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Autore: yuki rain    29/09/2017    2 recensioni
Il primo amore è sempre il più bello e il più difficile lo scoprirà bene Lucy, figlia di una ricca famiglia, quando si ritroverà incastrata in una relazione con Natsu, un ragazzo scalmanato e ribelle dal passato misterioso.
I due dal non conoscersi finiranno per passare ogni giorno insieme ma chissà se il loro amore sarà in grado di superare il passato oscuro del ragazzo e di reggere a tutte le sfide dell'adolescenza.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lucy e Levy erano arrivate a Ibiza, la suite dove sarebbero state per giorni era un luogo bellissimo, un grande open spece e un muro che sparava la cucina a vista.

Le camere erano grandi, ognuna fornita di un bagno personale e una modesta cabina armadio.

Dopo aver svuotato le valigie le due ragazze si sdraiarono sui letti singoli messi contro la stessa parete, il jet-lag si stava facendo sentire.

“Avanti racconta” disse Levy sdraiata sul fianco guardando l'amica,

“Cosa devo raccontare?” chiese la bionda sdraiata sulla pancia.

“Ti seguo su Instagram e ho visto in che modo hai ridotto il collo di Natsu”

Lucy sorrise arrossendo leggermente sulle goti.

“Forza parla”

“Niente, abbiamo cenato a bordo piscina, ha cucinato lui” “Lui cucina benissimo” aggiunse.

“Passa la sodo”

“Siamo stati un po sul divano, poi io ho sistemato casa mentre lui si stava cambiando. Quando sono andata in camera era in mutande, gli ho preso il pigiama e l'ho lanciato via, poi ci siamo baciati.”

“Poi mi sono inginocchiata e ho fatto ...” gli fece il gesto rossa.

“Cosa? Tu? E poi sono io la pervertita del gruppo! Mi ritengo offesa”

“Perché tu non lo fai?”

“Bleah, ti prego non fammi immaginare la scena!”

“Cosa è successo dopo?” chiese curiosa l'azzurra.

“Lo abbiamo fatto quattro volte poi abbiamo fatto la doccia insieme e lui mi ha spazzolato i capelli. Ci siamo vestiti e siamo andati a dormire.” “Prima di addormentarsi mi ha detto che mi vuole bene” disse sorridendo col volto nel cuscino.

“Che carino, Gajeel non mi ha mai pettinato i capelli”

“Mi manca già voglio tornare a casa! Come fa a non mancarti Gajeel?”

“Noi non ci vediamo quanto voi due in più siamo abituati anche ad avere dei periodi dove non ci rivolgiamo parola per giorni”
“Come fate?”

“Boh, ma conoscendoci non posso pretendere una relazione normale … poi stiamo parlando di Gajeel ricordiamoci.”

“Che ne dici di andare in spiaggia?” chiese Lucy dopo un attimo di silenzio.

“Io ho sonno voglio dormire!”

“Non puoi o non prenderai l'orario … forza alzati”

Levy si tirò su sbadigliando dirigendosi insieme all'amica nella cabina armadio, dopo aver scelto i costumi iniziarono a cambiarsi.

Lucy indossava un costume intero bianco, la parte superiore era allacciata dietro il collo e copriva il petto con una rete a maglia larga, il seno era coperto dalle coppe del costume bianche.

Il disegno della rete era riportato sul ventre e terminava con la parte inferiore del costume; La schiena era completamente scoperta.

Sopra di esso indossò dei pantaloncini di jeans, si legò i lunghi capelli biondi in una coda alta.

Levy invece aveva optato per un due pezzi fiorato rosa e verde a vita alta, anche lei aveva indossato dei pantaloncini di jeans e aveva indossato una maglietta corta nera che le lasciava scoperta la pancia.

Con in spalla le borse le spiaggia salutarono i genitori della bionda e uscirono dal hotel dirigendosi a mare.

La spiaggia era bellissima, si passava subito dal verde e dagli alberi alla sabbia oro rovente, l'acqua era azzurra limpidissima.

