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Autore: orchidee    04/10/2017    1 recensioni
Ciao a tutte. Questa è la mia seconda FF. completa e da le risposte alla precedente, Besame. E' una storia forse un po' pazza e l'ho immaginata in due parti, in due momenti distinti. La prima si ricollega alla mia prima storia, la seconda è il seguito, ma si discosta e molto per temi e atmosfere. Spero possa piacervi e possa darvi magari qualche emozione. Grazie in anticipo a chi vorrà dedicare un po' del proprio tempo alla lettura.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fantasie'
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Capitolo 2
 
“Molto bene signori. Da oggi i Mendoza e i Valencia, sono tornati i legittimi proprietari dell'Ecomoda. Voglio ringraziare la dottoressa Pinzon e il dottor Mora per il lavoro svolto, per averci restituito un'azienda sana, senza debiti e più florida di quando ho lasciato la presidenza! Signori, la TerraModa continuerà la sua attività, ma non ci sarà alcuna connessione con l'Ecomoda! La dottoressa Pinzon continuerà a gestirla. Bene! Adesso dobbiamo pensare a chi prenderà il posto di Betty alla presidenza... Ne è davvero sicura? Per noi sarebbe un piacere confermarle il suo ruolo...”
“No, signor Roberto! Non è vero! Nessuno dei soci vuole che continui a lavorare qui! La ringrazio per la fiducia e per le sue parole, ma ho già risolto la mia vita. Tra qualche giorno assumerò la direzione di un'altra società e va bene così! Del resto ora che siete tornati in possesso dell'Ecomoda non avrete problemi a trovare un sostituto.” Le parole di Betty colpirono tutti i presenti che in qualche modo si sentirono responsabili delle sue dimissioni.
“Bene Beatrice, ma le chiedo di aspettare ancora qualche settimana, quando tornerà mio figlio e potremo effettivamente votare per un nuovo presidente.”
“Mi dispiace, ma ho già preso un impegno con altre persone. Per favore assuma lei l'incarico, almeno fino a quando non potrete assegnarlo a qualcun altro.”
“Roberto, Beatrice ha preso la sua decisione. Da domani avremo un nuovo presidente, dobbiamo solo stabilire chi assumerà questo onere per il periodo che ci separa dal ritorno di Armando”
Marcella aveva raggiunto il suo obiettivo. Si era liberata di Betty, ma contemporaneamente sapeva che sostituire una professionista capace e brillante come lei sarebbe stato difficile.
“Dottoressa Beatrice, io sono ormai in pensione e non ho davvero la forza per gestire una così grande responsabilità. Armando sarà presto di nuovo presidente. Ha dimostrato di essere cambiato ma fino ad allora è necessario che uno di noi presenti si addossi l'onere della presidenza! Marcella? No? Daniele, a te non lo chiederò perché la tua intenzione è quella di venderla e dividerla! Bene, non mi resta che suggerire il nome del dottor Mora!”
“Roberto! Ma cosa dici?” Margherita si alzò dalla sedia sconvolta
“Margherita, Roberto ha ragione! Il dottor Mora ha dimostrato di essere un ottimo dirigente, io approvo la mozione di Roberto e il mio voto è per Nicola Mora. Gutierrez, il suo?”
“I approve!”
“Roberto ha già espresso il suo voto, Maria Beatrice?”
“Oh, tu che dici Marcella? Io sono d'accordo con te!”
“Molto bene, Margherita, Daniele?”
“Marcella, davvero pretendi che dia il mio voto a questo... Questo dottor Mora? Mi astengo! Certo è che nemmeno Armando avrà il mio voto! Lui sta bene dove sta! Lontano dall'Ecomoda, in compagnia di quella venezuelana! Che se lo tenga stretto!”
Marcella guardò Beatrice che abbasso la testa distogliendo lo sguardo.
