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Autore: _lavellu_    19/09/2017    0 recensioni
Liam, un giovane Beta che dopo la partenza del suo Alpha si sente perso.
Theo, traditore, stronzo e bastardo, il suo nome lo precede.
Tra i due scorre odio fin dal loro primo incontro.
Il ritorno di Theo non può causare che casini nella vita di Liam.
Odio e amore spesso si confonodono.
Provare l'uno non significa escludere l'altro.
E se tutto un giorno potesse cambiare?
E se loro stessi fossero cabiati?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Theo Raeken
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Liam vide l'autobus lasciare la fermata davanti a casa sua.

Non era la prima volta che perdeva  l'autobus, ma sperava che non succedesse il primo giorno.

Iniziò a correre dietro all'autobus, ma neanche con le sue abilità da lupo mannaro riuscì a raggiungerlo.

Sentiva il cellulare squillargli in tasca, sicuramente era Mason  che gli chiedeva dove cavolo fosse.

Continuò a correre ignorando il cellulare.

Sentiva le goccioline di sudore scorrergli lungo le tempie, d'altronde erano ancora i primi di settembre e faceva ancora abbastanza caldo.

Liam non sentiva troppa fatica, ma il suo cuore batteva a mille.

Arrivò davanti a scuola giusto in tempo per vedere il bidello avvicinarsi al portone.

Entrò nel cortile e, radunate tutte le energie, fece l'ultimo scatto.

Risultato? Video il portone chiudersi a 50 centimetri dal suo naso al posto che a 50 metri.

'Cazzo'

Rassegnato, si avviò verso il cancello della scuola, e, visto che avrebbe dovuto aspettare fino alle 10 prima di entrare, tanto valeva fare  colazione al bar lì vicino.

Ma proprio mentre usciva dal cancello sentì una goccia cadere dall'alto sul suo naso.

'Cazzo'

Era proprio vero quello che diceva Murphy. Se qualcosa deve succedere succederà sempre in modo da creare più danni possibili. E in quel caso la cosa che doveva succedere era il primo giorno di scuola e i danni, beh quelli è piuttosto evidente quali fossero.

Fece appena in tempo a accelerare il ritmo che la pioggia accelerò il suo. Da poche goccioline si trasformò in un'acquazzone.

Liam riprese a correre.

In pochi minuti arrivò al bar e si rifugiò all'interno.

Ordinò il suo caffè e si sedette al tavolino vicino alla vetrata, aspettando che quell'ora passasse.

Vedeva gli uomini in completo elegante passare davanti al bar di corsa e senza ombrello come lui, le nonne che accompagnavano i  nipotini a scuola tenendoli per  mano e tirandoli sotto l'ombrello, le casalinghe che portavano a spasso il cane e ogni tanto si fermavano a fare due parole con le amiche e Theo Reaken.

'Aspetta cosa? Quello è Theo Reaken? No, non può essere, se n'è andato mesi fa chissà dove, magari a tradire altri branchi, è solo il mio cervello che mi sta ingannando'

Le 10 arrivarono anche troppo presto e Liam si trovò costretto a correre sotto la pioggia nel tentativo di raggiungere la scuola, che finalmente aveva riaperto i portoni.

Subito si recò in segreteria a ritirare il suo orario.

Chimica. Fisica. Latino.

L'una sua salvezza era Lacrosse. Quell'anno era piuttosto determinato a diventare capitano. Essere capitano aveva aiutato Scott a guidare il branco. Che potesse fare bene anche a lui?

"Buongiorno principessa"

Una voce anche troppo alta lo risvegliò dai suoi pensieri .

Mason. Il suo migliore amico.

Gli rispose con una smorfia continuando a pensare a quanto schifo facesse l'orario di quel giorno.

Era entrato da solo due minuti e già sperava che giugno arrivasse presto.

L'aula di fisica era dall'altra parte della scuola e fece il tragitto con Mason che blaterava sulla lezione di letteratura della prima ora, ma l'unica cosa che Liam sentiva era un leggero "bla bla bla".

'Possibile che abbia visto Theo Reaken fuori dal bar?'

Theo Reaken fu il suo chiodo fisso per tutta la giornata. O almeno fino agli allenamenti di lacrosse. Come poteva aspettarsi quel giorno il coach fece solo una lezione di presentazione dello sport per le matricole che si erano iscritte al corso.

Il coach decise di far vedere ai novellini cosa si sarebbero dovuti aspettare se avessero superato i provini per entrare in squadra. Così ci mandò in campo sotto la pioggia mentre i ragazzi stavano all'asciutto seduti sugli spalti coperti.

'Perfetto. Come se oggi di pioggia non ne avessi presa abbastanza'

A fine allenamento tornò in spogliatoio e gettò le protezioni sulla panca e si fiondò in doccia prima che l'acqua calda finisse, cosa che sapeva essere frequente.

Quando uscì dalla doccia asciugandosi i capelli con un asciugamano bianco candido si accorse che nello spogliatoio erano rimasti solo lui e un altro ragazzo che non gli sembrava di conoscere.

Si sedette sulla panchina e prese dal suo borsone la bottiglietta d'acqua e iniziò a bere.

Il ragazzo si girò. Era ancora a petto nudo con solo un asciugamano dello stesso colore del latte in vita.

Liam sputò l'acqua che aveva in bocca.

"Dunbar"

Gli occhi di Liam diventarono gialli e sentiva che le zanne stavano uscendo dalle sue gengive.

"Reaken"

Disse con un ghigno.

'Calmati Liam . Quali sono le tre cose che non possono essere nascoste? '

"Sono felice di vederti anch'io"

'Il Sole..'

Gli artigli tornarono alla loro forma originaria

'...la Luna...'

Le zanne rientrarono

'..la Verità.'

E finalmente anche gli occhi tornarono del normale colore azzurro ghiaccio.

"Perché sei tornato Reaken? Ti sei già stufato di tradire altri branchi o credi di non aver causato abbastanza male qua?"

Theo sospirò abbassando lo sguardo.

"Sono tornato perché sono cambiato.."

Poi, guardando Liam, che ancora non si era vestito "E perché ti devo delle scuse"

   
 
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