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Autore: Kano_chan    23/09/2017    1 recensioni
Selenis Lucis Caelum, nipote di Re Regis e cugina di Noctis, accompagnerà quest'ultimo nel suo viaggio assieme ai suoi amici di sempre: Gladiolus Amicitia, Prompto Argentum e Ignis Stupeo Scientia. Assieme affronteranno i nuovi pericoli che si metteranno sul loro cammino.
Se avete voglia di ripercorrere la trama di FFXV con l'aggiunta di qualche novità, Something Wild fa per voi!
~~~~~
Dall'Epilogo:
"Fine"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Nuovo personaggio, Prompto Argentum
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Lestallum li accolse esattamente come l’avevano lasciata giorni prima. Il sole battente accendeva i colori della case e il profumo di spezie invadeva l’aria dei vicoli.
I turisti continuavano ad essere numerosi, allegri e curiosi; solo nei visi dei residenti si poteva notare un sottile cambiamento... qualcosa di impercettibile, ma che riusciva ad oscurare la routine quotidiana.
Durante il viaggio di ritorno, Gladio aveva cercato di contattare sua sorella per avere notizie, senza però riuscirci. Questo non aveva fatto altro che aumentare il clima teso del gruppo. L'Amicitia non aveva praticamente aperto bocca per tutto il tragitto, restando seduto in una posa rigida e nervosa. Quindi, non appena ebbero parcheggiato la Regalia alla stazione di servizio, corsero letteralmente alla volta del Leville.
Non appena raggiunsero la piazza antistante l'hotel, a Selenis vennero i brividi. La visione che aveva avuto era stata così vivida che quasi si aspettava di trovare del sangue vicino alla fontana.
Fortunatamente però, quando varcarono le porte dell’albergo, trovarono Iris seduta sui divanetti della hall. La ragazza non appena li vide scattò in piedi, il viso segnato dagli eventi recenti.

-    Gladio! – esclamò con voce rotta andandogli incontro.
-    Cos’è successo? – domandò preoccupato il ragazzo dopo averla abbracciata.
-    Mi dispiace, non sono mai riuscita ad arrivare a Caem! – rispose – Sono venuti gli Imperiali mentre voi eravate via… - spiegò agitata.
-    Saliamo di sopra a parlarne, è meglio – suggerì Ignis.

Il gruppo si spostò quindi nella camera della ragazzina,
dalle cui imposte aperte entrava il trambusto di una normale giornata fatta di lavoro e compere; solo che non per tutti era così…

-    Raccontaci – esordì Noctis guardando Iris seduta davanti a lui.
-    Non abbiamo detto niente Noct! Ma sono arrivati all’improvviso e poi Jared… una tragedia! – raccontò senza riuscire a sollevare lo sguardo da terra.

Un senso di orrore percorse l’intera stanza all’udire quelle parole.

-    Cosa intendi? Cos’è successo a Jared? – chiese Gladio.
-    Non abbiamo potuto fare niente! – esclamò Iris con le lacrime agli occhi.

Selenis le si avvicinò, inginocchiandolesi davanti e appoggiando le proprie mani su quelle contratte di lei. In quel momento, con un scatto e un cigolio, la porta della camera si aprì leggermente. Fuori da essa comparve Talcott, la testa china e le spalle scosse da singhiozzi.

-    Non è giusto, avremmo dovuto essere qui – gli disse Noctis chinandosi verso di lui.
-    Non.. non ho potuto fermarli... – pianse il bambino.
-    Non lascerò che l’Impero la passi liscia, pagheranno per quello che hanno fatto. Te lo prometto! – asserì il ragazzo.
-    Io credo in te principe Noctis – replicò Talcott prima di voltarsi e andare via.

