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Autore: The Custodian ofthe Doors    23/09/2017    5 recensioni
Lacy è l'amore puro, quello ingenuo ed infantile, l'amore spontaneo che nasce in ogni cuore senza un motivo e senza un doppio fine. E' il primo che proviamo, è quello che inconsciamente rincorreremo per tutta la vita.
Mitchell è l'amore sorprendente, quello che per la prima volta ti fa battere il cuore, che appena ti sfiora la mano riempie d'aria di elettricità. L'amore di chi cresce, di chi vuole di più, a cui non possiamo rinunciare.
Piper è l'amore combattivo, quello che ti fa desiderare di vincere, che ti convince che potresti affrontare il mondo intero se al tuo fianco ci sarà lui. L'amore che ti illude di essere in dirittura d'arrivo, tappandoti gli occhi.
Silena è l'amore. Non ci sono specificazioni da fare, lei è l'amore. Punto. E' quello che tutti noi desideriamo, quello delle favole.
Drew è l'amore crudele, è quella spiacevole parte dell'amore che la gente vorrebbe ignorare, fingere che non esista, che sia solo un volto -il più spietato- dell'amore. E' quello che non comprendi finché non ti bruci.
L'amore si snoda per cinque punti fondamentali: la spontaneità, la consapevolezza, la volontà, la sorpresa ed il dolore.
Ma è sempre amore.
Genere: Commedia, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Drew Tanaka, Lacy, Mitchell, Piper McLean, Silena Beauregard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'COUNTDOWN'
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Questa storia fa parte della serieCOUNTDOWN ed è la n° 5.



Cinque tipi d'amore.


Lacy è l'amore puro, quello ingenuo ed infantile, l'amore spontaneo che nasce in ogni cuore senza un motivo e senza doppio fine. E' la gioia di abbracciare chi si ama, di un bambino che rivede i genitori dopo una giornata di lavoro. E' l'emozione che ti scalda il cuore quando ti ritrovi tra le braccia di chi ti ama, al sicuro da tutto e tutti, il sorriso dolce di un nonno, il braccio teso di un fratello maggiore che ti difende, è il bacio che arriva sulla ferita e fa passare ogni dolore.
Lacy è l'amore che non ha prezzo, quello candido e merlettato di un bambino che coglie una margherita per donarla a chi ama, non importa chi esso sia, perché è quel tipo d'amore che non guarda davvero chi ha davanti, ma che vede chi si nasconde dietro alla finzione, dietro all'immagine.
Lacy è quel tipo di amore che coltivi fin dalla prima volta che apri gli occhi su questo mondo, quando non comprendi ancora nulla se non che fa freddo e c'è troppa luce, quando ti depositano sul seno morbido di tua madre che non riesce a far altro che piangere tra un sorriso e l'altro, scacciandosi le lacrime con la mano che non è impegnata a reggerti non perché voglia farsi vedere forte ma perché vuole vedere bene te.
E' l'amore che riempie il cuore di tuo fratello quando ti vede per la prima volta e sa che ora non è più solo, che avrà finalmente un amico in questo mondo di grandi, lo stesso amore che si trasforma in gelosia, che ti fa diventare oggetto di odio ma anche di attenzione, perché sarà sempre geloso di te e tu lo sarai di lui, ma ben presto quella gelosia non sarà più verso di te ma per te. Il patto antico e ancestrale che lega due anime unite dal filo sottile del sangue e da quello mille volte più resistente dell'amore candido, dell'amore giusto, dell'amore della famiglia. Una famiglia che non è necessariamente quella con cui condividi il nome, ma che ben presto si amplia e accoglie il bambino che ti ha dato il suo giocattolo, che ti ha fatto smettere di piangere con un disegno orribile e le dita sporche di pennarello. Un amore che ben presto imparerai a chiamare amicizia e che non capirai mai perché debba avere un nome diverso da quello che usi per descrivere i tuoi genitori.
Lacy è quel genere d'amore che la gente chiama affetto, quello che tutti pensano che i bambini provino, illudendosi che siano ancora troppo piccoli per capire il vero significato della parola “amare”, senza rendersi conto che in realtà sono loro ad essere troppo grandi, troppo disinibiti, per capire cosa significhi davvero.