Lucy e Juvia si trovarono un posticino vicino al bagnasciuga dove accamparsi, distesero i teli sulla sabbia e vi sedettero sopra.

“Non pensavo che facesse ancora più caldo qui”

“Già, tornerò bruciata me lo sento” disse Lucy armandosi di protezione solare.

“La vista è bellissima” disse poi guardando le piccole onde infrangersi sul terreno.

“Già bellissima” Levy abbassò gli occhiali da sole sotto il naso per vedere meglio il gruppo di ragazzi che giocavano a pallone in acqua.

“Amica sei fidanzata”
“E allora? Potrò guardare e commentare quello che mi circonda in più non puoi negare che quella è una tartaruga come si deve”

Lucy guardò il ragazzo soggetto di discussione, aveva davvero un bel fisico anche se non sembrava molto alto, aveva i capelli biondi lunghi quasi fino alle spalle, era troppo lontano per vedere bene il suo volto.

“Non mi interessa” disse mettendo via la crema e i pantaloncini, si sdraiò di schiena stiracchiandosi un attimo.

Le due ragazze si misero a prendere il sole chiacchierando, scherzando e ascoltando musica finché esso non cominciò a calare, prima di andarsene decisero di fare il primo bagno della vacanza; L'acqua era quasi calda e le due iniziarono a schizzarsi e a spingersi, la prima a cadere fu Lucy che ne approfittò per nuotare un poco.

Risalita si slegò i capelli cercando di sistemarmi alla buona maniera, Levy la stava raggiungendo quando sentì dei fischi, con la coda dell'occhio vide il gruppetto di prima sulla spiaggia, armati di zaini e tele, se ne stavano andando probabilmente, ma non le importava e gli ignorò bellamente.

“Hai fatto colpo” Scherzò l'amica.

“Sai quanto mi interessa”

“Se sei fredda”
“Ho già il ragazzo più bello del mondo a casa, seconde te mi interessa di loro”
“Oh scusi allora” disse alzando le mani ridendo

“Per stavolta ti perdono”

“Che gentile”

“Si in effetti sono un amica troppo buona”
“E modesta” aggiunse Levy.

 

Tornate in albergo erano già le 19:00 si fecero la doccia e si prepararono per la cena, Levy indossava un vestito formato da un corsetto nero e una gonna morbida rosa antico sopra il ginocchio, indossava dei sandali ed era leggermente truccata.

Lucy portava una maglietta che lasciava scoperto il ventre rosa, dei pantaloncini in tuta grigi e delle scarpe sportive, anche lei si aveva un trucco leggero e in più aveva messo un berretto del ragazzo, grigio e rosso.

Passarono la cena nel hotel insieme a Layla e Jude poi si divisero, le ragazze andarono a fare un giro nel centro della città affollata da giovani che passeggiavano e facevano la fila per entrare nelle discoteche.

“Venite da noi stasera al Teatro festa grande!” disse un uomo vestito e truccato da donna in modo eccentrico lasciando un volantino a Levy, mentre centro mentre più avanti Lucy ricevette il volantino di El Paradis.

La movida fu molto breve, si fermarono solo in un bar e a mezzanotte erano già in camera il jet-lag era tornato a farsi sentire molto più di prima e di certo non potevano stare sveglie per trenta ore e passa.

Prima di addormentarsi Lucy mandò la buonanotte a Natsu non sapendo che ore fossero da lui, posò il letto sul comodino crollando appena la testa toccò il cuscino.

 

Natsu si rigirò nel letto dopo aver posticipato la sveglia ma si dovette rigirare quando il telefono suonò per l'ennesima volta.

Lo prese e guardò lo schermo ancora assonnato vedendo un messaggio della sua ragazza.

Buonanotte”

“Buongiorno” rispose lui guardando l'orario sul telefono che segnava le 6:30.

mollò il cellulare sul comodino e si rigirò nel letto avvolgendosi nel lenzuolo, non ava per niente voglia di andare a correre quella mattina, gli occhi si chiusero contro volontà appena trovò una posizione comoda.

