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Autore: Kano_chan    16/09/2017    1 recensioni
Selenis Lucis Caelum, nipote di Re Regis e cugina di Noctis, accompagnerà quest'ultimo nel suo viaggio assieme ai suoi amici di sempre: Gladiolus Amicitia, Prompto Argentum e Ignis Stupeo Scientia. Assieme affronteranno i nuovi pericoli che si metteranno sul loro cammino.
Se avete voglia di ripercorrere la trama di FFXV con l'aggiunta di qualche novità, Something Wild fa per voi!
~~~~~
Dall'Epilogo:
"Fine"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Nuovo personaggio, Prompto Argentum
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-    Dobbiamo davvero entrare qui dentro?! Siamo seri?! –

L'esclamazione a mezza voce di Prompto aveva un suo fondamento, ed era del tutto lecito nutrire qualche perplessità.
Il gruppo di amici aveva infatti raggiunto l’ingresso secondario della fortezza, che veniva utilizzato per far passare i camion di rifornimento.
La notte era ormai alta, e con il favore dell’oscurità i cinque ragazzi si erano appostati appena fuori dal cancello. A presidiare il passaggio c'erano solo
un paio di guardie, ma molte altre erano passate di lì, facendo ben intendere che la base fosse tutto tranne che sguarnita.

-    Ricordate che il nostro obiettivo è la Regalia – disse Ignis – non possiamo affrontare un’intera guarnigione. Dobbiamo evitare ad ogni costo di essere scoperti – si raccomandò.
-    In sostanza, entriamo ed usciamo prima che faccia giorno – sintetizzò Gladio per il bene comune.
-    Esatto. – assentì l'amico – Anche se questo dovesse voler dire non completare la missione, dobbiamo ritirarci prima di diventare ospiti indesiderati –
-    Non succederà – replicò Selenis.

Guidato da Ignis, il gruppo si spostò tra i container metallici per arrivare il più possibile vicino alla porta. I due soldati di guardia facevano la ronda, spostandosi avanti e indietro con i fucili imbracciati.

-    È il vostro turno. – disse il ragazzo rivolgendosi a Noctis e Selenis – Al mio segnale.... Per ora mantenete le posizioni –

La principessa si preparò, aspettando che il loro amico desse il via libera. Le guardie passarono lentamente davanti al loro nascondiglio; una diede loro le spalle e l’altra proseguì lungo la strada.

-    Adesso! –

Noctis scomparve, riapparendo dietro il primo soldato ed eliminandolo all'istante. La ragazza, che era subito dietro di lui, svoltò invece l’angolo e si proiettò verso l’altra guardia. Il suo pugnale si conficcò, preciso e letale, alla base del cranio, facendo crollare l’avversario senza il minimo rumore.
Una volta liberata la strada, i ragazzi guadagnarono l’ingresso alla fortezza.
La base era illuminata a giorno ed ingombra di silos, scatole e altri container che con tutta probabilità contenevano armi e provviste per la guarnigione.
Verso il centro, dove doveva trovarsi la loro macchina, un’altissima antenna sprigionava una luce rossa ben visibile contro il cielo scuro.

-    Evitiamo i fari, per di qua. – li guidò Ignis attraverso il dedalo di container.

Avanzando si resero conto che le forze spiegate dal nemico non si limitavano solo alla fanteria Magitek, ma comprendevano anche un buon numero di blindati e qualche soldato d'èlite.

-    Sbaglio o mi sembrano tutti più potenti del solito? – commentò Prompto.
-    È per via del generatore Magitek – spiegò Ignis accennando all’antenna.
-    Allora dovremmo distruggerla, ci eviteremmo un sacco di fatica – suggerì Gladio.
-    Il rischio è troppo alto, la nostra priorità è la Regalia – replicò Ignis.
-    Guardate, deve essere il nostro cancello –

Noctis, inginocchiato dietro alcuni bidoni di latta, indicò un passaggio chiuso da un’inferriata elettrica; davanti ad esso passeggiavano altre guardie.

