FLURRY FLUSH
6.
(Ho modificato la canzone con il nome di Hermione)
We kiss, my heart’s pumpin’ to my brain
The blood rushes in my veins, when I touch
Hermione’s lips,
we go driving, driving deep into the night,
I go driving deep into the light, in
Hermione’s eyes
“La stanza di Candy (Hermione)”, Bruce Springsteen
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Mi
stringo nel cappotto di lana.
Spifferi
gelidi mi sferzano il viso e mi fanno rabbrividire. Il vento è parecchio e
faccio fatica a camminare.
Ma
non posso non andarci.
Cammino
fra le lapidi, scrutandole una ad una. E finalmente trovo ciò che cerco.
Mi
accoccolo vicino alla tomba, posando un fiore bianco davanti. E resto in
silenzio, fissando la scritta.
R.I.P.
Elisabeth Jane Granger
Amata moglie e giusta madre
Sarai sempre nei nostri cuori
Mi mordo il labbro inferiore screpolato e pieno di tagli.
Giusta madre.
Tornando sui miei passi, canticchio la nenia che mi aveva insegnato quando ero piccola e ancora incapace di distinguere fra vero e falso.
Quando la ritenevo una creatura perfetta.
Allora andavo bene.
“Came on, baby,
came on
Why don’t you fly
in the sky
Why don’t you steal
the star
Why don’t you escape
over me
Because you promised me
you promised me
Came on, baby
Came on.”
Storsi la bocca.
“Why don’t you marry
Ronald...”
Una verso che avevo aggiunto io. Non molto poetico.
“Because you promised me...”
Comunque una promessa è una promessa.
Mi dirigo verso l’areoporto, stringendo possessivamente fra le
mani i documenti e le pratiche legali che, da questo momento, mi considerano
divorziata da Ron.
Libera. Sono libera, nulla mi lega ancora a lui. Nulla...
Aggrotto le sopracciglia. C’è qualcosa di duro.
Una busta. Una busta è stata nascosta fra i fogli.
La apro. Contiene un anellino di legno scolpito.
R&H.
Emetto un gemito di disappunto.
Sono ormai sull’aereo e non posso liberarmene...
“Cinque minuti al decollo!”
...a meno che...
Abbasso di soppiatto il finestrino e lancio la fede fuori, sotto
le ruote dell’aereo che fra poco lo disintegreranno.
“DECOLLO!”
Chiudo gli occhi, attendendo l’urto. Non sento nulla. Beh, con
tutto il rumore cosa vuoi che faccia un anellino di legno.
Però il cuore grida tutto il mio dolore.
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“Hermione!”
Mi sento avvolgere dall’abbraccio protettivo di Harry.
“Sei...sei tornata!”
Alzo un sopracciglio. Sembra sorpreso, sollevato. Come se... ehi,
non avrà mica pensato che...
“Avevi dei dubbi?” commento sorridendo. Sono così felice di
vederlo!
Ora che ho fatto ciò che dovevo mi sento libera da un peso. Vedo
tutto con occhi diversi, persino il gel ‘Più magia nei capelli che nella
bacchetta’ di Harry e l’orrido vaso dipinto regalato da mia cugina di terzo
grado per le nozze.
Non so perchè, ma mi viene da pensare a Ginny. L’ho vista di
sfuggita mentre passavo a ritirare le pratiche prima della partenza...
“Hermione, ti prego, ti prego, non partire!” mi implorò.
“Spiacente Ginny. Non posso perdonare ciò che avete fatto.”
“Hai ragione, ma... Sono stata io ad organizzare tutto! Ron non ha
fatto nulla, non essere arrabbiata con lui!”
“Oh, certo, nulla... è nulla essere andato a letto con me contro
la mia volontà, vero?”
“Senti... non avremmo fatto mai nulla per farti soffrire!”
“Davvero? Eppure è esattamente ciò che avete fatto.”
“Hermione, ti prego. Lui ti ama!!”
“Beh, non me l’ha certo dimostrato bene, no?”
“No, Hermione! Hermione, non te ne andare. Hermione! HERMIONE!!”
“Hermione?” La voce di Harry mi distoglie dai pensieri che mi
affollano la mente. Gli sorrido e gli scocco un bacio sulla guancia. Lui mi dà
un buffetto. “Ti rendi conto, amore... domani ci sposiamo!”
“Lo so bene” ridacchio. “Ma sei sicuro di aver spedito tutti gli
inviti?”
“Certo!”
“Anche quello per... la prozia Tiffany?”
“Tesoro, io non dimentico nulla!”
Sospiro. Harry sa che non la sopporto, ma ci tiene all’ettichetta.
Inoltre ha preteso che ci sposassimo nella chiesa dei maghi, per dare buona
impressione agli amici.
So invece cos’avrebbe fatto lui...
“Tutti gli inviti... a parte quello di zia Tiffany, che ho perso
involontariamente...”
Sto per schiaffeggiarmi. Perchè penso a Ron? Maledizione, sto per
sposarmi con Harry!!
D’impulso lo stringo al petto. Lui dapprima è sorpreso, poi
ricambia l’abbraccio.