Si toccò il collo dove Lucy le aveva fatto i succhiotti prima di addormentarsi completamente.

Il suo sonno non durò per molto perché alle 7:00 la sveglia suonò di nuovo accompagnata dal soave fracasso di suo fratello che si preparava per andare in officina.

Si mise a sedere sbadigliando massaggiandosi i capelli rosa o quello che ne restavano sole, cloro decolorazione e tinta non andavano per niente d'accordo e più che una chioma sembrava che in testa avesse un animale morto.

Si alzò uscendo dalla camera che stava già tornado allo stato originario, ovviamente Erza non lo sarebbe mai venuto a sapere, ancora in mutande aprì il frigo prendendo la colazione.

“Ma buongiorno” disse Zeref con tuta da meccanico sorseggiando il caffè.

“Come fai a vivere con quella cosa addosso?”

“Non è che ne sia felicissimo. Non sei andato a correre oggi?”
“No” disse bevendo il succo gelido dal cartone.

“Lucy? Tutto bene il volo?”

“Si, mi ha mandato la buonanotte un ora fa”
“Che ore sono da lei?”
“A bho” disse prendendo da un armadietto delle fette biscottate e della marmellata.

“Io vado a lavoro, non dare fuoco alla casa” disse mettendo la tazza nel lavabo.
“A dopo” lo salutò il fratello.

Dopo colazione il rosato si buttò sul divano accendendo la televisione con happy che dormiva sulla sua gamba.

Quel pomeriggio si doveva vedere con Gray e gli altri ragazzi in spiaggia e poi la sera si sarebbe fermato a dormire da Gerard, aveva realizzato di avere molto più tempo libero ora che Lucy era partita e che le giornate erano relativamente lunghe.

Si soffermò a guardare un programma dove la gente finiva in ospedale per cause assurde tipo uno che aveva un accetta in testa, finito si diresse in camera per preparare lo zaino buttando dentro alla rinfusa la prima t-shirt e i primi bermuda trovati insieme a un telo.

 

“Amico, come va senza la biondina” disse Gerard vedendolo arrivare, alla fine era pure in ritardo.

“Non sono messo così male”

“No no, tornerà che sarai un grasso ubriacone con la barba da boscaiolo” disse l'amico mentre fumava una sigarette.

“Per la barba e l'ubriacone sarebbe possibile ma diventare grasso in tre settimane è un impresa” disse accendendo anche lui la sigaretta

“Con un po di impegno” i due risero quando arrivò anche Gray.

“Hei” dissero i due in coro.

“Amico, testa rosa” lo osservò meglio “Non avevi smesso” disse riferita al fumo.

“Ho smesso”
“Per tre giorni?”
“A piccole dosi”

“E' già in crisi?” chiese a Gerard.

“Facciamolo arrivare a fine della settimana”

“Piantatela, tu ...” indicò Gerard “Ti fai comandare a bacchetta da Erza”

“E tu” indicò il corvino “Avrai quindici gemelli”

“A proposito qualche novità?”

“Nulla, è andata dal dottore e ha detto che dovrebbe nascere a gennaio”

“Maschio o femmina?”

“Non si sa ancora”

“COME FAI A STARE COSI TRANQUILLO IO SAREI GIA' SCAPPATO IN MESSICO” imprecò Natsu finendo la sigaretta.

“Cambiamo discorso che è meglio”

 

Le giornate passavano tranquille per Lucy e Levy tra la spiaggia e i locali, era passata una settimana e quello era il primo sabato che passavano a Ibiza.

La giornata era iniziata normalmente, le due ragazze si erano svegliate la mattina e dopo essersi preparate erano andate in spiaggia.

Lucy indossava un costume a due pezzi bianco e nero, a vita alta, con dei disegni geometrici, i capelli erano sciolti e portava gli occhiali da sole sulla testa che gli facevano da cerchietto.

Sopra al costume indossava una maglietta nera del suo ragazzo che le arrivava fino alle ginocchia.

Levy aveva avvolto i capelli in due codini, indossava un costume bianco, dei pantaloncini in jeans chiaro.

