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Autore: Cailiel    04/10/2017    0 recensioni
Un'ora e mezza dopo Niall si era ritrovato in un club notturno di spogliarelliste e ragazze che ballavano sul cubo.
Si passò la lingua fra le labbra sentendosi abbastanza fuori luogo; era cresciuto in una famiglia molto religiosa, i suoi genitori da piccolo lo costringevano ad andare ogni domenica in chiesa e in casa vigeva una regola ferrea: niente sesso prima del matrimonio, tanto che sia lui che i suoi due fratelli erano costretti a portare degli anelli di castità.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

Enea mise via il bicchiere che aveva appena finito di lavare appoggiandolo su un ripiano alto, sospirò pesantemente per poi guardare i tecnici che montavano le luci del locale aggiungendone di rosa e viola. 
Era felice che il suo boss avesse finalmente deciso di cambiare quelle oscene luci verdi che non le rendevano affatto giustizia, ne a lei ne alle altre ragazze. 

 

Niall chiuse il suo libro di economia politica alzandosi dalla scrivania per andare a buttarsi sul letto della sua camera: l'esame sarebbe stato martedì e l'ansia lo stava divorando. Aveva già fallito due volte quella prova e sapeva che i suoi genitori non avrebbero preso affatto bene la notizia di un altro fallimento.

Appoggiò un braccio sopra il viso per evitare che la luce del sole che entrava dalla finestra gli desse fastidio e cercò di riposare un po' gli occhi che gli bruciavano un po'.
Senza accorgersene si addormentò spossato dalle troppe notti insonni. A svegliarlo fu Jayden, il suo compagno di stanza nonché confratello.

"Che succede?" domandò Niall alzando il busto e sorreggendosi sui gomiti: "Che ore sono?"
"Sono le dieci e mezza, alzati e preparati che stasera usciamo in un posto epico." Jayden aveva un sorriso che andava da un orecchio all'altro, chiaramente troppo esaltato.
"Jay, non ho voglia. Lasciami dormire che domani devo studiare." bofonchiò il biondo voltandosi dall'altra parte per poter riprendere a studiacchiare.
Jayden alzò gli occhi al cielo e lo scosse di nuovo: "Quanto sei noioso! Alzati." lo spronò di nuovo sentendo l'amico sospirare pesantemente, aveva chiaramente vinto e l'aveva convinto.

Un'ora e mezza dopo Niall si era ritrovato in un club notturno di spogliarelliste e ragazze che ballavano sul cubo. 
Si passò la lingua fra le labbra sentendosi abbastanza fuori luogo; era cresciuto in una famiglia molto religiosa, i suoi genitori da piccolo lo costringevano ad andare ogni domenica in chiesa e in casa vigeva una regola ferrea: niente sesso prima del matrimonio, tanto che sia lui che i suoi due fratelli erano costretti a portare degli anelli di castità.
Jared, il più grande, aveva confessato a lui e Arthur -il più piccolo- che era andato a letto con altre ragazze prima di Melanie, sua moglie, ma che aveva comunque continuato a portare l'anello di castità per non far arrabbiare i loro genitori.

 

Niall era piuttosto sicuro che anche Arthur avrebbe seguito le orme di Jared, ma lui no. Lui era convinto che la sua verginità fosse importante e che andava data alla ragazza giusta, quella che avrebbe dato alla luce i suoi figli e che avrebbe passato il resto della vita al suo fianco.

Non era nemmeno lui un santo, però, e aveva già scoperto da diversi anni il mondo dei siti porno e il buon utilizzo della sua mano ma oltre a quello nient'altro.

I suoi confratelli dopo aver scoperto la sua scelta di vita l'avevano preso in giro per un po' iniziando a fargli anche domande sui suoi gusti sessuali, avevano anche cercato di appioppargli delle ragazze alle varie feste ma senza alcun successo; infatti con il tempo si erano arresi all'idea che non avrebbe ceduto e l'avevano -finalmente- lasciato in pace.

Adesso invece si trovava al piccolo tavolo rotondo del locale con luce soffuse, con i suoi migliori amici che guardavano le ragazze ballare con gli occhi lucidi sia per l'alcool che per l'eccitazione. 
Abbassò lo sguardo verso il suo boccale ancora pieno di birra e sospirò per l'ennesima volta chiedendosi cosa avrebbe detto sua madre se avesse saputo che razza di locali frequentava il figlio.

D'un tratto la musica si fermò e le ragazze che stavano ballando uscirono dalla scena lasciando spazio ad altre tre. Indossavano tutte e tre dei tacchi vertiginosi e dei body neri attillati e che lasciavano ben poco all'immaginazione.

