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Autore: Apprendista di Sherlock    28/09/2017    1 recensioni
Vodka: “Hai sentito capo? Il detective in trance, Kogoro Mori ha risolto un altro caso e sta per arrivare proprio ora sulla scena del crimine di Ponce”
Gin: “Sì, infatti è sulla mia lista di persone da eliminare da qualche tempo. Tra poco arriverà il suo momento”
Shinichi si è sempre preoccupato di tenere al sicuro Ran, ma a quanto pare Kogoro causa problemi all’organizzazione e Gin ha intenzione di ucciderlo. Rum esce allo scoperto appena si trova faccia a faccia con Conan.
Conan/Shinichi: “Ora che faccio? Non può finire così. Dev’esserci un’altra via d’uscita!”
Genere: Drammatico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Heiji Hattori/Shinichi Kudo, Ran Mori/Shinichi Kudo, Shiho Miyano/Ai Haibara, Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Conan: “Come sarebbe a dire che sa il mio segreto? Come lo ha scoperto?”
Heiji: “Dice di avermi sentito parlare con te mentre eri con il telefono di Shinichi, aver chiesto a Ran se aveva visto Shinichi quel giorno..”
“Aspetta un attimo” lo interruppe “vuoi dirmi che io sono riuscito a mantenere il segreto con Ran per tutto questo tempo e per una sciocchezza simile adesso lei deve essere in pericolo? Pensavo di potermi fidare, Hattori!” via via il suo tono si fece sempre più alto e minaccioso.
Heiji: “Hei, cosa credi che io sia contento di questa situazione? Adesso Ran non è di una virgola più in pericolo rispetto a ieri mentre Kazuha, lei sa troppo e la potrebbero eliminare”
Conan: “Ho bisogno di stare da solo ma prima devo parlare con lei ed assicurarmi che tenga quella sua intuizione per lei. Sai dirmi dov’è?”
Heiji: “È a pranzo con Ran, potrebbe essere troppo tardi.”
Conan: “Maledizione, dove sono andate?”
Heiji: “A dirla tutta non lo so”

*****

Kazuha: “Senti Ran, devo dirti una cosa. Non sono certo che corrisponda alla pura verità ma credo che Shin… è il tuo telefono vero? Chi è?”
Ran: “Shinichi, non lo sento da un po’. Rispondo?”
Kazuha: “Potrebbe preoccuparsi”
Ran: “Io sono sempre preoccupata per lui eppure non risponde mai”commentò seccata
“Shinichi!” era sicuramente molto felice di risentirlo, stava bene e per una volta pensava a lei, d’altro canto ad ogni chiamata si ricordava tempestivamente di tutti i giorni passati senza la sua presenza.
Shinichi: “C-Ciao Ran” disse un po’ impacciato, in effetti non aveva pensato a quale scusa trovare. Voleva solo evitare che venisse a conoscenza della sua identità
Ran: “Dimmi, perché mi hai chiamato?”
Shinichi: “Beh vedi, il motivo è.. volevo dirti che mi dispiace, ecco.”
Ran: “Ah ti dispiace, e per cosa? Per non esserci mai? Per aver..”
Shinichi: “Niente affatto, mi dispiace per non essere passato a trovarti nonostante sia stato a Beika in questi ultimi 2 giorni. Sono appena passato da casa tua e ho trovato il piccolo Conan con  Heiji che mi hanno detto che eri uscita. Tutto qui.”
Terminata la telefonata le 2 ragazze finirono di pranzare e si si diressero a casa.
La situazione però in quei pochi minuti cambiò drasticamente perché l’abitazione era vuota e Kogoro, insieme ai 2 giovani detective si diressero all’ufficio dell’avvocato Kisaki.
Durante il tragitto un Kogoro agitatissimo ed infuriato con sé stesso provava a sfogare la rabbia con delle sigarette.
Arrivati a destinazione c’era l’ispettore Megure, il clima era molto teso.
Megure: “Ascoltami Kogoro, probabilmente è ancora viva. Non ci sono segni di colluttazione e quella macchia di sangue sulla sua scrivania è troppo piccola per essere di un colpo mortale. Forse è stata spostata dopo essere stata addormentata e forse anche fasciata. Del corpo non ci sono tracce, qui ci sono dei documenti che stava probabilmente analizzando.”
Conan ed Heiji iniziarono ad osservare minuziosamente ogni dettaglio. La finestra era chiusa dall’interno, sulla porta non sembravano esserci segni di scasso o effrazione. Probabilmente quindi Eri conosceva la persona che l’aveva rapita. Le piante erano state innaffiate quel giorno, non era stato spostato niente, c’era una tazza con del caffè che però non era stato bevuto e si era raffreddato.  Il computer era spento ma c’era un particolare che destò la loro attenzione. Una volta spenta che tutti furono usciti, Conan notò qualcosa di strano in alcune frasi in un documento vicino alla tastiera.
C’era scritto qualcosa con un colore fluorescente:
“SorryAngel
Good Luck
Silver Bullet"
 