-    Eh tocca di nuovo a noi –

Selenis offrì il pugno chiuso al cugino che battè le nocche contro le sue. Qualche minuto dopo, i nemici erano a terra e il gruppo aveva guadagnato l’accesso al blocco seguente. Una volta superato un grosso magazzino pieno di blindati senza pilota, i cinque ragazzi raggiunsero lo spiazzo dove la loro macchina faceva bella mostra di sé.

-    Eccola lì, la nostra piccolina – disse Noctis sollevato avvicinandosi.
-    Sembra che il soggiorno nelle mani dell’Impero non l’abbia danneggiata – constatò Ignis.
-    Non vi sembra che sia andato tutto troppo liscio? – osservò Selenis, reprimendo un brivido al ricordo del suo incontro con il cancelliere.
-    Non hai detto che ero io quello pessimista? – la rimbeccò Gladio.
-    Emh.. ragazzi? –

L'intonazione usata da Prompto già non prometteva nulla di buono, e quando i suoi amici si girarono per vedere chi stesse arrivando, quel pensiero si trasformò in certezza.

-    Da quanto tempo Noctis. –

Il ragazzo appena sopraggiunto vestiva abiti militari bianchi della foggia di Tenebrae. Gli occhi color ghiaccio, si sposavano bene con i capelli chiari e la carnagione pallida. Nella mano destra reggeva un lungo stocco appuntito mentre il braccio sinistro, completamente meccanizzato, terminava con dita artigliate.

-    Ravus! – esclamò il principe sorpreso.
-    Ravus... – gli fece eco Selenis indurendo lo sguardo.

Al pari della sorella
erano anni che non lo vedeva

-    Selenis, è un piacere anche per me – replicò il ragazzo con un sorriso di scherno avvicinandosi ulteriormente – Hai ottenuto la benedizione del tonante – asserì subito dopo tornando a rivolgersi a Noctis – ma non hai idea di cosa comporti… - aggiunse, sollevando la spada e puntandola alla gola del giovane.

Questa mossa fece immediatamente scattare Gladio, che si fece avanti per proteggere l'amico. Ravus però, con un movimento del polso, voltò la lama di piatto, indirizzandola al collo dell’Amicitia. Selenis, che si trovava al loro fianco, alzò di scatto la mano afferrando la spada.

-    Selis! – esclamò Prompto.
-    Fermi tutti. –

Ravus alzò la mano bionica, bloccando così Ignis sul punto di intervenire.

-    Quale spirito di sacrificio.. – sogghignò il giovane premendo la lama affilata contro il palmo della ragazza.
-    Anche tu devi aver sacrificato molto per ridurti così – replicò lei per niente intimorita, mentre un rivolo di sangue le colava sul polso.
-    Sicuramente più di voi che seguite l’erede di una corona senza regno – ribattè il ragazzo – Ammirate lo splendore e la gloria. Salutiamo il re prescelto. – li derise.
-    Ti dai parecchie arie per essere un sorcio dell’Impero, un servo del nemico che da la caccia a Luna! – lo aggredì Noctis.

La reazione di Ravus non si fece attendere e, abbassata la spada, il giovane afferrò con la mano sinistra il collo del principe.

-    Non sono il servo di nessuno, sono il comandante! – esclamò incollerito spingendolo via.
-    Perché sei cambiato così tanto Ravus?! Dov’è finito il bambino gentile e premuroso che conoscevo?! – domandò Selenis tenendosi la mano ferita.
-    Poni alla persona sbagliata le tue domande – rispose tra i denti il ragazzo facendosi di nuovo avanti.

Gladio però si intromise nuovamente parandoglisi davanti.

-    Il fedele scudo del re.. - rise Ravus.

-    Puoi scommetterci! – replicò l’Amicitia con tono di sfida.
-    Gli scudi deboli non proteggono... – il comandante Imperiale alzò la propria spada.

Quando calò il colpo, Gladio era già pronto a riceverlo con il proprio spadone.
