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Autore: Nao Yoshikawa    30/09/2017    13 recensioni
Finalmente anche io sono riuscita a scrivere qualcosa di fluff sulla mia OTP [Drarry] con la partecipazione di un piccolo Teddy :D
“Teddy ha paura dei fulmini”
Il biondo allora, sorrise divertito.
“Ma come, hai cinque anni e hai ancora paura di queste sciocchezze? Io alla tua età ero sicuramente molto più coraggioso”
“Io sono coraggioso! - esclamò stringendo i pugni – però non è giusto, voi dormite insieme, io devo dormire lì tutto da solo!”
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"Buonanotte Draco - salutò allegramente Teddy con la mano – non avrà paura a stare tutto solo?”
“Ah, non preoccuparti – lo tranquillizzò Harry – tornerà prima di quanto immagini”
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Teddy Lupin | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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I fulmini per Teddy erano qualcosa di terribile. Facevano un gran rumore, tanto forte da farlo sobbalzare nel bel mezzo del suo dolce sonno.
Con le manine strinse le coperte, scoprendosi pian piano il viso.
Non c’era niente di cui avere paura, Harry glielo aveva ripetuto tante volte. I fulmini non avevano mai ucciso nessuno, soprattutto se si era al caldo e al sicuro nella propria camera.
Era questo che il bambino di cinque anni si ripeteva a mente, tremando come una foglia.
Un altro boato, e Teddy si rifugiò sotto le coperte.
Non c’era niente di cui avere paura? Nulla di più sbagliato!
Cacciò nuovamente la testa fuori. Forse le acque si erano calmate.
BUM!
All’ennesimo boato, Teddy non resistette più. Scivolò dal letto, con il rischio di inciampare nelle coperte, e corse via.
Nella camera da letto accanto, Draco ed Harry dormivano beati e indisturbati da tutto quel frastuono.
Il primo dormiva disteso di mezzo lato, con una mano sotto il cuscino. L’altro invece stava disteso malamente a pancia in giù, con un braccio che penzolava fuori dal letto.
A punta di piedi, il bambino si avvicinò. Piccolo per com’era, gli venne facile arrampicarsi fino al materasso, sedendosi nello spazio vuoto al centro.
“Harry – sussurrò picchiettando sulla sua spalla con le dita – Harry, sveglia, sveglia!”
Harry mugugnò qualcosa.
“E’ già mattino?” - domandò senza aprire gli occhi.
“No, è notte – si lamentò Teddy – c’è il temporale e ho paura”
Finalmente il ragazzo aprì gli occhi, mettendosi seduto.
“Paura? - domandò cercando i suoi occhiali nel buio – ma è solo un temporale”
“Sì, ma io ho paura lo stesso – gonfiò le guance paffute – posso dormire con voi… per favore?”
In quel momento si udì un altro mugolio. Draco, che di suo aveva il sonno abbastanza leggero, tirò su il capo.
“Ma insomma, non vi ha insegnato nessuno che la notte è fatta per dormire?”- si lamentò.
“Teddy ha paura dei fulmini”
Il biondo allora, sorrise divertito.
“Ma come, hai cinque anni e hai ancora paura di queste sciocchezze? Io alla tua età ero sicuramente molto più coraggioso”
“Io sono coraggioso! - esclamò stringendo i pugni – però non è giusto, voi dormite insieme, io devo dormire lì tutto da solo!”
“Avanti Draco, sii buono – lo supplicò Harry, cantilendandolo – sarà solo per questa notte”
“Ah – sbuffò massaggiandosi le tempie – tu sei troppo tenero. Con i bambini ci vuole un po’ di severità… ma non ho intenzione di discuterne alle due di notte. Sta di fatto che comunque in tre  staremmo scomodi”
“Mi faccio piccolo piccolo, giuro!” - esclamò il bambino convincente.
“Ne dubito – sbuffò seccato – Harry si muove in continuazione, ho l’impressione che così mi ritroverò a dormire sul pavimento!”
Harry corrugò la fronte.
“Io non mi muovo in continuazione! - esclamò offeso – e poi, se è per questo, perché non vai a dormire di là? Almeno avrai un letto tutto per te!”
“Questa sì che è una buona idea – disse sollevandosi – allora vi auguro la buonanotte. A domani!”
“Buonanotte Draco - salutò allegramente Teddy con la mano – non avrà paura a stare tutto solo?”
“Ah, non preoccuparti – lo tranquillizzò Harry – tornerà prima di quanto immagini”

