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Autore: simply d    15/09/2017    4 recensioni
Stiles e Derek sono una coppia perfetta agli occhi di tutti, eppure i due non riescono ad andare oltre la semplice amicizia. Fortuna che alcuni "adulti" sono pronti ad aprir loro gli occhi.
Dal testo:
- non dimenticare i pantaloncini, e i preservativi
- ma che preservativi, siamo in una caffetteria
- Derek, non ti ho detto mica di accoppiarti su un tavolo, davanti a dieci persone. Un po’ di romanticismo, sei mio nipote diamine!
-e non passa giorno in cui non mi maledica per questo
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTE INIZIALI
Salve a tutti! Questa storia è la conseguenza di un pomeriggio di noia, in cui avevo voglia di scrivere pur non avendo una trama molto originale su cui loavorare. Quindi perdonatemi per le banalità che ho inserito. La storia è divisa in tre capitoli, ciascuno dedicato ad un personaggio. Buona lettura!


Una particolarità di Peter è che, quando è in sua compagnia, Stiles desidera mettere la maggiore distanza possibile tra loro. Eppure, nel momento in cui il licantropo non è nei paraggi, il ragazzo si trova a desiderare l'esatto opposto. Non tanto perché ne senta la mancanza, ma piuttosto perché non è mai una buona idea lasciargli troppa libertà.
 
Ad esempio, è da ben dodici ore che Peter è uscito dall'appartamento che con entusiasmo Derek ha deciso di condividere con lui. Non ha comunicato i suoi piani per la giornata ed al cellulare è irraggiungibile. Questi due fattori, uniti al luccichio di follia che Isaac giura di avergli visto negli occhi quando lo ha incontrato quella mattina, sono stati sufficienti a gettare l'intero branco nel panico.
 
"Magari è andato a fare una scampagnata in montagna. Lì il cellulare non prende" suggerisce Scott
"Ma se usa l'auto anche per fare 50 metri" gli ricorda Lydia, mentre tutti gli altri annuiscono in conferma.
 
"Il primo che dice un'altra stupidaggine si ritroverà scaraventato  contro il muro" Derek borbotta con tono piatto, i gomiti poggiati sulle ginocchia e il capo stretto tra le mani
 
Stiles ha sempre trovato che Derek avrebbe potuto essere un ottimo attore tragico.
 
"Derek!" lo ammonisce Erica "Non essere così drastico"
"Anche tu saresti drastica se avessi perso tuo zio psicopatico e pluriomicida"
"Ed eccolo che ricomincia" cantilena Stiles, non riuscendo a resistere alla tentazione di stuzzicare l'altro 
"Stiles" Derek si volta nella sua direzione  "se provi a dire un'altra volta che sono un melodramma vivente, ti giuro che ti investo con la tua amata jeep"
"Scott posso farti una domanda?" Dice Stiles, apparentemente ignorando l’altro 
"Certo amico"
"Come definiresti la minaccia di Derek?"
"Mm, non saprei, forse minacciosa?" Risponde con sguardo confuso da triglia
"Io direi melodrammatica"
"Ok ti avevo avvertito"
 
Il licantropo scatta in avanti, ma prima che possa afferrarlo con gli artigli Stiles lo blocca.
 
"Ehi fermo, fermo, ho un'idea"
Derek si arresta e Stiles gongola per mezzo secondo, prima di decidersi a parlare, incitato dagli occhi rossi del più grande 
"Allora, potreste dividervi in coppie e controllare in giro per la città. Derek resterà qui, nel caso in cui Peter tornasse, e io vado a casa a cercare di rintracciare il segnale gps del cellulare sul computer"
"Puoi usare il mio se vuoi"
"Hai un computer?"
"Si lo uso per ordinare il cibo per cani su internet. Sai, faccio provviste per l'inverno"
"Ehi questo è sarcasmo, amico. Forse dovremmo trascorrere meno tempo insieme"
"E allora forse dovresti smettere di venire qui a guardare le tue stupide serie TV sul mio divano"
"Era un rischio che avresti dovuto considerare quando hai acquistato quel televisore gigantesco"
"Ragazzi credo che vi stia sfuggendo il punto della situazione"
"Giusto, Allison. Allora andate. Chi lo trova avvisa gli altri"
 
In un attimo il loft è vuoto. Stiles si siede sul divano e osserva Derek andare nell'altra stanza per fare ritorno con un computer portatile. 
 