“Forse hai paura, Herm?” chiede. “Andrà tutto bene, vedrai. Ora
scusa, ma devo aiutare Thom a sistemare i Fiori attorno alla chiesa. Vieni
anche tu più tardi, Cornelia vuole aiutarti a scegliere il vestito da sposa.”
Argh. Cornelia. La damigella di Harry, sua pronipote. Dodici anni
e in piena crisi ormonale. Ci sarà da divertirsi. Come può pensare Harry che mi
potrà aiutare?
Ron non l’avrebbe...
“HARRY!!” Sto iniziando a temere me stessa. “Harry! Vengo
subito... portami da Cornelia. Ci aspetta in chiesa, giusto?”
Tutto mi va bene, anche sorbirmi una mentecatta, per non incappare
di nuovo in questi pensieri sconcertanti.
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“Per me è perfetto quello.”
Cornelia è come me, babbana, ma a parte questo differiamo in
tutto.
In questo momento sta indicando un vestito di carnevale da
Arlecchino. Forse è cieca o sorda, perchè non capisce che stiamo cercando un
vestito da sposa.
“Esatto, per te” sospiro esasperata. “Ma per me...” indico un
negozio, ‘Il matrimonio più magico’, “dobbiamo andare lì.”
“Come sei banale” mugugna tirando fuori un cellulare a cui sono
attaccati tanti orsetti conciati da strega “pensa come sarebbe piacevolmente
sorpreso prozio Harry se entrassi in chiesa vestita da pagliaccio!”
Ridacchia malignamente. Stringo i pugni.
“Come sarebbe orripilato, vuoi dire” ribatto, afferrandole il
braccio e trascinandola verso ‘Il matrimonio più magico’ .
“Non hai gusto!” gracchia Cornelia. “Harry sarebbe felice di avere
una moglie stravagante!”
“Harry sarebbe felice di avere una pronipote morta!” scoppio. “E
tu saresti felice di mettermi in ridicolo!”
“Questo è vero” borbotta, ma poi tace.
Entriamo nel negozio. Luci improvvise e una melodia nuziale ci
accolgono. E’ questo che mi piace del mondo dei maghi: non ci si accontenta di
un semplice zerbino con scritto ‘Benvenuti’.
“Bleah!” commenta Cornelia. “E’ stucchevole!”
“Dove sono finiti gli adolescenti romantici con la testa fra le
nuvole in attesa della prima cotta?” esclamo alzando gli occhi al cielo.
“Questo forse lo eri tu” ghigna lei. “Ma io sono di un’altra
pasta.”
“Pasta cruda, di certo” commento, osservando un abito luccicante,
con striature azzurre e un fiocco sul davanti.
“Se scegli quell’abito” indica il vestito che sto rimirando
“rimpiangeremo tutti quello da Arlecchino.”
“Rimpiangerai tu di aver detto una cosa del genere!” scoppio,
voltandomi per mollarle un ceffone. Ma mi rendo conto che non ha nemmeno
guardato l’abito. Clicca furiosamente sui tasti del cellulare, con
un’espressione confusa.
“Ok” afferro un abito rosa sberluscente, con mille stelline sullo
strascico. “Io entro un attimo a provarmelo. Non ti allontanare.”
Entro nel camerino affrettandomi ad infilarlo, coscente che devo
sbrigarmi o Cornelia sarà già fuori dal negozio se non esco subito.
Mentre spalanco la porta mi sistemo i capelli e noto che la
ragazza è rimasta nella stessa identica posizione in cui l’avevo lasciata, gli
occhi fissi sullo schermo del telefonino.
Faccio una piroetta col sorriso sulle labbra. “Che te ne pare?”
Cornelia alza lo sguardo e con aria assente mi fissa per un
secondo; poi torna a fissare il cellulare, ma senza cliccare sui tasti.
Sospiro. Poi ne scelgo un altro, che lei reputerebbe fashion.
“Che ne pensi?”
“Ti piace?”
“Come mi sta?”
Altre tre prove e nessuna reazione da Cornelia, nemmeno un
commento maligno. C’è davvero qualcosa che non va.
Mi avvicino a lei mettendole riluttante un braccio sulle spalle.
“Ehi...” mormoro. “Che succede?”
“Bastardo!” esclama ad un certo punto, facendomi
sobbalzare. Dopodichè la guardo con severità.
“Come mi hai chiamata?” esito un attimo. “Come ti sei permessa di
chiamarmi?”
“Non tu!” mi accorgo che la sua voce è rotta e il labbro le trema.
“Lui... Stephan...”
“Ah.” Mi tranquillizzo, poi drizzo ancora le spalle: “Comunque le
parolacce non si dicono.”
Ignorandomi, Cornelia continua: “E’ la quarta volta che lo chiamo
e non risponde! Le ultime tre volte mi diceva che aveva un impegno, o non
poteva, o che mi avrebbe richiamato. Ma non l’ha mai fatto!”
Stringe le mani attorno al telefonino. “E io... io ieri gli ho
mandato un messaggio chiedendo se era tutto ok, dato che non mi aveva ancora
contattato... e lui... adesso... mi ha mandata al diavolo!”
