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Autore: LyraB    18/06/2009    4 recensioni
Per salvare Narnia non basterà recuperare il Calice della Creazione: bisognerà distinguere gli amici dai nemici, scoprire di chi ci si può fidare, affrontare i propri sentimenti e sconfiggere le proprie paure... anche quelle inconfessabili.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Peter Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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re alderian
NdA: ok, vi propongo un gioco. Ad un certo punto troverete una canzone, in rosso... indovinate qual è!!! [la risposta nelle NdA alla fine! ^^]


Re Alderian l'incorruttibile


- Lady Elizabeth, non siete ancora pronta? - Esclamò Emeraude, entrando nella sala.
- Oh, Emeraude! No, sono appena tornata da una cavalcata col principe Peter. - Risposi.
Era passato quasi un mese dalla meravigliosa serata che io e Peter avevamo passato assieme, e quella sera si sarebbe tenuto il gran ballo per l'incoronazione di Alderian.
Presa dall'entusiasmo di quella stupenda giornata d'autunno non avevo saputo resistere alla tentazione di fare una gara a cavallo contro Peter... anche se sapevo benissimo che avrei perso in partenza. Ci eravamo allontanati parecchio ed eravamo tornati molto tardi, quindi ero in ritardissimo sulla tabella di marcia.
Mancavano meno di due ore alla cerimonia e io sembravo una specie di figlia del bosco con il vestito stropicciato e le foglie tra i capelli.
- Oh, che disastro che siete, milady! Aspettate, ci penso io. - Esclamò Emeraude.
In quattro e quattr'otto mi aveva sciolto i capelli e slacciato il vestito.
- Emeraude, calmati, che ti succede? - Le chiesi, trattenendola per un braccio.
Lei si sedette sul letto vicino a me e nascose il viso tra le mani.
- Oh, io, io... -
- Che succede? - Chiesi preoccupata.
- Io ho baciato Alderian! - Esclamò lei, scoppiando in lacrime.
Istintivamente la abbracciai, e le accarezzai i capelli.
- Ti ha trattato male? Per questo piangi? Perché ti ha rifiutato? -
Lei si sciolse dall'abbraccio e si asciugò gli occhi, rivolgendomi un sorriso immenso.
- No, no, cos'avete capito? Lui... lui si è innamorato di me! Mi ha convocato nella sua stanza e mi ha baciato. Io lo amo da tanti anni, sapete... siamo praticamente cresciuti insieme, io, lui e Lexander... abbiamo esattamente la stessa età, io sono figlia della sua nutrice! E adesso sapere che lui mi ama... - Disse Emeraude piangendo e sorridendo allo stesso tempo.
Io sorrisi a mia volta. Era impossibile non innamorarsi di Emeraude: era intelligente e spiritosa, oltre ad essere un tipo deciso... e anche molto, molto bella.
- Ma finora non ti ha mai fatto capire nulla? -
Emeraude scosse la testa.
- Ha detto che si è innamorato di me all'improvviso, quando è stato con me nelle prigioni. Ha detto che non aveva mai trovato tanta determinazione e tanto coraggio in una ragazza. Diceva di avermi sempre visto, ma mai guardato. Ora che mi ha notato non vuole più fare a meno di me. -
- Sono tanto felice per te. -
- Oh, lady Elizabeth, no. No, perché Alderian non potrà mai sposarsi con me... lui è un re, io sono solo una dama di compagnia! Non potremo stare assieme... -
Emeraude scoppiò di nuovo in singhiozzi, stavolta disperata.
Io la abbracciai di nuovo, capendo perfettamente quello che provava. Io per lo meno potevo sperare di passare tutta la vita assieme a Peter anche senza mai sposarci, però Alderian doveva prendere moglie, almeno per garantire un futuro a Narnia. Così Emeraude avrebbe dovuto vedersi soffiare il posto da una principessa che – di questo ero sicura – non avrebbe avuto nemmeno metà della personalità della mia amica.
- Non pensarci adesso, cara. Vedrai che tutto si sistemerà. Smetti di piangere, però. - Dissi.
Emeraude si ricompose e si asciugò gli occhi.
- Grazie, lady Elizabeth. Siete davvero una ragazza dolce. - Disse lei.
- E smettila di chiamarmi lady. Noi due siamo amiche, adesso! - Risposi io ridendo.
Lei mi sorrise e mi diede una mano a prepararmi.
