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Autore: melindarusso    19/06/2009    3 recensioni
Una storiella dal punto di vista di un Harry "riveduto e corretto"...vorrebbe far ridere, speriamo che ci riesca! Non tiene conto del settimo libro, anche perché l'ho scritta prima di leggerlo.(Spero di non fare danni, è la prima volta che pubblico; ho esagerato con il rating per sicurezza). Baci Mel
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

CAPITOLO 1: RON

 

Non so davvero cosa mi spinse a dirglielo. Sapevo che avrei rovinato un’amicizia di sette lunghi anni, sapevo che sarebbe stata la mia fine. Ma capivo anche che, se non avessi parlato, sarei vissuto nella menzogna per sempre.

 

Quella sera si fece attendere. Stavo seduto al dormitorio da tanto di quel tempo che la tensione, altalenante, a volte sembrava scemata del tutto, per poi ricomparire ad ogni minimo rumore che mi faceva sospettare il suo arrivo. Quando finalmente comparve era distrutto dall’allenamento, al quale non avevo partecipato con una scusa che non stava affatto in piedi, ma nessuno mi aveva chiesto chiarimenti. Da un po’ di tempo la gente mi evitava per il mio strano cipiglio, che veniva da tutti attribuito all’imminente scontro con Voldemort. Nessuno immaginava che Voldemort non c’entrava un fico secco con la mia agitazione.

Si buttò sul letto a peso morto senza nemmeno salutarmi, probabilmente non mi aveva nemmeno visto. Entro pochi secondi si sarebbe addormentato, e la mia attesa sarebbe stata vana, perciò feci un respiro profondo e, prendendo coraggio, mi alzai.

-Ciao Ron.- La mia voce, nonostante tutto il training autogeno, suonava tremolante e flebile.

-Oh, Harry. Ciao. Non ti avevo visto- Era già mezzo addormentato.

-Senti…-ce la misi davvero tutta, e fu difficile, perché sapevo che le parole che stavo per proferire avrebbero cambiato per sempre la mia vita. Altro che Voldemort! In quel momento avevo davvero paura.

-Harry, casco dal sonno, non è che possiamo parlare domattina?-

Ecco. Ora ditemi se non sarebbe stato un buon momento per sparargli un Avada Kedavra.

-NO, Ron. Ho bisogno di parlarti adesso.-

Dal tono della mia voce dovette capire che si trattava di una faccenda davvero importante, perciò si tirò su a sedere, si stropicciò vigorosamente gli occhi blu e si preparò ad ascoltarmi.

-Dai, Harry, ci sono…parliamo. Che c’è di così importante e…urgente?-

Si sentiva che era un po’ scocciato, era distrutto e si vedeva. Cominciai a pentirmi di aver insistito nel parlargli proprio in quel momento, ma tant’è: ormai era fatta.

-Ron…ti sei mai chiesto perché è finita con Ginny?-

-Beh, c’era tutta quella storia del pericolo, no?- Sembrava stupito, come al solito non aveva capito niente.

-Scusa, ti pare che stare con me anche prima non fosse pericoloso? E ti faccio notare che anche il più cretino dei Mangiamorte avrebbe capito che l’avevo lasciata per non metterla in pericolo e che l’amavo ancora.-

-Allora perché l’hai lasciata, scusa?- Ron aveva spalancato gli occhi, si era decisamente perso. Capii che per quella strada non saremmo arrivati a nulla, perciò decisi di cambiare strategia.

-Beh, vediamo le cose da un altro punto di vista: con Ginny non ha funzionato a causa di un’altra persona…-

-Non ci posso credere…HAI TRADITO MIA SORELLA!!!!!- Ron si era svegliato di colpo e stava gridando. E continuava a non capire. Solo che adesso, infuriato com’era, non avrebbe davvero potuto capire nulla: dovevo prima calmarlo.

-No, Ron-, cercai di mantenere il tono della voce più calmo possibile, ma ricominciava a tremare -non ho mai toccato nessuna ragazza che non fosse Ginny…-

-Come sarebbe “toccato”?!- il colorito di Ron cominciava a farsi acceso –Non mi vorrai dire che…SEI ANDATO A LETTO CON MIA SORELLA?-

Ora cominciavo ad avere paura.

-No…cioè sì- balbettai confuso,- ma non è questo il punto…-

-COME “NON è QUESTO IL PUNTO”? TU SEI ANDATO A LETTO CON GINNY!! E POI L’HAI PURE PIANTATA!!!-

-Per la verità non è andata proprio così…tu non sai esattamente tutta la storia…-

-Bene.- Sembrava stranamente calmo, la qual cosa mi spaventò ancora di più. Anche perché aveva un’inquietante vena blu che gli pulsava su una tempia.- Credo che sia arrivato il momento che io sappia tutto.-

Cazzo. CazzocazzocazzocazzoCAZZO. Cazzissimo. Era arrivato il momento, e nonostante tutto non ero affatto preparato.

-Con Ginny non ha funzionato.- Al momento non sapevo dire altro.