Se la notizia della morte di Jared aveva sconvolto i loro animi, vedere suo nipote in quelle condizioni fece ancora più male. Per colpa di Nifelheim non aveva più nessuno e una parte della sua infanzia era stata spazzata via inesorabilmente…

-    Prendo Talcott e andrò a Caem – disse dopo un attimo di silenzio Iris – Non possiamo stare qui senza fare nulla! – aggiunse alzando lo sguardo sul fratello.

Poi le emozioni presero il sopravvento e Iris scoppiò a piangere, appoggiandosi alla spalla di Selenis che l’avvolse in un abbraccio.
Sentirla tremare a quel modo, lei, sempre solare e allegra, era terribile. Tutto in quel momento appariva distante, perfino il vociare allegro della gente in strada.

-    Capisco – assentì Noctis.

Non c'era altra scelta ormai.. non era più possibile restare immobili senza provare a cambiare qualcosa. L’Impero si era preso la loro casa, il trono e la loro vita, e continuava a mietere vittime tra coloro che non centravano niente in tutta quella follia.
Iris pianse a lungo, il sole calò all’orizzonte e un altro giorno finì. Selenis alla fine lasciò la ragazzina in camera, addormentata, e tornò dai suoi amici.
Quando fece il suo ingresso, quattro teste si voltarono verso di lei.

-    Come sta? – chiese Prompto.
-    Adesso dorme, ma non sarà facile da dimenticare... - rispose addolorata la ragazza.
-    Gli Imperiali non hanno alcun riguardo, per nessuno. – commentò Gladio a denti stretti.
-    Iris ha ragione, dobbiamo muoverci – asserì Ignis porgendo a Selenis un bicchiere di acqua fresca.
-    Dobbiamo raggiungere l’attracco di Caem – concordò Noctis seduto sulla poltrona con gli avambracci appoggiati alle ginocchia – Dobbiamo partire al più presto per Altissia –
-    Siamo sicuri che lo yacht funzioni ancora? – chiese la principessa facendo ruotare in mano il bicchiere ormai vuoto.
-    Cid e Cindy si stanno già dirigendo a Caem per dargli un'occhiata e occuparsi di eventuali riparazioni – rispose Gladio – Ci ha pensato Jared a chiamarli – aggiunse interpretando lo sguardo interrogativo della ragazza.
-    Monica e Dustin sono arrivati un paio di ore fa – disse Ignis – Porteranno con loro Talcott al faro – spiegò.
-    Non ci resta che metterci in moto allora – affermò Selenis sedendosi davanti al basso tavolino di mogano.
-    Sarebbe meglio aspettare ancora qualche giorno, giusto per riordinare le idee e valutare come muoverci – replicò Ignis accavallando le gambe – Ho chiamato il generale Cor per farci dare le posizioni di alcuni santuari dei dintorni – spiegò – Noctis deve acquisire tutto il potere che gli è possibile –
-    Grande Iggy! - esultò Prompto - Stai tranquilla Selis, con i tuoi “poteri” sono sicuro che ce la caveremo in un batter d'occhio! – aggiunse fiducioso Prompto.
-    I miei poteri sono inutili! Avrei preferito non averli... – ribattè la ragazza oscurandosi.
-    Non dire così... – ribattè il pistolero – Senza di loro non avremmo mai... -
-    Che senso hanno?! – sbottò improvvisamente la principessa appoggiando il bicchiere con rabbia sul tavolo – Che senso hanno se non sono nemmeno in grado di evitare tragedie come questa?! – esclamò.

Selenis si alzò, uscendo dalla camera nel silenzio attonito dei suoi amici. Una volta fuori dall’hotel e tagliando per i vicoli secondari in modo da evitare la movida appena iniziata, la ragazza raggiunse la terrazza panoramica. Un po’ discosta dalla piazzetta frequentata dai turisti, si sedette gambe a penzoloni sul muretto. Il cielo ancora striato di rosso, si specchiava sulla faglia di Cauthess, che pareva protendersi verso le stelle come a voler creare un ponte per raggiungerle.