Successe però una cosa che nessuno di loro si sarebbe mai aspettato... nonostante l'Amicitia facesse leva con entrambe le braccia sul piatto della sua spada e il suo nemico stesse impugnando la propria con una sola mano, stava inesorabilmente perdendo terreno. Il ragazzo riuscì a deviare il colpo solo all’ultimo e con molta fatica. Ravus allora lo colpì alla stomaco, facendolo andare a sbattere violentemente contro la Regalia.

-    Gladio! – esclamarono all’unisono Noctis e Selenis.

La principessa si precipitò ad aiutare il ragazzo assieme a Prompto. L’Amicitia scivolò in ginocchio, sbuffando per lo sforzo e per il dolore. Era impossibile che qualcuno lo avesse sconfitto così facilmente, era impossibile e soprattutto innaturale.

-    Vuoi lo scontro? Ci sto! – asserì intanto Noctis evocando le proprie armi ancestrali.
-    Se il prescelto muore, era destino... – replicò Ravus.

La battaglia sembrava inevitabile, ma la comparsa di un altro personaggio la interruppe al suo inizio.

-    Direi che può bastare – disse Ardyn sopraggiungendo – Serve una mano altezza? – domandò cordiale.
-    Non da te. – sbottò il principe.
-    Oh, è un vero peccato! Perché come ho detto poche ore fa anche alla principessa, io sono qui per aiutarti – replicò amabile.

Gladio guardò Selenis confuso mentre lei lo aiutava a rimettersi in piedi. La giovane scosse lievemente la testa: non era il momento delle spiegazioni.

-    E come vorresti farlo? – domandò Ignis.
-    Ritirando l’esercito – rispose il cancelliere facendo un ampio gesto con il braccio.

A causa del momento concitato, il gruppo non si era accorto che intorno a loro si era radunata più o meno tutta la base. I soldati Magitek, con i fucili puntati su di loro, erano pronti a fare fuoco al minimo cenno.

-    Ti aspetti che ti crediamo? – ribattè Gladio con il respiro ancora spezzato.
-    La prossima volta che ci vedremo sarà oltre mare – rispose Ardyn ignorandolo – Guarda caso anche noi abbiamo alcune faccende in sospeso con la divinità del luogo… non è così? – chiese rivolto a Ravus che sostava immobile dandogli le spalle – Addio maestà e buon viaggio – si accomiatò facendo un gesto della mano rivolto al comandante.

Poi, entrambi si voltarono lasciandoli con la Regalia. L’esercito e i blindati si ritirarono e la strada fu sgombrata per il loro passaggio.

-    Voi ragazzi lo conoscete? – domandò Prompto riferendosi a Ravus.
-    Ravus Nox Fleuret, primogenito della casata di Tenebrae e..-
-    Fratello di Luna – concluse Selenis per Ignis – Forza usciamo di qui, devo dare un’occhiata a Gladio – asserì stancamente aprendo la portiera dell’auto.
-    E darci qualche spiegazione – aggiunse l’Amicitia.
-    Certo – asserì la principessa.

**

Mezz'ora dopo.

-    Mi sembra tutto a posto, probabilmente l'ematoma peggiorerà ma non è niente di che –

Selenis girò attorno a Gladio, mentre l'Amicitia si rimetteva la maglietta, coprendo il torace che si stava rapidamente facendo livido.
I cinque ragazzi erano usciti dalla fortezza tranquillamente, così come Ardyn gli aveva promesso. Era stato strano, e a tratti inquietanti, procedere con la Regalia in mezzo a quel brulicare di Imperiali che non avevano mosso un muscolo al loro passaggio. Avevano tirato un sospiro di sollievo, solo una volta raggiunto l’accampamento lasciato intatto per il ritorno.

-    Dove hai incontrato il cancelliere? – le chiese alla fine Ignis quando tornò a sedersi dopo aver distribuito caffè a tutti quanti.
-    Là, in quel boschetto – rispose lei con un cenno del capo.
-    Per quello non rispondevi quanto ti ho chiamato? – domandò Gladio.

La rabbia trattenuta era quasi palpabile nel suo tono.

