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Autore: EvrenAll    03/10/2017    1 recensioni
Ho una regola.
Sì, giuro: nonostante il mio pessimo comportamento sono riuscito a darmi una regola: mai scopare con una ragazza interessante.
_ _ _
Esperimento\spin-off che parte dal capitolo 27 di Elizabeth, ff nella sezione dei Guns N' Roses.
Un risveglio, solo che da ben altro punto di vista ;)
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Vince Neil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tregua









Per un attimo ho creduto di essere sola, invece è sveglio che mi guarda, esattamente affianco a me: sorride senza dire nulla.

Mi avvicino appoggiando la testa sul suo petto.

Che sto facendo?

Deve essersi fulminato qualche transistor nel mio cervello. Tra le sue braccia sto bene e mi sembra così sbagliato e così giusto insieme: è Vince.

Ma fin dal primo momento ho deciso di non pensare al cantante. Solo all’uomo dietro al trucco: il disperso che ho notato in clinica, l’amaro che ho intravisto ieri sera, lo spiritoso, dannatamente impiccione ed insistente… e tutto il resto.






 

La sua stretta si rivela essere il migliore dei saluti. Le bacio i capelli e inspiro profondamente.

-Non lavori oggi, vero?-

-Non è domenica..?-

-Sabato, sono le 10 e 43 minuti-

Aggrotta le sopracciglia e si stiracchia.

-Mh, giorno libero-

Rimane stesa con le braccia all’indietro: la coperta le nasconde malapena il busto ed il seno nudo è quasi scoperto del tutto.

Lo prendo come un invito e ci appoggio la bocca. Alzo lo sguardo per osservare la sua faccia. Faith tace e si lascia coccolare.

Infila una mano tra i miei capelli mentre le percorro il ventre e risalgo verso la testa.

-Come va, stamattina?-

Le bisbiglio all’orecchio fermandomi.

-Non c’è male-

Cerca la mia bocca e dopo un bacio umido si alza leggermente, sedendosi, e sbadiglia.

-Ho fame- conclude, grattandosi il naso e guardandomi.

Alzo un sopracciglio ricambiando l’occhiata.

-Posso esplorare la cucina?-

Siamo mezzi nudi e mi parla di cucina?

Davvero?

-Dopo-

La faccio stendere e mi posiziono sopra di lei, che sorride, sbarazzina, e si morde le labbra.

-Maniaco-

Mi stringe le mani sulla schiena mentre le sbottono i pantaloni e ne abbasso la zip.

-Mi sto offendendo- la avviso, leggermente innervosito dalla presa in giro, fermando le mani.

Le stringe con le sue e ne porta una alla bocca.

La guardò mentre ad occhi chiusi mordicchia le mie dita ed infila il pollice tra le labbra.

-Dí la verità: sei un po’ maniaca a che tu-

-Chi lo sa- sussurra alzando appena il bacino in un movimento istintivo.

Okok.

Adesso ti faccio impazzire.

Le percorro il corpo con le mani ed abbasso i suoi vestiti, spogliandola. I miei pantaloni fanno la stessa fine in breve tempo.

Ci guardiamo per qualche secondo, complici e per prolungare la sua pena inizio a muovermi addosso a lei baciandole il collo.

-Dai…- mi stringe le mani addosso e ne infila una tra di noi cercando di toccarmi e di guidarmi in lei.

-Chi è maniaco, ora?-

-Sei sleale-

Rido della sua protesta. Ha le gote leggermente arrossate: bellissima.

L’idillio si interrompe al trillo insistente del campanello di casa.

Mi rabbuio e stringo le labbra fermandomi per un attimo e cercando di non incazzarmi troppo. La voce di Lee chiama il mio nome e Faith mi guarda combattuta e leggermente risentita. Si sente al posto sbagliato e nel momento sbagliato, ma l’unico in errore è il batterista.

-Non ti preoccupare-

La bacio soffocando il suo lamento mentre continuo da dove ci eravamo fermati.

Mi fermo dentro di lei e cerco di rassicurarla.

-È giorno libero anche per me-

Il rumore alla porta smette e ci dimentichiamo in fretta di quel momento di stallo. Il volto della mia ragazzina porta addosso solo piacere ed il mio non deve essere troppo diverso.

Non voglio che sia solo una volta, solo due volte. Voglio averla accanto e non solo per questo.

Lei mi fa stare bene.

La sua espressione furba ed il suo ridere della vita mi danno un po’ di fiducia in più per affrontare queste dannate giornate.






 
  
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