La ragazza non rimase sola a lungo. Una presenza le si sedette vicino, senza dire una parola e rispettando così il suo silenzio.

-    Per quale motivo ho queste visioni? – chiese all’improvviso la ragazza dopo diversi minuti – Perché mi sono stati affidati questi poteri che non so usare? Perché non potevano essere come i tuoi? – domandò tristemente guardando Noctis.
-    Vorrei poterti dare una risposta – rispose il ragazzo – ma lo sai che non c’è mai stato niente di chiaro.. - sospirò.
-    Mi sento così.. incapace – mormorò la giovane.
-    Sbagli a pensarlo – replicò il principe – tutti abbiamo i nostri limiti, non per questo vuol dire che siamo incapaci –
-    Sono talmente arrabbiata! –
-    Lo sono anche io, lo siamo tutti –

Selenis alzò lo sguardo verso il cugino, i cui occhi erano rivolti al panorama. Dietro di essi si poteva ben vedere l'amarezza per quella situazione...

-    Distruggeremo l’Impero – affermò la giovane appoggiando la mano su quella del principe.
-    Sì – rispose semplicemente lui intrecciando le proprie dita a quelle della cugina.

***

Lestallum, alcuni giorni dopo.

-    Ho già fatto il pieno! – Iris accolse sorridente i ragazzi appena sopraggiunti alla stazione di servizio.

Seguendo il consiglio di Ignis, durante i giorni successivi al loro rientro a Lestallum, il gruppo si era dedicato a scovare altre armi ancestrali, recuperandone un paio dislocate nei dintorni.
Nel frattempo, Talcott li aveva preceduti a Caem, così come Cid e Cindy. Quest’ultima aveva prima fatto una piccola deviazione per raggiungerli in città e dare un’occhiata alla Regalia dopo il suo soggiorno nella base nemica. Una volta appurato che fosse in perfette condizioni, la meccanica aveva raggiunto il nonno al faro.
La fervente attività che era seguita in quei giorni, non aveva di certo fatto dimenticare loro l’omicidio di Jared, ma aveva tenuto i cinque compagni impegnati sia mentalmente che fisicamente.

-    Grazie – rispose Gladio alla sorella che sostava davanti alla loro macchina.
-    Avanti, si parte! – esortò Prompto occupando il posto di fianco al guidatore.
-    Verso Caem – soggiunse Selenis chiudendo la visiera del casco e dando gas alla moto.

Cindy era stata così gentile da portargliela quando li aveva raggiunti, in modo che Iris potesse viaggiare comodamente assieme ai ragazzi sulla Regalia.
Partirono così alla volta di Caem. L’attracco si trovava più a sud e con tutta probabilità l’avrebbero raggiunto il giorno seguente sul far della sera. Iris in quei giorni sembrava essersi ripresa e la prospettiva di viaggiare assieme ai suoi amici l’aveva entusiasmata.

Ben presto, il gruppo si lasciò Lestallum alle spalle non senza un certo rimpianto. La gente del posto e la naturale allegria che permeava la città, non sarebbero state dimenticate tanto presto.
La strada per Caem costeggiava il profondo burrone che spaccava in due la regione. Verso ovest il cielo terso veniva oscurato da una costante nube di fumo grigio. Il vulcano Ravatogh svettava cupo e maestoso, riscaldando l'aria e invitando i più intrepidi ad avvicinarsi alle sue pendici.

-    Viaggiare sulla Regalia mi fa ricordare Insomnia – esordì Iris seduta tra Gladio e Noctis.
-    Di sicuro non è come le macchine che si vedono da questi parti – concordò Prompto.
-    È anche più spaziosa! – commentò la ragazzina – Pensate se dovessimo viaggiare in cinque, Gladio incluso, su un macinino di quelli! Ci siete mai saliti? – rise Iris.
-    Non posso dire di averlo fatto – rispose Noctis.