Niall inarcò un sopracciglio mentre le guardava avvicinarsi, il fumo artificiale le seguiva mentre camminavano in modo sinuoso verso il palco ancheggiando in maniera sensuale, sembravano quasi delle fate che fluttuavano ora che il fumo bianco e dall'odore dolciastro aveva coperto i loro piedi.
Le due ragazze ai lati avevano delle espressioni serie e tirate in volto mentre quella in centro stava sfoggiando un mezzo sorriso malizioso verso il pubblico che le guardava incuriosito e ammaliato. 

Niall strizzò gli occhi cercando di vedere meglio i loro visi ma in quel momento la musica ripartì e le luci divennero di un rosa molto tenue che fece crescere l'eccitazione dei presenti alle stelle. 
Le tre iniziarono a ballare esibendosi in una coreografia molto focosa che non fu indifferente nemmeno al biondo che divaricò di poco le gambe per dare un po' di sollievo all'erezione crescente nei suoi pantaloni.

Poi ci fu il buio più totale. Se Enea non avesse conosciuto il palco come il palmo della sua mano sarebbe sicuramente inciampata e caduta. Afferrò saldamente il palo da striptease fra le mani ed aspettò che le luci si accendessero di nuovo per continuare con la seconda parte della coreografia con Marnie e Khaly. 

Il loro numero finì seguito da una serie di fischi e applausi di ammirazione, soffiò un bacio nella direzione del pubblico mettendosi a ridere subito dopo e abbracciando le sue due compagne si voltò per andarsene dal palco.

"Enea, vieni qua" la chiamò Gregory, il suo capo, facendole cenno di avvicinarsi a lui.

Gregory era un uomo alto e grosso, prima di aprire il suo locale faceva il buttafuori nelle discoteche di New York ma si era stancato e voleva andare in proprio perciò si era trasferito a Los Angeles aprendo il locale dove ora lei lavorava, Lust Temple

Il tempio della lussuria; il nome le piaceva, stranamente: rappresentava al meglio quel locale abbastanza rinominato.
Al fianco di Gregory c'era un ragazzo dalla carnagione abbronzata e dai capelli castani e mossi fra i quali c'era qualche ciocca bionda.

Carino... pensò la ragazza cercando di non squadrarlo. Era alto e magro ma si manteneva in forma dato che era piuttosto difficile non notare i suoi bicipiti definiti stretti nelle maniche della t-shirt nera e attillata che indossava.

"Enea, questo è Jayden: ti deve chiedere un favore." le disse il suo capo lanciandole un'occhiata molto eloquente.

La giovane non poté fare a meno di corrucciare la fronte. Gregory era sempre stato molto chiaro su una cosa, ovvero che quello era un locale di spogliarelliste e non di prostitute perciò nessuna di loro doveva sentirsi in alcun modo obbligata ad andare a letto con un cliente, men che meno per soldi. Anche se a lei non sarebbe dispiaciuto affatto andare a letto con l'adone che le si stava presentando davanti agli occhi, anzi...

Strinse la mano del ragazzo capendo che non poteva avere più di 22 o 23 anni poi questo la invitò a uscire per parlare in un luogo più appartato. Lei annuì seguendolo verso il retro del locale.

Una volta soli Jayden estrasse dalla tasca dei jeans strappati un pacchetto di sigarette, gliene offrì una che lei rifiutò e poi ne prese una per se.

"Dimmi, quanto prendi per una notte?" le chiese prendendo una boccata di fumo.

"Come scusa? Ti sembro una prostituta?" sbottò subito Enea.

Jayden scoppiò in una risata: "No, non in quel senso!" le assicurò per poi iniziare a spiegarle che a pochi giorni da lì sarebbe stato il compleanno di un suo amico molto ahm... vergine??... e volevano fargli una bella sorpresa.

Enea se dapprima sembrava abbastanza scettica a proposito riuscì a farsi comunque convincere che lei era la ragazza più adatta per quel compito soprattutto perchè sarebbe stata pagata molto profumatamente.

Ballare in un locale pieno di guardi di sicurezza era un conto, ma ballare per un'orda di ragazzi del college arrapati era tutta un'altra storia.
Sospirò rientrando nel locale e guardò il ragazzo allontanarsi verso il proprio tavolo, lo vide avvicinarsi ad altri cinque maschi seduti a sorseggiare birra. Diede una pacca sulla spalla a un biondo e questi alzò lo sguardo verso di lui per poi scuotere la testa un paio di volte. Jayden rise e poi voltò lo sguardo verso Enea ammiccando nella sua direzione.

 

  
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