a correre verso Mihawk.

Quest’ultimo saltò e stava per tirare un altro dei suoi super-fendenti.

BB salvata anche lui e tirava due pugni verso Mihawk, Hancock e Moria.

I tre furono presi insieme da un altro dei colpi più distruttivi del vecchio e finirono spazzati via, praticamente dall’altra parte dell’isola. Persero i sensi.

Jimbe, approfittando di ciò, riusciva a colpire alle spalle l’Imperatore con uno dei suoi pugni più forti, riuscendo a ferirlo.

BB: “Jimbe… mi hai tradito…”

Jimbe: “Non ho avuto scelta…”

BB, con la sua sola alabarda e la sua rabbia, senza nemmeno utilizzare il potere dello shake shake, con un singolo fendente, stendeva l’uomo-pesce.

La Flotta dei Sette era stata sconfitta dall’Imperatore.

BB iniziò a vomitare.

Da lontano, i Tre Ammiragli stavano venendo verso di lui.

THE END

   
 
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