Avevo appena finito di vestirmi con un bellissimo abito blu cupo e argento quando bussarono alla porta. Emeraude andò ad aprire e Peter entrò nella stanza, illuminandola tutta con il suo sorriso.
- Buonasera mio principe. - Dissi io, con una riverenza.
- Buonasera mia adorata. - Replicò lui, inchinandosi.
Scendemmo assieme nella sala del trono decorata a festa, piena di gioielli, d'argento e di pietre preziose che scintillavano su ogni acconciatura, su ogni braccio e su ogni stoviglia dello squisito banchetto imbandito in centro alla sala. Decine e decine di nobili, quasi tutti più grandi di me, si aggiravano per la sala con fare compunto. Mi sentivo terribilmente a disagio, e non mi staccai nemmeno per un istante dal fianco di Peter.
Ci sedemmo a tavola uno accanto all'altra, alla destra di Alderian.
Dopo il lussuoso banchetto una grande orchestra iniziò a suonare complicate danze medioevali, di quelle che si ballano in cerchio. Proprio quando stavo cedendo alle preghiere di Peter per andare a ballare, Aslan entrò nella sala. Un grande silenzio pieno di rispetto lo accolse. Il leone si avviò al trono aprendo un corridoio tra gli invitati. Si fermò accanto alla grande sedia di legno dorato.
- Principe Alderian, è giunto il momento. -
Alderian si alzò, serio in volto, e raggiunse il leone. Si inginocchiò davanti a lui e chinò profondamente la testa. In quel momento un giovane servitore comparve con la corona d'oro dei re di Narnia, quella che avevo visto solo sul capo di Aldian.
- Io, Aslan, ti nomino re Alderian, l'incorruttibile. Sarai sovrano delle terre, protettore delle genti e responsabile della felicità di questo mondo. Sarà un fardello pesante per le tue giovani spalle, ma lo porterai nel migliore dei modi. - Disse il leone, sorridendo.
Mentre parlava, il paggio posò la corona sul capo bruno di Alderian. Il giovane si alzò, e quando si voltò verso tutti noi, immobili, mi sembrò così regale e responsabile che quasi mi chiedevo se fosse lo stesso ragazzo con cui avevo riso e chiacchierato fino a poco prima.
- Popolo di Narnia – esordì Alderian – questa sera voglio farvi due annunci. Per prima cosa abolirò i matrimoni di classe. Da adesso in poi tutti potranno sposare chi vogliono. Basta con questi stupidi pregiudizi tra poveri e ricchi. -
Sono sicura che nel breve silenzio che seguì, costellato dai sottili mormorii di dissenso degli anziani, Alderian lanciò uno sguardo di ringraziamento verso Peter.
- E poi voglio annunciare il mio matrimonio con una ragazza dal cuore coraggioso e sincero, modesta e unica. Una ragazza che conosco da poco tempo ma che già amo con tutto il mio cuore. Popolo di Narnia, la vostra futura regina sarà una ragazza del popolo. -
Alderian scese dal trono e si avviò al tavolo, dove Izzie, Miranda e altre ragazze della cucina stavano già riordinando. Si avvicinò a una ragazza con una stupenda crocchia di capelli biondissimi e le si inginocchiò davanti, prendendole le mani tra le sue.
- Emeraude, vuoi diventare mia moglie? -
Stavolta seguì un silenzio assoluto. Emeraude era rimasta a bocca aperta, con un delizioso rossore sulle guance. Poi scoppiò in lacrime ed esclamò:
- Sì! Mille volte sì! -
Alderian si alzò in piedi e la abbracciò ridendo.
- Siete tutti invitati alle nostre nozze! - Gridò felice, prima di prenderle il viso tra le mani per baciarla lì, davanti a tutti quei vecchi nobili che forse avevano dimenticato quanto potevano essere forti i sentimenti di due giovani innamorati.
Il matrimonio tra Alderian ed Emeraude fu una delle cose più romantiche a cui io abbia mai assistito. Erano così belli e innamorati che quasi si poteva toccare la loro felicità.
Si sposarono qualche settimana dopo l'incoronazione di Alderian, e io e Peter eravamo in prima fila alla cerimonia.
Decine e decine di iris e di stupendi gigli rosa e viola decoravano la grande sala del trono dove Aslan e il cappellano di corte li dichiararono marito e moglie, oltre che re e regina di Narnia.