E' l'amore che ti fa desiderare la presenza di qualcuno al tuo fianco, di condividere con quella persona gioie e dolori, una vita intera di guai e storie, la strada infinita della crescita che non si arresta mai. E' quell'amore che le barriere non le vede, non le comprende, che non sa spiegarsi perché dovrebbero esserci delle “cose” specifiche, dei “modelli” dei “tipi” da amare più degli altri. Che non capisce perché non si possa amare e basta e dato che non riesce a darsi una spiegazione, ignora gli ordini e gli stereotipi ed ama, come solo un innocente può fare.
Si, Lacy è l'amore puro ed il primo che ti scalda il cuore.



Mitchell è l'amore sorprendente, quello che per la prima volta ti fa battere il cuore, che appena ti sfiora la mano riempie d'aria di elettricità. Lui è l'amore degli adolescenti, di coloro che lo sono appena diventati o di chi non lo è più da parecchio. E' l'amore che ti fa tornare indietro alla tua prima cotta, all'ansia dell'incontro, quell'amore particolare che ti fa desiderare per la prima volta di essere in perfetta forma. Quando ti trovi davanti allo specchio e ti acconci i capelli, provi a sorridere nel modo più accattivante perché davvero vuoi piacergli, lo vuoi davvero tanto.
E' un passo avanti, un passo nel vuoto, è il tremore delle gambe mentre ti avvicini al luogo del vostro appuntamento, mentre sistemi per l'ennesima volta quel ciuffo che non vuole stare al suo posto o controlli nello specchietto che il trucco non si sia sbavato. Mitchell è il cuore che ti si ferma quando lo scorgi da lontano, poggiato contro il muro a guardarsi attorno con finta indifferenza quando invece sta scrutando disperatamente tra la folla per scorgerti al primo colpo. Il momento in cui cresci un poco o ritorni bambino e prendi un respiro profondo per avvicinarti con aria rilassata a lui e sorridergli in quel modo che hai provato tante volte chiuso in bagno lontano da occhi indiscreti, quello che dovrebbe lasciarlo a bocca aperta e che invece pare più un titubante tentativo di non vomitargli addosso il tuo nervosismo. E' il sollievo di vederlo teso come te, di capire che non sei l'unico ad essere nel pallone e che ti fa tirare un sospiro di sollievo così come tu ne fai tirare uno a lui mentre vi incamminate verso la vostra meta. Come la neve che si scioglie al sole così si soglie la tensione che vi lega e che ti porta ad osservare per la prima vola chi hai di fronte.
E' quell'amore che mentre parla gli pendi dalle labbra, quelle labbra così belle ed invitanti che non avevi mai notato prima. Che poi, possono essere invitanti delle labbra? Possono attrarti come un torta dai colori accesi della frutta fresca? E quell'odore, il profumo della pelle di qualcuno che mai avevi notato, la fragranza di quel dolce che si potrebbe banalizzare alla più comune forma di feromone che t'incendia i ricettori olfattivi così come si dilatano le tue pupille quando scherzando ti si fa più vicino. Sfiora la pelle che sembra sciogliersi come la tensione che vi legava, un gesto vago e forse non premeditato che ti porta a sporgerti verso di lui e a volerne ancora, ancora un solo dito che ti sfiora il dorso della mano o forse che te la stringe, facendoti perdere la cognizione del tempo ed inebriandoti come il vino più dolce e che confonde, ti confonde, confonde tanto.
Mitchell è l'amore che ti infiamma le vene, l'amore dei grandi o ciò che ne è principio, che per la prima volta di fa agognare di più. E' l'amore che non ti basta, che ti fa desiderare ardentemente che quella mano in cui un tempo stringeva una margherita ora si stringa sul tuo corpo, che scivoli dalla guancia al collo, che scivoli sulle spalle e la schiena, stringendoti il fianco e togliendoti il respiro. E' la vicinanza che non basta, la prima che ti fa fremere e ti fa chiedere cosa ci sia dopo, quando un semplice premere di labbra le une sulle altre non ti soddisfa più e ti rendi conto che è il sapore afrodisiaco nella sua lingua a farti sognare scenari più colorati e più intimi, il brivido che ti scuote sino a stringerti l'addome. E oh, che deliziosa tortura, che piacevole dolore, la contrazione di un muscolo che forse neanche pensavi potesse esser collegato a chi hai tra le braccia, a chi ti stringe e ti bacia il collo, cauto, sperimentando ogni lembo della tua pelle per scoprire dove i recettori nervosi, fratelli di quelli che ti hanno avvelenato prima, si accendano con più foga.
