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Autore: Vanex23    24/09/2017    0 recensioni
"Ti dico che Jaime Lannister è il mio nuovo prof di fisica!" Esclamai sbalordita.
"Ragazzi, perché nella mia camera c'è uno dei 5SOS?"
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 2.




"Quello che potremmo fare io e teeeeeeee, non si può neanche immaginareeeeeee..."

Ma che è?

"Io e teeeeeeee, io e teeeeeeeeee, a crescere bambini, avere dei viciniiiii io e teeeeeeeeeeeeeeee..."


 Ancora?

"Bastaaaaa! Questa canzone la odio perché continuo a cantarla!"

Ah, è solo Vanessa che ogni mattina, dopo essersi svegliata, canta canzoni.

"Perché della mia stanza, si sente sempre Sky sport?" Chiese un'altra voce, Ilaria.

Mi alzai dal mio letto leggendo che ore fossero: 10:30. Cosa?! Io avevo lezione un'ora e mezza fa! Scattai immediatamente dal letto e corsi in cucina più veloce del diavolo della Tasmania dei Loony Tuns e mi misi a braccia conserte davanti ai miei amici, picchiettando con il piede, come faceva esattamente il Dvce quando il suo esercito veniva sconfitto in qualunque Guerra e Hitler andava a salvarlo.

"Perché non mi avete svegliata?" Chiese scocciata.

"Non c'è lezione per nessuno oggi, una settimana di scioperi." Disse indispettito l'altro mio coinquilino, nonché amico di lunga data e amante in parte delle serie tv come me, perché ne segue in croce tre contante e va a letto molto presto, infatti ieri non è stato presentato per questo motivo. Cosa fai la notte se non guardi serie tv? Dormi. Appunto.

"Grazie Pepi, quando non dormi sei sempre d'aiuto." Dissi con un sorriso a 32 denti.

"Io e teeeee.." Sentii dire alle mie spalle.

"Perché siete svegli allora?" Continuai a chiedere.

"Perché lo abbiamo scoperto andando a lezione!" Protestò Vanessa.

"Non mi avete svegliata comunque." Dissi triste. Scherzo, io non sono mai triste.

"Non è il momento, io è da questa mattina che canto solo questa canzone, non mi sembra il caso." Disse Vanessa disgustata. Scoppia a ridere per la sua indignazione. E' sicuramente quella più indignata di tutti, per la vita in generale.

"Perché la tv è su sky sport?" Chiese ancora Ilaria, mentre faceva la sua comparsa in sala.

"Colpa mia! C'era un servizio su Mandzukic e siccome io lo amo volevo vedere cosa stavano dicendo. La Juve ha vinto sabato scorso, quindi." Spiegò Vanessa, mentre mangiava una gocciola.

"Chi è..?" Chiesi ignorante.

"Un giocatore della Juve." Ripetè Vanessa.

"Pensavo fossero stati i ragazzi." Disse Ilaria.

"Ma ti pare, io tifo Inter e Pepi Milan, non potremmo mai vedere un servizio della Juve." Fece il suo ingresso così, dalla porta, l'ultimo nostro coinquilino, il famosissimo, unico e solo Rinz, famoso per la sua passione nel conquistare le donne, cercare disperatamente lavoro mentre studia e bestemmiare in tutte le lingue del mondo. Ma gli vogliamo bene nonostante tutto.

"Sfigati." Borbottò Vanessa mentre si sedeva sul divano e andava avanti coi canali.

"Ho finito di vedere Narcos comunque." Disse Pepi, attirando la nostra attenzione.

"Finalmente qualcuno in pari con le mie stesse serie tv!" Esultò Vanessa.

"Sono indignato per come è finito però, cosa mi devo aspettare adesso?" Chiese, aprendo un dibattito abbastanza esteso.

"Io sono indignata per Pacho." Disse Vanessa sconfitta nell'animo.

"Pacho è gay, vero?" Chiesi, ricordandomi un qualcosa del genere.

"Sì!" Esclamò Vanessa scoppiando a piangere.

"Non è giusto, tutti quelli più boni." Dissi andando a confortare la mia amica.