Lancia a terra il cellulare, che per fortuna non si rompe
atterrando su una poltrona.
“Lo odio!” geme Cornelia, mettendosi le mani sul viso. Poi scoppia
in lacrime.
Impacciata e senza saper bene cosa fare, le metto le mani sulle
spalle. “Su, su... non fare così... lascialo perdere, è solo tempo sprecato!”
“Sì, è così!” esclama Cornelia, e io sorrido, sollevata nel
vederla d’accordo con me. Peccato che i suoi occhi siano ancora pieni di
lacrime e lo sguardo sia furioso.
“Hai ragione! E’ un inetto! Fanno sempre così, i ragazzi... prima
ti riempiono di attenzioni e dediche, poi si stufano e... e...” si asciuga gli
occhi con una mano. “Oh, lui era migliore di sicuro.”
“Lui chi?” domando. Incredibile, mi sto interessando alle sue pene
d’amore!
“Lui” risponde Cornelia. “Richard. Lui sì che era ok. E’ innamorato di me da sempre e anche quando l’ho scaricato si è sempre comportato bene con me. Anche ora! Non lo dicevo, ma sapevo che pensava che Stephan non fosse adatto a me. E aveva ragione!”
“Sì...” sento una morsa stringermi lo stomaco. “Su, vai” la faccio
alzare in piedi e mi guarda interrogativa. “Ma sì, vai da Richard. Devi
scusarti e fargli capire che ci tieni a lui. Lo so, lo so” continuo vedendo che
sta per protestare “oggi dovevi aiutarmi a scegliere il vestito. Poco male.
Però torna a casa alle sei e domani... sii puntuale!”
Le si illuminano gli occhi e mi sorride. Incredibile!!
“Grazie, Hermione! E... scusa se ti ho sempre trattata male, ma...
ero sconvolta per il fatto di Stephan, che ha toccato il fondo proprio ora.”
Si dirige verso l’ingresso. “Sono felice di essere ancora in tempo
per Richard. Lui mi capisce... capirà anche ora. Comunque... grazie ancora!”
Sventola la mano ed esce. Io sospiro, accasciandomi su una sedia
lì vicino.
So cosa direbbe Ginny adesso.
“Tu predichi bene ma razzoli male...”
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Stringo il boquet tra le mani, il cuore in tumulto. Fisso la mia
immagine riflessa nello specchio e lei mi restituisce lo sguardo.
Uno sguardo ansioso, indeciso e rassegnato.
“Oh, Hermioneee!” Amy saltella qua e là. “Sei fa-vo-lo-sa!”
Lo strascico d’argento mi avvolge la schiena e le spalle; il
corsetto ricamato d’oro mi stringe la vita e la vaporosa gonna di seta mi copre
le gambe.
“Allora avevi ragione dopotutto...per una volta!” commenta
ammiccando. “Non sei scappata col tuo ex marito!”
Sobbalzo. “Mai pensato. Mai.”
“Certo! E comunque ora sarebbe troppo tardi!” cinguetta Amy. Poi
si affaccia alla porta. “Ehi, sono tutti pronti! Aspettano te!”
Faccio un sospiro. Poi inizio a camminare.
Mentre mi faccio avanti avvolta dagli sguardi curiosi e commossi
degli amici e conoscenti, per lo più di Harry, ripenso a quante volte da
bambina ho sognato questo momento.
Quante volte da adolescente l’ho immaginato. Curva ore su quei
libri... secchiona ed esigente, ora sono cambiata. In meglio o in peggio?...
E’ come l’ho sempre sognato. Tranne per una cosa.
Lo sposo.
“Sono felice di essere ancora in tempo...”
“Sarebbe troppo tardi...”
“Lui era migliore di sicuro...”
“Lui ti ama!!”
“Hermione!”
“HERMIONE!!”
Deglutisco. Harry, radioso, mi prende sottobraccio. Sento qualche persona che mormora: “Guardatela, è emozionata! Ha le lacrime agli occhi!”
Non ho le lacrime agli occhi per quello che pensano loro. Il mio
cuore è diviso in due. In due persone. Ma ora è troppo tardi per tornare
indietro.
“Vuoi tu, Harry James Potter, prendere questa donna come tua
sposa...”
Troppo tardi!
“...ed amarla e rispettarla finchè morte non vi separi?”
“Lo voglio.”
Chiudo gli occhi.
“E tu, Hermione Jane Granger, vuoi prendere quest’uomo come tuo
sposo finchè morte non vi separi?”
Io...
“Lo...”
“FERMI!!”
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Ringrazio:
Daffydebby (dovrei ringraziarti 2 volte tante sono le recensioni!)
Yelle
Maria_chan (idem come per daffy!)
Yuna
Lucy
Dawson 7
Youffie
Alla prossima! Non so quando
sarà, dato che fra poco ho gli esami di terza media e quindi poco tempo x
scrivere (motivo x cui questo chap è arrivato così tardi). Comunque ciao! Ah,
se voleste lasciare qualche recensione x questo capitolo ve ne sarei grata!
(specie perchè è un chap di transizione e servirà x il prossimo, cioè l’ultimo...)
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