-    Ci starebbero a malapena i bagagli! –
-    Probabilmente avrei rinunciato al viaggio! – rise la voce di Selenis proveniente dalle casse dell’auto – O avrei girato a cavallo di Boko –
-    Deve essere meraviglioso cavalcare! – asserì Iris.
-    Io non direi.. – borbottò Gladio.
-    Andare a dorso di Chocobo ha sicuramente i suoi vantaggi, come i suoi svantaggi – rispose molto diplomaticamente Ignis.
-    Grazie di farci da autista – gli rispose la ragazzina.
-    È un piacere – replicò il giovane.
-    Sei solo tu a saper guidare? –
-    Anche io posso guidare! – esclamò subito Prompto difendendosi.
-    E anche io – intervenne Noctis.
-    Se è per questo anche io potrei, solo che odio mettermi al volante – fece eco Selenis.
-    Non è che Iggy sia l’unico che possa farlo. Però è l’unico affidabile – commentò Gladio.
-    Siete così male voi altri? – rise Iris.
-    Nemmeno per sogno! Dico bene? – replicò Noctis interpellando in suo aiuto Prompto.
-    Giusto! Ma il ragazzone non vuole certo rischiare quando c’è la sua sorellina a bordo – si giustificò il pistolero.
-    Oddio.. io ricordo un paio di episodi che mi farebbero riflettere a lungo prima di lasciarvi liberi alla guida – fece notare la principessa procedendo davanti a loro – Credo che Iggy se li ricordi bene – sogghignò.
-    Temo di sì... – replicò funereo il ragazzo.
-    Di quali episodi parlate? – domandò curiosa la piccola Amicitia.
-    Ehi! Possiamo glissare su questo? – corse ai ripari Noctis.
-    Eh no! Adesso voglio saperlo! – protestò Iris.
-    Quando Noct e Prompto avevano appena preso la pat..-
-    Brutte notizie ragazzi! – esclamò all’improvviso il pistolero, interrompendo la ragazza e puntando l’indice verso il cielo.

La sua frase fu accompagnata dal rombo di un motore Magitek.
Sopra di loro un'enorme areonave li superò dirigendosi verso sud est.

-    Oh perfetto… un’altra fortezza aerea – borbottò Gladio infastidito.
-    Sarà meglio fermarci – propose Ignis.
-    Dovremo essere quasi alla vecchia Lestallum – affermò Selenis piegandosi per affrontare una curva.
-    Noct.. – mormorò Iris con tono apprensivo.
-    Stai tranquilla, è tutto sotto controllo – la rassicurò il ragazzo.

La cittadina era estremamente piccola, c’erano giusto un paio di negozi, un Crow’s Nest e un motel.
Una volta parcheggiata la Regalia davanti alla pompa di benzina, il gruppo scese e si riunì.

-    Hai intenzione di intervenire? – chiese Ignis rivolgendosi al principe.
-    Voglio rendere giustizia a Jared – rispose il ragazzo con sguardo deciso.
-    E anche a Talcott – affermò Prompto.
-    Iris, tu aspetta qui – disse allora Gladio alla sorella.
-    Va bene.. – rispose la ragazzina.

Selenis la osservò. Da come si tormentava le mani era chiaro che non fosse affatto tranquilla nonostante le rassicurazioni date. Era logico d’altronde.. l’assalto Imperiale a Lestallum era successo solo pochi giorni prima.

-    Ragazzi, pensate di cavarvela in quattro? – domandò passandosi il casco sotto braccio.
-    Sì, certo – rispose Ignis, alternando lo sguardo da lei alla ragazzina.
-    Allora io resto qui con Iris – asserì la principessa.
-    Mi sembra una buona idea – concordò Noctis.
-    Ma... siete sicuri? Io me la posso cavare tranquillamente! – protestò l'Amicitia.
-    Assolutamente! – esclamò Prompto con un gran sorriso.