"Comunque vorrei essere un attimo considerato, non ho fatto la mia entrata in scena solo per dire che la Juve fa schifo." Tossicchiò Rinz.

"Hai trovato una donna?" Chiese Ilaria

"Hai scoperto di essere gay?" Chiese Pepi.

"Pacho." Sussultò Vanessa.

"Hai trovato nuove bestemmie creative?" Domandai io.

"No! Ho trovato lavoro!" Disse entusiasta Rinz. Ilaria spuntò incredibilmente l'acqua che stava bevendo, io e Vanessa facemmo cadere le gocciole a terra e Pepi sbarrò gli occhi continuando comunque a mangiare il suo panino.

"Le goccioleeeeeeeeee!" Urlai.

"Non mi dite niente?" Chiese Rinz.

"E' un peccato buttare queste gocciole." Disse Pepi dispiaciuto.

"Se vuoi le mangi tu dopo." Dissi scherzando.

"Sì, lasciale là." Rispose lui serio. Questo ragazzo è troppo buono.

"Allora?" Chiese ancora Rinz.

"Dove hai trovato lavoro?" Chiese Ilaria.

"Alle poste." Rispose soddisfatto.

Scoppiammo tutti a ridere per come lo aveva detto.

"E' uno scherzo?" Chiesi.

"No." Rispose lui.

"Come puoi alla tua età lavorare alle poste? E' un posto in cui si invecchia troppo velocemente." Constatò Vanessa.

"E dove si litiga sempre." Aggiunsi io.

"Ma puoi conquistare un sacco di donne." Disse Rinz contento.

"Forse volevi dire nonne?" Chiese Siri dal telefono di Rinz che si attivò da solo.

"No, donne." Rispose lui.

"Non capisco." Rispose lei e lui decise di chiudere il telefono in quel momento.

"Qualcuno vuole le gocciole?" 



_____





Stava continuando a piovere da tutta una giornata e il solo pensiero di dover andare a fare la spesa con questo tempo non mi allertava per niente. Ok che vivevo a Firenze e ok che era la patria dei Medici, ma la pioggia mi stava facendo odiare l'idea di essermi trasferita al nord. Mi manca la mia Calabria, mi manca pure la Sicilia che è la terra di Vanessa e non la mia, ma mi manca comunque il mio sud. Il sole, il mare, il cuore. Ok, forse non in questo senso perché non lo diciamo noi, ma comunque il sole e il mare sinceramente anche troppo.
Ma la cosa sorprendente è che mi sono innamorata di Firenze proprio durante la messa in onda su rai 1 de 'I Medici', la serie tv più bella di tutti i tempi mandata in onda sulla ente italiana, perché sennò col cavolo che la guardavo, in cui c'è Robb Stark di Got, in cui appare il bellissimo Richard Madden (con cui ho una relazione segreta, shhh), nei panni di Cosimo. Ho un dilemma interiore però: meglio coi capelli lunghi o corti? Meglio come Robb Stark delle prime tre puntate di got o come Cosimo nei Medici? Perché sappiamo tutti che l'unico re del nord è Giovanni Neve, o come lo chiamano gli altri Jon Snow. (Anche lui mio fidanzato, capito zia Dany? Consolati con Jorah e smettilo di friendzonarlo sempre, è bono pure lui e soprattutto più sono grandi e più sono bravi.)

"Che fai?" Mi chiese Vanessa, mentre continuavo ad aggiornare instagram senza un senso.

"Sto parlando con Giovanni Neve, tu?" Risposi tranquillamente.

"Stavo spaventando quelli di scienze politiche quando mi sono resa conto che dovevo mangiare prima di studiare sviluppo. Ma comunque penso di continuare a spaventare quelli di scienze politiche e i comunisti, ti vuoi unire?" Mi chiese ridendo.

"Solo se dici che è meglio il Dvce." Commentai ridacchiando.

"Ovvio, quando ciera lvi queste cose si facevano." Rispose sarcastica.

Adoro il suo sarcasmo e il suo senso dell'umorismo, non è per niente pignola o moralista come certi idioti, lo capirebbe chiunque che stiamo scherzando e che onestamente parlando vogliamo solo spaventare quelli di scienze politiche.