Anche questo è amore quindi? E perché c'hai messo tanto per scoprirlo? Perché hai dovuto attendere tutto quel tempo per renderti conto di quanto sensibile sia la conchiglia del tuo orecchio ed il suo lobo? Perché hai impiegato tutti quegli anni per capire che un bacio non fa schifo e che la lingua è uno dei tuoi muscoli preferiti? Perché?
Perché Mitchell è il primo amore diverso, o l'ennesimo che ti acceca; è desiderio puro, fisico, attrazione quasi animalesca e primordiale, è l'amore che ti dice che sei cresciuto.
E diamine quanto ti piace.



Piper è l'amore combattivo, quello che ti fa desiderare di vincere, che ti convince che potresti affrontare il mondo intero se al tuo fianco ci sarà lui. E' l'amore che hai sempre pensato di volere, quello che ti dice “si, è lui, lo sarà per sempre” e che ti fa perdere la testa mentre la parte più logica di te ti sussurra che non lo sai, non lo puoi ancora sapere. Ma tu la metti a tacere: lui è bello come il sole, come il principe dei cieli, è bello come un dio e tu non riesci a capire più niente accecato da tanta lucentezza. Piper è quel tipo d'amore che non ti saresti aspettato di trovare così presto ma che agognavi da quando hai capito che un essere umano, per potersi definire completo, deve necessariamente trovare la sua metà. Lui è la tua e tu combatterai contro tutti e tutto pur di assicurarti la sua vicinanza per il resto dei vostri giorni e amen.
Non sai ancora che quello potrebbe solo essere il primo amore ma non quello vero. Ti rendi cieco agli avvertimenti degli altri, alle loro parole borbottate piano per paura di una tua reazione esagerata o di infastidirti, non ti fa ascoltare chi ti dice che potrebbe essere lui come potrebbe non esserlo.
Non ti fa passare neanche per l'anticamera del cervello che l'altro essere umano che ti completa potrebbe non essere il principe che ti sorride ora, che non deve essere necessariamente quel tipo d'amore ma che potrebbe essere benissimo il ragazzino che ti siede vicino e che ridacchia divertito dai tuoi problemi d'amore, che la tua metà potrebbe essere quel fratello che non è davvero tuo fratello ma che ami come se fosse tale.
Piper è l'amore che crede che tutto si condensi sino al fatidico “si” e al “vissero per sempre felici e contenti”, che non ti fa accettare l'idea che l'anima gemella sia chi ti è più affine, che non ti fa aprire gli occhi e non ti fa vedere come ogni fratello di questo mondo si sia visto donare la propria metà a quello stesso ventre che lo ha partorito.
Forse perché Piper è l'amore che vuoi con tutte le tue forze, l'amore che ti fa pensare di essere grande, che quando incontri il suo sguardo non puoi far altro che immaginarti il futuro, un futuro roseo e fiabesco, un futuro da film. E i vostri figli, perché saranno come minimo due, avranno lo stesso sorriso abbagliante di lui, il maschio – perché avrete un maschio e una femmina sicuro- avrà i tuoi occhi ma i suoi capelli e la femmina i tuo capelli e i suoi occhi. Saranno una perfetta fusione di voi, ne sei certo e non vedi l'ora che accada.
E' quel tipo d'amore che ti prende completamente, o forse che tu vuoi che ti prenda completamente, quello che ti fa credere di essere finalmente adulto e che ti prenderai tutte le tue responsabilità. Lo difendi contro ogni parola, contro ogni sguardo e ogni gesto, tu credi in lui e lo farai sempre – o fino a che durerà, ma non lo sai ancora- .