-    Allora te l’affido – disse Gladio.
-    Certo! E voi prendete a calci gli Imperiali anche da parte mia – gli strizzò l’occhio Selenis.
-    Contaci! – affermò il principe.

Le due ragazze li guardarono risalire sulla Regalia, che si diresse verso la fortezza atterrata a qualche chilometro di distanza.

***

Vecchia Lestallum, diverse ore dopo.

-    Sei sicura che possiamo stare qui? –

Iris raggiunse titubante l'amica, seduta a cavalcioni dell’impalcatura che sosteneva la grande scritta al neon che sormontava il motel.

-    Certo! Dai siediti – la rassicurò battendo la mano vicino a sè.
-    Ti facevo più simile a Ignis e meno ribelle – commentò con un sorriso Iris prendendo posto.
-    Alla tua età ne ho fatte di cotte e di crude assieme a Noct! – rise Selenis – Patatine? – chiese porgendole il cestino fumante.
-    Oh grazie! – accettò la ragazzina prendendone un paio tra le dita.

Avevano passato il resto della mattinata girando nei negozietti della cittadina, per poi concedersi un lauto pranzo al Crow’s Nest. Nel pomeriggio erano andate ad affittare una stanza al motel e avevano impiegato il loro tempo parlando e giocando un po’ a carte.
Selenis aveva fatto di tutto per farle pensare il meno possibile a come stessero i loro amici, ma ormai il tramonto colorava di rosso il cielo e la preoccupazione iniziava a farsi più insistente.

-    Saresti dovuta andare con loro... – disse infatti Iris dopo un momento di silenzio.
-    Quei quattro se la sanno cavare anche da soli, credimi – replicò Selenis leccandosi via il sale dalle dita – Se non fossi stata più che sicura di ciò non li avrei lasciati andare – le assicurò.
-    Vorrei essere forte come te.. – replicò la ragazzina appoggiando il mento sul palmo della mano.
-    Ma io non sono forte per niente! – rise Selenis.
-    Come sarebbe a dire?! Sai combattere benissimo! Sei perfino entrata nei Kingsglave! – ribattè l’Amicitia.
-    E sono anche piena di insicurezze e di timori – le fece notare la principessa – così come lo sono anche gli altri, tuo fratello compreso – aggiunse.
-    Mh..- brontolò Iris per nulla convinta.
-    Sai perché sono arrivata fin qui? – le domandò allora la giovane.
-    Perché? –
-    Perché ci sono i miei amici assieme a me – rispose la ragazza guardando seriamente Iris – Da sola sono debole, sono loro a darmi la forza necessaria – asserì – Non è forse lo stesso anche per te? –

Iris abbandonò lo sguardo di Selenis per mettersi ad osservare l’orizzonte infuocato. La sua amica aveva ragione… quando era assieme a loro le sembrava di poter fare qualsiasi cosa e che nulla potesse nuocerle.

-    Sì, credo che tu abbia ragione! – ammise alla fine con un sorriso.
-    Vedrai che torneranno presto – disse Selenis sicura di sé.
-    Sì – concordò Iris.
-    Ti ho mai detto che tuo fratello mi ha confessato i suoi sentimenti durante una sessione di allenamento? – buttò lì la principessa dopo un attimo.
-    Che cosa?!!! – saltò su l’Amicitia – Durante un allenamento?? –
-    Già, ero finalmente riuscita a metterlo in difficoltà e credo ne abbia approfittato per distrarmi – rispose la ragazza pensandoci su.

Iris stava per dare voce alle sue proteste, quando il suono di un ben noto clacson la interruppe. La Regalia svoltò in direzione del Motel, parcheggiandosi nuovamente davanti alla pompa di benzina. I quattro ragazzi fortunatamente sembravano tutti interi e in perfetta salute.

-    Ehi! Che ci fate lassù? – le salutò Gladio.