"C'è un profilo strano che mi segue su instagram." Dissi sospettosa.

"Chi è?" Mi chiese.

"Si chiama Mattiaiaiaiaiaiaiaiaiaia." Dissi perplessa.

"Quanta voglia di mettere tutte quelle ia." Mi rispose aprendo tutti i cassetti della cucina, sbuffando.

In cucina fecero il loro ingresso anche Rinz, Pepi e Mattia, un nostro amico che ogni tanto, se non sempre ci viene a trovare perché a casa sua si annoia e ovviamente il suo unico scopo nella nostra vita (perché lui, di vita, non ne ha), è rompere a noi e scroccarci cibo, internet e il bagno, soprattutto quello. In una cosa è bravo però: manipolare l'internet. Sembra che sia nato addirittura con un mini pc e che alla sua nascita il dottore non abbia tagliato il cordone ombellicale ma un cavo di rete interner per farlo svegliare completamente e farlo piangere per metterlo in contatto col mondo nuovo. Da quel momento è sempre stato un anno nella manica per queste cose e ogni tanto ci fa comodo. Come per l'abbonamento craccato a Netflix.

"Mattiaiaiaiaiaiaiaiaiaia smettila di mettermi like alle foto, mi impalli il telefono." Dissi indicandolo.

"Non so di cosa tu stia parlando." Mi disse, alzando per un attimo lo sguardo dal telefono e ridendo.

"Lo so che sei tu, I'm whacting you." Dissi piano.

"Per un attimo mi sei sembrata Bran." Rabbrividii a quella affermazione di Vanessa.

"Non sono inutile." Dissi poi.

"Non sono io." Continuò Mattia.

"Invece sì, manipolatore dell'internet!" Gli puntai il dito contro. Ormai lo chiamo sempre così e lui come sempre alza gli occhi al cielo, sbuffando.

"Ma può essere mai che in questa casa non c'è mai niente da mangiare?" Chiese seccato Pepi.

"Esatto!" Si aggiunse alla coda Vanessa.

"Settimana scorsa ho fatto io la spesa, da domani inizio a lavorare quindi avrò soldi miei. Questa settimana fate voi la spesa." Disse Rinz.

"Sì, vado io tra poco, qualcuno vuole venire con me?" Chiesi.

"Io." Disse Mattia.

"No, tu no." Risposi. Se c'è una cosa che mi fa paura in lui è quella follia perversa di mettere foto su tutto quello che fa e di volere e controllare i like. E' proprio fissato. Manipolatore dell'internet, mai soprannome fu più azzeccato.

"Vengo io." Mi disse Vanessa.

"Che banda di coraggiosi che siete." Dissi indicando Pepi e Rinz.

"D'ora in poi comprero tutto e solo con i miei e dico miei soldi." Disse Rinz.

"Abbiamo capito." Aggiunsi.

"Miei soldi." Continuò lui.

"Perché continui a dirlo? Sembri ritardato." Specificò Mattia. Una cosa giusta però l'ha detta.

"Perché sono miei, ergo, non vostri." Continuò Rinz.

"Io i miei panini li divido con te." Mormorò Pepi.

"Ma la fame e i soldi sono cose diverse." Disse Rinz.

"Non se vivi in Africa." Concluse Vanessa.


______



Alla fine al supermercato ci sono andata, anche se avrei preferito rimanere a casa e decidere per ben quattro ore di fila che serie tv iniziare. Dovevo riprendermi dal mio lutto e forse sarebbe stata pure l'ora buona di iniziare Mr robot e fare felice Vanessa. Oppure, avrei cercato nuove serie tv e fatto finta di niente. O avrei rivisto Sherlock che tanto male non fa.
Per noi fare la spesa però non vuol dire comprare come le nostre madri comprano ciò che può servire in casa. Per noi fare la spesa, da universitarie fuori sede vuol dire comprare il minimo indispensabile, basta che siano schifezze. A tutti gli effetti. Avevamo un carrello pieno e stracolmo di patatine, dolci, biscotti, salumi (che in un certo senso ci ricordavano casa nostra), un po' di carne che avremmo sicuramente mangiato fritta, tanta pancetta perché ovviamente la pasta alla carbonara viene prima di tutto e soprattutto non potevano mancare loro: i peperoncini. Da Calabrese doc tutto ciò che richiama la vita, automaticamente è il peperoncino. Anche a Vanessa, fortunamente piace, un po' perché l'ho convertita io e un po' perché in Sicilia anche lei è stata abituata a mangiare un po' di piccante e diciamo che al limite del piccante riesce comunque a sopportarlo bene. Menomale, altrimenti giù di latte e la colazione non potevamo più farla.