-    Io.. mi era sembrato di vedere.. – Selenis non sapeva come giustificarsi senza risultare una perfetta imbecille agli occhi di tutti – Mi era sembrato di vedere Nyx fra gli alberi – confessò alla fine con un sospiro – Lo so che sono stata una stupida – aggiunse anticipando le parole di Gladio – ma.. se fosse capitato a voi, con qualcuno che avete perso, non avreste provato l’impulso di controllare? – disse abbassando gli occhi sul fuoco.
-    Cos’è successo dopo? – intervenne Noctis, il profilo illuminato dalle fiamme.
-    Ovviamente Nyx non c’era – rispose Selenis con una smorfia – però ho incontrato Ardyn –
-    Cosa diavolo ci faceva lì a quell’ora? – saltò su Prompto.
-    Sembra quasi che ti aspettasse – commentò Ignis con gli occhi nascosti dal riverbero degli occhiali.
-    Penso fosse così – concordò la principessa – Ha iniziato a parlarmi di Nyx... mi ha detto che era stato assegnato alla guardia personale di Luna durante i festeggiamenti per la firma del trattato – raccontò alzando lo sguardo su Noctis che lo ricambiò stupito – e che è stato lui a sconfiggere Drautos con il potere dell’anello dei Lucis –

A quel punto tutti e quattro i suoi compagni la guardarono stupefatti.

-    Non è possibile... non appartiene alla casata... – replicò Ignis perplesso – L’anello avrebbe dovuto ucciderlo –
-    E così è stato. – asserì Selenis – Da quanto mi ha detto, in cambio del loro potere hanno reclamato la sua vita – spiegò con un nodo alla gola al solo pensiero.

Un silenzio pesante calò sulla compagnia. Quella storia era incredibile…

-    Ha portato a termine il suo compito –

Selenis si voltò verso Gladio che la stava fissando oltre il falò.

-    Ha protetto Lunafreya e sconfitto il nemico, dovresti essere orgogliosa di lui. – disse.
-    Lo sono – mormorò Selenis sollevando appena gli angoli della bocca.
-    Ciò non spiega come mai Ardyn sia venuto a dirtelo – commentò Ignis.
-    Magari per farle una cortesia? – buttò lì Prompto.
-    Credo che ci sia piuttosto un secondo fine... anche se è noto solo a lui – ribattè Noctis con la bocca appoggiata sulle mani intrecciate.
-    Quale che sia non.. -

La principessa si interruppe a metà della frase. Una delle sue visioni l’aggredì all'improvviso; vide la piazza di Lestallum, quella di fronte al Leville. Sembrava tutto tranquillo, ma c’era qualcosa di strano…
Selenis abbassò lo sguardo ai suoi piedi e vide un rigagnolo di sangue lambirle le scarpe. Poco più avanti, la pozza dal quale proveniva si stava allargando sempre di più attorno ad un corpo accasciato al suolo. Prima che potesse identificare la figura, qualcuno iniziò ad urlare strappandola da quella realtà.


-    Nooo!! –
-    Selis! Ohi! –

La principessa si sentì scuotere violentemente, accorgendosi di essere lei stessa a gridare. Gladio la teneva per le spalle.

-    Dobbiamo tornare a Lestallum! – esclamò la ragazza con il fiato corto e il cuore a mille – Subito! –



Campeggio dell'autrice:

Ben ritrovati ragazzi!

Come forse avete potuto intuire non riesco più a postare di venerdì, per cui l'aggiornamento slitterà il sabato o la domenica. Mi scuso per questa dilazione, ma ho cambiato orario lavorativo e ho decisamente meno tempo rispetto a prima!
Passando al capitolo so che è puramente transitorio e che non si è discostato molto dalla trama pincipale, ma mi farò perdonare, promesso!
Credo sia abbastanza chiaro a chi la visione avuta da Selis faccia riferimento... ma ne sapremo di più nel prossimo capitolo!
Perdonatemi ancora per la brevità di questo spazio; avevo dimenticato quanto la vita può essere frenetica ^^"
Grazie a tutti i Lettori e a chi recensisce!!

Un grande abbraccio,
Marta
  
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