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Autore: paige95    23/09/2017    1 recensioni
[Storia appartenente alla serie "Un amore incompreso"]
Ha toccato anche a me questa storia, ma fino ad oggi non avevo mai pensato di avere un altro figlio. È una grande responsabilità sia accettare che rifiutare. E poi c’è mio padre, che non credo acconsentirà tanto facilmente di macchiare la sua discendenza. Ora un nuovo pensiero mi frulla in testa e spero con il cuore di prendere la decisione più giusta.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Goten, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Un amore incomprenso '
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Una flebile speranza
 
 
P.O.V Goten
 
Non so come consolare Bra, per il semplice fatto che anche il mio cuore si sta spaccando, ormai provato da troppa sofferenza.
 
Il nostro piccolo Nicholas ci è stato strappato dalle braccia senza un minimo di sensibilità. Il bambino era disperato, urlava, ma quella donna niente, apatica e impassibile come una vipera velenosa, non ha nemmeno fatto una piega. Si è arrogata il diritto di decidere al posto della sua volontà, al posto della sua felicità.
 
L’avrei volentieri presa per il collo e sbattuta fuori da casa mia, ma in quell’impeto di ira non ero così sicuro di riuscire a contenere la forza e sono certo che l’avrei sicuramente uccisa. Così, in quel dubbio, che posso tranquillamente definire certezza, ho preferito azzerare l’aura, respirare e dare libero sfogo al dolore attraverso le lacrime, almeno l’unica persona a cui avrei nuociuto sarebbe stato il sottoscritto.
 
È passata come minimo mezz’ora da quell’incubo, ma mia moglie piange silenziosamente, inondandomi la spalla di lacrime. Posso sentire forti singhiozzi contro il mio petto, il suo cuore minaccia di uscirle dalla gabbia toracica, ma io provo a contenere quel tormento cullandola e abbracciandola, seduti sul nostro divano.
 
Non abbiamo ancora proferito parola. Ma infondo cosa c’è da dire in casi come questi?
 
Dannata assistente sociale!
 
Lei non ha portato via Nicholas, ha portato via mio figlio e questo non lo posso accettare. Io devo trovare una soluzione, a costo di rapirlo e di riportarlo a casa.
 
Non vedo in volto Bra, il suo sguardo è orientato verso il basso, ma ho seriamente paura ad incontrare i suoi occhi arrossati.
 
Mi schiarisco la voce, per cercare di renderla più soffice e rassicurante possibile, e mi rivolgo a lei con l’intenzione - impresa alquanto difficile - di risollevarle il morale.
 
“Tesoro”
 
Cerco delicatamente di sollevarla dalla mia spalla. Lei si alza, ma continua a tenere lo sguardo sul pavimento. Si rivolge a me con rassegnazione.
 
“Goten, lo abbiamo perso ed è tutta colpa nostra”
 
Non riesce a proseguire, sta riscoppiando nuovamente in lacrime e, a quella reazione, anche i miei occhi ricominciano a pizzicare.
 
“Bra, no” con risolutezza, ma dolcezza, la costringo a guardarmi, alzandole il mento con due dita “Io non mi arrendo, hai capito? Lo riporto da noi. Abbi fede in me”
 
“Non dipende da te, Goten. Magari potessi decidere tu”
 
Ha ragione. Mia moglie ha tristemente ragione.
 
Sento un’aura familiare. Anzi due.
 
Papà e Vegeta?
 
Anche Bra sente la loro presenza perché mi fissa interdetta e sposta velocemente lo sguardo verso la porta.
 
Sciolgo l'abbraccio e mi dirigo verso l’uscio. Quando lo apro, mio padre sta per bussare, ma si blocca non appena mi vede. Vegeta è solo un passo dietro lui.
 
“Papà. Che diavolo fate qui?”
 
Mi guarda dispiaciuto. Immagino lo sappia già. Abbassa lo sguardo su dei documenti che tiene tra le mani e, per la verità, mi sono anche molto familiari.
 
“Ehy, ma quelli sono”
 
“Sì, figliolo, sono i documenti del vostro divorzio. Volevamo distruggerli, ma Bulma ci ha avvertiti e a quanto pare siamo arrivati troppo tardi”
 
Mi ha lasciato senza parole.
 
“E-e tu come hai fatto ad averli?”
 
La sua espressione diventa colpevole ed immagino già che abbia trasgredito un bel po’ di leggi.
 