"Manca qualcosa?" Chiese la mia ormai amica di avventure, che stava tornando con tre pacchetti di togo, rigorosamente classici, un bacco di brioches alla frutta e due pacchettini di cornetti bauli al cioccolato.

"Solo il the alla pesca, che penso sia dall'altro lato." La informai.

"Lo vado a prendere io, tu aspettami alla cassa." Mi disse, voltandosi subito.

Andai sempre con la mia solita calma verso la cassa e presi anche una barretta di cioccolato milka alle nocciole che non fa mai male e poi devo sgranocchiare qualcosa mentre guardo le mie serie tv, altrimenti che senso avrebbe il tutto. La fila comunque era leggermente diminuita quindi presi il mio posto diretta e aspettai che anche gli altri carrelli, piano piano slittassero, per arrivare finalmente a me.
Fui urtata improvvisamente da qualcuno, che senza nessun preavviso si accasciò completamente sulla mia spalla e che subito dopo però si allontanò. Mi voltai di scatto alquanto infastidita, pretendo delle scuse per questo gesto, ero nella mia totale tranquillità, non si può mai parlare da soli che qui ti interrompe sempre qualcuno.
Ma quando mi girai, notai con immenso piacere oltre che con finta arrabbiatura, che la persona ad avermi urtata era anche un bellissimo ragazzo dai capelli biondini e dalla carnaggione un po' più chiara della mia.

"Scusami." Mi disse solamente, prima di raggiungere un altro ragazzo, un po' più alto di lui e dai capelli scuri.

Non seppi cosa rispondere, non ne avevo avuto nemmeno modo oltre che tempo e ritornai, dubbiosa, a farmi i fatti miei. Però io quel ragazzo lo conoscevo, o almeno così pensai, aveva un volto troppo familiare, a meno che la mia mente non mi stia prendendo in giro, cosa molto probabile, oltre che meschina da fare.

"The preso." Disse vittoriosa, Vanessa.

Le sorrisi e avanzammo di un posto, dopo sarebbe finalmente toccato a noi e sarei ritornata spedita a casa, che bello. Inoltre continuavo a pensare ancora a quel ragazzo che in questo momento stava ormai uscendo dal super mercato perché aveva preso solo due birre. Uffa.

"La prossima volta anche noi dobbiamo prendere solo due birre." Dissi.

"La prossima volta se abbiamo tutto in casa, prendiamo solo due birre." Riprese Vanessa.

"Non mi piace fare la spesa." Mi lamentai.

Accostai il carrello alla cassa, finalmente era arrivato il nostro turno, che bello. Posai tutto quello che avevo nel carrello con l'aiuto di Vanessa, e andai a posizionarmi davanti la cassa per pagare il tutto, mentre la mia amica metteva la spesa nelle buste.
Alzai lo sguardo e rimasi pietrificata quando notai chi avevo davanti.

"Sono 32€!" Disse il cassiere, sorridente.

"Barney Stinson?"









Angolo Autrice: 
E anche il secondo capitolo è stato pubblicato, infatti è un po' più lunghetto e più simpatico, decisamente molto più umoristico e ci tengo a precisare che è il mio modo di scherzare, io scherzo così, non sono seria, soprattutto sul Dvce e comunisti. Quindi non aprite dibattiti hahah.
Comunque sia, adesso stiamo entrando nel vivo della storia o comunque ci stiamo sempre più avvicinando e spero anche che alla mia amica stiano piacendo questi primi due capitoli, anche per capire un po' come continuerò la storia e come poterla sorprendere. 
Ad ogni modo, vi auguro come sempre una buona lettura e spero di avervi fatta divertire. Ci becchiamo alla prossima.
Xoxo, Vanex23.
  
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