-Questo l’avevo capito, che la vostra storia non ha funzionato, ma questo non toglie che…-Lo interruppi:

-Non è che non è funzionata la storia, Ron…laggiù “qualcosa” non ha funzionato. Non sono mai stato con tua sorella, non ci sono riuscito.-

-Ah.- Sembrava sempre più allibito dalla conversazione, e decisamente continuava a non capire, ma pareva più calmo. Evidentemente l’idea che non avessi deflorato la sua casta sorellina lo tranquillizzava…se avesse saputo quanti c’erano stati a letto prima di me avrebbe avuto un infarto. –Scusa- riprese,- mi stai dicendo che tra voi non ha funzionato a causa di…lui?- Nel dire queste parole, indicò con il dito fra i miei pantaloni.

-No, te l’ho detto, Ron. E’ a causa di un’altra persona.-

-Mi stai dicendo che Ginny ti ha tradito? Se non l’hai fatto tu vuol dire che lei…-

-No, Ron. O almeno che io sappia no…- per la verità sarei stato ben cretino se non avessi capito che mi aveva messo le corna con mezza scuola. Vorrei davvero sapere come fa Ron a vederla ancora come una tenera fanciulla indifesa…

-Bene. A questo punto ti dico ufficialmente che non ho capito niente.-

Ron sa essere disarmante, a volte. Quello che gli stavo per dire era davvero difficile, ma lui si ostinava a non aiutarmi per niente…ma mentre ero assorto in quelle meditazioni, l’espressione del mio futuro non-più-migliore-amico cominciò a contorcersi in una smorfia terribile di dolore e rabbia, che non compresi fino alla sua esplosione verbale:

-Tu! Ti sei INNAMORATO DI HERMIONE!!!!-

Ecco. Sarebbe stato meglio se gli avessi detto che avevo violentato sua sorella per cinque ore insieme ad una banda di Serpeverde.

-N…o, Ron, non…- Ma non riuscii a dire nulla: mi assalì.

-Tu! Viscido verme strisciante, traditore del tuo migliore amico! Ti avrebbero dovuto mettere tra i Serpeverde, sei un ipocrita! Vuoi tradire mia sorella con…con…non riesco nemmeno a dirlo…BASTARDO!!!-

-Ron, io con Ginny non ci sto nemmeno più…-

Tentai di parlare, ma a quel punto era inutile: non avrebbe potuto sentire nulla, era talmente infuriato e urlava così forte che non sarebbe stato in grado di udire nemmeno lo scoppio di una caccabomba a due centimetri dal suo naso. In quel momento ringraziai mentalmente tutti i miei compagni di dormitorio per non essere ancora arrivati. Continuava a sbraitare frasi sconnesse, finché non decisi che ne avevo abbastanza.

-VUOI STARE ZITTO CINQUE SECONDI?!-esplosi- Non sono interessato a Hermione.-

-Ah.- Si placò all’istante, come se gli avessi dato una botta in testa. Era palese che si era dimenticato dell’affronto che secondo lui avevo fatto subire a Ginny, e che gli importava solo che Hermione non fosse l’oggetto dei miei desideri…magari lo fosse stata!

-Ora sei in grado di parlare come una persona civile?- Facevo il sostenuto, ma ormai il panico dilagava: era davvero arrivato il momento.

-Harry, sono sempre più confuso…cosa mi devi dire di tanto importante? Se non riguarda Ginny…né Hermione- e qui si fece paonazzo- davvero non capisco di che ti preoccupi!-

-Ora per favore stai zitto e fammi parlare.- Dissi con tono imperioso- Sai che mi piaceva di Ginny?

-Beh,- balbettò- Ginny è carina, ha un carattere forte, è affascinante…d’altra parte è mia sorella…-

-Appunto.- Avrei potuto giurare di vedere un grosso punto interrogativo che si disegnava sulla fronte del mio amico, perciò capii di dover essere più esplicito. –Ginny mi piaceva per…beh, fisicamente mi facevano impazzire i suoi capelli rossi…e per il resto la cosa più importante è che mi ricordava qualcuno…-

-Chi, scusa?-domandò Ron spiazzato. Cominciavo seriamente a pensare di avere a che fare con un cretino. –Non Cho, mica ci somiglia…e poi credevo che quel capitolo fosse chiuso…non mi vengono in mente ragazze che somiglino a Ginny, Harry…-

-Ragazze no, in effetti…- Stavo passeggiando allegramente su un terreno minato.

-Allora che so, qualcuno a cui volevi bene? I tuoi genitori? Ma né tua madre né tanto meno tuo padre somigliavano a Ginny, e neanche Sirius…-

-Si tratta di qualcuno che è ancora in vita, in effetti…- e se la conversazione fosse continuata a lungo, la sua vita sarebbe durata ancora poco…

-Ron, ti voglio dare un indizio. Non si tratta di una ragazza. In effetti è un maschio.-

Gli ci volle qualche minuto per assorbire il colpo. Era evidente che si era perso per strada molto tempo fa, e che sarebbe dovuto tornare indietro di diversi passi per cominciare a capire qualcosa.

-Un maschio? E chi? Non riesco ad immaginare nessuno…-

La pausa di riflessione era stata del tutto inutile.

-Ron, pensaci un attimo…a chi somiglia Ginny?- ora sul campo minato stavo direttamente saltando la corda…

-Beh…Ginny è molto Weasley, in effetti…O MIO DIO HARRY TI SEI INNAMORATO DI BILL??-

No, Ron, pensai. Mi sono innamorato di un ritardato mentale.

-Ron, ma è possibile che tu non…oh, accidenti!- Impazzii per un attimo, gli presi la nuca con una mano e gli schioccai un bacio sulle labbra.- Hai capito, adesso?-

  
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