Si diressero in spiaggia nel loro posticino a prendere il sole “Gray ha messo una foto di lui e Natsu, quanto è bello” disse fissando la foto “Mi manca”

“Ti prego non ricominciare, sei andata avanti tutta notte”

“Sei insensibile”
“Sono normale”

stavano discutendo quando il gruppetto di ragazzi che avevano notato qualche giorno fa si stavano avvicinando alle due.

“Hei” disse uno del gruppo “Parlate la nostra lingua?”
“Direi di si” iniziò Levy

“Io sono Max, lui è Xavier, Alan e Jackal”

“Io sono Levy e lei Lucy”

“Stasera a Es Paradis ce il water party per caso volete venire con noi?”

Lucy guardò i quattro ragazzi davanti a lei soffermandosi sul biondo notando che aveva una frangia che a momenti gli copriva un occhio e delle lentiggini marroni.

Le due amiche si guardarono “Non sappiamo, non siamo molto fan di questo genere di feste”

“E' molto divertente invece soprattutto se ci si va in gruppo numeroso ma voi siete le uniche che parlano la nostra stessa lingua”

le due ragazze si guardarono un attimo “Non dovete rispondere adesso, potete dircelo che stasera”

“Ok” disse Lucy vedendoli andarsene.

“Che dici ci andiamo?” chiese l'azzurra appena i ragazzi furono lontani.

“Non lo so e se ci provano?”

“Rifiutalo, non devi starci”
 

“Cosa ci fai qui?” chiese Gajeel trovandosi Natsu sulla porta di casa.

“Sai tu hai il wifi, il computer ...”

“Vuoi video-chiamare Lucy?”

Il rosato sorride annuendo energicamente

“Va bene entra” disse aprendo completamente la porta.

I due si diressero in camera “Adoro camera tua” disse Natsu sulla soglia, era piena di poster di rock band, delle chitarre appese al muro e altri oggetti strani, come un telefono a forma di teschio.

Gajeel prese il PC ultrasottile bianco sulla scrivania e lo posò sul letto accendendolo e facendo partire la video-chiamata.

“Ma perché mi vedo?”

“Aspetta che rispondano”
Dopo un attimo apparì il volto di Levy senza trucco e con i capelli bagnati “Ciao” sorrise.

“Hei Lev!” la salutò Gajeel

“Che bello il mio ragazzo mi chiama perché sente la mia mancanza”

“Già” spostò il PC inquadrando il rosato.

“Ciao Levy”

“Oh ora è tutto chiaro” disse col suo tono impassibile “Lucy c'è l'amore della tua vita. Io vado a truccarmi”
passò il telefono alla ragazza che sorrise sdraiata sul letto.

“Vado a pisciare, non fare nulla di strano sul mio letto” disse Gajeel alzandosi.

Natsu sistemò meglio il PC mettendosi a indiano “Ciao cucciola”
“Ciao amore”

“Come vanno le cose a Ibiza?”
“Fa caldissimo, non si riesce a stare al sole”

“E quegli occhi neri?” chiese riferito al trucco della ragazza.

“Sai la movida notturna richiede un certo stile” i due risero.

“Sei bellissima, stai lontana dai ragazzi”

“Lo stesso vale con te per le ragazze”

Natsu gli mostrò il collo dove c'erano ancora dei succhiotti “Non vanno più via”

“Che programmi avete per stasera?”

“Stasera festa scatenata a casa di Gerard, guardiamo tutta la saga di Hunger Games e bisogna bere tutte le volte che qualcuno prende fuoco, viene scoccata una freccia, un tributo muore, suonano i cannoni e altre cose che non ricordo”

“Sarai completamente ubriaco dopo il primo film” disse mettendosi a sedere e sistemandosi i capelli con la mano.

“Tu cosa fai stasera?”

“Andiamo a una festa in discoteca”
“Ah” disse Natsu togliendosi il sorriso “Quand'è che mi avresti chiesto il permesso?”

Lucy sbuffò “E' solo una festa” Natsu la guardò male alzando un sopracciglio.