"Però! Ultimo modello. Non me lo aspettavo"
"Non ti stanchi mai di prendermi in giro davanti agli altri?" Gli chiede Derek in tono divertito
"Nah. Ti dirò: è il mio passatempo preferito"
"Credimi, l'ho notato. E poi è inutile farlo: ormai lo sanno che non ci odiamo" gli dice, sedendosi accanto a lui sul divano.
"Ehi anche tu stai al gioco, con tutti quei ringhi e le minacce, che vorrei dirti non sono più efficaci come un tempo"
"Le mie minacce non hanno mai funzionato con te"
"Perché sin dall'inizio sapevo che mi volevi bene"
"Volevo ucciderti"
"Non parlo dell'inizio inizio. Diciamo dopo due anni"
"Facciamo tre"
"Forse mi conviene tacere"
 
Derek non gli risponde, ma sorride. Un sorriso sincero che gli colora le guance e gli illumina gli occhi. Stiles lo trova bellissimo. Gli passa un braccio sulle spalle e lo stringe un po’ più a sè. È una cosa che fanno spesso. Non significa nulla. Del resto Stiles abbraccia chiunque. Anche se Derek non è tipo da gesti teneri. E quindi Stiles va molto fiero di essere riuscito ad addolcire un lupo mannaro tetro e scontroso. Non che questo il branco debba saperlo.
 
"cos'è questa scenetta smielata da coppia innamorata?"  
 
Come non detto.
 
"Peter che diavolo dici?" Derek ringhia, facendo sobbalzare Stiles che si allontana subito.  "E si può sapere dove diamine eri?"
"Ero al centro benessere a fare un trattamento rilassante"
"Trattamento rilassante?" Chiede Derek allibito
"Si, sai, per rilassarmi. Il caldo mi stressa"
"Il caldo lo stressa" ripete ancora il mannaro più giovane, catatonico
 
"Si nipote, sveglia! Comunque non volevo interrompervi, continuate pure a tubare come due gatti in calore, io vado di sopra"
"Peter lo sai che i piccioni tubano e non i gatti?" Urla Stiles in direzione della scala a chiocciola dove il licantropo più anziano è già sparito.

Derek si volta esasperato verso Stiles, trovandolo leggermente rosso in viso. 

"Davvero? Di tutto ciò che ha detto ti preoccupi del fatto che non sappia che verso facciano degli stupidi volatili?"
"Non credo che i piccioni siano stupidi, pigri piuttosto. Sai quando tu li rincorri e loro non volano?"
"Stiles" Derek si pizzica con due dita il ponte del naso " ti giuro che mi fai venire il mal di testa"
"Non sei il primo che me lo dice oggi. In effetti sei il quarto, anzi quinto, anche se non dovrei contare mio padre. Sospetto che ormai me lo dica per abitudine"
"Oddio come si fa a tapparti quella boccaccia?"
"Nipote dovresti ficcargli tu sai cosa in bocca, ecco come si fa" dice peter sbucando dalla porta
"Eeed è giunto il momento che io me ne vada, ci sono livelli di psicopatia che non posso tollerare. Ciao Derek. Peter sempre inquietante rivederti"
"Non dirmi che ti ho spaventato piccolo?"
"Non chiamarlo così" grugnisce Derek, illuminando gli occhi di rosso.
"Calmo" dice il licantropo più anziano, alzando le mani "Cerco solo di aprirvi gli occhi. ricordate che gli adulti hanno sempre ragione"
"Non se sono dei vecchi licantropi fuori di testa"
"Dettagli ragazzi, dettagli"


NDA
Ciao di nuovo e grazie per essere arrivati alla fine di questo capitolo. Fatemi sapere cosa ne pensate. La storia è completa, quindi riuscirò ad aggiornare molto presto.
  
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