Emeraude era così bella! I suoi delicati capelli biondi sembravano una corona naturale, sul suo viso felice, e le scivolavano leggeri sull'abito rosa. Alderian era il ritratto della felicità, e sembrava dovesse iniziare a gridare di gioia da un momento all'altro.
Nel frattempo, a Narnia il tempo passava.
L'autunno colorò il bosco di tutti i meravigliosi colori che solo Madre Natura riesce a creare con la sua magica tavolozza profumata di muschio.
Poi la neve imbiancò il meraviglioso paesaggio che si stendeva sotto le finestre del mio palazzo e Natale arrivò, portandoci calde serate attorno al fuoco, disegni di ghiaccio alle finestre e una montagna di cose buone da mangiare. Ci portò tanti regali, primo fra tutti un bebè.
Il piccolo Saerian nacque in una gelida mattina di febbraio, e Alderian quasi non svenne quando gli annunciai raggiante che era appena diventato papà di un bellissimo bambino.
Ovviamente anche l'amore tra me e Peter continuava, e cresceva ogni giorno di più. Credo che nessuno abbia mai condiviso un amore come il nostro. Eterne chiacchierate, fino a notte tarda, quando il fuoco ormai era spento; lunghe cavalcate sotto la neve; notti passate a fare progetti seduti sulle poltrone della nostra stanza nella torre; notti abbracciati a dormire sotto la stessa coperta; pomeriggi trascorsi a leggere, in silenzio, oppure a fare banali lavoretti manuali. Più che fidanzati, eravamo amici... ed era una cosa che mi piaceva un sacco.
Era davvero una vita meravigliosa.
Tre anni dopo la nascita di Saerian ero nelle stalle a strigliare Luce, quando un improvviso temporale estivo oscurò il cielo.
- Ah, se potessi uscire e farmi una bella cavalcata in questo temporale! - Esclamò la puledra.
- Non ti fanno uscire quando piove? - Dissi io.
- Macchè. Pensano che mi ammalerei come una vecchia giumenta stanca! - Disse.
- Dovresti riguardarti, Luce cara! Gli anni passano anche per te! - Esclamò Vento, qualche metro più in là.
- Stai zitto tu, quattrozampe che non sei altro! - Esclamò Luce, sbuffando.
Io risi di gusto, poi guardai le gocce che iniziavano a cadere fuori dalla tettoia delle stalle.
- A te non piacerebbe una bella corsa sotto la pioggia? - Domandò Luce.
- Veramente non ho mai provato. - Dissi io.
- Non sai cosa ti perdi! Forza, lascia tutto qui ed esci a fare una corsa sotto la pioggia, mi striglierai dopo! -
Io ci pensai un minuto e poi lasciai tutto per terra.
- Correrò un po' anche per te! - Esclamai, correndo fuori dal palazzo.
Proprio dietro le stalle c'era un ampio spiazzo d'erba appena cresciuta. Era verde smeraldo, ed era invitante da morire. Allungai una mano sotto l'acqua, e morbide gocce calde vi scivolarono sopra.
Sfilai immediatamente le scarpe e sollevai la gonna.
Un istante dopo stavo piroettando e danzando da sola sotto la pioggia, mentre lontani tuoni rotolavano dietro le montagne.
All'improvviso mi ritrovai tra le braccia di Peter, che mi sollevò e mi fece volteggiare.
- Ti ho vista dalla finestra della mia stanza e non sono riuscito a resistere. - Disse.
Gli stampai un bacio sulla bocca e poi lo abbracciai stretto.
Lui mi guidò in un'improvvisata danza della pioggia ridendo assieme a me.
Un tuono rimbombò ancora, più forte.
Peter si fermò e mi abbraccio, cantandomi all'orecchio un pezzo di una canzone che conoscevo:
-     Aprire gli occhi e ritrovarti qui
    lasciarsi andare sotto il temporale... -
-     Sentire come mi manca il respiro
    se i tuoi occhi accendono i miei. - Completai io.
- Allora le conosci, queste canzoni che mi ronzano in testa e non so perché! - Esclamò lui, sciogliendomi bruscamente dall'abbraccio e fissandomi con aria inquisitoria.
Io arrossii bruscamente. Un altro tuono rombò, sempre più vicino.
- Elie... tu non hai paura del temporale, vero? - Disse Peter all'improvviso, stringendo le mie mani nelle sue.
Scossi la testa, abbassando gli occhi. Era giunto il momento di dirgli tutto?