“Fidati non accadrà nulla”

“Va bene, ma ti tengo d'occhio da qui” disse avvicinando l'occhio alla videocamera

“Va bene, va bene” disse la bionda ridendo.

“Mi manchi tantissimo”

“Anche tu”

“Mi fate venire le carie” disse Gajeel tornando in camera sedendosi vicino a Natsu.

“Ma gli vuoi dire qualcosa te che stasera vanno a una festa in discoteca?”
“Come? LEVY”

“COSA VUOI?” urlò l'azzurra

“NON FARTI NESSUNO”

“OK”

“Io sono apposto”

 

Le ragazze uscirono dopo cena, Lucy indossava dei pantaloncini neri in pelle aderenti con dei collant a rete, una maglietta corta grigia col una scritta nera e degli anfibi, i

capelli erano legati in due codini bassi.

Levy indossava una gonna a vita nera alta e un top scuro con degli stivali col tacco largo.

Quando arrivarono videro i ragazzi davanti all'entrate ad aspettarle, appena le notarono gli vennero incontro fischiando.

“Complimenti” disse Jackal a Lucy.

“Grazie” disse lei sorridendo, era bello ricevere attenzioni dai ragazzi infondo.

“Entriamo ...” disse Xavier.

La discoteca era bellissima, allestita come un antica costruzione romani, con delle colonne che formavano degli archi.

La serata andò bene, Lucy si rilassò quando vide i ragazzi che ci provavano con altre ragazze e che oltre a qualche ballo non stava succedendo nulla di che.

Il delirio più totale avvenne quando il DJ annunciò che stava per arrivare acqua, una folla si buttò in mezzo alla pista tra cui anche Lucy e Levy che si persero appena il primo cannone iniziò a sparare acqua.

Lucy provò a fare un passo ma scivolò all'indietro venendo afferrata da qualcuno, si ritrovò davanti a Jackal.

“Sta attenta” disse lui.

“Hai visto Levy?”
“No anche io ho perso gli altri”

Jackal l'abbracciò per reggerla vedendo il cannone sparare verso di loro.

La pista era piena d'acqua e di gente che ballava e si spogliava, Lucy era fradicia e si rese conto di aver fatto un grosso errore a non aver messo il costume sotto i vestiti; il trucco era completamente andato.

Guardò il biondo davanti a lei la sua camicia bianca era diventata trasparente mostrando i pettorali scolpiti.

Lucy si aggrappò a lui all'ennesimo colpo d'acqua, solo quando esso finì si rese conto della situazione, lei aveva le mani sulle sue spalle e lui intorno alla sua vita.

“Scusa” disse troppo a bassa voce per farsi sentire.

Il ragazzo si avvicinò al suo viso e intorno a cannoni d'acqua e folla generale posò le labbra su quelle della ragazza.

Lucy dopo un attimo di incertezza ricambiò il bacio trasformandolo in qualcosa di più intenso.

Lucy assaporò le sue labbra, così diverse da quelle di Natsu, non erano così carnose e amare come le sue, il suo corpo non la stringeva allo stesso modo e non emanava ne lo stesso arma ne lo stesso calore.

Non gli dispiaceva però era qualcosa di nuovo e diverso da quello a cui era abituata.

“LUCY” sentì urlare venendo afferrata dalla sua amica.

“Levy?”

“Finalmente ti ho trovata” guardò il ragazzo “Max ha vomitato la guardia lo ha portato fuori”

Jackal corse verso l'uscita, prendendo il telefono dalla tasca.

“Cosa stavate combinando?”

“Non lo so ma voglio andarmene” disse Lucy sentendo un penso sullo stomaco, il senso di colpa stava già emergendo.

Levy prese l'amica per un bracco e la accompagnò fuori dalla discoteca, facendosi raccontare tutto lungo la strada, arrivata in camera Lucy sentì le prime lacrime scendere seduta sul pavimento tra i due letti con la schiena contro il suo materasso.

“No no non piangere” disse l'amica abbracciandola.

“Perché l'ho fatto?”