“Ecco, vedi, Goten, è meglio che io non ti renda complice di tutto questo. Non vorrei che ti venisse la tentazione di dirlo a tua madre e credimi se ti dico che è meglio che non ne venga mai a conoscenza”
 
Ora inizio davvero a spaventarmi. Temo davvero abbiano peggiorato questa terribile situazione.
 
“Papà, che hai combinato?”
 
Mi viene spontaneo lanciare un’occhiata diffidente sia a lui che a Vegeta. Ho piena fiducia di mio padre - un po’ meno di Vegeta - ma temo che stavolta l’abbia combinata davvero grossa.
 
Discosta lo sguardo, è in imbarazzo, ma non ride. Lui quando è in imbarazzo ride come un bambino. Ora sono davvero spaventato.
 
“Ok, va bene” acconsente a raccontare “Ho dovuto raccontare a Crilin in tribunale che erano miei i documenti del divorzio”
 
“Cosa hai fatto??”
 
Sì, è decisamente impazzito.
 
“Ho inventato una piccola bugia, dicendo che tua madre mi aveva lasciato ed io volevo le prove, perchè non ero d'accordo con lei”
 
Oh no, alle spalle di mio padre è comparsa mia madre con Lily e Charlie e temo abbia sentito tutto. Ora sono veramente guai.
 
“Goten, perché quella faccia spaventata?”
 
Possibile che non abbia percepito la sua presenza e non risponda da solo alla mia espressione?
 
“Goku!”
 
È saltato di un metro appena ha sentito la sua voce.
 
“Goten, per caso tua madre è dietro di me?”
 
Gli faccio solo un impercettibile segno con il capo. Prevedo fuoco e fiamme. Altro che il Super Sayan!
 
Si volta lentamente, facendo fatica a trovare il suo tanto rinomato coraggio.
 
“Ciao, tesoro”
 
Tenta un timido sorriso, ma mia madre è tutt’altro che propensa all’affettuosità.
 
“Sai, Goku, mi hai dato un grande suggerimento, quindi ti consiglio di non tirare troppo la corda, perché se vai avanti per questa strada, io divorzio veramente. Mi sono spiegata? Ti avevo chiesto di tornare per aiutarmi con tuo nipote. Charlie ha pianto tutto il pomeriggio, quando tu lo avresti calmato in pochi secondi. Sei uno snaturato!”
 
Mio padre sta ascoltando in silenzio la sfuriata di mia madre e, per la verità, nessuno dei presenti osa muovere un muscolo e contraddirla. Persino mio figlio, che è in braccio a lei, sembra cercare di muoversi il meno possibile per evitare che inveisca anche contro di lui.
 
“Chichi”
 
Flebile tentativo di suo marito di calmarla.
 
“No, Goku, non hai giustificazioni. Non più. Ed io non ti consento di continuare a prendermi in giro”
 
Mio padre alza gli occhi al cielo e le mette i documenti davanti agli occhi, zittendola.
 
Lei li legge velocemente e, placandosi, arriva da sola alla conclusione.
 
“Sono i documenti del divorzio di nostro figlio”
 
“Esatto”
 
Lei lo fissa in cerca di ulteriori spiegazioni.
 
“È per questo che sono sparito questo pomeriggio e ho inventato la scusa che tu mi avessi lasciato, per arrivare a questi documenti, distruggerli e rendere i ragazzi idonei all’affidamento. Quindi, tesoro, possiamo rimandare a dopo la nostra lite?”
 
Mai visto mio padre così risoluto e a quanto pare nemmeno mia madre, perché lo sta squadrando come se avesse difronte a sé un estraneo. Butta l’occhio su Vegeta, quindi immagino che abbia capito il suo coinvolgimento.
 
“Quindi cosa pensi di fare, Goku? È tardi ormai”
 
In effetti non è così tardi ed io ho un piano.
 
“No, mamma” allunga gli occhi oltre suo marito per guardarmi “Se abbiamo noi i documenti e li facciamo sparire, abbiamo l’occasione di convincere l’assistente che sia stato solo un errore il divorzio e che non ci sia mai stato”
 
Si voltano tutti verso di me interdetti. Ma io sono convinto che sia un’ottima idea e poi dopotutto non abbiamo molte altre alternative. Se non funziona questo ultimo disperato tentativo però dovremo seriamente dichiarare sconfitta.
 
 
Continua….
   
 
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