E' l'amore che ti fa litigare perché vuoi che sia perfetto, che deve essere prefetto perché sai, lo sai diamine, che è lui. L'amore adolescenziale che si finge maturo, che lotta per essere tale, che si prende responsabilità che non dovrebbe prendersi, che si fa problemi che non dovrebbe farsi. Per la prima volta l'amore si complica su un livello diverso da quello fisico, per la prima volta non ti basta più il contatto con la sua pelle e i sorrisi dolci che intervallano i sussurri rassicuranti. E' quell'amore per cui hai deciso di impegnarti e che non sarà altro che la base del tuo futuro. Sono le fondamenta, il primo piano che ti serve per sporgerti da quel balcone e scrutare agli altri di piani, quelli più alti di cui puoi intuire facilmente i nomi: presentazione ai genitori, pranzi in famiglia, vacanze assieme, fedina, convivenza, anello di fidanzamento, matrimonio, figli… ti fa venire l'acquolina in bocca, ti fa esultare, si, ce la stai facendo, hai cominciato l'arrampicata, puoi arrivare fino a lì.
Piper è il primo amore importante, non importa se lo sia diventato per caso o perché tu hai voluto che fosse così, è quello che ti fa salire sul piedistallo e che ti mette al centro della vita di un altra persona come mai prima, che ti porge la mano per salire quei gradini sino al primo piano di una vita preorganizzata che la società ti ha inculcato in testa senza che te ne sia reso conto.
E più sali, più la cima ti sembra vicina, raggiungibile.
Ma più sali, più è rovinosa la caduta, dolorosa.
Piper è l'amore che si crede adulto e maturo, quello che ti fa credere di poterti prendere finalmente le tue responsabilità, quello che vuoi che sia così. E' l'amore che ti acceca come il suo sorriso e non ti fa vedere, ti illude come un miraggio, lo vuoi, finalmente sei al livello di tutte quelle grandi coppie da film, quelle per sempre.
Ma purtroppo per te, tante volte Piper è anche il primo amore che ti fa soffrire e che ti porta, per la prima volta, a dubitare di lui.



Silena è l'amore. Non ci sono specificazioni da fare, lei è l'amore. Punto.
Se si potesse dare una definizione di amore, se gli si potesse dare un nome ed un volto sarebbero Silena e la sua dolce e delicata figura. Sarebbero i suoi occhi chiari e trasparenti che lasciano filtrare tutta la luce che irradia la sua anima e che pare così accecante da trarti in inganno e non vedere che anche lei ha le sue ombre.
E' quel sentimento che nasce piano e che nessuno si aspetta, quel susseguirsi di eventi che pare quasi un film, la trama ben scritta di un romanzo rosa che spande le sue tenui tinture su tutta la vita che la circonda e fa sì che tutti, nessuno escluso, vaghino per i meandri dell'amore senza guardar dove mettono i piedi. La nuvola che ti solleva dal terreno e t'innalza lentamente al cielo più limpido e all'aria più pura, quella che respiravi una vita fa, nell'amore innocente ed infantile e che credevi non avresti più sentito, troppo assuefatto ai fumi del piacere e a quelli della tragedia romantica. Una boccata d'aria fresca, si, questo è Silena, l'amore che non credevi di poter provare ancora, così spontaneo e sconvolgente da toglierti il fiato, da illuderti di non aver mai respirato davvero, che per la prima volta l'ossigeno puro espande i tuoi polmoni pur lasciandoti la sensazione di averli accartocciati nella tua gabbia toracica.
E' un seme che vola nel vento e si posa sulla terra fertile di un'amicizia semplice. Rimane per giorni, per mesi, anche per anni sepolto al caldo sotto il manto erboso a riposare, in attesa che giunga la prima pioggia, o l'ennesima, e gli permetta di germogliare come è giuso che faccia. E' quell'amore silenzioso che nessuno nota, che nessuno sospetta neanche possa esistere, ma questo lentamente tira fuori le prime radici e con uno slancio di coraggio buca il terreno per vedere il sole e tornare a respirare.