Conan non rientrò a casa e si congedò da Heiji dicendo semplicemente: “Prenditi cura di loro”
Sapeva di chi era quel messaggio, non voleva crederci ma erano arrivati a lui.
“Solo una persona utilizza quel linguaggio. Solo lei ci chiama così” pensò
“Non posso fare altro che affrontarli, ho un modo per contattarli ma mi serve una squadra, un piano d’azione e soprattutto mi servono delle strategie alternative, ho bisogno di un luogo in cui agire. Devo parlarne al più presto con qualcuno. Heiji è in una situazione scomoda e preferisco rimanga a badare a Ran e Kazuha, non sono al sicuro.”
Così sbloccò il suo telefono ed inviò un messaggio a più destinatari:
“Ho bisogno di te per distruggerli. Ora o mai più”
Subito dopo indicò ad ognuno di loro località e orario differenti.

Rimase pensieroso per un po’ di tempo ciondolandosi su e giù per la città. Al momento sembrava non credere neanche lui di poter riuscire a realizzare il piano che lentamente si stava iniziando a formare nella sua mente. Sapeva che questa volta affrontava i peggiori criminali contro cui si era mai scontrato, la più grande, tremenda e terrorizzante organizzazione di esseri umani che vivono per non far vivere altri, pensano solo ai loro interessi e portano avanti i loro obiettivi fin quando non sono realizzati. Lui doveva intaccare la loro tela che si tesseva tutt’intorno al capo dell’organizzazione che era sempre rimasto all’oscuro. Si chiamano proprio così d’altronde, uomini in nero. Ed è così che vivono: scoprono i segreti degli altri ma i loro rimangono nelle tenebre, le loro figure lo sono.

Il sole calava, le nubi prendevano il sopravvento e quella che poteva sembrare una tipica giornata estiva giapponese ma che in realtà era stata il preludio di ciò che stava per avvenire stava giungendo al termine.
Il primo incontro avvenne proprio in quel momento.
“Non dire niente. So che non ti piacerà ciò che ti sto per dire. So che non è il momento migliore per agire. So che ciò che sto per fare non è la scelta più razionale e corretta della mia vita. Parti però dal presupposto che non posso cambiare idea. Ormai porterò a termine quello che mi ero previsto di fare tempo fa. Ho bisogno però del tuo supporto. Tu devi darmi tutto il tuo appoggio. Non voglio metterti in pericolo ma se ne hai voglia possiamo farcela.” disse tutto ciò con più convinzione di quella che in realtà aveva, eppure fu efficace e così si misero subito ad organizzare nei minimi dettagli ciò che sarebbe dovuta essere una trappola mortale per i loro nemici.

*****

Tornò a casa 2 ore e 10 minuti dopo con Ran arrabbiatissima con lui per essere rientrato a quell’ora.
“Cosa ti salta in mente? È forse il giorno peggiore della mia vita e tu te ne resti in giro ad indagare  al posto di starmi accanto? A volte al posto di emulare Sherlock Holmes dovresti provare ad essere più simile a ciò che sei diventato in tutto questi anni. Un amico, un fratello, qualcuno di cui pensavo mi potessi fidare.” finì quest’ultima frase con il viso rigato dalle lacrime.
Conan accennò un timido: “Scusami Ran” e si diresse in camera sua.
Heiji: “Dove sei stato?”
Conan: “Non ti riguarda”
Heiji: “Hei, calmati un po’. Mentre eri chissà dove io ho fatto alcuni progressi sul caso. I documenti di Eri erano ricoperti da”
Conan: “Ho già visto ciò che era scritto. So chi ha lasciato quel messaggio.”
Heiji: “Cioè?”
Conan: “Vermouth”
Heiji: “Quindi l’hanno presa loro. Proprio come temevo. Aveva preso le sembianze della sua assistente ed era entrata in contatto con l’avvocato già prima dell’accaduto, infatti ha inviato un messaggio alla signorina Midori dicendole di prendersi il giorno libero. Nel momento in cui questo è accaduto però lei era in tribunale, ci sono le telecamere e non invia nessun messaggio. Vermouth deve averle preso il telefono. Mi stai a sentire?”
Conan: “Sì certo.”
Heiji: “E allora che c’è?”
Conan: “Ran sa chi sono realmente.”
Heiji: “Ne sei certo?”
Conan: “Temo proprio di sì”


 
 
Angolo dell'autore
Prima di tutto scusate se ci ho messo molto a pubblicare l'articolo,
è iniziato il mio ultimo anno di scuola e gran parte del tempo che avevo è svanito.
Comunque passando alla storia, ci sono sviluppi molto importanti
Credo che Eri non sia il capo se è stata rapita anche se potrebbe aver architettato tutto..
Staremo a vedere
Con chi si incontra Conan e quale piano ha in mente?
Spero di pubblicare il prossimo capitolo prima ma non vi assicuro niente.
Spero continuerete a seguirmi e a recensire
L'Apprendista di Sherlock
   
 
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