“Senti è stato solo un bacio ok? Non diremo nulla”

“Perché non l'ho fermato” disse mettendosi le mani fra i capelli umidi.

“Lucy sei ubriaca, non eri lucida e non lo sei neanche adesso. Ora cambiati e domani chiariamo la situazione”
“Non c'è nulla da chiarire”

“Su, su tranquilla” disse abbracciandola.

Il giorno seguente Lucy si svegliò nel suo letto, guardò quello affianco al suo vuoto e sfatto, Levy si era già alzata a quanto pare.

Ripensò alla notte precedente, quel maledetto bacio, non era tanto l'azione a farla stare male ma il sentimento che le aveva scaturito.

Sentì la porta aprirsi “Ti sei svegliata dormigliona?” chiese Levy con un vassoio in mano “Ho ordinato la colazione in camera” disse poggiandola sul suo letto.

“Non mi va”

“Non fare la guastafeste” disse sedendosi sul letto della bionda.

Lucy si mise a sedere prendendo il bicchiere di succo dalle mani dell'amica.

“Levy, non devi nulla a nessuno”

“Lucy ...”

“Natsu non può venirlo a sapere”
“Se inizi a mentire finirà come con Juvia”

“Non posso digli quello che è successo”

“Ascolta è stato solo un bacio, ha iniziato lui e tu eri troppo ubriaca per capire”

“Andrà tutto bene vedrai” disse infine.

“Grazie Levy” le due amiche si abbracciarono, anche se di poco aveva alleggerito quel peso che sentiva nel petto.

“E tranquilla non dirò nulla a nessuno”

 

Quel pomeriggio le due ragazze erano in spiaggia nuotando nell'acqua, Lucy stava correndo verso l'amica con l'acqua alle cosce quando inciampò.

Aprì gli occhi non sentendo il contatto con l'acqua “E' così che ci dobbiamo sempre incontrare?” chiese Jackal ridacchiando.

Lucy non sapeva cosa dire, con la coda dell'occhio vide Levy raggiungerla.

“Allora ti è piaciuta ieri la festa?”

“Si, un po' troppa acqua forse” disse timidamente.

“Jackal ciao, come sta Max” chiese azzurra.

“Tutto a posto, non era ridotto così male alle fine”

“Oggi partiamo, torniamo a Fiore e volevo salutarti … vuoi fare due passi da soli?”
“Em … ok” disse

Levy tornò all'ombrellone mentre i due camminarono lungo il bagnasciuga in totale silenzio, fu lui a rompere il ghiaccio.

“Sai, stavo pensando che potremmo tenerci in contatto ...”

“Io, non lo so in realtà”
“Quello che è successo ieri non è stato male” disse fermandosi afferrandola per i polsi senza stringere.

“Potremmo farlo riaccadere” disse avvicinando il suo volto al suo.

“Non posso, io ho un ragazzo”

“Ieri non sembravi così contraria” disse ancora vicino alle sue labbra.

“Io …” Lucy gli fissò la bocca, era tentata ma non poteva permettere che riaccadesse.

“No, scusa ma ci tengo davvero tanto a lui”

“Capisco … ti riaccompagno dalla tua amica” disse freddo incamminandosi, Lucy lo seguì e nel silenzio più totale camminarono uno di fianco all'altro per l'ultima volta finché le loro strade non si divisero per sempre.


-ANGOLO YUKI- 
OK so che mi vorrete un sacco male dopo questo capitolo, ma ormai è successo ... già.
perché proprio Jackal vi chiederete? la risposta è semplice ... sto finenfo i personaggi fighi! ci sono troppe persone in questa FF hahahhaha
chissà cosa accadrà quando torneranno a casa, quanto Lucy riuscirà a tenerlo nascosco a Natsu? e lui come la prenderà bene o male? (Sincermanete non lo neanche io)


se la storia vi piace lascite una recensione e ditemi cosa ne pensate.

ringrazio anche tutte le persone che mi hanno aiutato a finire questo capitolo e a ritrovare l'ispirazione.

-Yuki-




 

   
 
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