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Autore: MissStreghetta    22/09/2017    0 recensioni
Le punizioni per loro erano un divertimento, ormai ne avevano subite parecchie nei due anni precedenti e quella era la prima di quell’anno.
Una piccolo prequel ai fatti narrati dalla saga, con i Malandrini alle prese con un 31 ottobre molto movimentato, in cui non mancano le sorprese.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Peter Minus, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Nota dell'autore:
Ho scritto questa one-shot una decina di anni fa e mi sono accorta solo ora che non l'avevo mai pubblicata qui. So che lo stile non è il massimo e ho cercato di correggere qualcosa qua e là, dato che ero piuttosto piccola quando l'ho scritta, perciò siate clementi :D


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Era sempre un grande evento, la festa di Halloween a Hogwarts…
Il Preside addobbava la Sala Grande di mattina, quando tutti gli studenti erano a lezione e alla sera c’era sempre una gran confusione scendendo dai dormitori. Tutti eccitati i ragazzi si riversavano tra le scale per andare a cena. Quasi sempre venivano invitati gruppi musicali che allietavano la serata piena di zucche illuminate e alzate a mezz’aria e di dolci squisiti tipici dell’occasione.

I quattro Malandrini erano appena rientrati dal cortile e si avviavano verso la Sala Grande per il grande banchetto. Nel cammino incontrarono un gruppo di ragazze ridenti appena uscite dalla Sala Comune di Corvonero, le quali lanciavano occhiate penetranti per far colpo sul più attraente del gruppo: Sirius.
Ma James guardava da tutt’altra parte: era completamente attratto da una ragazza che stava chiacchierando animatamente con un ragazzo dai capelli neri e unticci, era Lily Evans, con i capelli rossi e gli occhi verdi e più profondi che lui avesse mai visto. La conosceva di vista ma non ci aveva mai parlato veramente a quattr’occhi. L’aveva incontrata la prima volta due anni prima sull’espresso per Hogwarts e poi la vedeva per le lezioni e nella Sala Comune, ma mai una parolina. Decise quindi di avvicinarsi ma proprio in quel momento lei e il ragazzo dai capelli neri si allontanarono verso la Sala Grande e quando anche Sirius aveva finito di darsi delle arie davanti a quelle ragazze entrarono pure loro.
La Sala era come se la ricordava l’anno prima tranne che per il tavolo degli insegnanti che era stato ingrandito per far spazio a un gruppo musicale che a quanto riuscì a capire si chiamava “Il Trio Spettrale”. Presero tutti posto nei loro tavoli e quando ci fu abbastanza silenzio il Preside si alzò in piedi e augurò “buon appetito” , poi si sedette subito e incominciarono tutti a mangiare.
Il quartetto stava discutendo sulla partita di Quidditch che ci sarebbe stata quel sabato e si chiedevano quali tattiche usare contro i Tassorosso.
Intanto dall’altra parte della Sala Piton guardava di nascosto Lily, intenta a mangiare una zuppa di zucca e a chiacchierare con la sua vicina; a un certo punto lei si voltò per incrociare i suoi occhi ma Piton distolse i suoi e continuò a cenare. Tutto questo però sfuggì a James che in quel momento era totalmente preso dalla discussione con i suoi amici.
Alla fine della cena ci fu un concerto del Trio musicale: i tavoli delle quattro case sparirono per dare spazio alla maestosità della Sala Grande dove tutti iniziarono a ballare al veloce ritmo del rock.
James cercò di invitare a ballare Lily, ma lei era in un angolo da sola con Piton, appoggiata alla parete con una gamba incrociata. Si avvicinò lo stesso e così pure i suoi tre amici, che erano inseparabili.
“Ehi! Mocciosus! Cosa fai? Non inviti la cara Lily a ballare?”. Sirius seguiva la scena cercando di non perdersi nemmeno un momento.
“Non sono affari tuoi!“ rispose quello. Lily cercò di intervenire, ma James fu più rapido e scagliò un incantesimo contro Piton facendolo ballare senza fermarsi mai, ininterrottamente. Lily corse a chiamare il Preside, intanto Sirius era intervenuto per difendere l’amico dalla fattura lanciata da Piton mandando in frantumi un candelabro attaccato alla parete. Il Preside accorse e vedendo quella scena disse: “ Black, Potter! Punizione per voi due domani! Aiuterete il signor Gazza a pulire i piani del castello, ognuno per conto proprio e senza usare magie!” -. “Si signor Preside.”- risposero quelli ma senza essere troppo dispiaciuti, anzi sembravano voler scoppiare dalle risate.
Le punizioni per loro erano un divertimento, ormai ne avevano subite parecchie nei due anni precedenti e quella era la prima di quell’anno. Tuttavia si accorsero che l’indomani era domenica e avrebbero perso l’occasione di andare a Hogsmade. Purtroppo il Preside fu irremovibile e loro furono costretti a saltare la gita. Se ne tornarono entrambi nel loro dormitorio con le teste alte e comunque orgogliosi di aver inflitto una “punizione” a quell’antipatico di Piton.
Remus e Peter li raggiunsero poco dopo: in assenza degli amici non sapevano che fare o di che parlare. Ma siccome era ancora piuttosto presto James propose di andare in giro per il castello a spaventare le povere persone che avrebbero incontrato per il cammino. Gli altri assentirono e James corse a prendere il Mantello dell’Invisibilità. Tutti e quattro ci stavano un po’ strettini lì sotto ma con il buio nessuno li avrebbe visti.
Uscirono dalla Sala Comune facendo bene attenzione a non essere visti da quei pochi studenti già stanchi e che stavano andando a dormire. Si appartarono in un’aula al secondo piano e aspettarono che passasse qualcuno per il corridoio: facevano finta di essere dei demoni. Ogni tanto qualche ragazzino del primo anno che si avventurava da solo scappava urlando a sentire quelle voci. Qualche studente più grande invece cercava di far vedere che non aveva paura e puntava la bacchetta nel vuoto, ma cercava di fuggire senza dare nell’occhio e facendo finta di nulla. Purtroppo per i quattro si trovò a passare per di là anche Piton, che si era stufato della festa e voleva andare a dormire. Riconobbe le voci o più che altro andò ad intuito che quella fosse una burla. Sfoderò la bacchetta silenziosamente e imitò una voce paurosa, ma si preparò a lanciare un incantesimo appena loro fossero usciti riconoscendo la sua di voce. Infatti come previsto la porta si aprì anche se non si vedeva nessuno in giro. Piton scagliò una maledizione che rimbalzò a un certo punto da terra e che colpì un pilastro di pietra su cui splendeva una fiamma. Con la confusione che seguì apparve anche Pix il Poltergeist che alimentò la lite e pochi secondi dopo fece irruzione il Preside che mise fine al caos: “Bene! Si uniranno alla punizione anche il signor Minus, Lupin e Piton! Così si finirà più in fretta a pulire”
   
 
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