Un giorno come tanti la sua timida foglia si scrollerà di dosso polvere e terriccio e saluterà il mondo che non lo stava aspettando. E quel giorno ti fa svegliare con uno strano prurito al cuore, un sentimento che non capisci ma che ti fa stringere nelle spalle e andare avanti come sempre, finché una parola, uno sguardo, in oggetto, un immagine o un pensiero ti fa pensare a lei. Ti tronca il respiro e ti lascia senza fiato, quando la vedi come se fosse la prima volta e non ti capaciti che sia sempre stata lì, che sia sempre stata lei.
Ed è lei? E' davvero lei?
E' l'amore che non ti aspettavi, ma chi lo fa? Chi è che si aspetta che sia proprio lei? Certo, una volta che lo hai capito la cosa ti sembra così ovvia, così scontata:
E' un ma certo che è lei! Ma certo che è sempre stata lei!
Silena è l'amore che germoglia dal centro del petto, non dal cuore, organo bugiardo e testardo, organo ottuso e cocciuto, fragile e rinunciatario, ma proprio dal centro esatto del petto, dove la bocca dello stomaco si chiude ed i bronchi sputano fuori tutto l'ossigeno che li riempiva. Si espande tra le bracia e s'arrampica sul polso. S'intreccia alle dita e fiorisce tra le nocche.
E' quell'amore che vede ogni difetto e che lo ama senza remore, che non è perfetto ma va bene così, perché lo è per te o forse proprio perché non lo è, non lo sai, non lo capisci, ti confonde, ti confondi da solo ma va bene, va tutto bene anche se fa paura.
Perché i rami stanno dando gemme e le gemme presto fioriranno in tutto il loro splendore come sta fiorendo il tuo amore. E aspetterai quanto dovrai aspettare per vedere quei fiori perdere i petali e far posto a bacche, a frutti acerbi che matureranno ed un giorno cadranno per lasciar liberi nuovi semi che voleranno ancora, impegnati nella ricerca di un terreno diverso da quello che è servito per far fiorire il tuo di seme ma che ti porterà comunque un amore senza confini e senza parole.
E' l'amore che non ti aspetti e che cercavi da tutta la vita. E' l'amore di cui tutti parlano, che per ognuno di noi è diverso ma che è comunque conosciuto ad ogni amante.
Silena è l'amore, punto.



Drew è l'amore crudele, è quella spiacevole parte dell'amore che la gente vorrebbe ignorare, fingere che non esista, che sia solo un volto -il più spietato- dell'amore. Quello che mai ti toccherà, che vedrai sempre e solo negli altri e per cui tu sarai superiore.
Non ci credi, a quel tipo d'amore, forse perché non lo reputi tale, insomma: Chi è il pazzo che annoterebbe Drew tra i vari tipi d'amore?
Nessuno, per l'appunto.
Quindi è solo una faccia, neanche, un'espressione momentanea che ti contrae il viso quando chi ami fa qualcosa che ti ferisce, ma non è amore, non può esserlo, giusto?
Drew è il fiore bellissimo che ti sboccia sotto gli occhi, quello che ti lascia imbambolato la prima volta che lo vedi, il cui profumo è così buono ed ipnotico da farti dimenticare tutto il resto, da scollegarti dal mondo per l'intero tempo in cui posi lo sguardo su di lei. Ti si infila sotto pelle senza che tu te ne possa rendere conto, si annida nelle vene, ai punti di giunzione delle arterie, negli anfratti del cuore e dei polmoni, sulla valvola che regola il flusso dello stomaco e sulla fascia addominale che preme sul tuo basso ventre. Ti si stampa nelle retine e t'impregna le narici, s'infiltra sulla lingua e paralizza le tue papille gustative, ti sussurra nelle orecchie come il canto di una sirena, bellissimo. Bellissimo e letale.
E' ovunque e non è mai da nessuna parte, una figura eterea che corre perennemente per il labirinto, voltandosi di tanto in tanto per lanciarti occhiate di fuoco, dolci come il miele e fatali come l'arsenico. Svolazza nella veste delicata e seducente, che si stringe sulle sue forme sinuose e specchia i riflessi rossi del velluto e della seta sui capelli neri che svolazzano ad ogni passo.