-    Come diavolo hai potuto dichiararti durante un allenamento?! – lo aggredì la sorella.

Il ragazzo rimase congelato sul posto, con la mano ancora sollevata in segno di saluto.

-    Ahi, ahi… - commentò Noctis, mollandogli una pacca sulla spalla mentre si dirigeva verso l’ingresso del motel.
-    Povero Gladio... – disse sconsolato Prompto.
-    Mai lasciare sole due donne – gli fece eco Ignis.
-    Lasciatevi dire che siete tutti molto simpatici… - borbottò l’Amicitia seguendoli.


-    Allora? Com’è andata? –

Il gruppo, riunito nella stanza affittata dalle ragazze, si rifocillava con una bella caraffa di succo d’arancia ghiacciato e qualcosa da mettere sotto i denti.

-    Bene ma non benissimo – rispose Noctis.
-    Eravamo riusciti a mettere le mani sul comandante Caligo, ma quando l’ho consegnato ai cacciatori è riuscito a scappare – spiegò Ignis.
-    È stato lui che ha…- domandò Iris lasciando la frase in sospeso.
-    Da quello che abbiamo scoperto sì.. – disse Gladio.
-    Avremo modo di rifarci – commentò Selenis.
-    Intanto siamo riusciti a distruggere il dispositivo che alimentava la fortezza; ora è del tutto inutile – raccontò Noctis.
-    Questa è un’ottima cosa – esultò Iris.
-    Lo è stato un pò meno incontrare quella tizia... – disse Prompto.
-    Quale tizia? –
-    Aranea.. sembra che sia a capo di qualche reparto Imperiale – rispose Gladio.
-    Aranea Highwind? Quella Aranea? – chiese stupita Selenis.
-    Tu la conosci? – domandò Ignis.
-    Certo! Era piuttosto famosa tra i Kingsglave… - rispose la principessa – E' una mercenaria; ha fatto la sua comparsa un paio di anni fa tra le fila di Nifelheim, dando non pochi grattacapi – raccontò – E' una tosta – 
-    Di quello ce n’eravamo accorti – replicò Prompto grattandosi la nuca.
-    L’importante è che siate tornati sani e salvi – asserì Iris.
-    A tal proposito proporrei un brindisi – propose Selenis alzando il proprio bicchiere di aranciata – A Jared! – disse.

L’intera compagnia sorrise, imitando il gesto della ragazza.

-    A Jared – risposero in coro.



Campeggio dell'autrice:

Buonsalve!

La frittata è stata fatta e gli Imperiali hanno raggiunto Lestallum in cerca di Noctis, rivalendosi invece sul povero Jared. Mi sono sempre chiesta se ci fosse stato un motivo specifico per la sua uccisione, ma alla fine ho capito che è stato un semplice atto di crudeltà, aggravato dal fatto che Talcott fosse presente.
Selenis giustamente mette in dubbio l'utilità dei suoi poteri, che fino ad adesso non sono riusciti a salvare nessuno... ma ancora non sa quale forza stia celando dentro di sè...
Ho preferito staccarmi dalla trama principale, lasciando la principessa assieme ad Iris mentre gli altri ragazzi andavano ad occuparsi della fortezza Imperiale. Avevo voglia di cambiare un pò e di approfittarne per concentrarmi sul rapporto tra le due ragazze, visto che al tempo di Insomnia non l'ho descritto.
La prossima settimana sarò alla Milan Games Week, per cui sarà molto probabile che l'aggiornamento avvenga di domenica! Spero di riuscire a mettere le mani sulla postazione gaming di Dissidia NT e di ricredermi su quanto giocato durante la beta. Perchè onestamente questo titolo per ora mi sta un pò deludendo e le notizie arrivate dal TGS non mi confortano di certo ^^"
Un sentito ringraziamento a tutti i Lettori e a chi commenta ;)

Alla prossima!
Marta
  
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