“Tocca a me? Tocca a me dare un voto? Bene! Io voglio come prima cosa chiedere scusa alla dottoressa Pinzon! Betty! Sono stato ingiusto con te! Ho sottovalutato le tue capacità! Sei stata capace di esaltare il mio lavoro, mi hai spronato a dare tutto me stesso! Quindi grazie! Vorrei rimanessi, ma comprendo molto bene le tue ragioni! La nostra però è ormai un'amicizia e non finirà oggi! Sappilo! E ora ecco il mio voto! Sì, voto per il mostriciattolo numero due!” Disse Ugo, poi rivolto a Nicola 
“Lei è brutto, goffo, imbranato e sgraziato, ma è evidentemente un grande economista! Ha la mia fiducia ma a condizione che mi permetterà di rivestirla, di pettinarla, di insegnarle come ci si comporta! Perché questa è una casa di moda! Lei dirigerà un'azienda dove si crea la bellezza, l'eleganza e se la nostra amica è diventata quello che è, allora per il bene dell'Ecomoda anche lei dovrà cambiare la sua immaginae!”
Nicola era interdetto, davvero quella gente che lo aveva sempre osteggiato e guardato dall'alto in basso lo stava eleggendo a presidente della loro azienda?
“Dottor Mora, cosa ne pensa?” Chiese il signor Robero
“Sì dottor Mora, cosa ci dice? Sappia solo che dovrà dimostrarsi all'altezza dottoressa Pinzon, ma del resto non avrà difficoltà ad essere un presidente migliore di Armando!” Replicò Daniele sprezzante
“Ecco, io... Ecco io non so che dire... Dovrò gestire la Terra Moda...”
“Ma la gestione di quell'azienda non le porterà via molto tempo, e poi si ricordi che presto ci sarà un nuovo consiglio! Le offriamo questo incarico per un periodo di tempo limitato... Non vogliamo pregarla...”
“Nicola sarà un presidente migliore di me! Non vi pentirete della scelta! Anche se il suo incarico non è definitivo saprà stupirvi. Bene, ora io vado. Comincio da subito a sgombrare la scrivania! Arrivederci a tutti e... Arrivederci!” Betty si alzò dalla sedia e si diresse verso il suo ufficio, Nicola fece per e
Seguirla ma fu fermato da Roberto e Daniele che pretesero di ratificare la decisione e discutere con lui i programmi da sviluppare. Marcella invece uscì dalla sala riunioni e si avviò da Beatrice.
“Quindi è tutto finito?”
“Non era quello che voleva signora Marcella? Vi ho restituito l'azienda e me ne vado!”
“Non credevo che l'avrei mai detto, ma grazie! Ha svolto un lavoro eccellente! Devo ammettere che mi ha stupito Betty! Ma non sono qui per questo! Ha deciso di andare via senza aspettarlo?”
“Signora Marcella, non voglio parlare con lei di questo!”
“Bene, lo capisco! Ma lei sa che lui la cercherà! Lei sai che non finirà proprio niente scappando!”
“Non sto scappando! Ho assunto un incarico importante. Tutto qui!”
“Non è così e lei lo sa bene! A Bogotà avrebbe potuto trovare qualunque lavoro, lei va via per lui! Avete mai parlato da quando è andato via?”
“No, e a questo punto non mi interessa!”
“Davvero? Perché allora è in questo stato? Sembra non dorma da giorni...”
“Mi spiace non essere in forma, ma sono molto stanca! Comunque no, non abbiamo parlato. Quando ci siamo lasciati lui mi ha promesso che mi avrebbe lasciato lavorare. Che mi avrebbe dato il tempo per capire che era me che lui voleva e non l'azienda. Ma sappiamo tutte e due che le promesse di Armando sono sincere solo fino al momento in cui ha la possibilità di divertirsi. E io non intendo cadere di nuovo nella sua tela! Sono stata ingenua due volte! Non capiterà la terza! Non ora... non ora che sono... No, ho l'opportunità di ricostruire la mia vita lontano da tutti questi intrighi e bugie, non intendo cambiare idea!”
“Molto bene! Ha deciso! Vorrei però che sapesse che Armando si innamorò di lei prima di vederla cambiata! Una sera si fece quasi uccidere in un locale perché impazziva dal dolore senza di lei! Tornammo insieme, ma Armando non ci credeva! Era lei che amava e io ero solo qualcuno a cui appoggiarsi...”