Nel frattempo, un seccato e assonnato Draco aveva raggiunto la camera del bambino.
“Tsk, guarda che roba – sbuffò distendendosi sul materasso – cosa non si fa per avere un po’ di quiete. Oh beh, almeno qui nessuno mi disturberà”
Dicendo ciò si rilassò quasi immediatamente. Chiuse gli occhi, girandosi di lato.
Spazio e soprattutto… silenzio. Era esattamente ciò di cui aveva bisogno.
Stava già per scivolare in un dolce sonno, quando un fulmine, probabilmente più forte e rumoroso dei precedenti, lo fece sussultare per aria.
“Ah! - esclamò tirandosi su – ah… maledizione, cosa devo fare per avere un po’ di silenzio, io...”
Non ebbe neanche il tempo di finire di parlare, che la sua voce fu sovrastata nuovamente da quel frastuono infernale.
E questa volta rabbrividì per lo spavento.
“Ah! - dalle sue labbra uscì un gridolino poco virile – insomma, calma Draco, sei un adulto, devi avere un certo contegno. Non sei un bambino. Per questo, adesso andrai sotto le coperte e dormirai tranquillo,  è solo un temporale”
Era già abbastanza penoso il fatto che si fosse lasciato andare ad un triste monologo interiore, ma anche il fatto che provasse paura per così poco… lui, che era sempre così orgoglioso e composto!
Si infilò sotto le lenzuola, con gli occhi però sgranati. Temeva di sussultare nuovamente per lo spavento, cosa che era già stata abbastanza spiacevole.
Si arrotolò sotto le coperte. Se Harry lo avesse visto in quello stato lo avrebbe preso in giro per tutta la vita, poteva giurarci! Come poteva tornare da lui?
Che ne sarebbe stato del suo orgoglio ferito?
La stanza si illuminò, quasi come se fosse stato giorno. Draco respirò profondamente.
“Al diavolo l’orgoglio” - disse con gli occhi spalancati, scappando via come Teddy aveva fatto poco prima.
Tornò in quella che era la sua camera da letto. Harry sembrava star dormendo tranquillo, con il piccolo Teddy attaccato felice al suo braccio.
Si avvicinò lentamente. Doveva ammettere che quella era una scena molto dolce e tenera. I suoi ragazzi… che tanto lo facevano penare ma senza i quali non avrebbe saputo vivere.
“Guarda che ti vedo...” - Harry non tardò a farsi sentire.
Il biondo allora aggrottò la fronte.
“Non stavo guardando te, guardavo Teddy. A quanto pare fra le tue braccia ci sta bene”
“Geloso?” - domandò curioso.
“Io? Geloso? Pff...” - alzò gli occhi al cielo.
Harry sorrise maggiormente. Se davvero conosceva Draco, sapeva che mai avrebbe ammesso di trovarsi lì per paura.
“Vuoi dormire con noi?” - domandò.
L’altro, a braccia conserte, finse di pensarci su.
“Beh… visto che me lo chiedi”
“Non preoccuparti, ti stringerò così forte che non dovrai più avere paura”
“Ti avverto, Harry Potter, prova a prendermi in giro e ti accadrà qualcosa di molto spiacevole”
Il corvino si sforzò di non ridere, mentre Draco si stendeva accanto a lui.
Tra di loro, Teddy dormiva indisturbato e tranquillo come non mai.
“Devi ammettere che non è così terribile” - sussurrò Harry ad un tratto.
Il biondo lo guardò, scorgendo, grazie alla lieve luce che proveniva dall’esterno, i suoi occhi verdi.
“No – sussurrò accoccolandosi a Teddy – è piacevole. Teddy è un tipetto in gamba… anche se ha paura dei fulmini”
“Ma ha cinque anni. Tu ne hai ventidue e hai paura comunque”
“Cosa ti avevo detto circa il non prendermi in giro?”
Harry gli concesse un sorriso, allungando la mano e afferrando la sua. Draco rabbrividì a quel contatto, stringendola.
“Adesso possiamo dormire sereni… posso darti il bacio della buonanotte?”
“Se riesci a non svegliare Teddy, allora..”
Senza farselo ripetere un’altra volta, il corvino si avvicinò cautamente. Le loro labbra si incontrarono in un bacio dolce e caldo.
Poi, finalmente, si addormentarono entrambi, stretti tra loro, come la famiglia che erano.

NDA
Sentivo il bisogno psicofisico di scrivere qualcosa sui Drarry... e fortunatamente non è venuto fuori nulla di di angst, anzi, è tutto molto fluff, ma forse è l'orario.
   
 
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