- Che cosa è successo in quella notte sotto il Salice? Perché ricordo queste canzoni? -
Io alzai gli occhi e lo guardai in viso. Le gocce del temporale scivolavano sui suoi bellissimi lineamenti e io sorrisi. Sì, era giunto il momento.
- Quella sera sei morto. Mi sono svegliata e ti ho trovato senza vita. Ho gridato e pianto, sotto il temporale, pensando che avevo perso la cosa più bella che mi era capitata nella vita. Poi le fate del salice si sono decise e ti hanno riportato da me, e quando hai aperto gli occhi ho creduto di morire io, per la felicità. Da quel momento, per tenerti legato a me, ho passato tutto il mio tempo accanto a te. Ti parlavo, ti raccontavo le cose che mi venivano in mente e tutte le storie che conoscevo. E cantavo. Ti ho cantato centinaia di canzoni. Non volevo lasciarti andare. Volevo tenerti con me. - Dissi arrossendo bruscamente.
Come cavolo era difficile dire quelle cose!
Peter mi sollevò il viso con una mano, mi scostò i capelli bagnati dal viso e mi guardò negli occhi. Aveva una strana espressione.
- Elizabeth... ti piacerebbe diventare una principessa? -
- Peter, io sono felice, non ho bisogno di diventare una principessa. - Risposi con un sorriso.
- Ma se tu volessi... basterebbe che tu mi dicessi che lo vuoi. - Replicò lui.
In quel momento capii cosa volevano dirmi i suoi occhi.
- Peter... mi stai chiedendo di sposarti? -


--***--
NdA: eccomiiiiii!!! *me riemerge da una montagna di scartoffie e getta in un angolo il trattato di anatomia che fa un buco nel muro della camera*
Come state amiche mie? Io male!!! Troppa roba da mandare a memoria... prima o poi esploderò!! XD

Ok, per cambiare discorso e tornare ad argomenti più piacevoli...
Allora, l'avete riconosciuta la canzone in rosso???? ^_^ ... è "La forza mia" di Marco Carta! Personalmente non sono una sua fan ma mentre scrivevo questa canzone è partita in I-tunes e ci stava così bene!!!!
Voi come ve lo immaginate Alderian? A me viene in mente l'attore che fa Aragorn del signore degli anelli - Viggo Mortensen - anche se con dieci anni di meno!
Invece Lexander me lo immaginavo come Alex di Grey's Anatomy (ma con capelli lunghi e rossi): è stato lui ad ispirarmi il nome! ^^
Peter.... beh, Peter ovviamente William Moseley (sbav sbav) ma quando disegno le scene della storia prendo spunto da un personaggio di Full Moon, Eichi.. andate a cercarlo su internet e ditemi se non ci assomiglia tantissimooooooooooo (risbav risbav). E se mai dovessi scrivere una storia con Peter a ventitrè anni... me lo immaginerò come Francesco Mariottini che l'altra sera ho visto in Tv ed è il mio ragazzo ideale!!!! (strasbav strasbav)
Ok, ho finito di allagare la stanza... XD XD
Grazie ai 10 che hanno messo la storia nei preferiti e ai 3 che la stanno seguendo!
@ QueenBenedetta:
Hai ragione, Elie è proprio dolce, lo penso anche io. Per fortuna è riuscita a tirare fuori tutte le sue qualità che a casa non riusciva a dimostrare.. speriamo che vada avanti così anche quando tornerà! ^^ Bacio!
@ PrincessJiu: Beh, guarda, più che Edward preferirei Peter!!!! ;) Però ammetto che Edward ha il suo fascino. Anche io vorrei essere al suo posto, ma scrivendo in prima persona le cose sono più facili (o più difficili, dipende dai punti di vista). Ti aspetto ancora per la nostra chiacchierata su MSN!!! smack!
@ clacly: awwwwwww che carina mi hai lasciato una recensione bellissima! Hai ragione, anche io quando ero piccola giravo per casa cercando un modo per andare a Narnia e sposare Peter!!! (e avevo solo 10 anni, che bei gusti avevo già XD) Già, la loro missione è terminata... Ma in via del tutto eccezionale vi lascerò stare a Narnia ancora per un'ultima scena.... ;)
Grazie mille a tutti... e ora che i cattivi sono stati sconfitti e Narnia è in pace, Elie e Peter devono tornare alla realtà...
.... e io con loro .....
Vi aspetto per l'ultimo capitolo....  :===>)
Baci baci!
*Flora*

   
 
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