Drew è la voce che ride e ti incita a seguirla, a correre più forte, a prenderla. Che sospira il suo ansito stucchevole sulle tue labbra quando finalmente stringi le mani sui suoi fianchi morbidi, quando vedi la spallina del suo vestito scivolare sulla spalla e i denti candidi affondare nel labbro rosso come i fiori che più simboleggiano l'amore.
E non è un caso che le rose siano tanto belle, delicate, profumate ed invitanti ma che nascondano le spine più appuntite ed infide, che non te le saresti mai aspettate quando hai serrato la presa su quel gambo lungo ed elegante.
Drew è la rabbia cocente che ti assale, la gelosia nel vedere ciò che ami, chi ami, felice nelle braccia del suo di amato, ma non nelle tue. E' quell'amore bello e letale, che sai di non poter avere, che è stato solo un illusione, un sospiro nel vento che ti ha sfiorato per poi continuare la sua corsa frenetica dove neanche lei sa. Sai che non è tua, non è per te, non ti fa bene ma non puoi non amarla. E' come una droga, per quanto tu possa ripeterti che non ti porterà a nulla di buono ti incaponisci che puoi resistere alla sua dipendenza, che puoi assuefarti al suo profumo senza diventarne schiavo, senza graffiarti o ritrovarti la pelle, il cuore e la fiducia verso l'amore macchiandoti dall'acido che secernono i suoi petali.
Drew è l'amore tanto agognato, quello a cui ripenserai un giorno con rammarico, domandandoti come sarebbe stato se fossi riuscito ad ottenerlo, se magari saresti potuto essere tu quello giusto che sarebbe riuscito a farla sciogliere, a schivare le spine o a toccarle senza ferirti.
Senza ferire anche lei.
Sarà il tuo grande sé, quello che racconterai ai tuoi figli e nipoti, che quando ti domanderanno cosa ne è stato di lei, con sguardo assente e triste risponderai che non ne hai idea.
E inizialmente ti augurerai che abbia trovato una pianta carnivora che non le ha dato neanche il tempo di avvelenarla prima di mangiarsela. Poi passerà il tempo, maturerai e penserai a lei con rammarico, con rimpianto e quando finalmente la capirai spererai solo che invece della pianta carnivora abbia conosciuto chi ha l'antidoto al suo stesso veleno prima che si sia intossicata da sola.
Drew è l'amore che tutti negano, che tutti vogliono illudersi di non aver mai provato, ma è anche quello che ti mette d'innanzi alla verità più di tutti gli altri, che ti fa apprezzare gli altri più di quanto non potresti immaginare.
Drew è l'amore crudele, ma forse è più crudele il suo destino.



L'amore è un cristallo, lavorato dal più bravo degli esperti, cesellato con attenzione e ricco di sfaccettature che rapiscono i raggi della luce ad ogni minimo movimento, imprigionandoli nel cuore limpido e rilasciandolo in mille colori diversi. Brilla come la pietra più preziosa ma non lo è quanto il sentimento che filtra.
L'amore è semplicemente complesso, difficile da comprendere, ridicolmente scontato. Ha tanti lati, tanti colori, tante maschere. Lo si può chiamare in tanti modi, lo si può definire in ancora di più. Lo si può rappresentare con mille volti, colorarlo dei colori più tenui, cupi,o cangianti. Ha i profumi più puliti, più pungenti e delicati, ricchi e pesanti. Lo si scrive con penne d'oca ed elegante inchiostro, lo si tratteggia nei simboli, lo si dipinge con le morbide setole di un pennello, con i grumi densi di colore spatolati sulla tavola, con la linea scivolosa dell'olio e la macchia prorompente delle bombolette sui muri dei palazzi grigi. Tinge i cieli e la terra, fiorisce nei prati e cresce sugli alberi. L'amore è l'arco perfetto che sorregge la volta del palazzo più raffinato e della casetta dispersa tra le montagna. Si delinea sui mosaici ricercati e sulle lastre che coprono i pavimenti delle stazioni, dove i treni portano e rapiscono sentimenti e storie. E' la spola che si lanciano due anime per tessere il loro destino.
L'amore è tante, troppe, cose, ma è sempre e solo questo: Amore.





   
 
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