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Autore: Violetta_Keehl_2002    25/09/2017    2 recensioni
Lloyd e Jeannette, per gli amici Jean, sono gli unici a sapere dove si trova Bonnie, una loro amica, testimone di un omicidio, che ha deciso di nascondersi per paura di venire uccisa.
Proprio per questo motivo i gemelli, nonché migliori amici di Bonnie, vengono rapiti dall'assassino visto dalla ragazza, il quale decide di interrogarli con la tortura.
Riusciranno Jean e Lloyd a sopravvivere ai terribili abusi ricevuti durante la loro prigionia?
Genere: Drammatico, Horror, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Non mangiavo, non bevevo, non vedevo la luce, non andavo in bagno (Infatti me la facevo letteralmente sotto) e non vedevo nessuno da non so quanto tempo, ormai avevo perso la cognizione del tempo.
Sapevo solo di sentirmi davvero molto debole, soprattutto quando mi venne il ciclo:Ero messa davvero molto male e non avevo assorbenti, per cui mi sporcai e fui costretta a usare la gonna del mio vestito bianco come assorbente.
I giorni passavano e io mi sentivo sempre più debole, finendo addirittura a non reggermi più in piedi, tanto che, per muovermi, mi trascinavo con le braccia.
Ero ancora sconvolta per via di quando Max mi stupró e spesso non facevo che piangere. Me lo aveva infilato e fatto altre cose che preferisco non raccontare.
Pensavo a mio fratello Lloyd e Bonnie, che probabilmente non rivedrò mai piú, alla mia famiglia, alla libertà ormai perduta e agli abusi ricevuti.
Volevo uccidermi, non ne potevo più di quell'agonia. Mi trovavo in bilico la vita e la morte e ogni giorno appassivo come una pianta per via dalla fame e dalla sete.
Potevo muovermi liberamente, nella stanza, ma non vedevo niente, essendo completamente al buio.
Mi sentivo vuota, inutile e vicina alla morte. 
Non sapevo quando, e se, mi avrebbero salvata, insieme a mio fratello.
Il mio stomaco brontolava e la gola si seccava sempre di più.
"Allora?" Pensavo tra me e me "È questa la mia fine? Devo morire così, indebolendomi sempre di più? Non avrei dovuto accettare un passaggio da quel mostro, è solamente colpa mia se io e Lloyd siamo ridotti così, solo colpa mia!"
L'unica cosa che potevo fare era aspettare che la morte venisse a prendermi, magari con mio fratello.
Iniziai anche ad avere le allucinazioni:A volte vedevo una torta gigante, oppure una bottiglia da 2 litri di coca cola, anche se in realtà non era niente.
Un giorno tutto questo finí:Infatti sentí dei passi provenire verso la stanza e pensavo fosse Max, oppure la morte. Invece erano due uomini, sui trent'anni, vestiti di blu. Erano entrambi dei poliziotti, venuti per salvare me e Lloyd.
"Ecco dov'era l'altra gemella" Disse uno dei due "Allora il ragazzo quattrocchi aveva ragione"
Sapevo chi era il quattrocchi:Mio fratello Lloyd.
"È davvero uno scheletro" Disse l'altro, mentre aiutava il suo collega a portarmi fuori dall'inferno "Poverina, chissà quanto avrà sofferto, chiusa in quella stanza buia e mangusta"
"Si dice angusta, Roy"
"Come preferisci, Miles"
Appena i due poliziotti fecero uscire me e Lloyd, ci portarono immediatamente in un ospedale vicino, dove prima ci fecero mangiare e poi curare. Avevamo mangiato un sacco di roba, ovvero cinque crocchette di pollo, un piatto intero di tortellini panna e prosciutto, due fette di torta al lampone e una mela intera. Anche mio fratello mangiò come un bue, infatti, proprio come me, aveva una fame enorme.
Il dottore visitò me e Lloyd per vedere se avevamo qualcosa e per curarci. Fortunatamente Max non mi aveva attaccato niente durante lo stupro.
Ero psicologicamente distrutta, molto distrutta, e mi portavo sempre con me una coperta azzurra che mi avvolgevo intorno al corpo:Mi faceva sentire calda e protetta.
C'era anche Bonnie con noi, infatti era stata lei ad avvertire la polizia. Aveva capito dove eravamo perché, non riuscendo a rintracciarci, ha usato un'applicazione che permette di rintracciare gli iPhone, incluso il proprio. Quando ha visto dove eravamo, ha chiamato la polizia, la quale è venuta a salvarci e a portarci in ospedale.
Qualche giorno dopo, io e Lloyd potemmo tornare a casa ma, siccome ero psicologicamente distrutta, io e mio fratello decidemmo di stare per un po' a casa di Bonnie, per aiutarmi a superare il trauma. Lá trovai Courtney, la cugina di Bonnie, e conobbi Mitch, il ragazzo di Courtney, e sua sorella Rosemary, venuti ad aiutare Bonnie e Lloyd a prendersi cura di me.
Spazio autrice:Buon pomeriggio, come va? Spero bene! Allora ho finito qui il capitolo perché, visto che dopo c'è la descrizione su come si senta Jean, avevo intenzione di lasciarla a parte per creare un po' di curiositá (Non so se capite che cosa intendo).
Apparte questo, ora devo andare. Al prossimo capitolo, gente!
   
 
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