 “Forse... ha giurato di amarmi, che non avrebbe smesso. Io gli ho creduto, ma a cosa è servito? Alla fine il dottor Armando non è cambiato! E io sono stanca di subire le sue umiliazioni...”
“E se non fosse vero? Se i giornali avessero scritto solo sciocchezze?”
“E le foto? Anche quelle sono false?”
“Non lo so... Ma c'è qualcosa che non mi convince... Lui mi ha lasciato perché non poteva fare a meno di lei, e quando ha la possibilità di averla decide di rovinare tutto per una donna a cui non era interessato?”
“Avrebbe potuto smentire...”
“Ho capito... Lei ha preso la sua decisione ma... E il suo amico Nicola? Lo lascerà in balia di Patrizia? Lo sa vero che ora che il dottor Mora è il presidente della compagnia, Patrizia farà di tutto per legarlo a se ancora di più?”
“Purtroppo Nicola è innamorato e ancora non ha capito che ci sono dei limiti da non superare! Io l'ho fatto dimenticando che le differenze sociali sono una realtà insormontabile! Anche lui si scontrerà con la realtà! Io sarò pronta ad aiutarlo allora! Ma non si preoccupi! Nicola non prende mai le cose con superficialità. Non intesterà l'Ecomoda alla sua amica!” Sorrise Betty amaramente!
“Ne sono sicura! Non mi riferivo a quello! Ma vedo che tra noi discutere non è possibile, almeno non ancora! Bene Betty” disse Marcella alzandosi e dirigendosi alla porta “le assicuro che mi dispiace vederla così prostrata! Io lo so, non ne vale la pena! Le faccio i miei auguri e le garantisco che non dirò nulla ad Armando di quello che è successo! In realtà non ho più nulla da dirgli... Arrivederci, cerchi di essere un po' felice!” Marcella allungò una mano verso Betty che gliela strinse
“Grazie signora Marcella! Le auguro anche io di essere felice! E per favore, mi perdoni per tutto il male che le ho fatto!”
Beatrice partì in compagnia di Michelle pochi giorni dopo. Si sarebbe sposata su una spiaggia, con un uomo a cui voleva bene e che rispettava, pensando ad un uomo che l'aveva distrutta ma che nonostante tutto amava. Presto sarebbe stata madre di un bambino e il futuro gli sembrava incerto e difficile, ma aveva fatto la scelta giusta!
 
Tornato a Bogotà Armando cercò la donna che amava, era andata via dall'Ecomoda ma non poteva essere sparita. Andò a cercarla a casa dei suoi genitori, ma la trovò chiusa. Non capiva perché Beatrice fosse scappata! Lo avesse lasciato! Lui era tornato pronto a dimostrargli tutto il suo amore, ma lei non c'era! Pregò Nicola di dirgli cosa fosse successo e quando l'uomo gli raccontò che Betty era andata via per via delle foto con Alessandra Sing, gli spiegò che era tutta una farsa! Che nulla era vero! Lui non aveva mai smesso di pensare a Betty e lui e Alessandra erano solo amici. Nicola cercò di calmarlo, ma Armando sembrava impazzito! Dove era? Con chi era? Nicola gli disse che aveva accettato il lavoro offertogli da Michelle e che era a Cartagena, lo pregò di non cercarla perché la sua amica gli sembrava più serena e che non meritava di soffrire ancora! Armando si ubriacò ma giurò a se stesso che sarebbe andato a prenderla e l'avrebbe riportata a casa! Nulla lo avrebbe fermato. Nicola avvertì l'amica di quello che era accaduto e Betty lo scongiurò di fermarlo! Lei si sarebbe sposata con Michelle per dare un padre al figlio e per non far soffrire la sua famiglia! Era la cosa più giusta! E poi non credeva alle parole di Armando, non più. 
Nicola cercò di fermare Armando, ma non lo trovò! Era certo fosse andato a Cartagena e temette il peggio. Invece dopo un paio di giorni lo vide di nuovo in azienda, serio, professionale e pronto ad impegnarsi. Rifiutò il ruolo di presidente e caldeggiò Nicola, perché fosse lui ad assumerlo a tempo indeterminato, mettendosi a sua disposizione per rendere ancora più grande la società. Non parlarono più di Beatrice per molto tempo.
   
 
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